Crossover
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Autore: PGV 2    06/10/2020    3 recensioni
ATTENZIONE: LEGGETE QUESTA FIC SOLO DOPO ESSERE ARRIVATI AL CAPITOLO 43 DI "THE COMMUNITY - TALES OF AN UNDERWORLD"!!!
Quarant'anni prima che Lorenzo e Danilo giungessero nella Comunità sotterranea sconvolgendo le vite di tutti i suoi abitanti, le cose erano molto diverse in questa società all'apparenza perfetta, ma in realtà contenitore delle ombre più oscure che si possano trovare...
Ripercorriamo insieme, passo dopo passo, le vicende principali che hanno coinvolto la Comunità ed i suoi abitanti partendo dal 1903 fino al 1943, anno in cui i due Grim della Superficie sono giunti sottoterra cambiando il destino dell'intero mondo per sempre!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Community!'
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Ecco a voi come promesso il nuovo Capitolo della Fan Fiction prequel!!!
Ormai ci siamo, mancano solamente tre Capitoli, questo compreso, e poi questa fic prequel di The Community sarà finita totalmente e ci si potrà concentrare unicamente sulla fic principale!! *_*
Siamo alle battute finali, e posso già anticiparvi che questa parte tratterà un unico argomento che è stato solamente accennato all’interno della fic principale, anche molto rapidamente dato che si trattava di a malapena un paragrafo ;).
Anche il prossimo tratterà un unico argomento, e poi ci sarà l’epilogo della fic che… beh non anticipo nulla, vedrete quando sarà il momento ;).
Prima del chap però, come sempre, passo all’Angolo dei Commenti:

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti :). Sono molto contento che anche lo scorso Capitolo ti sia piaciuto molto, e confermo che effettivamente è stato un Capitolo particolare, soprattutto perché ho dovuto raccontare la tragedia di Vegeta in una maniera diversa rispetto al solito, perché credo vi siate resi conto che se mostravo TUTTO quello che ho descritto almeno altri due Capitoli mi sarebbero serviti, e non credevo fosse il caso T_T. Comunque sia, oltre alla morte di Vegeta ho mostrato anche altro, vero, e lo scorso sarà anche il penultimo di questa fic prequel in cui tratterò più scenari anziché uno specifico, l’ultimo sarà proprio l’ultimo di questa fic prequel, posso già anticiparvelo senza problemi ;). Quella del Concilio che non ha nulla a che fare con la morte di Vegeta è una precisazione che ho voluto fare proprio per dissipare questo dubbio, dato che già quando introdussi la morte di Vegeta c’era chi sospettava che la malattia potesse avere a che fare con il Concilio, ora sappiamo che Vegeta è morto naturalmente, mentre Kushina… beh, da lei sì che la malattia ha a che fare con il Concilio come abbiamo potuto vedere nella fic principale T_T. La parte del potenziamento di Xigbar, Marluxia e dell’ex baby-sitter di Cana è servita soprattutto a chiudere la questione potenziamenti che abbiamo visto nella fic principale, in questo modo anche la loro parte di trama si è chiusa nella fic prequel e posso avviarmi verso il finale della fic :). Purtroppo, sì, il fatto che tra gli effetti collaterali del potenziamento fallito ci sia la cecità non è un caso, evidentemente gli occhi sono un fattore importante all’interno del Genoma… e credimi, non è un caso, quando succederà una determinata cosa capirai quasi tutto ;). Eheheheheheheh non hai del tutto torto su Raichi, in fondo tutti gli agenti del Concilio o quasi sono stati d’accordo nel ridurlo in quelle condizioni, o comunque l’hanno accettato senza problemi, e quindi quando succedono queste cose agli adulti che all’epoca erano consapevoli di quello che gli era successo un po’ è soddisfatto XD. Ma al tempo stesso non può pensarci, dato che verrebbe considerato dal dispositivo in testa come tradimento e comincerebbe a provocargli mal di testa, quindi è bloccato pure su questi pensieri purtroppo T_T. Come ultima cosa, credo che ora abbiate capito perché l’ex baby-sitter di Cana è stata tenuta nascosta fino a questo momento, difatti da quello che vedo bene o male tutti quanti avete capito chi possa essere, e posso già immaginare a chi state pensando pur non potendo né confermare né smentire il tutto, e se all’epoca non ho rivelato il suo nome è proprio per evitare fraintendimenti… mentre per quanto riguarda la sua trasformazione, come vi ho anticipato nelle note finali si tratta di un personaggio proveniente da un’altra opera, di conseguenza posso dire di aver fuso due personaggi in uno solo in questa fic, e per scoprire di chi si tratta dovrete aspettare e vedere voi stessi ;). Ti ringrazio tantissimo per tutto il supporto che continui a dare alle mie due fic finali, anche ora che ormai sono quasi alla fine, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Ciao AlanKall :). Mi fa molto piacere che nonostante i tuoi impegni riesci sempre a leggere e commentare i miei nuovi chap, è una cosa che apprezzo molto e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo *_*. Alla fine, Jack ha reagito come reagirebbe una qualsiasi persona normale alla notizia della morte di una persona cara, e considerando che per Jack era una delle poche che l’aveva supportato quando erano ancora prigionieri di Fontaine è normale che sia così triste T_T. Mentre sì, la disinvoltura con cui Alice è rimasta indifferente alla notizia su Nina è quasi raggelante dato che sembra che non le importi nulla dell’amica O_O sfortunatamente i due hanno reagito in maniera diversa ai vari traumi che hanno subito, e per Alice questi sono i risultati T_T. Il modo in cui ho descritto la scena di Vegeta è atipico e sono il primo ad ammetterlo, ma se avessi dovuto illustrare ogni singola cosa che ho descritto avrei dovuto allungare la fic di due Capitoli, e non mi sembrava il caso T_T così ho deciso di fare una mega descrizione, cosa che non sono solito fare, e se è piaciuto il modo in cui ho illustrato la scena non posso che essere felicissimo per il mio operato *_*. Sì, Vegeta è cambiato molto da quando era un ragazzino abbastanza scontroso, ma il rapporto che ha avuto con Bulma ha modificato il suo carattere in meglio e l’ha reso una persona migliore :) a dimostrare che se hai la persona giusta affianco tutti possono diventare persone migliori… un vero peccato però che questo sia stato l’epilogo del personaggio, anche se sapevamo già tutti che era morto dalla fic prequel T_T. Confermo quanto hai detto, Bob non ha ancora fatto la sua apparizione all’interno della fic principale, ma è solo questione di tempo prima che arrivi dato che, da come avete potuto già capire, è ancora vivo durante gli eventi attuali del Palazzo Presidenziale, abbiate pazienza e lo vedrete anche nel presente ;). Mi sembrava giusto mostrare come Marluxia e Xigbar hanno ottenuto i loro poteri e sono diventati dei Nessuno :) così come mi sembrava corretto mostrarvi come Xigbar ha perso l’occhio, non è per una ferita che si è procurato ma perché quella caratteristica era presente nel suo Genoma… cavolo, che sfortuna per lui XD ;). Naturalmente non posso né confermare né smentire la tua dichiarazione su Leela, dico solamente che dalla sua descrizione non è difficile comprende chi sia, e probabilmente prima ancora della sua effettiva apparizione nella fic principale capirete chi è… sì, perché anche lei ci sarà nella fic principale, posso dirlo senza problemi dato che non è uno spoiler ;) (È ancora viva, ci credo! N.d. Mirajane) (Ed io non vedo l’ora di metterle le mani addosso -_-‘! N.d. Cana) (Hai un conto in sospeso con lei, lo sappiamo bene ormai… N.d. Itachi) (Ormai Ophelia è così, dovreste esservi abituati ormai… N.d. Sora) (… Non hai tutti i torti in effetti… N.d. Riku) (O_O Alicia mi ha fatto un complimento?! Oddio, non ci credo… non son abituato… T_T N.d. Vegeta) (Ecco cosa succede quando qualcuno non è più abituato a ricevere i complimenti -_-‘! N.d. Piccolo) (Se ci pensi la cosa è molto triste… N.d. Crilin) (… Effettivamente… N.d. Piccolo) (Ormai ci conosciamo bene u.u! N.d. Alice) (Diciamo pure che TI conosco troppo bene… -_-‘ N.d. Jack) (Giusto, per rispetto di chi non desidera gli spoiler è sempre meglio evitarli u.u! N.d. Gohan) (Esatto, ricordate cosa accadde con Endgame? N.d. Goten) (Io sì, la gente venne picchiata a sangue perché aveva spoilerato volutamente il finale del film… N.d. Tenshinhan) (Storia vera tra l’altro O_O! N.d. PGV 2) (Purtroppo l’ho sperimentato sulla mia pelle che l’esitazione porta alla sconfitta, di conseguenza bisogna sempre stare attenti… N.d. Zoro) (O_O Glom, farò attenzione, promesso… N.d. Trunks) (Ti conviene… N.d. Teresa) (Ahia, quando fa così non finisce mai bene! N.d. Claire) (Era quello che temevo T_T! N.d. Trunks) (Quello ci può anche stare in effetti! N.d. PGV 2) (Tsk, la mia prole sarebbe all’altezza di me u.u! N.d. Freezer) (Ehi, un momento!! Ma se la razza di Freezer è asessuata… come diavolo ha fatto Cold ad avere lui e Cooler?! O_O N.d. Conan) (Li ho partoriti io stesso da solo, ovvio! N.d. Re Cold) (O___________O N.d. Quasi Tutti) (… Meglio non approfondire la cosa, potrebbe risultare disgustosa O_O! N.d. PGV 2) (Non sapete quanto… N.d. Cooler) (Tsk, dal prossimo Capitolo per voi sarà la fine… N.d. Freezer) (Il prossimo Capitolo? Bene, almeno sappiamo quando attaccherete! N.d. Goku) (Ci sarà da divertirsi, Shishishishishi! N.d. Luffy) (Esatto!! N.d. Naruto) (… Non so perché, ma io la vedo male O_O! N.d. Nami) (Idem!! O_O N.d. Bulma e Sakura) (Lo so T_T! N.d. Edward) (E fai più attenzione la prossima volta u.u! N.d. Winry) (Sissignora T_T! N.d. Edward) (Wow, è come se fosse stato ammansito in un attimo O_O! N.d. Alphonse) (O_O Oddio, la questione con Teresa è inquietante, meglio interrompere qui il siparietto con i miei pg prima che finisca male, ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Sì, mancano ormai due soli chap a parte questo e poi la fic prequel sarà conclusa ufficialmente :) e per i due fratelli è stata una scelta voluta perché almeno in questa fic non volevo parlare di loro, dato che già nella fic principale hanno un ruolo importantissimo ;). Ti ringrazio davvero tantissimo per tutto, e spero che i tre chap mancanti della fic prequel ti piacciano alla fine :). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Nick Nibbio: Ciao Nick :). Mi fa molto piacere che anche lo scorso Capitolo ti sia piaciuto molto *_* ho cercato di renderlo meglio che potevo considerando che si stava parlando di un momento molto delicato e difficile da raccontare, e se ci sono riuscito così bene non posso che essere felicissimo per il mio operato *_*, visto che si trattava anche di un argomento forte e pesante T_T. Beh, non hai tutti i torti nel dire che Favaro e Nina ricordano molto Gai e Rock Lee XD ma la scena tra i due serviva proprio a dimostrare il buon rapporto che c’è tra i due nonostante la situazione precaria che stanno vivendo, e sì la stessa Nina ha confermato ad Homing che non scambierebbe quella vita per nessun’altra e che, se dovesse tornare indietro nel tempo, vorrebbe sempre essere salvata da Favaro… un gran bel rapporto tra i due, senza alcun dubbio T_T. Jack Frost l’ha presa malissimo la morte di Nina perché lei era una delle poche persone che erano rimaste vicino a lui che avevano vissuto le sue stesse esperienze, con Elsa scappata, Nina morta e Schmidt che è visibilmente cambiato come ha visto, ormai gli è rimasta unicamente Alice come persona che ha vissuto le sue stesse esperienze e che può capirlo, di conseguenza è normale che sia triste sapendo che anche Drango è morta T_T. Effettivamente non hai tutti i torti nel dire che Alice non ha motivi di comportarsi così, ma purtroppo ha vissuto le sue orrende esperienze nel peggior modo possibile, e questo l’ha cambiata rendendola una sociopatica che desidera fare del male al prossimo, a dimostrazione di come ognuno vive i traumi in maniera diversa in base al proprio carattere T_T. E Raichi… diciamo che non ha avuto il coraggio di rimproverarla, come spiegato lei e Jack Frost sono le uniche cose che gli consentono di vivere quella prigionia nel Palazzo Presidenziale in maniera quantomeno sopportabile, e per di più c’è da dire che Alice è molto instabile, e per quanto ne sa avrebbe potuto trapassarlo da parte a parte con le sue catene se la rimproverava, come ha fatto a Jack una volta che l’ha tradita nella fic principale O_O. Purtroppo Alice è una mina vagante, anche per questo Raichi non l’ha rimproverata T_T. Cavolo, mi sembra di ricordare che mi avevi detto che in famiglia avevate vissuto il cancro in prima persona, o almeno mi sembra di ricordare che me ne avevi parlato, purtroppo la mia memoria fa cilecca come ben sai T_T, spero di non aver riaperto vecchie ferite dato che ti sei dovuto fermare per la lettura… anche se ammetto che pure io, pur non avendo ancora vissuto in prima persona il cancro, quando Vegeta è stato portato in sala operatoria mi sono dovuto fermare per il magone che mi stava venendo, ma naturalmente le sensazioni variano da persona a persona, ed ammetto che non mi aspettavo che avrebbe suscitato queste sensazioni anche in qualcun altro. La cosa è positiva sicuramente… ma fino ad un certo punto T_T. In parte sono contento di averti commosso con la parte finale della morte di Vegeta, ma dall’altra un po’ mi dispiace anche perché rivivere certe sensazioni e certi momenti non è mai bello T_T probabilmente scrivendo come al solito questo pezzo si sarebbe sentito meno forte l’impatto, ma a quel punto avrei dovuto allungare di almeno due chap la fic e non mi sembrava il caso, per questo ho ristretto tutto con una narrazione diversa da solito… ed evidentemente ha sortito più effetti di quello che pensavo T_T. Ma mi fa comunque piacere che l’hai apprezzato così tanto, sul serio :). Il Concilio vuole più uomini possibile per quando sarà il gran giorno, per questo ha voluto reintegrare Bob nonostante avesse violato ripetutamente le regole della malavita, anche se naturalmente Giovanni gli ha imposto degli obblighi per accettare, e Bob piuttosto che rimanere in prigione ha preferito accettare… questo potrebbe voler dire che lo vedremo presto nella fic principale, chissà… u.u XD ;). Come ultima cosa, abbiamo visto il potenziamento di Marluxia e Xigbar, che ho voluto mostrare anche per farvi capire come hanno ottenuto i loro poteri e come Xigbar è rimasto senza occhio ;). Non erano però da soli, dato che l’ex baby-sitter di Cana si è fatta potenziare insieme a loro… e ne è rimasta con un occhio solo ed una trasformazione, alla faccia O_O fortunatamente non rischia di perdere il nuovo occhio e non diventerà miope, rimarrà una ciclope ma almeno la vista le funzionerà XD ;). Sulla sua identità, preferisco né confermare né smentire quanto hai detto perché tanto comparirà a brevissimo nella fic principale e scoprirete finalmente chi è… sì, ho fatto un piccolo spoiler e lo ammetto, ma diciamo che ve lo dovevo dopo aver mantenuto nascoste un bel po’ di cose u.u XD ;). Ti ringrazio tantissimo per tutto, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto :). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi il ventitreesimo Capitolo della fic prequel. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 23 – LA SCELTA DI MIRAJANE!



