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Autore: Chiharu    08/10/2020    1 recensioni
Con questa storia voglio entrare più a fondo nella relazione tra Hinata e Naruto. Si tratta di un viaggio nel loro quotidiano che segue la Quarta Grande Guerra Ninja e che spero possa mostrare al meglio ciò che celano nel loro animo.
Hinata riuscirà ad oltrepassare le barriere della sua timidezza e a trasmettere a Naruto i suoi sentimenti una volta per tutte? Lui si accorgerà finalmente che quella timida e fragile ragazzina si è trasformata in una donna?
**Spero di avervi incuriosito, vi aspetto tra i lettori!**
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio | Coppie: Hinata/Naruto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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CAPITOLO 5

“Aaaah, dannazione!” esclamò Naruto scompigliandosi nervosamente i capelli. Aveva i vestiti ancora inzuppati a causa della pioggia e il cervello in fumo a causa di quanto accaduto. Camminava nervosamente per la strada, frustrato per i fiori rovinati e il pessimo tempismo della sua kohai. Mentre avanzava si ritrovò a sbattere contro una donna che quasi cadde all’indietro.

“Fa’ attenzione, idiota! Hai gli occhi solo come decorazione??” Sbottò lei infastidita.

“Mi scusi, non l’avevo vi… Ah, sei tu Ino!” Naruto iniziò a ridere nervosamente.

“Testa quadra, guarda dove metti i piedi!”

“Calmatevi! Non è successo nulla” intervenne Sakura.

“Sei bagnato da capo a piedi, che cosa è successo?” domandò la bionda.

“Ah, non credevo potesse piovere…” Spiegò lui.

Sakura lo osservò meglio e con non poco stupore gli chiese “E quelli?” puntando il dito verso i girasoli malconci che l’Uzumaki si trascinava dietro.
Il ragazzo arrossì vistosamente e si irrigidì improvvisamente sul posto. Dopo un imbarazzante silenzio provò a dire “Beh, ecco, io… io v-volevo…”

Le due ninja si scambiarono un’occhiata: stavano pensando alla stessa cosa. Ino assunse un’espressione ammiccante e docilmente prese sottobraccio Naruto “Allora, signorino, che ne dici di fare quattro chiacchiere?” Fece lei trascinandoselo dietro. Sakura li seguiva in silenzio.

“Ma, ecco, i-io…” provò a protestare il biondo. Tuttavia non riuscì a divincolarsi dalla presa della ninja e fu costretto a seguirla. Poco dopo entrarono in un piccolo locale e presero posto. Naruto fissava la tazza fumante di caffè di fronte a lui con un sorprendente interesse, cercando inutilmente di sfuggire agli occhi curiosi delle sue amiche. Sbuffò.

“Allora?” Riprese Ino impaziente. Sakura le posò una mano sul braccio, facendole cenno di attendere.

Naruto sospirò nuovamente “io stavo cercando di darle questi…” disse timidamente rivolgendo uno sguardo rassegnato ai fiori malconci accanto a sé.

“A chi?” Continuò la bionda.

Naruto arrossì e prese a fissarsi le punte dei piedi mentre riuscì a dire “Hinata” quasi sospirando.

Ino balzò in piedi per la sorpresa “HINATA??” urlò lei felice. Sakura la riprese e la rimise a sedere intimandole di stare più attenta, mentre ormai era diventato difficile distinguere il ninja biondo da un peperone.

“Ino, non urlare così! Vuoi farti sentire da tutto il locale?” poi Sakura si rivolse a Naruto con tono più pacato “allora, dicci cos’è successo? Perché quei fiori sono in quello stato?”

Naruto raccontò quanto accaduto poco prima tra le risate e lo sgomento delle due ninja. Arrossì nuovamente, non era abituato a tutte quelle attenzioni da parte del genere femminile. Non importava quanto tempo fosse passato dalla prima volta in cui gli abitanti avevano iniziato a vederlo come un eroe, lui si sentiva sempre il ragazzino goffo che doveva ancora migliorare, per non parlare delle ragazze: un completo disastro.

“Smettetela di ridere! Cosa faccio ora?” Sbottò lui.

“Beh, che domanda sarebbe? Compra altri fiori e vai da lei, no?” Disse Ino in tono eloquente, come se stesse parlando con un bambino alle prime armi.

“Oddio!” Fece Sakura portandosi le mani alla bocca e subito si voltò verso l’amica bionda.

“Che c’è?” Chiese l’altra perplessa, mentre Naruto le osservava senza capire.

