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Autore: Pandora_chan    04/10/2020    2 recensioni
{Questa flashfic partecipa al #Writober2020 indetto dal sito “Fanwriter.it”}
Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali.
(William Hodding Carter)
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Prompt 4 - POV (1° person as letter)
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash Lynx
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa al #writober2020 indetto dal sito Fanwriter.it
Prompt 4 – POV (1° person as letter)


Father And Son
 
Ciao Aslan,
fa strano anche a me trovarmi qui a scrivere questa lettera. Nella nostra famiglia “lo scrittore” è sempre stato Griffin, né io né te abbiamo mai perso troppo tempo dietro alla scrittura.
Quando ti ho rivisto oggi, beh sono stato veramente un’animale nel modo in cui ti ho trattato. Jennifer ha ragione, sei mio figlio… Ad oggi il mio unico figlio! Quando mi hai richiesto le chiavi del vostro appartamento e quando, pochi secondo dopo, mi hai detto che Griffin era morto mi è crollato il mondo addosso. Ti ho incolpato. Eravate sempre tu e lui. Un mondo dal quale mi sono sempre sentito tirato fuori. Nonostante io vi abbia più volte rinfacciato l’essere figli di madri diverse, per Griffin eri il suo adorato fratellino. E per me, entrambi, eravate i miei adorati figli. Fino a quel giorno.
Sai, non ti ho mai chiesto scusa per quello che feci dieci anni fa. Alla fine è tutta colpa mia, lui era partito con l’esercito e tu eri un bambino favoloso, ma comunque figlio di una donna che dopo averti partorito andò via. Senza voltarsi mai. E ti ho incolpato anche di questo.
Quel giorno, quando tornasti a casa tutto mal ridotto so di aver fatto la cosa giusta. Ho denunciato. Ma in una piccola cittadina come Cape Cod chi eravamo noi per averla vinta contro una persona così di spicco? Nessuno. Eravamo io e te e basta. Stanco delle voci che andavano sempre più accumulandosi ti dissi di farti pagare. Errore grande il mio. Avrei dovuto prendere te e Jennifer e portarvi via da una città che non ci merita.
Ti ho definito “puttana” e di chi è la colpa? Mia. Solo mia. Eri piccolo, eri un cucciolo da dover difendere. Ed invece ti sei ritrovato ad essere la prostituta di quel maiale. A farti pagare per i tuoi servigi.
In questi anni mai ti ho cercato, non ho voluto sapere niente di te. Quando ti mandai da mia sorella pensai di farlo per te in quel momento, ma in realtà ero schifato da ciò che, a soli otto anni, eri diventato. L’ho fatto per me. Questa è la realtà. L’ho fatto per allontanare te da me. Per non sporcare e non mischiare ancora di più il mio cognome col tuo.
Avrei dovuto e voluto chiedere scusa anche a Griffin. Ti aveva affidato a me nel momento in cui decise di svolgere la vita militare. Ed io non sono stato capace di difenderti. Ti ho mandato la macello e questo, se solo lui potesse, vorrei che mi fosse perdonato.
Vorrei che mi perdonassi anche tu. Non sei una puttana, sei solo uno stupido figlio che ha conosciuto la sofferenza troppo presto e che, per questo, è cresciuto troppo in fretta.
Ti prego, perdonami.
Jim Callenreese, tuo stupido padre

 
"All the times that I've cried
Keeping all the things I knew inside
It's hard but it's harder to ignore it
If they were right, I'd agree
But it's them they know, not me
Now there's a way and I know that I have to go away
I know I have to go."
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NdA: Eccoci qui, con questo prompt approdo per la prima volta in questo fandom. Il POV di questa storia è di Jim Callenreese, padre di Ash e di Griffin. Ho collocato la stesura di questa lettera esattamente nell’episodio 6 dell’anime, quando Ash ritorna a Cape Cod e si incontra/scontra con suo padre. Scrive questa lettera quella stessa sera, dopo le parole che ha pronunciato la sua Jennifer.
Gli appellativ di stupido figlio, stupido padre sono gli stessi che i due, proprio alla fine dell’episodio ed in lacrime si danno. Li ho solo fatti “nascere” prima.
Le frasi che trovate alla fine della storia sono riprese da una strofa di “Father and Son” di Cat Stevens, che dà il titolo a questa flashfic.
Come sempre, ringrazio chi passerà e lascerà qui un suo pensiero.
A presto!
   
 
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