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Autore: Khailea    09/10/2020    0 recensioni
Attenzione, questa storia fa parte di una catena di one shot ed una mini storia. Può essere letta senza conoscere necessariamente le altre ma in ordine sono:
A little monster
Carnivore
Everything for you
Into the castle
Cleaved
Dal testo:
Nonostante Crescenta sia morta ormai da anni ed i rapporti con gli Avarius si siano distanziati il patto rimane comunque valido, quindi sono abbastanza vicini ai mewmans per avere informazioni importanti e possono offrire parte del loro sostentamento ai mostri.
Possiamo solo sperare non siano completamente dalla loro parte.
Superando il primo cancello ci troviamo all’interno di un grande giardino, anch’esso però poco tenuto e secco.
Rasticore, vicino a me, si guarda attorno in attesa di qualcuno, ma sembrano esserci solo le guardie che ci hanno accolto.
-Pensano di farci aspettare?-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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All’interno della foresta non è semplice distinguere il giorno dalla notte.
Gli alti alberi dalle fronde oscure permettono un’ottima copertura al nostro gruppo di quarantadue guerrieri, tuttavia per una conoscenza inesperta potrebbero essere un modo semplice per perdersi.
Naturalmente non è il caso del nostro generale, Toffee.
Nessuno potrebbe aspettarsi di meno da lui, soprattutto io.
Se mi chiedesse di seguirlo nel deserto lo farei sapendo per certezza avrebbe tutto sotto controllo. La sua forza e la sua intelligenza sono pari a nessuno.
Anche gli altri pensano certamente la stessa cosa, altrimenti non lo avrebbero mai seguito in battaglia contro la tirannia dei mewmans.
Non siamo un esercito grande al loro confronto, ma con il nostro generale abbiamo arrestato più volte la loro avanzata.
Proprio per questo ci stiamo dirigendo al Castello Avarius.
Durante il regno della regina Crescenta ella volle tentare di governare i mostri riconoscendo tra di essi un re e la regina, scelti tramite elezione e che sarebbero stati al suo servizio coordinando i rapporti tra i mewmans ed i mostri.
Naturalmente le cose non avevano funzionato gran che; i mewmans non riconoscevano agli Avarius, in quanto mostri, alcun tipo di potere, nonostante li evitassero per via del legame con i loro sovrani, che li avrebbe puniti in caso di attacco, ed i mostri li avevano spesso visti come dei traditori della loro razza.
Loro invece avevano ottenuto denaro, grano ed una terra dove vivere.
Sono molto più vicino a dei mewmans che a dei mostri, ma proprio per via del loro potere ci stiamo dirigendo al loro castello.
Ed infatti eccolo lì, oltre il bosco in una terra arida e completamente disboscata si erge nei suoi muri in pietra, illuminata solo grazie a delle fiamme verdi.
Sotto il profilo del cielo violaceo e nuvolo sembra una pallida e oscura imitazione del castello della regina.
Vista la loro relativa ricchezza si sono potuti permettere alcuni mostri come guardie, ma vedendoci non fanno alcuna opposizione; Toffee ha mandato loro un messaggio per poterli incontrare e discutere di un loro coinvolgimento nella guerra.
Nonostante Crescenta sia morta ormai da anni ed i rapporti con gli Avarius si siano distanziati il patto rimane comunque valido, quindi sono abbastanza vicini ai mewmans per avere informazioni importanti e possono offrire parte del loro sostentamento ai mostri.
Possiamo solo sperare non siano completamente dalla loro parte.
Superando il primo cancello ci troviamo all’interno di un grande giardino, anch’esso però poco tenuto e secco.
Rasticore, vicino a me, si guarda attorno in attesa di qualcuno, ma sembrano esserci solo le guardie che ci hanno accolto.
-Pensano di farci aspettare?-
Brontola senza far rumore, ma posso capirlo.
