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Autore: genxha    03/10/2020    1 recensioni
Dopo essere stata salvata dall'eroe in nero, Marinette inizia a sospettare qualcosa sulla vera identità di Chat Noir, mentre Adrien si rende conto che la ragazza coi codini sia molto più di una buona amica. E che forse non sia proprio del tutto "una ragazza normale con una vita normale". Il tutto sullo sfondo della "vita da supereroi" dei nostri due beniamini.
I due ragazzi avranno presto un altro segreto da mantenere?
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Kagami Tsurugi, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Miraculous fanfic'
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Regali inattesi

 

Adrien, dopo l’ennesima noiosa cena da solo, torna in camera, indossa il pigiama, ovviamente della nuova collezione Gabriel, poi accende il computer per far passare un po’ di tempo. - Potrei sentire Max e Marinette per vedere se vogliono fare una partita al nuovo gioco - riflette, indeciso, vedendo che il suo compagno è connesso.

 

Mentre pensa, vede Plagg e fa “Sei pronto, Plagg? Più tardi andiamo in pattuglia” dice al Kwami che sta sonnecchiando sul cuscino del letto. 

 

“Hm?” fa lui, aprendo un occhio “Pattuglia?” poi si mette a sedere e guarda dalla finestra “Ma Adrien, ha smesso da poco di nevicare, dobbiamo proprio? Dai è Natale...”

 

“Beh, Plagg, è il nostro giorno di pattuglia, domani tocca a Ladybug e dopodomani a Volpe Rossa.” risponde Adrien, pronto. 

 

“Ma è tutto così tranquillo, non ci sono Akuma da due giorni…” piagnucola Plagg

 

Adrien lo blocca e gli risponde “Appunto per questo dobbiamo stare attenti. Adesso Ma… ehm … Ladybug.. ehm.. è la Guardiana e devo aiutarla. E poi voglio uscire, Natale con i tuoi un corno!” si rigira verso il PC “D’accordo, vedo se Marinette è online, così la sfido a Super Mecha Strike, poi Aspettiamo un paio d’ore che Nathalie e il Gorilla se ne vadano a letto e poi andiamo. Fino ad allora ti lascio dormire, se la smetti di protestare.”

 

Il Kwami risponde “Non fare troppo rumore quando Codini ti batterà per l'ennesima volta.” poi borbotta “Io torno a dormire”, rimettendosi a sonnecchiare.

 

Adrien prende il telefono sospirando e manda un messaggio a Marinette:

 

Adrien: Ciao, M sei pronta per una sfida a Super Mecha Strike 3? C’è anche Max, se vuoi ti aspettiamo. Io sono AlmighyChatNoir e Max è MaxxterBlaster.

 

La ragazza risponde pochi secondi dopo. Troppo pochi.

Marinette: Certamente, niubbi, preparatevi ad essere polverizzato da PrincessMDC! \o/

Adrien legge il messaggio e sospira di nuovo - Nei videogiochi è troppo competitiva, e capisco diverse cose -

Cinque minuti dopo i tre si trovano sulla chat del gioco:

 

AlmightyChatNoir: allora siete pronti?
MaxxterBlaster: Adrien che accidenti di nick sarebbe quello?

AlmightyChatNoir: sono un suo fan, che c’è di male?
PrincessMari: ciao ragazzi, siete pronti a PERDERE?

PrincessMDC:ashduiasdhuidasoy7nyiuh ehm… Adrien ma che nick hai preso?
AlmightyChatNoir: Anche tu O_o?

MaxxterBlaster: ci servirebbe un quarto per fare tag team, aspettate che c’è anche Kim
 

Passano due secondi e si aggiunge un altro giocatore

TheGreatKim: Ehlià ragazzi! Dai, giochiamo su che vi straccio.
PrincessMDC: Non sai contro chi ti stai mettendo, Kim. Ma anche tu poco presuntuoso.
TheGreatKim: Eddai Marinette, è solo un nick :) E il tuo allora?
PrincessMDC: Dai cominciamo :*


Il primo match trova PrincessMDC e TheGreatKim contro AlmightyChatNoir e MaxxterBlaster

 

Marinette sceglie subito il robot che conosce meglio, le cui tecniche sono basate sull’agilità e sulle schivate e il colpo speciale è un unico attacco portato da due direzioni diverse. In poche mosse riesce a mettere all’angolo il robot di Adrien che usa attacchi a distanza. 