Crown Brothel, Fantacity, Comunità, 20 Luglio 1942:
Il potenziamento ottenuto quasi un anno prima non aveva cambiato la vita di Marluxia.
Tenendo nascosto il potenziamento che aveva ottenuto a tutti, il rosa riusciva a gestire il Crown Brothel senza alcun problema, continuando a dirigerlo e ad amministrarlo senza alcun problema tutte le sere.
In fondo solo gli agenti del Concilio sapevano delle sue capacità, tutti gli altri erano ancora convinti che fosse un umano comune e non che fosse diventato un Nessuno, e grazie a ciò sia lui che tutti gli altro continuavano a vivere la loro vita normalmente.
Anche la baby-sitter, nonostante tutto, non stava avendo problemi.
Raichi alla fine le aveva fabbricato gli occhiali speciali che potevano servirle per mascherare il fatto che ora aveva un occhio solo, e con la scusa dei problemi agli occhi riusciva sempre ad evitare le domande senza che i cittadini la guardassero male, in fondo nessuno voleva sembrare intollerante con una possibile miope…
A parte tutto ciò, il momento in cui il Concilio dei Sette avrebbe finalmente dato inizio al suo grande piano si avvicinava sempre di più, mancavano unicamente sei anni e, nonostante fosse ancora molto lontano quel giorno, fervevano i preparativi.
Xehanort sosteneva che bisognasse essere pronti a qualsiasi evenienza, e i membri alti degli Illuminati bene o male concordavano con lui, per questo si potevano ritenere in anticipo sulla tabella di marcia, anche se comunque non del tutto pronti ancora.
Tra gli agenti di spicco che facevano parte dell’organizzazione c’erano anche Mirajane, che ormai era divenuta il braccio sinistro di Doflamingo nonché l’autrice di molti degli assassinii commissionati da lui, e suo fratello Elfman.
Entrambi erano validi combattenti e, escludendo i Potenziati e coloro che possedevano le varie abilità, erano considerati tra i più forti agenti del gruppo comandato dal figlio di Ansem per via delle loro grandi capacità di lotta.
La bianca era ancora la campionessa della gabbia, dato che in tutti quegli anni nessuno era mai riuscita a batterla e l’unico che riusciva a tenerle testa, pur perdendo sempre, continuava a rimanere unicamente suo fratello minore.
C’era da dire che le strade di Strauss ed Erza non si erano mai incrociate, dato che c’erano talmente tanti lottatori che le due non si erano mai battute, e Scarlett non aveva mai avuto occasione di battersi neppure con Elfman.
Nessuno sapeva come si sarebbe potuto concludere un combattimento tra di loro, tuttavia erano tutti consapevoli che prima o poi le loro strade si sarebbero incrociate, ed allora sì che avrebbero visto scintille volare dappertutto.
Fino ad allora, Mirajane continuava a dominare nella gabbia del Crown Brothel quasi senza nessun problema, anche se il fratello quel giorno le presentò un grande enigma…

