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Autore: VigilanzaCostante    04/10/2020    6 recensioni
[Prima classificata al contest "Profumo d'autunno" [drabble contest] indetto da LuNe_EFP sul forum di EFP.]
[Questa storia partecipa al contest "4 slash" indetto da Nemesis sul forum di EFP]
L'amore tra Sirius e Remus sembra essere scandito da momenti (nascosti) e baci (al gusto di sangue). Si innamorano all'alba della loro adolescenza e si perdono ancor prima di diventare adulti. Remus, però, non dimenticherà mai quella giacca di camoscio e quelle litigate sbiadite nel tempo.
|Remus/Sirius, accenni Albus/Gellert. 564 parole|
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Albus/Gellert, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Storia partecipante al contest "Profumo d'autunno" [drabble contest] indetto da Asia Dreamcatcher sul forum di EFP.
Tema/Citazione: «Anche nel dolore v'è un certo decoro, e lo deve serbare chi è saggio» - Seneca
Obbligo: Hurt/Comfort
Prompt: Coprire le spalle di qualcuno con la propria giacca

 
Ricordi in eccesso


Remus era sempre stato affascinato da quel lato della magia che comprendeva la rimozione dei ricordi; i suoi, quelli più dolorosi, li aveva solo riposti nella tasca a destra in alto della giacca, anche se consapevole che non avrebbe mai potuto eliminarli. Ed ora, davanti a quel pensatoio aperto nello studio di Silente, sentiva un’irrefrenabile voglia di tuffarsi dentro di essi; dentro quei ricordi che l’avevano fatto ululare di dolore nelle notti di luna piena, quei ricordi che aveva cercato di ignorare per darsi una compostezza e un contegno all’interno delle mura di quella scuola.
Mentre immerse il viso dentro quel lavabo di pietra, sentì un brivido di freddo percorrergli tutto il corpo.
 
[113 parole]
 
Un ragazzino magro ed emaciato dai capelli castano chiari, guardava assuefatto l’enorme castello davanti a lui. I suoi occhi brillavano dall’emozione, e nemmeno si era accorto di star battendo i denti dal freddo.
– Amico, stai bene? – A chiederglielo era stato uno dei ragazzini con lui, dai capelli tutti scompigliati e gli occhiali che gli scendevano sul naso.
Il piccolo Remus non ebbe nemmeno tempo di rispondere che sentì sopra di sé la pressione di un’enorme giacca di camoscio. Non era stato il ragazzo con gli occhiali, ma il suo compare dai capelli lunghi e un sorriso malandrino sul viso.
–  Piacere Sirius, e quella puoi pure restituirmela dopo se vuoi. –
 
[111 parole]
 
Quella notte si erano prolungati troppo nella Stamberga Strillante; tra poche ore sarebbero iniziate le lezioni e il mattino dava loro il buongiorno con una pioggia scrosciante.
– Lunastorta, ti proteggo io da questa bufera. –
– Ah sì? –
E senza dargli tempo di rispondere fece combaciare le loro labbra. Quelle di Remus erano bruciate e sapevano di sangue, quelle di Sirius erano calde e accoglienti. Quei baci avevano la capacità di ricucire tutti i tagli e guarire ogni dolore.
Quando si staccarono Sirius, in modo teatrale, prese la sua giacca e la buttò sulla prima pozzanghera che avevano davanti. Remus rise, ma avrebbe preferito averla sulle spalle e farsi scaldare di nuovo da quel tepore.
 
[113 parole]
 
Le mura dell’’appartamento squallido dove vivevano erano intrise di urla e di rabbia. Sirius e Remus avevano smesso di fidarsi l’uno dell’altro, dormivano nello stesso letto ma girati di schiena con la bacchetta sotto il cuscino. Poi si calmavano e finivano per pentirsi delle cose non dette.
– Devo partire per una missione, non so quando tornerò. –
Si strinsero forte per chiedersi scusa: Sirius accarezzò la schiena di Remus percorrendo con i polpastrelli i nervi tesi, Remus gli diede un bacio alla base del collo.
Prima che potesse andarsene il giovane Black gli porse una giacca di camoscio sgualcita.
– Mi raccomando copriti quando fa freddo, ci vediamo quando torni. –
Ma poi non si rividero più.
 [114 parole]

Quando riemerse da quel tuffo nel passato, il giovane professore di Difesa contro le Arti Oscure si trovò di fronte al suo datore di lavoro. Gli occhi azzurri lo ammonivano divertiti dietro gli occhiali, e Remus si sentì smascherato. Aveva gli occhi pieni di lacrime ma le ricacciò indietro con la stessa velocità con cui riprese i suoi ricordi.
Il suo dolore aveva radici antiche, piantato bene nel suo animo, e per questo doveva conservarlo, proteggerlo e non buttarlo fuori.
– Sa, professor Lupin, anche nel dolore v'è un certo decoro, e lo deve serbare chi è saggio. –
– E lei è molto saggio professor Silente. –
– Questo perché serbo un dolore grande quanto il suo. –
 
[113 parole]
 
Nda:
Ciao a tutti, ed eccomi di nuovo in gioco con un nuovo contest di drabble, devo ammettere che sto prendendo la mano. 
Qualche spiegazione:
Il titolo "Ricordi in eccesso", mi è stato direttamente ispirato da una citazione di Harry Potter e il calice di fuoco riguardante il pensatoio:
  «Quando mi capita» proseguì Silente «uso il Pensatoio. Basta travasare i pensieri in eccesso dalla propria mente, versarli nel bacile e esaminarli a piacere. Diventa più facile riconoscere trame e collegamenti, sai, quando assumono questa forma».
Poi ho voluto sostituire la parola ricordi al posto di pensieri, per rimandare alla prima drabble.
Spero che questa raccolta di drabble vi sia piaciuta, fatemi avere qualche feedback!
Inoltre la storia partecipa al contest "4 slash" indetto da Nemesis sul forum di EFP.
Un bacio
VigilanzaCostante
   
 
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