Adrien ha già le mani sudate e il controller gli scivola leggermente mentre cerca di intuire la direzione dell’ennesimo colpo di Marinette, inclinandosi sul divano come se dovesse schivarlo veramente.

 

Il robot di Marinette ancora immacolato e quello di Adrien praticamente in pezzi. Prima che sia troppo tardi preme il tasto per cambiare con Max che grazie alla capacità di teletrasportarsi del suo robot riesce, con qualche difficoltà, a dimezzare l’energia del robot della ragazza.

Tocca a Marinette, vista la situazione, chiedere il cambio con Kim, che  ha scelto un robot lento ma resistente. Max riesce a danneggiarlo ma il tempo della partita si sta esaurendo, ed entrambi chiedono un altro cambio: Marinette distrugge il robot di Adrien col suo attacco speciale mentre la partita va al suo team per time out.

 

MaxxterBlaster: Bravi, avete sfruttato la situazione, anche se le probabilità erano a nostro favore perché il nostro DPS era maggiore.

AlmightyChatNoir: ….

PrincessMDC: che c’è micetto? ;) Dai, battuto ti ho battuto, rivincita o facciamo squadra insieme?

AlmightyChatNoir: Rivincita!

 

La seconda partita vede Kim e Max scambiarsi di posto, Kim riesce a mettere fuori combattimento il robot di Max e Marinette sconfigge per la seconda volta quello di Adrien.

 

Adrien posa il controller, frustrato, poi scrive


AlmightyChatNoir: Marinette, ma lo stai facendo apposta? :(
 

Marinette legge il messaggio “Tikki, a quanto pare ad Adrien non piace perdere!” commenta facendo l’occhiolino a Tikki che le risponde “Conosco quello sguardo! Cosa hai in mente di fare?”. La ragazza la guarda “Non lo so... “ e scrive rapidamente

 

PrincessMDC: Ma no, Adrien, è che sono più brava! :)  In questo gioco papà ha rinunciato a sfidarmi. Ma guarda che se vuoi ci alleniamo insieme :*

 

Tikki legge da sopra la spalla “Marinette? sicura di quello che scrivi?” lei ridacchia “in realtà… no, ma è divertente”

 

AlmightyChatNoir: COSa sarebbe quella faccina? :O

PrincessMDC: Niente, non ti preoccupare. Cambiamo squadre? Entri nella mia e impari dalla migliore?

MaxxterBlaster: LOL

TheGreatKim: LOL

AlmightyChatNoir: Non capisco cosa ci sia da ridere. Ok, ci sto.


Marinette è seduta a gambe incrociate sulla sedia del computer, i gomiti appoggiati alle ginocchia. Mentre gioca, in qualche combo molto difficile tira fuori la punta della lingua per concentrarsi - meno male che non c’è video, chissà come mi prenderebbero in giro - pensa, iniziando la terza partita, stavolta in squadra con Adrien ma con entrambi i giocatori del team in gioco contemporaneamente.


Adrien lancia un attacco a testa bassa verso il robot di Max, che scompare e gli si porta alle spalle, colpendolo e riducendone a ⅔ la barra della salute. Marinette l’aveva previsto e, ignorando gli attacchi di Kim grazie all’agilità del robot e alla sua bravura, danneggia pesantemente il robot di Max, tanto che Adrien riesce a distruggerlo con il suo attacco speciale.

 

Kim, rimasto da solo, passa a una strategia difensiva, puntando, come prima a far finire il tempo della partita, ma gli altri due sono coordinatissimi e non gli permettono di sfruttare la maggior resistenza né di attaccare per caricare il colpo speciale: il robot di Marinette schiva quasi tutti i suoi attacchi mentre quello di Adrien lo colpisce mentre attacca quello dell’amica.

 

Finalmente gli attacchi combinati di Adrien e Marinette esauriscono l’energia del robot di Kim che esplode.


Marinette è stupefatta dalla coordinazione che Adrien riesce ad avere “Tikki! E’ come… è come quando combattiamo le Akuma!”, le dice a mezza voce.
“Marinette, te l’ho detto, voi due avete un legame speciale” risponde la Kwami.


Adrien si ritrova in piedi sul divano “E vai! Finalmente! Che squadra!”

 


MaxxterBlaster: Ehi Adrien ma perché quando eri con me giocavi così male?


