Haruki era da poco diventato il ragazzo di Haku.. Si sentiva molto emozionato per la cosa ed era rimasto sorpreso quando si era reso conto di essere innamorato del ragazzo. Nella sua vita sentimentale aveva sempre avuto dei problemi, soprattutto con la sua vecchia fiamma, Yuki, che lo aveva portato talmente all'estremo da spingere Haruki a cadere nella tremenda spirale dell'autolesionismo.

Con Haku invece era stato tutto molto spontaneo, si erano conosciuti praticamente per caso e alla fine si erano trovati in sintonia anche se erano praticamente l'opposto: Haruki un ragazzino basso, biondo, con la fissa per i vestiti extralarge e i colori pastello, molto estroverso e sempre sorridente, e Haku, un ragazzo timido e che stava sempre sulle sue, perennemente vestito di nero e considerato un emo da tutti.

Però si erano piaciuti e Haruki non poteva non esserne felice.

Quel giorno, dopo le solite lezioni nel loro istituto maschile giapponese, Haku sarebbe venuto a casa di Haruki e avrebbero passato il pomeriggio insieme.

Per quel pomeriggio.. Haruki aveva dovuto sudare come ogni volta. Infatti i fratelli maggiori del biondo, Aki e Subaru, erano molto protettivi nei confronti del minore, anche perchè avevano dovuto aiutarlo ad uscire dalla tragica relazione precedente.

Aki era diventato dottore da poco, specializzato in pediatria e in ginecologia ed era stato assunto in un ospedale vicino, per cui riusciva ad essere spesso a casa e a badare ai fratelli minori. I genitori di Haruki, Aki e Subaru infatti erano due scienziati molto rinomati e vivevano a Tokyo ormai da anni, lontano dal paesino di campagna dove invece vivano i figli. Si vedevano raramente e quindi Aki da sempre si era preso cura dei minori, anche grazie alla sua natura di ragazzo responsabile.

Subaru invece, il secondo figlio della coppia dopo Aki, era un ragazzo responsabile ma irruento. Si stava allenando per poter essere selezionato da alcune quadre di basket famose in Giappone, dal momento che sognava di entrare nella nazionale e, per questo, si allenava giorno e notte per riuscirci.

E i due.. da fratelli apprensivi (anche troppo) pedinavano Haruki e Haku ovunque quando erano insieme a casa e spesso terrorizzavano il secondo perchè non volevano ritornare a situazioni passate. Haruki spesso li rassicurava ma i due non volevano sentire ragioni, soprattuo Subaru.

Quel giorno però, era stato scelto dal biondo in modo molto attento. Per prima cosa aveva supplicato Aki con gli "occhi da cerbiatto" e alla fine aveva acconsentito. E Subaru, il caro fratellone, era stato chiamato per due giorni in ritiro ed era partito quella mattina stessa.. quindi lui e Haku potevano vedersi a casa di Haruki tranquillamente.

Così, felice e soddisfatto, e molto euforico per la giornata che avrebbe passato, si diresse in classe. Haruki era un ragazzo abbastanza studioso, e dico abbastanza perchè si distraeva facilmente. Era il classico tipo che , non appena entra una farfalla in classe, comincia a guardarla come un bambino e a fantasticare sui colori, sul volo, sulla sua origine. Di conseguenza spesso aveva dovuto applicarsi molto più casa che a scuola.

Ad ogni modo, una volta finite le lezioni si diresse nella mensa della scuola, dove incontrò subito il suo nuovo ragazzo. Gli sorrrise dolcemente e vide che il ragazzo ricambiò il sorriso timidamente e arrossendo.

Si sedettero insieme e mangiarono, parlando del più e del meno e tenendosi la mano sotto al tavolo. La mano di Haku era grande, calda e accogliente e Haruki si avvicinò ancora un pò a lui per avere anche più contatto fisico. Haku era veramente un ragazzo splendido e nella sua ingenuità e tenerezza lo faceva sentire molto amato.

Dopo il pranzo, andarono insieme al laboratorio che seguivano entrambi e, dopo aver svolto tutte le occupazioni, finalmente uscirono e si diressero verso casa di Haruki.