Erano le 21:30 di sera ed i due si stavano preparando per il loro match.
Prima avrebbe combattuto l’uomo, per scaldare il pubblico, contro un omone grande quasi quanto lui, e successivamente sarebbe stato il turno della sorella, la quale avrebbe affrontato una specie di combattente d’arti marziali esperto.
Non era uno che combatteva di solito nella gabbia, si era iscritto unicamente per battersi contro di lei, ma Mirajane non aveva comunque paura ed era pronta a sconfiggere anche lui, come aveva fatto con gli altri rivali prima di lui.
In quel momento si trovavano all’interno dello spogliatoio del Crown Brothel per i lottatori della gabbia, dato che ne esistevano altri anche per gli spogliarellisti, anche se in quel caso erano divisi per sesso per ovvi motivi.
Lo spogliatoio era costituito da una porta di legno marrone posta al centro del muro e, una volta dentro, ci si trovava davanti una serie di armadi bianchi attaccati alle pareti dello stesso colore e che, partendo da sinistra toccando il muro dove si trovava la porta, percorreva il resto delle pareti fino a girare ed arrivare a toccare sempre il muro dove si trovava la porta, solo che stavolta a destra.
Naturalmente, quegli armadi erano adibiti a guardaroba per appendere i propri abiti, oltre che di un vano porta-scarpe e una cassetta di sicurezza per gli oggetti personali, e davanti ad essi, che faceva lo stesso percorso degli armadi, si trovava una panchina bordeaux non molto alta, visto che arrivava più o meno alle ginocchia di Mirajane.
Quest’ultima si trovava parallelamente alla porta d’ingresso e si stava allacciando la treccia che portava quando doveva combattere, dato che la sua divisa da lotta l’aveva già indossata completamente.
Invece Elfman era seduto alla sua sinistra, dalla prospettiva dell’ingresso a destra, ed era a petto nudo, indossando unicamente i pantaloni, non aveva scarpe e calze e si stava avvolgendo delle bende attorno al pugno destro, dato che attorno a quello sinistro le aveva già messe.
Sembrava pensieroso, dato che aveva un’espressione molto seria e lo sguardo basso, non si capiva bene che cosa gli stesse frullando per la testa, ma doveva comunque essere qualcosa di grosso dato che la sua aria non cambiava di un millimetro.
Dopo essersi messa la treccia completamente, la ragazza si rivolse al fratello dicendo “Io sono pronta, tra dieci minuti tocca a te…” solamente che, quando si fu voltata verso il fratello, si accorse che sembrava quasi in catalessi.
Abbastanza perplessa, gli disse “Ehm… Elfman? Elfman?! ELFMAN!!”
L’ultima volta l’aveva urlato per attirare la sua attenzione, tanto erano da soli in quel momento nello spogliatoio, dato che i due avversari erano già pronti da un pezzo, e quindi poteva permetterselo.
Sentendo quell’urlo, l’albino si ridestò dai pensieri che stava avendo, e per un momento saltò anche sul posto, osservando poi abbastanza scioccato la sorella, la quale gli stava volgendo uno sguardo di rimprovero con entrambi i pugni sui fianchi.
“Era ora, ce ne hai messo di tempo per accorgerti di me!!” lo rimproverò ulteriormente la Strauss maggiore.
Elfman allora, toccandosi dietro la testa con la mano destra, esclamò “Scusa sorellona, è che ero sovrappensiero in quel momento…”
Approfittando del fatto che fosse stato lui il primo ad avanzare quella questione, la ragazza prese la palla al balzo e provò a domandargli “Si può sapere a che diavolo stavi pensando?!”
Ahia, alla fine gli aveva posto il quesito che almeno momentaneamente voleva evitare…
L’uomo era abbastanza scosso, non sapeva ancora se poterle parlare subito del dubbio che aveva avuto, anche perché non era sicuro che Mirajane potesse stare dalla sua parte nonostante fossero molto legati…
Ma conosceva bene anche la parente, e sapeva che se avesse domandato qualcosa avrebbe preteso di avere una risposta il più presto possibile, quindi poteva accampare tutte le scuse che voleva ma non poteva sfuggire a quella domanda…
“Allora? Mi vuoi rispondere?!” incalzò difatti lei iniziando a perdere leggermente la pazienza.
Beh, arrivati a quel punto era inutile continuare a tenerglielo nascosto, proprio per questo il bianco tornò seduto composto, poggiando entrambe le braccia sulle ginocchia e portando il petto in avanti, oltre che assumendo un’aria molto seria.
Dopodiché, dopo un altro paio di secondi di silenzio, egli spiegò “… Stavo solo riflettendo sulla nostra posizione nel Concilio, e sul fatto che ci stiamo preparando per l’operazione finale…”
“E ti sembra il momento per pensarci?” lo rimproverò allora Strauss, pensando di essersi preoccupata per nulla e continuando ad osservarlo severo con entrambe le braccia incrociate.
“Ormai lo sappiamo tutti che nel 1948 la nostra operazione avrà inizio, sono anni che il Gran Maestro continua a ripetercelo ed è normale che, con l’avvicinarsi della data, i lavori di preparazione si intensifichino!” aggiunse subito dopo.
Tuttavia… “Non mi stavo riferendo a questo, ma a tutto il concetto in sé…” spiegò Elfman, continuando a rimanere abbastanza serio.
A quel punto l’albina cominciò a non seguirlo più, perché se non si riferiva a tutta l’operazione per abbandonare la Comunità e tornare in Superficie a che cosa si riferiva? Tanto erano da soli e non c’erano telecamere, poteva parlare quanto voleva.
“In che senso? Spiegati meglio!!” asserì allora Mirajane, sempre col tono severo.
Ecco, arrivati a quel punto non poteva più sfuggirci, doveva dirglielo che gli piacesse o meno, e fortunatamente era avvantaggiato dal fatto che nessuno sentisse, perché se quelli del Concilio avessero udito…
Con questa consapevolezza, Elfman fece un bel respiro interno e poi avanzò “… E se noi… abbandonassimo il Concilio?!”
… COSA? STAVA DICENDO SUL SERIO?!
Un’uscita a dir poco scioccante e senza parole, che fece strabuzzare gli occhi e spalancare la bocca alla ragazza che non credeva a quello che stava sentendo… ma… ma… era uscito fuori di cervello per caso?!
Era impazzito? Cosa diavolo stava dicendo?!
“MA SEI USCITO DI SENNO?!” gridò difatti l’albina senza trattenersi, aggiungendo pure sempre urlando “VUOI SERIAMENTE MOLLARE IL CONCILIO DOPO CHE GLI ABBIAMO GIURATO ETERNA FEDELTÀ?!”
“Sì, questo è il mio desiderio!”
Incredibilmente per Mirajane, Elfman rispose senza paura e senza esitare neanche per un momento, e fu questo più di tutto a lasciar sorpresa la ragazza, perché era il sintomo definitivo che stava parlando seriamente.
A quel punto la rabbia iniziò a calare lentamente per lasciare posto solamente alla sorpresa, il tutto mentre il bianco cominciò a spiegare perché se ne era uscito in quella maniera, senza fare tanti giri di parole.
“Sono anni che serviamo il Gran Maestro e la sua cricca, uccidendo gente e rapinandola quando ci viene chiesto da Doflamingo… ma arrivati a questo punto non ne posso più, sono stufo di questa vita che non sta portando a niente, e la sola prospettiva di uccidere i nostri concittadini e i Grim della Superficie tra otto anni mi disgusta…”
Quindi era quello che pensava veramente, finalmente stava esternando i suoi veri pensieri sul piano generale di Xehanort e degli altri sei membri principali degli Illuminati… ma perché se ne usciva solamente in quel momento?
Se era quello che pensava veramente avrebbe potuto dirglielo da tempo, e difatti la ragazza domandò subito “Ma… perché me lo stai dicendo solo ora? Non capisco…”
Una domanda legittima, ed ancora una volta il fratello minore rispose subito “Perché adesso la data prestabilita è più vicina di ieri, e domani lo sarà ancora di più, e man mano che i giorni passeranno il massacro si farà sempre più imminente…”
Bastarono quelle semplici parole per far capire alla lottatrice che usciva fuori in quel momento perché mancando sei anni non mancava moltissimo, non era ancora molto vicina ma non era neanche più così lontana come prima.
A quel punto, la Strauss maggiore cominciò ad osservarlo con uno sguardo serio, ma non di cattiveria rispetto a prima, sembrava più rispetto il suo, rispetto per il fatto che il parente finalmente l’avesse resa partecipe di ciò che pensava davvero.
Per anni aveva ucciso esattamente come lei, anche se in formato minore, e finalmente aveva fatto sapere che non gli piaceva quella vita, si diceva meglio tardi che mai, e considerando che i preparativi per il gran giorno andavano avanti forse era meglio che lo dicesse anche prima.
L’albino però non aveva ancora finito, dato che aggiunse “Non voglio partecipare alla carneficina che ci sarà, per questo stavo pensando di mollare il Concilio e di tornare un comune cittadino, come facevano gli altri prima del 1912… e vorrei che anche tu venissi con me, sorellona!”
Le ultime parole l’uomo le aveva dette sollevando il volto ed osservando la parente, abbozzando anche un dolce sorriso per smuovere ancora di più i suoi sentimenti e convincerla a seguirlo in quella campagna di abbandono.
Mirajane doveva ammettere che non le piaceva quando il parente la guardava in quella maniera… ma al tempo stesso non poteva accontentarlo, anzi se lui nel Concilio non contava più di tanto non poteva dire la stessa cosa lei.
Difatti, incrociando le braccia e voltando la faccia verso la sua destra in segno di disapprovazione, la giovane spiegò “Non essere sciocco, Elfman. Io sono il braccio sinistro di Doflamingo, la terza in comando nella sua organizzazione della malavita, non posso mica abbandonare il Concilio come se niente fosse…”
Il fratello era consapevole che aveva ragione, staccarsi dal Donquijote non era facile dato che poteva essere un tipo molto vendicativo quando ci si metteva, bastava vedere cosa avesse fatto a Telespalla Bob quando trasgrediva le regole per compiacerlo…
Ma al tempo stesso era proprio quello il motivo per cui doveva cercare di staccarsi da lui il prima possibile, e glielo fece sapere subito “Proprio perché sei il suo braccio sinistro che devi andartene adesso, finché sei ancora in tempo!”
“E perché dovrei?” disse però Mirajane, continuando a guardarlo abbastanza scocciata “Sono felice della vita che sto facendo. Forse non ti sembrerà normale, però è così…”
… Come? Le piaceva la vita che stava facendo?!
Ma… uccideva su commissione di Doflamingo, praticamente era alle sue dipendenze senza alcuna possibilità di controbattere ai suoi ordini, come poteva dire che le piaceva quella vita che era a dir poco snervante?!
Notando che l’albino aveva assunto un’aria a dir poco scioccata, la ragazza decise di chiarire come mai aveva detto così, dato che conoscendo il lato umano del fratello sapeva che sarebbe rimasto perplesso da quella sua uscita.
“Mi diverto a combattere nella gabbia, è un lavoro onesto e pericoloso ma anche molto profittevole dal lato economico, ed in più non ho rimorsi di quelli che ammazzo perché è quasi sempre gente che non conosco, e le condizioni in cui siamo cresciuti mi hanno insegnato che la causa va sopra ogni cosa, sempre!”
In pratica stava dicendo che se non aveva alcun rimorso era perché le era stato insegnato che la causa veniva sempre prima di ogni altra cosa, la causa del Concilio di ritornare in Superficie, il luogo che gli spettava di diritto.
Elfman era parecchio perplesso sentendo le sue parole, anche lui era stato cresciuto nella sua stessa maniera, ma nel corso del tempo aveva sviluppato una coscienza che gli aveva fatto capire che era sbagliato ciò che faceva.
Non escludeva che c’entrava anche il carattere che ognuno dei due possedeva, visto che erano molto diversi l’una dall’altro e reagivano in maniera diversa alle varie novità, ma non poteva credere che fosse vero.
Non poteva credere che sua sorella se ne fregasse di tutti coloro che aveva ucciso, era la sicaria numero uno di Doflamingo e di conseguenza era colei che uccideva più di tutti, come poteva… come poteva convivere con questa sensazione?!
“Mi rifiuto di pensare che non te ne importi nulla!” affermò allora l’albino, assumendo un’aria molto severa.
“E invece è così, che ti piaccia o no!” lo rimproverò allora la Strauss maggiore, poggiando entrambi i pugni sui fianchi ed osservando malamente il parente.
Tuttavia, si poté dire che fu proprio quello scambio di sguardi a trarla in inganno, perché gli occhi erano lo specchio nell’anima e il fratello minore, guardandola molto bene, poté comprendere che non era del tutto vero ciò che diceva.
“… Come ho già detto, mi rifiuto di pensare che te ne freghi di tutto. Anche tu vorresti smettere come me, ma non hai la forza di farlo perché senti di essere indispensabile per la criminalità organizzata, non è vero?”
Mirajane, sentendo le parole del fratello, rimase abbastanza perplessa, al punto da strabuzzare gli occhi e spalancare la bocca perplessa. Sembrava che avesse toccato un punto delicato da come aveva reagito la giovane.
Probabilmente aveva ragione, dentro di sé aveva detto tutte quelle cose unicamente perché sentiva che Donquijote la ritenesse la sua pupilla dopo il figlio, e di conseguenza una sua partenza non sarebbe mai stata vista di buon occhio.
Forse… aveva detto quelle cose istintivamente per auto convincersi che non aveva nessun rimorso, e non sembrava averlo capito fino a quando Elfman non aveva messo a nudo i suoi pensieri più reconditi con quell’unica frase.
Sembrava incredibile, ma in fondo era l’unica persona su cui poteva sempre contare insieme a Cana, ed aveva con lui un legame molto forte, addirittura indissolubile, non doveva sorprendersi che la conoscesse così bene.
Lei allora, incrociando le braccia e voltandosi del tutto verso la sua destra, replicò sostenendo “Non dire idiozie Elfman, sai benissimo che non potrei andarmene neanche se volessi. Lui non me lo permetterebbe mai…”
“Magari se te ne andassi via da sola non te lo permetterebbe, questo è vero…” esclamò l’albino, a sottolineare che la sorella non aveva del tutto torto…
Anche se subito dopo aggiunse “Ma se te ne andrai via con me, ci sono più possibilità che lui non ti faccia nulla. Siamo due combattenti eccellenti, nessun uomo dalla sua parte è in grado di tenerci testa, e non ci spaventeremo anche se quel mostro del Gran Maestro dovesse scendere in campo personalmente!”
“La fai facile tu…” asserì tuttavia la giovane, assumendo uno sguardo quasi malinconico, di chi voleva unicamente che quella discussione finisse.
Ma naturalmente il parente non voleva che finisse, anzi alzandosi in piedi sollevò entrambi i pugni ed assunse pure uno sguardo molto determinato, oltre che un sorrisino beffardo sul volto di chi non intendesse mollare.
“Se presentassimo le nostre dimissioni insieme, non potrà farci nulla neanche se lo volesse. Dobbiamo solo avere la forza di andarcene via insieme, di abbandonare questa vita di omicidi e soprusi e vivere finalmente come desideriamo noi. Dobbiamo solamente essere pronti a questo passo della nostra nuova vita, ed io lo sono!!”
La migliore amica di Alberona aveva ascoltato tutto quello che aveva detto rimanendo voltata del tutto alla sua destra, a sinistra dalla prospettiva del fratello, e quando ebbe finalmente concluso tornò a voltarsi del tutto verso il fratello.
Lo stava guardando con un’aria preoccupata, di chi ancora non era del tutto convinta di voler fare quel passo, nonostante avesse compreso di aver mentito a sé stessa un attimo prima, nonostante le apparenze non era del tutto felice.
Aveva detto quelle parole tutte in un colpo solo perché era convinta di crederci, ma come al solito quel “maledetto” di Elfman l’aveva smontata rivelando così quello che provava realmente e che pensava di aver “dimenticato”.
Se però da un lato sapeva che forse aveva ragione, dall’altra continuava ad avere un po’ di paura. Doflamingo era un tipo vendicativo, ed il Gran Maestro aveva dichiarato che non avrebbe accettato alcun tradimento.
Proprio ultimamente aveva avuto un esempio di chi aveva sfidato apertamente il Gran Maestro ed aveva pagato con la vita. Era meglio non mettersi contro di lui ed i suoi adepti, questo era ciò di cui era più convinta…
Ma al tempo stesso, la carica e l’energia che stava mostrando il fratello minore non fece a meno di sorprenderla in positivo. Leggeva nei suoi occhi che per davvero non aveva paura delle conseguenze, e che desiderava unicamente una vita senza il Concilio.
Il suo era un desiderio quasi ingenuo considerando di chi si stava parlando, però sotto un certo punto di vista poteva aver avuto ragione… se avessero abbandonato il Concilio insieme, non li avrebbero toccati.
Erano due lottatori eccezionali, non per niente lei era imbattuta e lui vinceva quasi sempre, e qualsiasi scagnozzo Donquijote avesse sguinzagliato loro contro sarebbero riusciti a batterlo con estrema facilità.
Valeva davvero la pena di provarci?
Lei rifletté per alcuni secondi, per capire se fosse la cosa giusta da fare… ed alla fine, dopo circa dieci secondi di silenzio totale in cui Elfman continuava ad osservarla speranzoso, Mirajane finì per sospirare quasi rassegnata.
“E va bene, hai vinto tu. Proveremo ad abbandonare il Concilio insieme!!”
Ce l’aveva fatta!! Alla fine, aveva convinto sua sorella!!
Questa consapevolezza, unita anche al dolce sorriso che gli aveva rivolto la campionessa della gabbia dopo che aveva pronunciato quelle parole, finirono per far esultare Elfman sollevando entrambi i pugni al cielo ed alternandoli.
“E vai!! Proprio quello che volevo sentire!! Brava sorellona!!” affermò allora, visibilmente eccitato da quella prospettiva.
Ma la ragazza, prima che si esaltasse troppo, ci tenne a sottolineare una cosa, ed anche con tono abbastanza scocciato e di rimprovero, al punto che sollevò anche l’indice destro a voler dimostrare la priorità della cosa.
“Ma che sia ben chiaro. Dovremo organizzare bene sia il discorso che l’incontro con Doflamingo, non intendo recarmi lì impreparata!” era sempre meglio essere pronti a tutto, per questo voleva organizzarsi per bene.
Sotto questo punto di vista, anche il fratello minore era d’accordo, visto che calmandosi leggermente le disse “Sì, hai ragione. Dammi solo un paio di giorni ed organizzerò sia l’incontro che il discorso, fidati di me!”
“Lo sai che mi fido!” replicò allora Mirajane sorridendo.
Tutti e due erano parecchio euforici, o almeno Elfman lo era, visto che l’albina era semplicemente contenta, contenta di aver avuto la forza di dire ciò che nel più profondo del suo cuore pensava ormai da molto tempo, ma che solo suo fratello aveva avuto il coraggio di tirare fuori.
Era un passo importante ed addirittura molto pericoloso, ma lei era pronto a farlo volenti o nolenti, se prima aveva qualche dubbio vedendo la carica del parente sembrava aver ritrovato la grinta che si era spenta quando le aveva parlato all’inizio del suo progetto.
Un paio di giorni sarebbero stati sufficienti per organizzare tutto, e finalmente dopo aver parlato con Doflamingo ed aver presentato formalmente le loro dimissioni sarebbero stati liberi… liberi di vivere la vita che volevano!!
Ma non tutto andò come nei loro programmi…