“Hinata, prima...!” Fece la ninja dagli occhi verdi e abbassò il tono di voce per non farsi sentire da Naruto. La Yamanaka sgranò gli occhi ricordando il bacio visto poco prima e scattò a guardare Naruto.

“Che succede? Cosa c’entra Hinata?” Chiese apprensivo lui.

Ino fece per parlare ma Sakura le coprì la bocca con una mano, tentando inutilmente di non far trasparire nulla.

“Sakura, per favore…” Implorò lui. Le due ninja si scambiarono un’occhiata preoccupata e iniziarono a parlare. Non appena Naruto sentì del bacio tra Hinata e Yuki divenne serio. Negli occhi aveva una strana luce che raramente gli avevano visto: rabbia. Si alzò dal tavolo con movimenti lenti e un’aura gelida lo circondava.

“Devo andare.” Disse, afferrò il mazzo di fiori malconci e senza attendere risposta si gettò fuori dal locale, mentre le due ninja lo osservarono correre a perdifiato in direzione di casa Hyuuga.
 
Naruto aveva il fiatone, con i fiori ancora stretti in mano fissava l’ingresso di casa di Hinata. Era arrivato fin lì e ora non sapeva più cosa fare. Sentiva ancora ribollire il sangue nelle vene dopo quanto raccontatogli da Sakura e Ino, ma che diritto aveva di infuriarsi tanto? Lui e Hinata non erano niente. Riprese fiato e si avvicinò all’entrata, quando improvvisamente vide Yuki uscire di casa e andargli incontro.

“Che cosa sei venuto a fare?” Chiese Yuki minaccioso gettando uno sguardo ai fiori malconci che Naruto si ostinava a non lasciare.

“Non ti riguarda, non sono qui per te.” Rispose freddo il biondo inchiodando l’altro con lo sguardo.

“Invece io credo proprio di sì… E credo tu sia un po’ in ritardo” lo sbeffeggiò il corvino con un sorrisetto beffardo.
 
Naruto strinse ancora di più il mazzo di fiori, avrebbe voluto spaccargli la faccia ma stava disperatamente tentando di mantenere il controllo.  Tirò un sospiro ed ignorò il commento sarcastico proseguendo calmo “Hinata dov’è?”

Yuki si irrigidì e non rispose. Fissava Naruto negli occhi e si mise istintivamente sulla difensiva, non voleva che Hinata lo vedesse. Il biondo iniziò ad avvicinarsi a lui arrivandogli a un palmo di naso e tuonò “Dov’è?”

Lo Hyuuga rimase sorpreso da questo lato così minaccioso del ragazzo che aveva sempre visto allegro e sorridente. Lo fissò duramente e rispose “Non ti riguarda. Non pensi di averle fatto già abbastanza male? Che altro vuoi da lei?” sbottò il corvino, quasi gridandogli in faccia.

Naruto lo afferrò per il colletto e a denti stretti disse “Ma di che diavolo parli?”

La tensione si poteva tagliare con un coltello e lo scontro sembrava ormai inevitabile. I due si fissavano in cagnesco pronti a scattare alla prima occasione. La frustrazione che Yuki aveva represso in quegli anni sembrò esplodere all’improvviso e urlò “Ma sei davvero così stupido o fingi di non capire?”

Un’espressione perplessa affiorò sul viso dell’Uzumaki e questo fece infuriare ancora di più il corvino. Tante piccole vene iniziarono ad ingrossarsi intorno agli occhi gelidi di Yuki che riprese la parola “Con che faccia vieni qui a cercarla dopo aver baciato un’altra?!”

Naruto rimase attonito e non si accorse del palmo ricolmo di chakra che lo colpì in pieno stomaco. Sgranò gli occhi per la sorpresa e cadde all’indietro poco distante dall’altro. Mille pensieri si affollavano nella testa del biondo. Come faceva Yuki a sapere del bacio? Lo sapeva anche Hinata? Il solo pensiero lo mandò in panico. Yuki stava per attaccarlo nuovamente quando una massa di lunghi capelli corvini si parò di fronte a lui. Hinata era in piedi davanti a lui sulla difensiva. Quella scena gli ricordava lo scontro alla Foglia con Pain di qualche anno prima. In quel momento Naruto si rese conto dell’importanza che quella ragazza aveva per lui, la ragazza che per lui c’era sempre stata.

“Che diamine sta succedendo?” Urlò lei. Entrambi i ragazzi ammutolirono. Non avevano mai sentito Hinata urlare da quando era bambina. La giovane fissò Yuki con rabbia attendendo una risposta.

Nel frattempo Naruto si alzò e prese la parola “Non è successo nulla, sta tranquilla…”

“Naruto-kun, sei ferito?” eccola di nuovo con la sua solita espressione dolce e preoccupata di sempre.