Adrien si rende conto solo allora della coordinazione che è riuscito ad avere con Marinette, quasi che si leggessero nel pensiero, - Non posso dirgli che abbiamo combattuto insieme migliaia di volte. E non me l’aspettavo nemmeno io, cavolo - riflette, prima scrivere la risposta:

 


AlmightyChatNoir: Scusa Max.. non so… Avrò fatto pratica perdendo: NON LO SO!!

TheGreatKim: Non è che volevi fare bella figura con Marinette? ;)

 

Adrien legge la risposta e arrossisce violentemente

AlmightyChatNoir: Ma no! Perché dovrei!

 

Marinette sbuffa leggendo la risposta di Kim “Ancora ‘sta storia” borbotta, poi scrive

 

PrincessMDC: Kim: :( Niente di tutto ciò: era in squadra con LA MIGLIORE :DDDDD
TheGreatKim: Ok ok me ne vado. Ciao ragazzi. Se volete giocare ancora ditelo.
MaxxterBlaster: Beh vado anche io. Saluti da Markov!


Marinette e Adrien rimangono a guardare lo schermo dei rispettivi computer, indecisi sul da farsi, entrambi colpiti dall'affiatamento che hanno dimostrato pochi istanti prima.
 

Finalmente Adrien scrive qualcosa


AlmightyChatNoir: vado a dormire, grazie delle partite

 

Marinette aspetta parecchi secondi, poi decide di salutare l’amico, scrivendo


PrincessMDC: grazie a te per avermi invitata :*

 

e chiude la connessione.
 



 

Due ore dopo, Chat Noir salta dal muro di Villa Agreste diretto verso Notre Dame, da cui solitamente prosegue il giro per la città quando è di pattuglia. 

 

Visto che la città sembra tranquilla, l’eroe fa un percorso diverso dal solito, più tortuoso, godendosi la sensazione di totale libertà che gli dà sempre essere il suo alter ego mascherato. Dopo tre quarti d’ora è in vista della cattedrale di Notre Dame, coperta dai ponteggi e con un ultimo salto si ferma su una delle impalcature più alte, osservando la città. Oltre al grattacielo di Montparnasse quello è uno dei punti da Chat Noir cui ama scrutare i tetti di Parigi e le impalcature gli danno un punto di vista privilegiato.

 

Chat Noir si volta verso la Senna e nota il terrazzo di casa di Marinette, l’unico illuminato dalle luci natalizie. Il ragazzo aveva visto Marinette fissarle alla ringhiera, la sera di un’altra pattuglia, e si era fermato a parlare con lei. Si ritrova, quasi  senza volerlo, a pensare alla sua amica - Chissà se davvero non si ricorda niente o sta fingendo anche lei - si domanda l’eroe in nero, scrutando le finestre buie della mansarda - Non è in camera - pensa, accovacciandosi sul ponteggio e cercando con lo sguardo una finestra illuminata, individuando subito il soggiorno dei Dupain.

 

Grazie alla vista migliorata dal Miraculous, Chat Noir intravede Nonna Gina ed un paio di codini ben noti. 

Facendo più attenzione riesce a vedere Marinette scoppiare in una risata. - Che bello vederla ridere. Ma come ho fatto a non riconoscere Ladybug, con lei seduta proprio dietro di me, a me a scuola? - si trova a pensare, sorpreso dalla propria riflessione - Anche se fingesse, se è felice a me va bene. Forse devo solo lasciare le cose come sono e aspettare, anche se ora so - rimugina, sbuffando. “Ripartiamo, non è bello sbirciare in casa d’altri” borbotta, lanciandosi col bastone verso il tetto del Liceo DuPont per completare il suo giro a Nord della città.

 

Sono le due passate quando i piedi di Adrien, annullata la trasformazione, si posano di nuovo sulla moquette di camera sua e Plagg appare accanto all’anello.

 

Il Kwami si precipita verso il mobile dentro cui è nascosta la scorta di Camembert e ne emerge con uno spicchio dall’odore caratteristico “Allora, passata la noia? O è perché Codini ti ha battuto?” chiede, sarcastico.

 

“Qual’è il problema, Plagg? Non abbiamo nemmeno dovuto combattere, o fermare un ladruncolo, o salvare un gattino, ho solo fatto un giro..” ribatte Adrien, seduto sul letto “Piuttosto, mi avrà anche battuto ma quando abbiamo giocato insieme era come… come quando combattiamo…”

 

“Il problema è che siamo stati più di due ore a congelare e non è successo nulla, solo perché volevi uscire..” lo ignora Plagg, ingoiando quel che resta del formaggio.