All’insaputa dei due Strauss, qualcuno era rimasto dietro al muro dello spogliatoio ad ascoltare ogni singola parola che avevano pronunciato.
Il combattente di arti marziali che avrebbe dovuto sfidare Mirajane quella sera era tornato lì per avvolgersi le bende attorno ai pugni, pratica che si era dimenticato di attuare quando si era vestito la prima volta, e si era fermato ad ascoltare.
Era arrivato quando Elfman aveva detto per la prima volta che voleva abbandonare il Concilio ed era rimasto fino al termine della discussione, rimanendo in disparte senza battere ciglio… anche se, purtroppo, lui era un agente degli Illuminati!!
Non era affiliato alla criminalità, ma era comunque alle dipendenze dell’organizzazione che manovrava segretamente la Comunità e, sentendo che i due fratelli Strauss intendevano andarsene, non rimase con le mani in mano.
Abbandonò il Crown Brothel immediatamente e decise di recarsi a Tipcity, la metropoli della Comunità adibita a discarica dove la malavita aveva la propria sede principale, per comunicare quanto aveva sentito a Donquijote.
Sapeva che avrebbe perso l’incontro con l’albina per non essersi presentato sul ring, ma quanto doveva dire era molto più importante di un match che avrebbe potuto disputare di nuovo quando e come voleva.
Ci mise un po’, ma alla fine attorno a mezzanotte e mezza il combattente arrivò nei pressi di Tipcity e, con molta fatica, riuscì a convincere gli uomini del biondo che lavoravano lì a farsi ricevere dal loro superiore.
Fortunatamente non aveva dovuto litigare troppo dato che era un agente del Concilio e loro lo sapevano, ma non volevano comunque che disturbasse il loro Capo a quell’ora della notte e dovette essere il sottoposto di Xehanort stesso a dare il via libera per l’incontro.
Quando il combattente si presentò davanti all’uomo, quest’ultimo si trovava dentro al magazzino sua base operativa, ed era seduto sopra alle scatole sopra cui sarebbe stato anche un anno dopo, prima dell’omicidio di Bulma. Anche la posa con cui era seduto era la stessa.
L’uomo, senza perdere tempo, gli spiegò tutto quello che aveva sentito al Crown Brothel, partendo dall’idea di Elfman di abbandonare il Concilio per arrivare poi al ragazzo che aveva convinto la sorella a seguirlo in quell’operazione.
La reazione di Doflamingo?
Molto strana, perché mantenne per tutto il tempo un’aria molto severa, come era difficile se non unico trovarlo, con il ginocchio sinistro sollevato ed il suddetto braccio poggiato su di esso, ed alla fine del racconto si limitò a due semplici parole.
“Ho capito…”