“No, sto bene. Possiamo…” il ragazzo non fece in tempo a finire la frase che lei si voltò verso Yuki continuando a chiedere spiegazioni. Il corvino si sentì ferito dallo sguardo duro della Hyuuga, non gliel’aveva mai visto fare in tutta la vita e distolse lo sguardo come un bambino sorpreso a rubare le caramelle.

“Hinata possiamo parlare?” Chiese Naruto in un soffio. La ragazza si mostrò sorpresa e notò i fiori che aveva visto poco prima ormai rovinati. Sentì un nodo alla gola e deglutì a fatica un ‘sì. Yuki assisté alla scena e decise di rimanere in disparte celando la sua presenza.

“Naruto-kun…” Hinata prese improvvisamente la parola e questo spiazzò il biondo.

“Sì?” Fece lui titubante.

“Perché sei qui?” Chiese lei mesta, quasi rassegnata.

Naruto si guardava le punte dei piedi, non riusciva a sostenere il suo sguardo e deglutiva a fatica. Si sentiva stupido perché non riusciva a dire qualcosa di tanto semplice come ‘mi piaci’.

Mentre lui indugiava, la Hyuuga prese nuovamente la parola. Si sentiva un po’ come un fiume in piena i cui argini sono ormai stati distrutti. Non aveva più voglia di reprimere ciò che sentiva, non voleva più essere invisibile, né fingere che i suoi sentimenti non esistessero.

“Ti ho visto prima. Con lei…” Hinata aveva lo sguardo perso nel vuoto.

“Ehh? Mi hai visto?” Fece lui sorpreso.

“Naruto-kun… sì, vi ho visti. Ho visto tutto! E quei fiori…” Disse indicandoli e spostò lo sguardo su di lui “perché li hai portati qui?”

Naruto spalancò la bocca. Non si aspettava che Hinata avesse assistito a quella scena e ora non sapeva come giustificarsi.

“Non è come pensi! È stata lei a baciarmi…” si affrettò a dire, ma Hinata non sembrava voler ascoltare e si voltò per andarsene. Lui la fermò afferrandole un braccio “Ascoltami…”

La ragazza rimase per un attimo interdetta e lui l’attirò a sé, stringendola da dietro.

“Sono qui per te, Hinata… Come questi fiori.”

Lei fece per voltarsi, ma lui la strinse ancora più forte tra le sue braccia e poggiò il mento sulla spalla e soffiò contro il collo di lei “Mi piaci, Hinata.”

La corvina spalancò gli occhi per la sorpresa e rimase immobile. Non riusciva a credere a ciò che sentiva. Aveva immaginato quel momento mille volte credendo che non sarebbe mai arrivato. Gli occhi le si inondarono di lacrime e stavolta riuscì a voltarsi e vide lo sguardo implorante dell’Uzumaki.

Lui le prese il volto tra le mani e la baciò teneramente. Fu un bacio dolce, a fior di labbra. Un bacio timido, tipico del ‘primo amore’, di quello che ti fa venire le farfalle allo stomaco e i palmi delle mani sudati. Hinata si strinse di più a lui e ricambiò il bacio. Sognava quel momento da anni e voleva goderselo fino in fondo.

Una lacrima solcò la guancia di Yuki, stava osservando la scena poco distante dai due, all’ombra del muretto di casa Hyuuga. Con un sorrisetto amaro, segno della sua sconfitta, decise di allontanarsi. Non aveva più motivo di restare lì.

I due si staccarono e Naruto si affrettò a parlare: “Hinata, ti prego, devi credermi! Prima non è successo nulla di importante! Non ero lì per…”

La ragazza gli mise un dito sulle labbra e sorridendo gli disse “Non devi spiegarmi nulla, ti credo.”

Il ragazzo raccolse da terra i girasoli malconci e fece per mostrarglieli, ma all’ultimo li ritirò, guardando dall’altra parte.

“Che c’è?” Chiese lei perplessa.

“Erano per te, ma sono tutti rovinati ormai. Te ne comprerò di più freschi.”

“Voglio questi.” Disse lei sorridendo, non le importava fossero rovinati, erano i primi fiori che riceveva da Naruto. Erano ugualmente preziosi per lei.

“Ma sei sicura?” Chiese lui titubante.

“Certo! Su, forza!” Disse lei tendendo le mani verso di lui. Naruto non se lo fece ripetere due volte e le porse i fiori soddisfatto. Hinata si strinse i girasoli al petto con un’espressione beata sul volto. Da quel preciso momento i girasoli divennero i suoi fiori preferiti.
 