 

“Stavo parlando di un’altra cosa! Non meriti risposta, Plagg. Davvero,” taglia corto il ragazzo, guardando male il Kwami e entrando in bagno fa, “Buonanotte” da dietro la porta chiusa.





 

Finito di giocare, Marinette accantona le riflessioni su Chat Noir e Adrien e finalmente riesce a passare una serata coi genitori e la nonna senza troppe preoccupazioni. Complice forse l’atmosfera natalizia, Papillon sembra essersi preso una pausa e anche la giornata seguente, il giorno dopo Natale, non richiede l’intervento di Ladybug. 




 

Marinette, dopo aver dato la buonanotte ai suoi, sale in camera, aspettando che tutti vadano a letto per poter uscire in pattuglia. 

Finalmente, dopo un’ora passata a disegnare, la ragazza non sente più rumori dal soggiorno “Sono andati tutti a dormire, tocca a noi!” sussurra alla Kwami, poi declama “Tikki! Trasformami” ritrovandosi nel familiare costume magico di Ladybug. Subito dopo prende dalla Miracle Box il Miraculous della Tartaruga e infilandolo, nella sua custodia, dentro lo yoyo.

 

Ladybug apre la botola sul terrazzo, rabbrividendo per il freddo notturno. Aveva nevicato e tutta la città era coperta da uno strato di qualche centimetro, sciolto qua e là sui tetti dal calore dei camini - devo fare attenzione a non cadere da qualche tetto - riflette mentre chiude la botola in modo da poterla riaprire da fuori, poi la ragazza fa roteare lo yoyo e lo aggancia a un lampione, iniziando il suo solito giro sui tetti.

 

Il giro di pattuglia, come ogni sera, ha i suoi punti fissi, la città universitaria, Montparnasse, la Torre Eiffel, il Trocadero, l’Arco di Trionfo, poi passando sopra Saint Augustine, su verso il Sacre Coeur. 

 

Nonostante il tempo, le vie parigine sono affollate e quando Ladybug supera in volo qualche strada più larga, un paio di passanti la indicano e le rivolgono un gesto di saluto, che lei ricambia con un sorriso, pur sapendo che difficilmente chi l’ha salutata lo avrebbe notato.

 

Ladybug torna poi verso la Senna passando per il Louve, attraversando il fiume vicino all’ormeggio della casa galleggiante dei Couffaine. Da lì il giro tocca  il liceo DuPont, infine devia leggermente verso villa Agreste per poi tornare verso Notre Dame e la pasticceria. Ultimamente i giri di pattuglia si erano allungati verso Saint-Mandé, dove si erano trasferite Kagami e la madre, principalmente per tenere sotto controllo eventuali piani di Papillon che coinvolgessero la ragazza. Ladybug si era organizzata per controllare, durante il giro, tutti gli amici a cui aveva affidato i Miraculous per maggior sicurezza, ma avendo consegnato dei Miraculous in pianta stabile, avrebbe dovuto modificare di nuovo il giro d’accordo con gli altri Portatori.


Quella sera però c’è una tappa in più, Ladybug aveva deciso di portare il Miraculous della Tartaruga a Nino Lahiffe, quindi si dirige verso la casa del migliore amico di Adrien, arrivando davanti alla finestra della camera del ragazzo, che non aveva chiuso gli scuri,  verso mezzanotte.





 

Nino era al PC a cui aveva collegato la consolle da DJ, con le immancabili cuffie muoveva la testa a tempo di musica. Ladybug sbircia nella stanza, notando che il fratellino di Nino, Chris, dorme in un’altra camera - Meglio così - riflette, prima di bussare delicatamente al vetro. Nessuna reazione. Allora Ladybug bussa un po’ più forte, facendo sussultare per la sorpresa il povero Nino, che si gira di scatto, sorpreso e incredulo.

 

Il ragazzo si precipita ad aprire la finestra “Bella, Ladybug! Ma… ma c’è un’akuma? Alya sta bene?” le chiede, mentre si sposta per farla entrare.

 

Lei sorride e alza una mano “Tranquillo Nino, nessuna emergenza. Devo solo parlarti e darti una cosa. La faccio breve e vado subito al dunque, ma è meglio che ti siedi”

 

Nino la guarda ancora più stupefatto, allunga una mano e prende la sedia che aveva davanti al PC, sedendocisi sopra con lo schienale davanti. “Ok… “ dice a mezza voce.