Magazzino di Doflamingo, Tipcity, Comunità, 22 Luglio 1942:
Due giorni erano passati da quando avevano preso quella decisione.
Come da accordi, Elfman aveva cercato di organizzare un incontro con Doflamingo durante quelle due giornate, senza mai però specificare il motivo per cui voleva vederlo, tuttavia lo trovò sempre indisponibile.
Il leader della malavita non poteva incontrare nessuno in quel periodo perché era impegnato ad organizzarsi con le armi acquisite con i soldi delle Rocket Foundation, a quanto pareva era sommerso di lavoro fino al collo.
Nonostante ciò, l’albino non si era demoralizzato ed aveva cercato di preparare il suo discorso meglio che poteva, compreso ciò che avrebbe dovuto dire la sorella, dato che gli aveva delegato questo compito non sapendo neppure lei che cosa dire.
Dovevano organizzarla per bene, per evitare qualsiasi problema, e di conseguenza si stava impegnando più che poteva su quello che andava detto.
Mirajane dal canto suo aspettava solamente che suo fratello finisse, e nel frattempo continuava i suoi combattimenti nella gabbia, sconfiggendo avversari su avversari e mantenendo così la sua imbattibilità.
Dal canto suo non riteneva di aver accettato la proposta di Elfman, nonostante le parole espresse voleva prima giudicare il discorso che aveva preparato l’albino, solo allora avrebbe potuto dargli la sua risposta vera e definitiva, e nel frattempo aspettava…
Fino a quando, quella mattina alle 09:00, fu convocata davanti a Donquijote!!
Quella convocazione quasi immediata fu abbastanza sorprendente, dato che di solito le dava qualche ora di pausa in modo da prepararsi all’incontro, ma stavolta il biondo la voleva vedere subito, di conseguenza non ebbe molte alternative.
Così, usando le strade che l’organizzazione criminale conosceva in modo da non dare nell’occhio, la Strauss maggiore indossò la sua divisa da combattimento e si diresse in questo modo a Tipcity, dove si trovava il suo Capo.
Non le passò neanche per la testa che fosse a conoscenza di tutto perché, dopo quella sera, non avevano più toccato l’argomento, e di conseguenza nella sua testa credette che volesse semplicemente affidarle una missione della massima urgenza.
Ci volle poco, ed intorno a mezzogiorno la ragazza si ritrovò al cospetto del suo superiore, che era seduto nella sua classica posa con la schiena poggiata al muro e seduto sopra gli scatoloni che lo ergevano al di sopra degli altri.
Erano loro due da soli, faccia a faccia, con il padre di Homing che aveva il piede destro poggiato sulla scatola sopra cui era seduto, e di conseguenza aveva anche il suddetto ginocchio alzato ed il braccio poggiato su di esso.
La giovane era a pochi metri da lui, e stava guardando verso l’alto dove si trovava Doflamingo con uno sguardo serio, forse perché aspettava il prossimo ordine di assassinio convinto che si trattasse proprio di quello.
Ed invece, con sua grande sorpresa, Donquijote abbozzò un sorrisetto maligno e le domandò “Mirajane, mio braccio sinistro, hai svolto un ottimo lavoro negli anni in cui mi hai servito. Dimmi… ti trovi bene a fare questo lavoro?”
Con questa strana domanda, l’albina strabuzzò gli occhi ed iniziò ad osservare abbastanza stranita il boss malavitoso, in fondo non si aspettava un quesito del genere che era arrivato in maniera del tutto casuale.
Non sapendo neppure lei il motivo di tale domanda, la ragazza si limitò a rispondere “M-Ma… ma certo Capo, sono felice della vita che faccio, ed ammetto che certe volte mi piace togliere la vita ai bersagli che mi indica!”
Il tutto lo disse con entrambe le braccia dietro la schiena ed un sorrisetto maligno. In verità non era reale nulla, ma doveva quantomeno dargli un motivo per non dubitare di lei, visto la strana domanda che le aveva posto.
A quel punto, Donquijote assunse un’aria di compassione ed affermò “Ne sono contento, sei uno dei miei soldati migliori e non potrei fare mai a meno di te…”
Erano parole rassicuranti le sue, anche se questo la spaventava per il giorno in cui avrebbero dovuto comunicargli che si sarebbero ritirati a vita privata ed avrebbero così abbandonato il Concilio ed i suoi piani…
Peccato solamente che, subito dopo, il malavitoso dichiarò con un sorrisino furbetto “Anche perché ultimamente sono arrivate alle mie orecchie delle voci piuttosto strane… che parlano di un abbandono da parte tua e di tuo fratello della MIA organizzazione!”
… COSA? SAPEVA TUTTO?!
Sentendogli dire quelle parole, la ragazza si spaventò a dir poco, al punto da strabuzzare gli occhi e spalancare la bocca, mentre le pupille quasi sparivano, iniziava a sudare dalla fronte e le gambe le tremavano vistosamente.
C-Come aveva fatto a scoprirlo? Elfman non gli avrebbe mai detto nulla in anticipo, e lei non aveva sicuramente parlato, come faceva a sapere che intendevano rassegnare le dimissioni? Come? COME?!
“Dalla tua espressione deduco che sia tutto vero… davvero un gran peccato…” esclamò allora Doflamingo, assumendo stavolta un’espressione di delusione.
Nonostante fosse stato indifferente dopo aver scoperto la notizia, non poteva negare che dentro di sé c’era rimasto male, dato che dopo Homing, Mirajane era la sua guerriera migliore e non voleva farne a meno.
Le era stata molto utile con tutti gli omicidi che aveva commesso per lui, e la sola idea di perderla solamente perché il fratello le aveva fatto il lavaggio del cervello lo irritava non poco. Sì, perché dopo il racconto del lottatore era convinto che fosse tutta colpa dell’albino.
Nel frattempo, la paura prese il sopravvento su Mirajane, al punto tale che fece anche un passo all’indietro con la sinistra e sollevò leggermente i pugni, quasi a voler dimostrare che era pronta a combattere se fosse stato necessario.
Ora che il suo Capo aveva scoperto tutto prima del tempo era in un mare di guai, e probabilmente era pure finita in una trappola, non poteva sapere quanti pericoli si celavano dietro quelle mura, doveva fare attenzione.
Donquijote, vedendo che era stata presa dal panico, sollevò leggermente la mano destra e provò a rassicurarla sostenendo “Non avere paura, non ti farò del male, anche perché conosco la verità che sta dietro a questa scelta…”
… La… verità?!
La Strauss maggiore era abbastanza perplessa da quelle parole, di che diavolo stava parlando? Non c’era nessuna verità dietro la sua scoperta, era tutto esattamente come aveva detto, e forse anche per le sue parole provò ad abbassare leggermente la posizione difensiva, senza però mai abbandonarla per ovvi motivi.
Doflamingo allora, tornando ad avere il suo classico sorrisino beffardo, spiegò “So bene che è stato tuo fratello ad avanzare per primo l’idea, che tu non volevi prendere questa decisione ma lui ti ha spinto a farlo. So tutto, non devi avere paura di questo…”
… Non deve… avere paura?!
Prima parlava come se fosse convinto che l’idea l’avessero presa insieme, ed ora le diceva di stare tranquilla perché era consapevole che era stato Elfman a prendere la decisione per tutti e due? Ma aveva qualche rotella fuori posto?!
In verità non era così, la ragazza sapeva bene che era un suo giochetto mentale per tenere buone le vittime, l’aveva adoperato spesso, e forse anche per questo Mirajane iniziò a temere seriamente che la volesse uccidere sul momento.
Difatti, tornando in posizione da combattimento, Strauss esclamò “Conosco questa strategia Capo, l’ha usata molte volte in mia presenza… ma io non ci cascherò, se sarà necessario la combatterò… e la sconfiggerò!!”
Non era certa di riuscirci, più che altro perché sapeva che Doflamingo aveva allenato il figlio e quindi poteva sostenere una velocità enorme, ma tentarci a quel punto non costava nulla visto il bivio in cui era stata messa.
Ancora una volta però, Donquijote le disse “Non ti devi preoccupare, te l’ho già detto che non ti farò del male. Tu sei solo una vittima, il carnefice è tuo fratello… e per questo lo devi punire selvaggiamente!!”
… Punire? Che cosa intendeva dire?!
Con questo dubbio, Mirajane assunse un’aria abbastanza confusa mentre scioglieva leggermente ancora una volta la sua posa da combattimento, e nel frattempo provava a tornare composta per capire cosa intendesse dire il malavitoso.
“… Lo devo… punire?” disse anche debolmente.
Vedendo che sembrava aver capito, Doflamingo fece un sorrisino maligno e si apprestò a riferirle a che cosa si riferisse, certo che inizialmente si sarebbe rifiutata ma poi, davanti al bivio, sarebbe stata obbligata ad accettare.
Così, il criminale cominciò a spiegare “Questa diceria è giunta anche alle orecchie del Gran Maestro in persona, e su suo suggerimento abbiamo trovato la soluzione perfetta. Stasera tu sfiderai Elfman ad un incontro nella gabbia e, durante la collutazione, dovrai ucciderlo facendolo sembrare un incidente!!”
… COSA? DOVEVA UCCIDERE SUO FRATELLO?!
La sola idea di compiere ciò che le era stato proposto la terrorizzò a voler essere riduttivi, al punto tale che tornò ad avere la stessa espressione che aveva avuto prima quando aveva scoperto che il malavitoso sapeva tutto, solo che stavolta era ancora più scioccata di prima.
Elfman era una delle persone a cui più voleva bene al mondo, la sola idea di ucciderlo la disgustava interiormente, non avrebbe mai compiuto un azione tanto vile e meschina, per di più su ordine di due esseri viscidi come loro!
Forse anche per questo, alla fine Mirajane si fece prendere per un momento dalla rabbia e, chiudendo i pugni e digrignando i denti, urlò quasi “SE LO PUÒ ANCHE SCORDARE!!” anche se poi, calmandosi leggermente, proseguì sempre ad alta voce “Non toglierò mai la vita a mio fratello, sta sprecando il suo tempo proponendomi un'azione tanto meschina!!”
“Tu dici?”
Quell’uscita di Donquijote preoccupò leggermente l’albina, la quale perse per un momento la sua convinzione per assumere un’aria abbastanza preoccupata, al punto che iniziò a pensare che il Gran Maestro ed il padre di Homing avessero già previsto il suo rifiuto e fossero pronti…
Ed in effetti, il malavitoso affermò subito con il suo classico sorriso maligno “La nostra non è una richiesta, ma un ordine: o uccidi Elfman con queste modalità, oppure lo faremo noi… e dopo ammazzeremo anche te, e tutti quelli a cui vuoi bene…”
Oh cavolo, la stava minacciando apertamente, e non solo lei, ma anche tutti quelli che le erano cari!!
Non ne aveva moltissimi veri, ma oltre ad Elfman una a cui teneva tantissimo era Cana, la sua migliore amica. Non conosceva la doppia vita di Mirajane, e mai avrebbe dovuto scoprirla, però ci teneva tantissimo a lei.
Aveva sofferto le pene dell’Inferno durante tutta la sua vita, voleva tenerla fuori da quella storia il più possibile… ma al tempo stesso non voleva uccidere suo fratello, eppure se non l’avesse fatto lei l’avrebbero fatto loro…
In pratica, doveva scegliere se sporcarsi le mani di sangue ancora una volta, oppure se accettare la morte sua e di tutti quelli a cui voleva bene passivamente…
“La scelta è solamente tua Mirajane. O uccidi tuo fratello e ci giuri eterna fedeltà in questo modo… oppure ammazzeremo te, tuo fratello e tutti i tuoi amici… a cominciare da Cana!!”
Ecco, stavolta l’avevano minacciata per davvero, a quel punto sì che l’albina finì per abbassare il volto con lo sguardo letteralmente spento e il sudore che non la smetteva di scendere, senza contare il tremore che aveva sia alle gambe che al petto.
Una scelta del genere da fare era orribile, ed il problema era che non aveva neppure molto tempo per prendere quella decisione, doveva scegliere se morire e portarsi dietro tutti i suoi cari… o vivere con la consapevolezza di ciò che avrebbe fatto a suo fratello!
Nonostante fosse qualcosa per cui avrebbe dovuto pensarci bene per almeno un paio di giorni, doveva rispondere a Doflamingo immediatamente… ed arrivati a quel punto, poteva scegliere solamente il male minore.
Un morto non era nulla se comparato a quella di decine di altre vite, compresa la sua migliore amica e la sua stessa…
Stringendo i pugni e digrignando i denti, l’albina chiuse gli occhi, consapevole di aver preso una decisione che definire orribile era voler essere riduttivi, ma arrivati a quel punto non aveva scelta, vi era obbligata.
Anche se questo… avrebbe significato uccidere il sangue del suo sangue…

