Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi
Ricorda la storia  |      
Autore: Kyuya    03/10/2020    0 recensioni
Writober su prompt di fanwrter.it
Tema 2: Radio
Superare la morte di qualcuno che amiamo non è mai semplice, ma bisogna ricordarsi di andare avanti.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

<< Si è chiuso ancora nella sua stanza con quella radio - disse la signora Magliaro al marito mentre sparecchiavano assieme - Sono seriamente preoccupata. Sono già due settimane che non fa altro. >> 

L'uomosi tirò su le maniche iniziando a lavare i piatti. <<È il suo modo per reagire alla morte del nonno. Dopotutto quella vecchia radio è tutto ciò che gli è rimasto di lui dopo l'incendio.>>
La moglie si limitò ad annuire leggermente, ma non poteva impedirsi di essere in ansia per quel brusco isolamento. Matteo era sempre stato un ragazzo solare, ma dalla morte del nonno era cambiato. Era cupo, taciturno e usciva a malapena dalla stanza. Passava ore lì rinchiuso a parlare al computer con gli amici, o almeno questo era quello che credevano i suoi genitori. In verità parlava con suo nonno.

Rincasato dal funerale, aveva aiutato suo padre a fare una cernita di quelle poche cose sopravvissute alle fiamme per trovare un ricordo da conservare. L'unica cosa appena affumicata e funzionante era una vecchia radio a manopole. Matteo la tenne per sé con l'accordo dei genitori e dopo la prova fatta col padre, non la accese per diversi giorni.
Un
 pomeriggio, senza un valido motivo, decise di accenderla per testare che canali prendesse e fu così che sentì nuovamente la voce di suo nonno.

<< Teo, non puoi stare qui ad ammuffire per parlarmi. Possiamo sentirci ogni tanto. >>
<< Ne abbiamo già parlato. Ho paura di perderti per sempre se spengo la radio. E se non potessi sentirti più? >> Dalla radio giunse un sospiro stanco e frustrato. << Non avrei mai dovuto parlarti la prima volta. Io sono morto ragazzo mio. Chiacchierare così non cambierà le cose.>>
Teo si asciugò una lacrima. Lo sapeva perfettamente, ma il nonno era stato una figura speciale per lui, era stato più di un parente che lo viziava da bambino, era un ispiratore, un modello.
Il
 nonno gli aveva trasmesso la passione per la storia e per la filosofia, lo aveva appoggiato nella sua scelta di andare al classico, anche se per suo padre era il liceo più inutile di tutti. Gli aveva anche insegnato qualche trucchetto per cavarsela nei boschi e lo aveva portato a fare diverse escursioni prima che la schiena gli iniziasse a dolore eccessivamente.
Era
 un uomo che divorava libri su libri, non aveva un genere prediletto leggeva sia saggistica di svariati argomenti, sia narrativa d'intrattenimento. Forse il fuoco era divampato così rapidamente anche a causa di tutta quella carta.

<< Non voglio rovinarti la vita. Sei sempre qui, probabilmente non stai studiando, non so nemmeno se stai mangiando. - l'anziano sospirò con forza - Vorrei abbracciarti. Mi spiace per come me ne sono andato. Non volevo lasciarti, ma non ti parlerò più. È per il tuo bene.>>
Teo non credette alle sue parole, ma dopo la prima ora di silenzio provò a parlargli e a stuzzicarlo senza successo. Alzò il volume al massimo sperando di sentirlo respirare, ma non ebbe effetto.
<< Nonno ti prego non farmi questo! Rispondimi! Dimmi qualcosa! >> Le grida attirarono l'attenzione dei suoi genitori che lo trovarono a piangere sul letto con la radio fra le mani.
Si
 sedettero ai suoi lati e cercarono di confortarlo. Le loro carezze e le loro lacrime mal celate permisero a Matteo di sfogarsi veramente per la prima volta dal funerale. La radio scivolò sul tappeto e ne uscì un flebile << Vi voglio bene. >> prima che si spegnesse.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi / Vai alla pagina dell'autore: Kyuya