Assetata
Di sogni, incubi e speranze elevate
Di schiaffi in faccia, di ginocchia sbucciate
Di banale felicità e mediocre tristezza
Galleggia in balia della propria esistenza
Inadeguata
Quando vorrebbe stringere i denti,
vipera sibilante dai mille fendenti
Quando vorrebbe cancellare ogni macchia,
ricoperta di inchiostro salato che marchia
Quando vorrebbe fuggire dall'incudine ed il martello,
vivendo di speranze uccise sempre sul più bello
Spietata
Ingoia rospi per mille e duecento motivi,
demoni compressi ma pur sempre vivi
Chiude gli occhi, alza la testa e respira a fondo,
sorride raggiante mentre manda a 'fanculo il mondo
Note:
Pensieri in rima di una “brutta giornata”,
catarsi in sillabe e sciagura sventata.