L’incontro alla fine venne organizzato.
Mirajane, per convincere il fratello a combattere, utilizzò la scusa che sarebbe stato il loro ultimo duello all’interno della gabbia, una specie di lascito in vista della loro abdicazione sia dalla malavita che da quella vita nel Crown Brothel.
Inutile dire che Elfman accettò immediatamente, ritenendo una splendida idea la proposta della sorella ed anzi affermando che fosse anche opportuna, dato che avrebbero potuto anticipare così a Doflamingo la loro intenzione.
L’albina dovette nascondergli sia che sapeva tutto e sia gli ordini che le erano stati impartiti, continuando a mascherarsi dietro ad un sorriso forzato affinché il parente non capisse niente, e fortunatamente ciò avvenne.
Passarono così le ore e si fecero le 23:00 di notte, quando il locale di Marluxia era nel pieno delle sue attività ed i combattimenti nella gabbia avevano il loro pubblico pagante, motivo per cui venivano organizzati a quell’orario.
Ad aprire le “danze” nella gabbia era stata Erza, la quale era riuscita rapidamente a chiudere il combattimento contro un mingherlino che non aveva avuto alcuna speranza contro di lei, e dopo circa tre minuti massimo il combattimento era già concluso.
In questo modo, Scarlett poté abbandonare il campo di battaglia, consapevole che il giorno in cui avrebbe potuto affrontare Mirajane e strapparle il titolo di campionessa della gabbia poteva essere più vicino di quello che pensava…
La sua intenzione era infatti sfidare Strauss al termine del suo match contro il fratello, dato che era sicura che avrebbe vinto, ed in questo modo vanificare la loro intenzione di ritirarsi dopo quell’incontro.
Voleva che Mirajane combattesse l’ultima battaglia contro di lei, per avere almeno un’occasione di meritarsi il titolo.
Già, perché la voce che quello sarebbe stato il loro ultimo match si era sparsa rapidamente, ed anche per questo il Crown Brothel quella sera era più pieno del solito, un fatto insolito sotto un certo punto di vista, ma gli affari andavano bene ed al Direttore del locale contava unicamente quello.
Si susseguirono poi circa tre incontri, che fecero da “contorno” per il big match che si sarebbe svolto di lì a poche decine di minuti, perché se il primo era durato relativamente poco gli altri si allungarono fin troppo.
Alla fine, si fecero le 23:45 e tutti gli incontri erano stati combattuti, di conseguenza rimaneva unicamente da svolgere l’ultimo duello della giornata nonché l’ultima sfida dei fratelli sia contro che in generale.
I due parenti si erano vestiti separatamente, preferivano che nessuno li vedesse insieme prima dell’incontro dato che così avrebbero potuto pensare ad uno scambio di favori e ad un incontro falsato in caso di determinati esiti.
Il primo a cambiarsi fu Elfman, che fece anche abbastanza rapidamente, e dopo toccò all’albina, la quale mentre era nello spogliatoio del locale da sola era in silenzio e stava riflettendo su quello che avrebbe dovuto fare entro breve.
Ormai aveva dato la sua parola a Doflamingo, e sicuramente tra il pubblico c’erano suoi agenti che volevano verificare che tutto procedesse come prestabilito… ma al tempo stesso dentro di sé stava davvero troppo male.
Non riusciva a credere di aver dovuto accettare una simile ingiustizia, ma non aveva scelta dato che il fratello sarebbe comunque morto in caso contrario, solo che lei, Cana e tutti gli altri suoi amici l’avrebbero seguito a ruota.
Doveva spegnere la vita di Elfman lì, su quel ring, e doveva farlo senza esitazione, altrimenti il Concilio dei Sette l’avrebbe scoperto e per lei sarebbe stata la fine, doveva essere forte e lo sapeva molto bene.
*Speriamo solo… di essere abbastanza forti…*
Dentro di sé era consapevole che vivere con quel rimorso per il resto della propria vita era un peso troppo grande per alcuni individui, e sperava di essere una di quelle che riusciva a sopportarlo nonostante la consapevolezza.
Solo dal giorno dopo avrebbe potuto scoprirlo, anche se sperava di non doverlo scoprire mai…
Una volta che fu pronta, anche Mirajane si diresse sul campo di combattimento, là dove c’era la gabbia che sarebbe stata teatro di un fatto orribile all’insaputa di tutti, con la sua classica divisa da combattimento, esattamente come il ragazzo.
Quest’ultimo era già dentro la recinzione ed aveva un sorriso sulle labbra, sembrava davvero eccitato all’idea di combattere quell’ultima lotta contro la sorella e poi ritirarsi dopo aver parlato con Doflamingo.
Dentro di sé era rimasto un ragazzino e si vedeva, ma non gliene poteva fare una colpa, la colpa era sua che aveva accettato un patto così terribile, ma ormai era dentro e doveva ballare, altrimenti sarebbero stati dolori.
Una volta entrata nella gabbia, essa venne chiusa con i due contendenti all’interno, mentre attorno a loro il pubblico inneggiava alle botte ed al sangue… sarebbero stati accontentati molto presto, più di quanto potessero immaginare.
La Strauss maggiore era parecchio tesa e si vedeva, aveva lo sguardo basso ed un’aria abbastanza triste, qualcosa non andava bene nella sua mente e il parente poté notarlo, al punto da assumere un’aria parecchio perplessa.
Per alcuni secondi si domandò cosa avesse che non andava, ma poi scartò il tutto pensando che fosse solamente tesa per il colloquio che avrebbero avuto con Donquijote di lì a pochi giorni, in fondo era normale un po’ di agitazione.
Proprio per questo, continuando a sorridere, Elfman disse “Non ti preoccupare Mirajane, ti prometto che andrà tutto bene alla fine!”
L’albina l’aveva sentito, ma ciononostante non poté dire di essersi rasserenata, anzi sapendo quello che stava per fare si incupì ancora di più, quelle potevano essere le ultime parole che gli avrebbe rivolto…
No, non doveva cercare di pensarci, doveva svuotare la mente ed agire, gli uomini di Doflamingo erano attorno a loro e non poteva permettersi passi falsi, anche perché probabilmente il Gran Maestro aveva mandato qualcuno di estremamente potente.
Non escludeva che lì in mezzo ci potesse essere un guerriero fin troppo potente per lei, magari addirittura la spia della Scuola di Hokuto, che doveva assicurarsi di eliminare lei ed il fratello in caso non avesse portato a termine il compito.
Era ad un bivio ancora una volta, quindi doveva cercare di non pensarci troppo, altrimenti avrebbe potuto provocare un danno ben peggiore di quello che stava per fare, proprio per questo si dette un paio di schiaffi sulle guance per riprendersi.
Elfman notò il suo comportamento, ma non ci badò più di tanto convinto che si stesse unicamente dando la carica, per questo decise di attendere l’inizio del duello in modo da affrontare la parente per l’ultima volta.
Il gong venne finalmente suonato e l’incontro cominciò!!
I due partirono cominciando a scambiarsi sia dei pugni che dei calci, dato che entrambi tirarono prima un pugno, lei con il sinistro e lui con il destro, impattando al centro del ring e successivamente un calcio, entrambi con la destra, ottenendo lo stesso risultato.
I due sembravano alla pari esattamente come le altre volte dopo quei due primi scambi, per questo il pubblico cominciò subito ad eccitarsi aspettandosi un combattimento all’ultimo sangue e molto avvincente.
Non era però della stessa idea Mirajane, che anzi intendeva concludere il tutto il prima possibile, in modo da non avere ripensamenti e non provocare più danni di quanti ne stesse per fare. Prima chiudeva quella storia e meglio era per tutti.
Con questa consapevolezza, mentre l’albina tirava un calcio con la gamba sinistra ed Elfman lo parava alzando l’avambraccio destro, la ragazza non poté fare a meno di digrignare i denti nel tentativo di trattenersi dal parlare, di avvertirlo del pericolo.
Era il suo desiderio più recondito, ma doveva trattenersi per evitare di mettere in pericolo chi in quella storia non c’entrava nulla, era meglio concludere il match rapidamente finché poteva, per il bene di tutti… tranne che del fratello…
*Mi dispiace Elfman…* pensò immediatamente Mirajane quasi chiudendo gli occhi. Vedendo quella breve distrazione come la sua occasione per attaccare, il bianco disse “Sei distratta!!” e portò indietro il braccio destro, tentando un cazzotto dritto contro il volto della parente.
Sapeva che abbassava la guardia molto difficilmente, quindi voleva sfruttare la tensione che evidentemente aveva ancora per l’imminente colloquio per colpirla al volto e approfittare poi del momento per sconfiggerla finalmente…
Tuttavia, con sua grande sorpresa, la Strauss maggiore non si era affatto distratta ed anzi si mosse più rapidamente di lui, evitando il suo pugno con molta rapidità e avvicinandosi al suo petto, portando all’indietro anche lei il suddetto arto.
“Eh?!” lo stesso uomo si sorprese dalla sua rapidità, nuova anche per lui.
Probabilmente negli altri incontri si era trattenuta sempre contro di lui, per questo riusciva sempre a tenerle testa… ma se così fosse stato, allora non avrebbe mai avuto speranze di batterla, e gli aveva fatto sempre e solo dei favori.
Però quello non era uno di quei casi, dato che Mirajane cercò di concentrare tutta la forza di cui disponeva sul pugno destro, in modo da essere certa di andare a colpo sicuro e di ucciderlo in questa maniera con meno dolore possibile.
*… Mi dispiace davvero, Elfman…*
Alla fine, chiudendo gli occhi e digrignando i denti mentre cercava di trattenere le lacrime, la ragazza affondò il maledetto colpo, tirando un cazzotto con tutta la potenza che aveva esattamente al centro del petto!!
Quello era un punto delicato, dato che c’era una parte dove le costole non arrivavano, una sorta di apertura che, se colpita, poteva provocare lo stop immediato dell’apparato respiratorio e, in casi estremi, portava addirittura alla morte per soffocamento.
Cercò di tirarlo con tutta la forza che poteva proprio per assicurarsi che morisse, magari inizialmente avrebbe sofferto, ma sarebbe stato meno doloroso di una ferita inferta con dei tagli o rompendo il collo, oltre che antisgamo.
L’attacco fu a dir poco micidiale, al punto che per poco non partirono le onde d’urto quando il cazzotto colpì il petto di Elfman, lasciando tutti gli spettatori ammutoliti dall’incredibile potenza che aveva appena dimostrato la ragazza.
Era stata a dir poco devastante, e lo stesso ragazzo strabuzzò gli occhi e spalancò la bocca appena fu colpito dalla ragazza, e nonostante non venne scagliato via all’indietro il colpo lo accusò tutto quanto purtroppo.
Bastarono circa un paio di secondi prima che la respirazione del parente cessasse all’istante, ed ecco che Elfman iniziò a sentire l’ossigeno che mancava mentre l’albina, dopo aver tirato l’attacco, faceva un paio di passi all’indietro.
“C-Cos…” riuscì giusto a biascicare con quel poco fiato che gli era rimasto.
Tuttavia, ben presto il dolore prese il sopravvento su di lui, e l’uomo crollò all’istante a terra all’indietro, dimenandosi per la mancanza di respirazione e toccandosi con entrambe le mani il collo come se stesse soffocando da lì.
Un comportamento davvero anomalo, che preoccupò non poco tutti i presenti che rimasero di conseguenza senza parole mentre il gelo calava… almeno fino a quando, alcuni secondi dopo, gli addetti al pronto soccorso fecero capolino nella gabbia.
“Presto presto, non sta respirando!!” disse uno di loro.
Erano in tutto tre, e si recarono al capezzale di Elfman che, dopo pochi secondi, aveva quasi smesso di muoversi, ed immediatamente provarono a fare di tutto per rianimarlo, o almeno di farlo tornare a respirare.
Mirajane non stava neanche guardando, teneva il volto basso mentre digrignava i denti, stringeva i pugni e le lacrime iniziavano a bagnarle il volto a causa della disperazione che stava provando in quel momento.
Alla fine, lo aveva fatto, era stata crudele e spietata, ma aveva posto fine alla vita di suo fratello. Certo, non era ancora morto del tutto, ma ormai poco mancava e di conseguenza poteva dire che la missione era stata compiuta.
Elfman era morto… e l’aveva ucciso lei!!