-Ehm... Haru.. ci sono per caso i tuoi fratelli?- chiese timidamente il moro.

Haruki ridacchiò e saltellò facendo l'occhiolino al ragazzo: -Allora.. Subaru è fuori in ritiro mentre Aki è in casa ma ha promesso che non ci disturberà-

Haku tirò un sospiro di sollievo: -Non fraintendermi.. sono i tuoi frateli ma sono leggermente intimorito..-

Il biondo sorrise: -Non dovresti.. sei il mio ragazzo e loro questo devono accettarlo- disse dandogli un bacio sulla guancia e prendendolo per mano.

Il moro annuì e arrossì e insieme raggiunsero la casa di Haru. Salutarono Aki e poi salirono nella camera del biondo.

La camera era mooolto particolare. Sembrava fatta apposta per una bambina. Tutta sui colori pastello e soprattutto rosa, piena di cose carine e di peluche adorabili. In più.. la mamma di Haruki aveva da sempre trasmesso al figlio una passione particolare. In pratica la donna, di nome Kaname, trovava il figlio talmente adorabile che fin da piccolissimo, aveva il piacere di fargli indossare vestiti da bambina. Ad Haruki era sempre piaciuta come cosa e anche adesso, ogni tanto, si provava qualche vestito lolita che aveva nell'armadio.

Haku si sedette sul letto e Haru si mise accanto a lui. Si misero a giocare a dei videogame e poi studiarono insieme tranquillamente.

I due, paraddosalemente per le differenze, erano praticamente sulla stessa lunghezza d'onda. Il biondo si sentiva molto felice, come mai era stato prima d'ora. Haku dava il meglio di sè quando era con lui e il tempo che passavano insieme per i due sembrava sempre eterno e magico.

Dopo un pò poi ad Haruki venne in mente una cosa e arrossì. Haku.. lo aveva già visto con uno dei suoi vestiti ma alla fine.. non aveva mai visto un suo completo tutto nell'insieme. Si alzò e lo guardò : -Haku ecco.. vorrei farti vedere una cosa.. se ti va..-

Lui lo guardò con curiosità: -Oh.. certamente..-

Il biondo si illuminò: -A-Allora aspetta qua!- disse correndo nella camera armadio della sua stanza, dove stava il suo armadio e una piccola toiletta.

Prese un vestitino lolita con tutti i merletti e i fiocchettini di color marrone chiaro. Prese delle parigine beige, una passata con delle galine e dei dettagli marroncini, delle scarpe lolita laccate marroni e si vestì.

Quando fu pronto stava proprio per uscire, quando poi si voltò e notò la toiletta con dei trucchi. Li aveva comprati una volta per curiosità e non se li era mai messi.

Si avvicinò allora e decise di provare. Alla fine voleva farsi vedere dal fdanzato in modo completo e decise di mettersi un pò di ombretti con il colore del vestito. Infine decise anche di mettere un rossettino rosa. Aveva già delle labbra abbastanza colorate per natura e, dopo aver messo quel rossetto, le misero ancor di più in risalto.

Alla fine, adesso finalmente completo, uscì e andò da Haku: -Ehm.. amore.. ti..ti piace?- chiese.

Haku.. si illuminò. Lo guardò a bocca aperta e arrossì pesantemente. Haruki non lo sapeva ancora ma.. il moro aveva fin da quando gliel'aveva detto, immaginato il ragazzo con i vestiti da lolita e ...avrebbe voluto vederlo vestito così. E adesso.. glielo stava servendo su un piatto d'argento.

Haruki stava per dire qualcosa, ma il moro lo prese per mano, lo attirò a sè e lo baciò con passione, intrecciando subito la lingua con quella del biondo.

Quando poi si staccarono e ripresero fiato insieme, prima di poter dire qualsiasi cosa Harukisi mise a ridere. Haku infatti aveva tutta la bocca sporca di rossetto e, dal momento che anche lui si era messo a ridere, probabilmente doveva averla sporca anche lui.

Si abbracciarono allora, ridendo a perdifiato e divetendosi insieme, come avrebbero continuato a fare negli anni a venire.