Catra si beò del profumo sprigionato dai capelli della sua Adora, mentre le dita correvano delicate tra le sue ciocche a formarle delle lunghe trecce bionde.
Adora aveva raggiunto Catra sul divano, la fiacchezza nei suoi movimenti e i suoi occhi stanchi suggerivano che avesse avuto una giornata piuttosto estenuante, e Catra non aveva aspettato troppo a lungo prima di iniziare ad accarezzarle i capelli mentre la sua ragazza le parlava di quello che aveva fatto durante la giornata; in realtà Catra non si stava nemmeno impegnando per capire i vari affari di cui doveva occuparsi Adora, aveva presto iniziato ad ascoltarla distrattamente e si era ritrovata ad intrecciare le ciocche dei suoi capelli, finalmente sciolti dopo una giornata tanto pesante.
L’elastico, dannazione!
«… Cosa?»
Catra sospirò. Adora si era voltata verso di lei con espressione interrogativa, il sopracciglio leggermente inarcato e un sorriso vagamente divertito. 
L’aveva detto ad alta voce.
«Non ho un elastico, non posso chiudere la prima treccia!» ammise infine.
«Quindi non mi stavi ascoltando.» sentenziò Adora a testa alta, con aria di sfida.
«Beh, scusa se i tuoi capelli continuavano a pizzicarmi il naso! E senza elastico la treccia si scioglierà e allora continueranno a distrarmi, e io non riuscirò mai ad ascoltare tutta la storia sulla tua interessantissima giornata, ed è colpa tua, perché non hai un elastico!»
«E cosa ti fa pensare che non ce l’abbia?»
«Dov’è allora, se ce l’hai?» Catra incrociò le braccia al petto, in attesa.
Adora la osservò in silenzio, sorridendo, e si allungò verso di lei per lasciarle un bacino sulla punta del naso. Catra chiuse gli occhi quando Adora si fece così vicina e quando li riaprì la bionda era in ginocchio di fronte a lei a esibire un sottile elastico nero come fosse un trofeo. «Avevo una coda quando sono entrata, ricordi?» la sbeffeggiò.
Catra arricciò il naso e si strinse nelle spalle, guardando altrove. «Certo che ricordo, e tu perché hai dovuto tirarla tanto per le lunghe!– afferrò l’elastico dalle mani di Adora, senza riuscire a evitare che gli angoli della bocca le si sollevassero appena in un sorriso –E comunque uno non basta, ti ho già diviso i capelli per fare due trecce.»
«Fanne una sola?»
«Tutto il mio lavoro sprecato!
«Oh, povera gattina… »
«Oh, girati e basta così posso ricominciare da capo.»
Adora, ancora in ginocchio davanti a lei, si allungò una seconda volta, avvicinando il viso a quello di Catra e lasciando che i loro nasi si sfiorassero.
«Sei davvero antipatica, te l’hanno mai detto?» sospirò Catra, sfiorando la guancia della ragazza davanti a lei con la mano, per poi avvicinarsi a sua volta e far incontrare le loro labbra.
Catra si sentì sciogliere non appena riconobbe quel sapore di fragola, così famigliare ma che non pensava sarebbe mai stato in grado di stancarla.
«… Bene.» affermò Adora, dopo essersi allontanata da Catra, e le voltò le spalle così che la ragazza riuscisse a sistemarle i capelli più facilmente.
«Allora… » Catra si morse la lingua mentre, concentrata, si sistemava l’elastico intorno al polso e le scioglieva il poco che era rimasto della prima treccia, per poi prendere tutti i suoi capelli tra le mani e ripettinarli, rendendoli di nuovo uniformi. Si sporgeva in avanti per stamparle un bacio veloce sulla testa, di tanto in tanto «Ricominciamo. Com’è andata la tua giornata?»

Spazio Autrice
Io amo, AMO le catradora io non ce la faccio. 
Momento di sclero finito, grazie mille di essere arrivati fino a qui! Ho da dire soltanto che ormai vivo in funzione di questa ship e ho amato scrivere questa one shot, l'avrei fatta anche molto più lunga se non mi fossi imposta di scrivere soltanto una slice of life per il tema della giornata (Domestic, adoro). Specifico soltanto che sinceramente può essere inserito come missing moment in qualsiasi universo, oppure considerarla un post-canon? Insomma, sta a voi, io le trovo meravigliose in qualsiasi contesto.
Come al solito, qualsiasi recensione o critica costruttiva è ben accetta! 
Alla prossima!
-Eli