 

“Sono qui per affidarti, se vorrai, il Miraculous della Tartaruga. Ne sto consegnando alcuni a persone di cui mi fido totalmente, e tu sei uno di queste. Naturalmente non dovrai parlarne a nessuno e mantenere il più assoluto segreto”

 

“Ah… Cioè… ganzo. Mi vuoi affidare il Miraculous… Ma come, ora che Papillon ha scoperto che l’ho già usato?” fa lui, riprendendosi.

 

“Beh no, lui sa che hai avuto un Miraculous, non quale. Sai, ci ho riflettuto molto, anche Chat Noir è d’accordo con me” spiega Ladybug, prendendo la scatola da dentro lo yoyo

 

Nino riflette, in silenzio, l’unico rumore il brusio della musica dalle cuffie che ha attorno al collo “E’ un bell’impegno ma… d’accordo, ci sto. Sarà bello rivedere Wayzz” conclude, spingendosi gli occhiali sul naso.

 

Ladybug gli porge la scatola aperta e dice, con tono solenne “Nino Lahiffe. Ti affido il Miraculous della Tartaruga. Non rivelare a nessuno che l’hai tu, ed usalo solamente per un bene superiore. Dovrai custodirlo finché non te lo chiederò indietro.”

 

Nino annuisce e prende il bracciale dalla scatola, indossandolo insieme a quelli colorati che già porta al polso. Immediatamente Wayzz appare e i due si scambiano una complicata serie di gesti, sorridendo. 

 

Il Kwami guarda Ladybug e poi Nino “Ciao Nino, è bello rivederti” fa, annuendo a Ladybug.

 

“Bella per te, Wayzz…. andremo alla grande!” risponde Nino, girando il cappellino con la visiera all’indietro

 

“Beh ragazzi, vi lascio. Wayzz ti spiegherà tutto quello che devi sapere sui Kwami, Nino. Grazie per aver accettato. E buon Natale!” si congeda Ladybug, mettendo un piede sul davanzale e preparando lo yoyo.

Il ragazzo la saluta  “Ciao LadyBi, e… spero di non deluderti!” 

 

“Sono sicura di no, e poi tu e Volpe Rossa siete una bella coppia! A presto!” risponde lei, lanciandosi dal lato opposto della strada.

 

Nino, rimasto con Wayzz, lo osserva, poi esordisce “Allora, amico, non ho mai avuto a che fare con un.. Kwami, giusto? Insomma, che ne so, tu dormi? cosa mangi? Cosa fai quando non … beh … trasformi nessuno?”

 

Wayzz lo guarda, serio “Dunque… Sì, dormo anche se non esattamente come fate voi. Mangio… posso mangiare più o meno di tutto ma preferisco le verdure. Quello che ti pare, mi adatto. Ma se capita una foglia di lattuga beh, è la mia preferita!” inizia a spiegare, volando per la stanza “Cosa faccio… beh niente di particolare. Di solito riposo. Fare da tramite per i poteri dei Miraculous stanca molto noi Kwami. “ Wayzz fa una pausa 

“Ma prima, le cose importanti, la priorità è trovare un posto dove potermi nascondere se entra qualcuno. Ma posso passare attraverso gli oggetti, quindi” continua, entrando in un armadietto e uscendone subito dopo “qui potrebbe andare, se per te va bene”.

 

Nino lo guarda, stupefatto e incuriosito “Grande… Passi attraverso gli oggetti… Ehm, sì lì va bene. Ho un sacco di cose da chiederti!” dice, dopo essersi seduto sul letto accanto all’armadietto su cui si era posato il Kwami. 

 

“Bene, chiedi pure, allora” approva Wayzz, rispondendo, per l’ora seguente, alle domande del suo nuovo Portatore e andando, infine a dormire.


 


 

Nota dell'Autore

Scusate per l'attesa tra il capitolo precedente e questo ma sto lavorando alla versione inglese di Danzando sulla fune  e inseguendo un paio di plot rabbit per una fanfic crossover tra Miraculous e il Dottor Who, il Decimo, per la precisione. Questo capitolo è prettamente fluff ma devo riscaldarmi per la battaglia finale, di cui ho già scritto la scena finale. In realtà la scena finale è stata la prima cosa che mi è venuta in mente dopo aver finito Principessa, ma non pensavo che ci avrei messo così tanto, è praticamente un anno che sto scrivendo!

 
   
 
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