Qualche settimana dopo Hinata e Yuki si trovavano su una panchina del parco a parlare. Lei sembrava avere un’espressione un po’ triste mentre gli parlava. Una serie di flash le si paravano davanti agli occhi mentre ricordava la loro infanzia, tutte le volte in cui lui l’aveva difesa dai giudizi di suo padre e dalle cattiverie della gente. Era sempre stato una colonna portante per lei e si fidava ciecamente di lui, ma capiva che doveva lasciarlo andare.
“Quindi hai deciso: te ne vai di nuovo?” Fece lei mesta.

“Sì, credo sia arrivato il momento. Ci ho riflettuto bene…”

“D’accordo allora, non posso certamente trattenerti.” Disse lei alzandosi in piedi e si voltò a guardarlo sorridendo.

“Grazie Hinata…” Disse lui sorridendole a sua volta, anche se il suo era un sorriso più amaro.

“Però, se ti dovesse venire voglia di tornare, fallo in qualunque momento. Ricordalo sempre, ok?”

Yuki si era già allontanato quando lei gli urlò dietro quelle parole. Si bloccò per un istante, mentre la tristezza prese il sopravvento, ma non voleva mostrarsi debole. Aveva preso la sua decisione, convinto fosse quella più giusta, ed era ormai pronto ad andarsene. Aveva bisogno di allontanarsi e capire meglio se stesso. Mentre rifletteva si accorse di una testa bionda che guardava nella sua direzione.

“Allora è vero, te ne vai?” Chiese l’Uzumaki.

“Così pare.” Fece lui beffardo, non riusciva ancora a farsi piacere quel testone.

“Va bene… Fa buon viaggio allora!” Disse Naruto sincero. Yuki non gli rispose e si incamminò per la sua strada, voltandogli le spalle.

“Quando ti sentirai pronto, però, torna!” Gli disse Naruto col sorriso sulle labbra.

Yuki si fermò e si voltò di poco a guardarlo con la coda dell’occhio. Quello stupido gli sorrideva e gli aveva detto di tornare. Era sincero. Il corvino rimase sorpreso e gli scappò una leggera risata. Dopo settimane era la prima volta che sentiva il cuore un po’ più leggero, mentre tra sé e sé pensava “Che idiota, è proprio senza speranza!

“Prenditi cura di lei, altrimenti sarà peggio per te!” Disse lui senza guardarlo e stavolta si mise in marcia verso le porte del villaggio.

Naruto fece per entrare nel parco dove aveva visto i due parlare, ma Hinata uscì in quello stesso momento.

“Naruto-kun!” Esclamò lei felice. Si avvicinò e lo prese per mano.

“Ti va di fare due passi?” Chiese lui dandole un bacio sulla fronte.

“S-sì!” Si affrettò a rispondere lei, cercando di nascondere il rossore sulle guance. Ancora non riusciva ad abituarsi alla nuova situazione e arrossiva per un nonnulla.

Pochi minuti dopo si ritrovarono seduti ad un caffè a mangiare i loro gelati, mentre chiacchieravano animatamente. Naruto aveva la solita abitudine di sporcarsi con qualunque cosa fosse commestibile e Hinata ne approfittava.

“Naruto-kun, non muoverti…” Fece lei seria.

“Mhm?” Mugugnò lui perplesso mentre si riempiva la bocca di gelato alla fragola.

“Fermo…” Fece lei quasi sottovoce mentre si avvicinava al suo viso.

“Va bene…” Fece lui sommessamente.

A quel punto Hinata si avvicinò ancora di più e gli diede un bacio all’angolo della bocca furtivamente.

“C-che fai?” Chiese lui arrossendo di colpo.

“Avevi dei rimasugli di gelato!” Fece lei innocentemente.

Per tutta risposta lui le diede un bacio sulle labbra, cosa che fece arrossire lei a sua volta.

“Avevi dei rimasugli anche tu!” Si giustificò lui con un sorrisetto soddisfatto. Poi si guardarono e scoppiarono a ridere insieme come due bambini, consapevoli del fatto che i loro cuori fossero finalmente connessi.  

**SPAZIO AUTRICE**
Ciao a tutti! Scusatemi per l'enorme ritardo, ma ho avuto parecchio da fare e ho scritto il capitolo a singhiozzi. Nonostante ciò ce l'abbiamo fatta! Non ci credo nemmeno io, ma a quanto pare è vero ahahah
Spero vi piaccia e, ovviamente, attendo un vostro riscontro. Fa sempre piacere ricevere feedback.
Alla prossima!
Chiharu

 
   
 
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