Bar Zetsuen no Tempest, Fantacity, Comunità, 23 Luglio 1942:
Fu questione di giusto qualche minuto prima che chi era intervenuto per aiutare Elfman constatasse che era impossibile salvarlo.
Lo dichiararono deceduto circa cinque minuti dopo che Mirajane aveva tirato l’orribile pugno, dopo aver passato quasi quattro minuti nel disperato tentativo di rianimarlo, anche se non era servito a nulla.
Tutto il Crown Brothel a quel punto si fermò, erano rimasti tutti di sasso da quello che era successo e Marluxia, che già sapeva cosa sarebbe dovuto accadere all’interno della gabbia, decise di chiudere il locale per tutta la notte.
Lo fece in accordo con la Polizia che voleva svolgere le indagini del caso, anche se Strauss non fu trattenuta più del dovuto, le fecero giusto un paio di domande e poi la rilasciarono, dato che era stato solamente un incidente.
Il fatto che Raoul in persona si fosse mosso per andare fino a lì aiutò la ragazza a sbolognarsi più rapidamente da quell’orrenda situazione, dato che essendo un agente del Concilio sapeva come era andata ed usò la sua influenza come Comandante per convincere gli altri poliziotti.
La giovane, ancora parecchio depressa per quello che era successo, decise di andare comunque a bere da qualche parte, aveva bisogno di ubriacarsi, di dimenticarsi di quello che aveva commesso, anche se sapeva che era quasi impossibile.
Decise di andare al Bar Zetsuen no Tempest, che era il più vicino al Crown Brothel anche se distava un paio di isolati, dove sicuramente sarebbe stata lasciata in pace così come desiderava, o almeno lo sperava.
Il problema fu che, oltre al danno, arrivò anche la beffa, dato che mentre si avviava verso il bar ricevette una chiamata da Doflamingo, che si complimentò con lei per aver portato a termine la missione con assoluta impeccabilità.
Sostenne che, avendo ammazzato il fratello come le era stato richiesto, non avrebbero toccato né lei né gli altri suoi cari, e che avrebbe potuto continuare a servire il Concilio ed il Gran Maestro senza alcun problema, dato che si sarebbero dimenticati di quello che apparentemente avrebbe voluto fare con Elfman.
Appena la chiamata fu chiusa, Mirajane si sentì quasi presa in giro da loro, ma al tempo stesso si sentiva ormai incatenata, non aveva più via di scampo e doveva rimanere con gli Illuminati fino alla fine dei suoi giorni.
Se li avesse traditi, o ci avesse provato di nuovo, avrebbe significato che aveva ucciso suo fratello per niente, che si era sporcata del sangue del suo parente senza alcuna apparente ragione, e questo non poteva permetterlo.
Già avrebbe dovuto vivere con i sensi di colpa per tutto il resto della sua vita, non voleva aggiungerci anche la consapevolezza che aveva ucciso Elfman inutilmente, che non era servito assolutamente a nulla.
Che le piacesse o meno, ormai aveva giurato eterna fedeltà al Concilio con quell’atto, e doveva onorare questa promessa fatta indirettamente, anche se ciò avrebbe significato combattere contro i suoi demoni fino alla fine.
La ragazza arrivò al Bar Zetsuen no Tempest attornò a 00:45, ed iniziò subito a bere del whisky e della grappa al bancone del bar, essendo uno di quelli che rimaneva aperto fino a tarda sera dato che c’erano dei profitti anche a quell’orario.
Voleva rimanere da sola e provare a dimenticarsi momentaneamente quello che aveva fatto con una bella sbronza, sapeva che non sarebbe servito a nulla, ma almeno l’avrebbe fatta sentire bene per quella notte, sempre meglio di niente.
Ecco che, intorno alle 01:15 di quella notte, all’interno del bar, che a parte la Strauss maggiore c’erano giusto altri quattro clienti e nessun’altro, entrò una ragazza bruna, che si accomodò al bancone alla sinistra della giovane.
Si trattava di Cana, la quale aveva seguito dal palco il combattimento mentre si esibiva nel classico spettacolo di spogliarello, fermandosi insieme a tutti gli altri quando Elfman era stato colpito mortalmente da Mirajane.
Naturalmente erano stati congedati tutti i dipendenti per via delle indagini, e probabilmente almeno per un altro paio di giorni il Crown Brothel sarebbe rimasto “fermo” fino a quando i poliziotti non avessero terminato tutte le indagini del caso.
Per la castana non era un problema, in quel momento voleva essere insieme alla sua migliore amica e finalmente, essendo andata via mezz’ora dopo la giovane, era riuscita a trovarla conoscendo i suoi spostamenti e come avrebbe reagito.
“Una grappa anche per me, per cortesia!” chiese Alberona al barista, che decise di servirla quasi immediatamente.
Mentre però la ragazza non aveva ancora il suo bicchiere davanti, Mirajane, rimanendo con lo sguardo rivolto verso il bicchiere che reggeva con la mano destra, le intimò “Non dovresti essere qui, volevo rimanere da sola…”
“Sì beh, sapevo che l’avresti detto, ma ormai mi conosci… ed io conosco te!” replicò subito la castana, abbozzando un lieve sorrisino con le ultime quattro parole.
Era stato fatto con forzatura, dato che sapeva bene che l’atmosfera non era quella giusta per fare sorrisi del genere, e difatti l’albina neanche la considerò, continuando a tenere il muso basso e rivolto verso il bicchiere.
A quel punto, anche la spogliarellista decise di tornare seria, assumendo un’aria quasi depressa pure lei e abbassando lo sguardo, prendendo anche il bicchiere di grappa che aveva ordinato poco prima.
Dopo circa tre secondi di silenzio, la ragazza provò a dire “Non è stata colpa tua, Mirajane…”
“Ed invece sì!” replicò subito l’altra interlocutrice “Se solo avessi contenuto la mia forza, se fossi stata più attenta con quel colpo…”
Naturalmente non poteva dirle che aveva fatto tutto apposta, ma al tempo stesso non stava neanche mentendo più di tanto, visto che sarebbe bastato trattenersi in quell’occasione per evitare che il fratello morisse.
Alberona allora, continuando ad avere la stessa espressione della sua migliore amica, rispose “Queste sono cose che non si possono controllare. Eri nel pieno dell’azione, eri eccitata dalla battaglia, è normale che sia andata a finire così…”
Non per niente veniva soprannominata “Demonio” per la foga che ci metteva nelle varie battaglie, e di solito non l’aveva mai tradita, era quasi uno scherzo del destino che ciò fosse accaduto proprio contro Elfman, suo fratello.
“Questo non cambia quello che è successo!” continuò tuttavia l’albina “Bastava che stessi attenta, ed ora invece vivrò per sempre con la consapevolezza di aver tolto la vita al sangue del mio sangue… di aver ucciso Elfman…”
E lì Cana non sapeva che cosa dire, anche se la capiva benissimo.
Nonostante odiasse profondamente il modo in cui la trattava suo padre, non si era mai perdonata il fatto che l’ultima discussione che aveva avuto con lui era stata una litigata accesa per via della baby-sitter che aveva.
Il rimorso di non avergli potuto dire addio era tanto, anche se dentro di sé continuava a detestarlo per la vita a cui l’aveva condannata e per non averla considerata quando avrebbe potuto, sarebbe bastato semplicemente che le rimanesse vicino…
Grazie a questa esperienza poteva capire come si sentiva la ragazza, ma ciononostante decise lo stesso di rimanere in silenzio, anche per rispetto dei sentimenti della sua migliore amica, che voleva rimanere da sola.
Avrebbe voluto accontentarla, ma non si sarebbe mai perdonata l’averla abbandonata nel momento del bisogno, Strauss c’era sempre stata quando era lei ad avere bisogno d’aiuto, ed ora voleva ricambiarle il favore…
Improvvisamente però, ecco che Mirajane, pur mantenendo la testa bassa e l’espressione triste di prima, affermò “Forse era destino che il mio ultimo match nella gabbia finisse in questo modo, forse è stato un segno…”
Lo pensava davvero. L’aveva pubblicizzato come il loro ultimo match, non doveva essere stato un “caso” che proprio quello si era bagnato del sangue della sua vittima, un’uscita di scena quasi perfetta per il “Demonio”.
Cercando però di tranquillizzarla, Alberona provò a dire di nuovo “Ho visto il combattimento dal palco mentre eseguivo il mio spettacolo, forse era destino che il tuo duello finisse in quella maniera, vero… ma non deve essere per forza l’ultimo!”
Sentendo quelle parole, per la prima volta da quando l’amica era entrata la sorella di Elfman si voltò ad osservarla, con un’aria mista tra l’incuriosito ed il depresso, sentimento che per molto tempo l’avrebbe sicuramente caratterizzata.
Voltandosi anche lei verso la compagna, la castana provò a proporre “Voci dicono che Erza, che si sta lentamente affermando nei combattimenti della gabbia, voglia sfidarti per strapparti il titolo di campionessa. Potresti concederle quell’ultimo duello e poi ritirarti, dedicheresti l’incontro a tuo fratello e te ne andresti con stile!”
Forse non era il momento migliore per proposte del genere, ma dato che era stata l’albina la prima ad avanzare quella possibilità aveva preferito dirle subito cosa intendeva fare Scarlett, così forse avrebbe potuto cambiare idea…
Ma sembrava che nulla potesse farcela, visto che la lottatrice rispose praticamente subito “Sei molto gentile a propormelo… ma credo che questo sia il buon momento per ritirarmi. Ho provocato la morte di un mio parente, è un lascito che non potrò mai lasciarmi alle spalle nonostante tutti i match che possa combattere da adesso in poi…”
“E per Erza?” provò a domandare allora Alberona.
L’albina però sapeva già cosa rispondere “Mi dispiace per lei, ma il titolo diventerà vacante dopo il mio abbandono, e sono certa che saprà vincerlo in un modo o nell’altro, visto che era la migliore dopo me e mio fratello…”
Sembrava avesse ormai deciso e che nulla potesse farle cambiare idea, ed al suo posto Cana non sapeva se avrebbe agito nel suo stesso modo oppure avrebbe combattuto un’ultima volta, in fondo una situazione del genere a livello combattivo non l’aveva mai vissuta.
Era grata all’amica per averla addestrata in quegli anni in cui era stata la campionessa della gabbia, e se ora sapeva difendersi e contrattaccare era solamente grazie a lei… ma evidentemente era giunto il momento che il “Demonio” andasse in pensione…
“Allora… è questa la tua decisione finale?” domandò alla fine la castana.
Dopo circa un paio di secondi di silenzio, forse addirittura cinque da quanto sembrava stesse andando lentamente il tempo, l’albina non ebbe dubbi al riguardo “… Sì, questa è la mia decisione finale…”
Dopodiché, tornò a guardare il bicchiere che continuava a reggere con la mano destra prima di sorseggiare la grappa che era contenuta al suo interno, quasi alla goccia e in un modo che non era prettamente consigliato.
Cana non poté replicare più di tanto, se era davvero sua amica doveva rispettare la sua decisione e non replicare troppo, in fondo era una sua scelta, che le piacesse o meno, e doveva appoggiarla se le voleva davvero bene.
Certo, doveva ammettere che era davvero dura continuare a vivere in un Crown Brothel dove non ci sarebbe più stata la sua migliore amica, ma magari col tempo ci si sarebbe abituata, e poi poteva sempre andarla a trovare comunque.
Anche per Mirajane in verità era una decisione che la distruggeva, ma dopo quello che era successo non poteva continuare a combattere in quella stessa gabbia in cui aveva ucciso Elfman, anche per una questione psicologica.
Forse avrebbe trovato un altro lavoro da fare nel locale che esulasse dalla spogliarellista, e sperava che Marluxia acconsentisse, così almeno poteva continuare a rimanere vicino ad Alberona per supportarla…
Ma lei con le battaglie aveva chiuso, per sempre.

Crown Brothel, Fantacity, Comunità, 21 Agosto 1942:
“Signore e signori, il titolo è stato assegnato!!”
Circa un mese era passato da quando Mirajane aveva “ucciso” Elfman.
La ragazza non era riuscita a riprendersi dal terribile atto che aveva compiuto e non aveva rinunciato all’idea di ritirarsi, anzi aveva presentato le sue dimissioni tre giorni dopo a Marluxia in persona, quando le indagini furono finite ed il locale fu riaperto.
Quest’ultimo si vide obbligato ad accettarle, anche a causa del fatto che non poteva obbligarla a lottare nella gabbia non essendo qualcosa direttamente legata al Concilio, ma al tempo stesso provò a convincerla a rimanere.
Era convinto che se la giovane fosse rimasta nel Crown Brothel come dipendente, l’umore del pubblico e dei clienti sarebbe rimasto sicuramente alto, o almeno sperava che fosse così visto che dovevano ancora riprendersi dal lutto.
Mirajane aveva sempre avuto intenzione di rimanere comunque a lavorare lì, anche per stare vicina alla sua migliore amica Cana, e per questo accettò il posto vacante di barista del Crown Brothel che le fu offerto quasi subito.
Da allora molte cose erano cambiate all’interno del Crown Brothel, difatti senza più i due fratelli i combattimenti nella gabbia avevano perso un po’ di interesse tra il pubblico, che iniziava a snobbare le lotte per concentrarsi su altro.
Essendo stato reso vacante il titolo dell’albina a causa del suo ritiro, Marluxia aveva deciso di indire una specie di torneo tra tutti i lottatori che erano rimasti iscritti alla competizione, ed il vincitore avrebbe ereditato la nomea di campione.
Se il titolo fosse reso vacante, ciò avrebbe potuto essere fatto a discrezione del Direttore, e se inizialmente il rosa non sembrava intenzionato aveva cambiato idea nel vedere che gli affari del locale cominciavano a calare.
Il torneo durò circa due settimane, e dato che i combattenti che erano iscritti alla gabbia erano parecchi dovettero organizzare più sessioni di combattimenti, dividendo i lottatori in quattro gironi dove tutti si sarebbero affrontati una volta e dove solamente due sarebbero passati.
Da lì poi furono organizzati gli ottavi di finale, per seguire poi i quarti, le semifinali ed infine la finalissima stessa, che si era svolta quella sera attorno alle 23:45 davanti ad una folla a dir poco strepitante.
Alla fine l’operazione del Nessuno di riportare clienti nel locale sfruttando il torneo ed il titolo di campione vacante aveva dato i suoi frutti, dato che il pubblico era tornato in massa per seguire i vari combattimenti.
Aveva addirittura aperto un giro di scommesse per provare ad indovinare chi avrebbe alla fine trionfato nel torneo e chi sarebbe divenuto il successore sia di Gildarst che di Mirajane, magari mantenendo la loro imbattibilità.
Le persone parlavano, discutevano e facevano i loro pronostici, e naturalmente Marluxia provava a ricavarci più profitti che poteva, ed in effetti ci stava riuscendo e non poteva che essere estremamente soddisfatto.
Il combattimento finale durò circa quindici minuti, in cui i due contendenti si batterono molto ferocemente e senza neppure risparmiarsi nei colpi, ma alla fine uscì un vincitore dal combattimento che fu coronato campione…
Anzi campionessa, dato che era una ragazza!!
“Date il benvenuto alla nuova campionessa della gabbia, Erza Scarlet!!”
La rossa aveva sbaragliato tutti i suoi avversari ed era riuscita ad accaparrarsi la vittoria con forza, agilità ed intelligenza, e nel combattimento finale aveva sconfitto l’esperto di arti marziali che Mirajane avrebbe dovuto affrontare quella famosa sera.
L’uomo giaceva a terra a pancia in giù con entrambe le braccia distese lateralmente, mentre la ragazza, con indosso la sua classica divisa da combattimento, si ergeva davanti a lui e lo stava osservando con uno sguardo severo.
L’arbitro, che era anche l’annunciatore, le sollevò il pugno destro dopo averla proclamata campionessa davanti a tutti, e naturalmente la folla attorno a lei scalpitava e gioiva nel vedere chi aveva vinto.
Erza era stata pronosticata come probabile successore di Strauss già prima che lei si ritirasse, molti avrebbero pure voluto vederle combattere contro, e per questo la maggior parte aveva scommesso sulla sua vittoria.
Dall’altra parte la rossa non poté fare a meno di essere contenta di aver strappato la vittoria e di aver ottenuto finalmente il titolo di campionessa della gabbia che tanto bramava da tempo… da quando era stata respinta…
Sì, la bocciatura alla Scuola di Hokuto non era riuscita a digerirla, ma non per Zoro ma per sé stessa, sapeva di essere una delusione come spadaccina ed aveva provato a rifarsi come poteva in quell’ambito dove a quanto pareva era in gamba.
Alla fine, aveva davvero strappato la vittoria… ma a quale prezzo?
Aveva ottenuto un titolo che, a conti fatti, sentiva come vuoto, non valeva più niente perché non l’aveva conquistato nel modo in cui avrebbe voluto ed alle condizioni che sperava, era stata una vera fregatura.
Di sicuro non avrebbe rinunciato a quella nomea dopo che aveva lottato così tanto per conquistarla, si era comunque iscritta al torneo d’assegnazione perché non intendeva mettersi da parte alla fine…
Ma il sapore amaro di non averlo potuto conquistare sul campo come avrebbe voluto era tanta, dato che l’aveva sì vinto, ma tramite torneo e non sconfiggendo la vecchia campionessa, il suo obiettivo fin dall’inizio.
*Già, ho vinto il titolo…* pensò nel frattempo dopo l’annuncio dell’arbitro e l’esaltazione della folla.
A quel punto, il suo sguardo andò all’istante a cercare alla sua destra, dove si trovava il bancone del bar del Crown Brothel e dove ormai lavorava da quasi un mese Mirajane come nuova barista del locale…
Ed in effetti la vide. L’albina era lì che stava applaudendo insieme agli altri clienti la sua incredibile vittoria, a quanto pareva per la prima volta anche gli spettacoli di spogliarello erano stati fermati visto l’evento che era in corso.
Con lei poteva vedere, oltre ai clienti, anche Cana, che stava bevendo qualcosa da lei, era a conoscenza della loro amicizia e tutto sommato era contenta per loro… ma al tempo stesso, vederla lì, rese il tutto ancora più amaro.
Bastava solo che si fosse fatta avanti molto prima, che avesse avuto il coraggio di sfidarla almeno due mesi prima, e magari avrebbe potuto sconfiggerla ed ottenere così il titolo di campionessa come desiderava lei.
Strauss, proprio come Gildarst, si era ritirata da imbattuta, e questo faceva pure gravare su di lei un peso enorme, dato che alla prima sconfitta sarebbe stata additata come non all’altezza della nomea che portava.
Se solo si fosse fatta avanti prima…
*… Ma a quale prezzo…* pensò difatti la rossa, continuando ad osservare Mirajane, che a quanto pareva neanche se ne era accorta.
Aveva trionfato, e di questo alla fin fine era contenta perché era ciò a cui puntava da quando si era iscritta agli incontri nella gabbia dopo essere stata respinta dalla Scuola di Hokuto e non essere stata presa da uno degli allievi come Trunks…
Però, il rimorso di non averlo potuto vincere sconfiggendo Mirajane l’avrebbe perseguitata per il resto della sua vita.

Nel frattempo, molto lontano dal Crown Brothel, c’era una ragazza che passeggiava per le strade di Fantacity.
Stava attraversando la metropoli per tornare a casa sua, e fortunatamente quella notte era abbastanza trafficata, forse complice l’evento del torneo proprio, e per questo non rischiava di rimanere troppo da sola per strada.
Si trattava di Nami, la quale aveva da poco finito di studiare nella Biblioteca Storybrooke e stava tornando a casa propria. Di solito la struttura chiudeva molto prima, ma l’arancione aveva chiesto di poter rimanere oltre l’orario di visite.
Fortunatamente il Direttore non aveva avuto nulla da ridire, e questo nonostante da quando più di vent’anni prima qualcuno si era introdotto nell’edificio ed aveva rovistato tra i vecchi giornali senza rubare nulla era diventato leggermente paranoico.
Sapeva che poteva fidarsi della ragazza, ed anche che cosa l’aspettava, per questo le aveva concesso il permesso, e dato che aveva terminato la giovane si stava avviando per tornare alla propria abitazione.
Poteva dirsi soddisfatta, dato che era riuscita ad apprendere ciò che desiderava ed aveva trovato tutto quello che le serviva… ma al tempo stesso non aveva potuto fare a meno di pensare anche a Mirajane.
Mentre cercava, aveva finito pure lei per rovistare tra i vecchi giornali conservati nella biblioteca, dato che doveva conoscere qualcosa in più sulla storia della Comunità, e di conseguenza era incappata in quello che raccontava dell’incidente di Elfman.
Aveva saputo quasi subito quello che era accaduto all’albino, e nonostante non conoscesse bene la Strauss maggiore non aveva potuto fare a meno di dispiacersi moltissimo per lei. Aveva perso un fratello per sua stessa mano, non doveva essere stato facile…
*Mi dispiace davvero molto per Mirajane…* pensò difatti l’arancione con il volto basso e sconsolato mentre camminava.
Nonostante ciò, sapeva che doveva concentrarsi unicamente sui suoi studi e, proprio per questo, aveva finito per pensarci solo fino ad un certo punto e tornare al proprio apprendimento, riuscendo a completare tutto senza quasi nessun problema.
Infatti, pensò subito dopo *… Però non posso permettermi di mollare proprio adesso!!*
Perché stava studiando così tanto? In quanto le si era presentata l’occasione di una vita!!
Recentemente il segretario che serviva il Presidente ed il Vice Presidente aveva abbandonato la sua carica, a dir poco seccato per i continui spostamenti di Goku e non volendo più fare da balia ad un immaturo come lui.
Erano in pochi a contestare l’operato di Son nonostante sparisse quasi sempre, e questo perché prendeva sempre e comunque la decisione giusta quando era presente, da lì il soprannome “Il Giusto”, eppure lui l’aveva fatto, anche perché era stato a stretto contatto con lui.
Molti ritenevano Xehanort un santo per riuscire a sopportare sempre le fughe del Presidente e riuscire a prendere il suo posto come meglio poteva, ma al tempo stesso non poteva farcela da solo visto lo stress che comportava tutto ciò.
Proprio per questo, di comune accordo con Goku, il figlio di Ansem aveva bandito un concorso per trovare il nuovo segretario del Presidente tra gli abitanti della Comunità, in modo che potessero mostrare il loro valore.
Dato che occorreva qualcuno che sapesse gestire più informazioni nello stesso momento, che potesse occuparsi anche di dieci moduli insieme se fosse stato necessario e che avrebbe dovuto sopportare lo stress che comportava lavorare per Son, Xehanort fu chiaro in merito.
Nel bando fu specificato che il concorso si sarebbe diviso in due test, uno scritto che si sarebbe svolto nel Palazzo Presidenziale nella sala delle riunioni, della durata di circa un’ora e che avrebbe visto solo venti persone insieme.
Naturalmente la sala delle riunioni non poteva contenere tutti gli innumerevoli iscritti al concorso, e per questo si era deciso di dividere il test in tre giorni e di dare un'ora di tempo tra un test e l’altro per far uscire quelli che l’avevano già completato e far entrare chi invece doveva ancora svolgerlo.
Una volta terminato il test, chi avesse ottenuto il punteggio più alto avrebbe sostenuto un colloquio diretto con il Presidente ed il Vice Presidente, e se si fosse dimostrato idoneo avrebbe ottenuto la carica tanto desiderata.
Quella era un’occasione più unica che rara per entrare nel mondo politico della Comunità e, se in grado di sostenere lo stress della carica, mantenerlo almeno fino alla pensione, e Nami non voleva affatto sprecarlo.
*Questa è un’opportunità che capita una volta nella vita. So che la concorrenza è spietata, ma voglio quel posto e devo assolutamente lottare per ottenerlo… a qualunque costo!!*
Sarebbe stato difficilissimo, probabilmente avrebbe avuto a che fare con i più agguerriti dell’intera Comunità, ma nonostante questo non voleva arrendersi subito e voleva impegnarsi per raggiungere il suo obiettivo.
Desiderava il ruolo di segretaria del Presidente, e sarebbe riuscita ad ottenerlo!!


Elfman, stanco della vita di sicario della malavita ed agente del Concilio, ha provato a convincere la sorella ad abbandonare quell’esistenza insieme, ma l’unica cosa che ha ottenuto è stata la morte per mano di Mirajane stessa, che si è vista obbligata a stroncargli la vita per evitare che lo stesso destino si abbattesse anche su tutti gli altri. Con il suo successivo ritiro, Erza è stata incoronata nuova campionessa della gabbia, e nel frattempo Nami si sta impegnando per ottenere la carica di nuova segretaria del Presidente…


Vi è piaciuto questo ventitreesimo Capitolo della fic prequel?
So che alla fine il Capitolo ha trattato due argomenti anziché uno solo, però il secondo è stato trattato solo nell’ultimo paragrafo, che è anche molto corto rispetto a tutti gli altri, e di conseguenza si può considerare come argomento unico quello del chap ;).
A livello di aggiunte, anche questo chap non ha introdotto nessuno né a livello di opere né a livello di personaggi, e di conseguenza la lista rimane invariata così come vedete qui sotto:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto);
- Adolf Hitler (44 Anni);
- Franz Gurtner (61 Anni);
- Franz Von Papen (62 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni, Deceduto);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni);
- Obito Uchiha (32 Anni, Deceduto).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni);
- Abraham Erskine (62 Anni, Deceduto).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni);
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni, Deceduta);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (20 Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni);
- Gildarst Clive (38 Anni, Deceduto).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni, Deceduto);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni, Deceduto);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni, Deceduto);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni, Deceduto).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito / Donquijote Homing (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

30) Death Note:
- L / Sherlock Holmes (36 Anni, Deceduto).

31) Bioshock:
- Frank Fontaine (36 Anni, Deceduto).

32) Alien:
- Xenomorfo / Alien (3 Anni).

33) Predator:
- Yajuta / Predator (3 Anni).

34) The Promised Neverland:
- Isabella (63 Anni);
- Emma (13 Anni);
- Ray (13 Anni);
- Norman (13 Anni).

35) I Simpson:
- Robert Underdunk Terwilliger “Telespalla Bob” (39 Anni).

È altamente probabile che i pg introdotti in questa fic prequel siano finiti… dico probabile perché non si sa mai cosa potrebbe succedere in questa fic… u.u XD ;)
Parlando del Capitolo, come avete potuto vedere l’argomento principale è stata la morte di Elfman per mano di sua sorella maggiore Mirajane…
Sì, so che probabilmente è stata una scelta insolita, ma dovevo ancora mostrare che cos’era effettivamente successo in quell’occasione, ed ho approfittato della fic prequel per farvelo vedere ;).
C’è da dire che a livello di contenuti era presente roba che alla fine già conoscevate, quindi di davvero nuovo non c’è nulla ;) anche se la scena della morte di Elfman era parecchio cruda nonostante l’assenza di sangue, va detto T_T.
Se ve lo state chiedendo, l’agente esperto di arti marziali che li ha scoperti era presente al Palazzo Presidenziale ed è uno di quelli che ha cercato di attaccare il treno ma è stato sconfitto da Franky, più forte di lui nell’uso delle arti marziali ;).
L’ultima parte, quella che coinvolge Nami, terminerà già all’inizio del prossimo Capitolo, questo posso già dirvelo ;) e l’evento descritto con il Direttore della Biblioteca Storybrooke, per chi se lo fosse dimenticato, è quando Madara ha indagato su quanto accaduto ai suoi parenti :).
Come ultima cosa posso dire che, a livello di anni, siamo nel 1942 e manca solamente un anno per arrivare nel presente, il 1943, quindi questo spiega come mai manchi così poco alla fine della fic prequel u.u XD e spero che il suo finale vi piaccia alla fine ;).
Credo di aver detto tutto quanto, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per tutto il vostro supporto a questi miei ultimi Capitoli, e ci risentiamo martedì 03 Novembre per il penultimo Capitolo della Fan Fiction Prequel dove sarà trattato l’ultimo argomento del passato a mancare all’appello!! :)
   
 
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