-Vorranno farci ammirare lo splendido giardino.-
Arwen scherza semplicemente sulla faccenda, ma nessuno di noi è disarmato, in caso vogliano tradirci e venderci ai mewmans per un loro tornaconto.
Toffee in testa al gruppo mantiene il suo aspetto fiero e calmo, e dopo pochi minuti il portone principale del castello si apre, mostrando Lord Brudo e Lady Avarius.
Entrambi appartengono alla stessa specie uccello di Arwen, e condividono come lei un folto piumaggio verde e dei becchi neri.
Lord Brudo è alto ed imponente, con un corpo propenso al combattimento corpo a corpo e dall’ampio petto. Indossa una veste verde e nera, nascosta in parte da una folta barba dello stesso colore legata formando tre fasce separate. Anche i capelli seguono un’acconciatura simile.
Lady Avarius invece è molto più alta e snella di lui, il suo vestito si trascina lungo il terreno mentre cammina ed indossa una lunga collana composta da teschi di cuccioli di ratto. I suoi occhi neri sono grandi e vispi, chiaramente è una femmina propensa alla conoscenza, in particolar modo del denaro e di come fruttarlo.
Entrambi indossano delle corone, mantenute lucide anche a distanza di tempo, ma non valgono certo quanto credono.
All’accenno dell’inchino del nostro generale tutti noi lo imitiamo, ed i due si crogiolano in questo alzando entrambe le braccia.
-Che sceneggiata.-
Rasticore fortunatamente non viene sentito da nessuno, ma è ciò che dobbiamo fare.
Toffe ci ha raccomandato delle buone maniere, e ci ha dato grande fiducia spiegandoci dettagliatamente la necessità del loro aiuto.
-Generale Toffee! Benvenuto nel glorioso castello Alvarius!-
Allargando entrambe le braccia Lord Brudo, accompagnato dalla sua sposa, scende la scalinata del protone, dando il benvenuto al generale che si inchina rispettosamente.
Come lui anche il resto di noi lo imita. Nessuno può permettersi di farlo sfigurarel.
-Lord Brudo, Lady Avarius, vi ringraziamo per la vostra ospitalità e per la possibilità di un incontro.-
-Il piacere è tutto nostro. Siamo sempre lieti di ospitare qualcuno in grado di far fruttare la nostra fortuna.-
Il sorriso di Lady Avarius, come quello del marito, non manca di celare un doppio fine che hanno già dato modo di esprimere. Almeno sappiamo con chi abbiamo a che fare.
-Entrate entrate! Come vedete il nostro castello non ha nulla da invidiare a quelli dei mewmans ahaha!-
-Sono d’accordo Lord Brudo.-
La voce di Toffee è completamente opposta a quello dell’altro, così roca e rumorosa; è sempre un piacere da ascoltare, qualunque cosa dica.
Gli sposi ci lasciano accomodare all’interno del castello, la prima ala è gigantesca e si apre lungo vari corridoi; le pareti, come il soffitto, sono formate da grigi mattoni adornate da trofei di caccia dei vari animali vivono nella foresta, e con ritratti dei due sparsi in ogni dove.
La luminosità è fioca, data solo da qualche torcia appesa alle pareti e da un candelabro sul soffitto.
-Qui si che le storie di fantasmi farebbero il suo effetto.-
Arwen non resiste dal sussurrarmi la sua osservazione, e le sorrido pensando potrebbe avere ragione.
A lei piacciono molto le storie che le fanno rizzare le piume. Ci sono notti in cui rimaniamo sveglie fino a tardi perché lei mi racconta tutte le storie che conosce, ed ogni volta ne inventa di nuove.
Sono felice che in questi anni abbiamo continuato a condividere la tenda, mi è stata molto vicina.
-Chissà, magari durante una delle mie storie potresti stare vicina al generale.-
All’ultima frase mi riserva un sorriso scaltro, è da molto ormai che fa così, ma non mi da fastidio.
Giorno dopo giorno la mia ammirazione per il generale Toffee ha continuato a crescere. Le storie che mi hanno raccontato non reggono il confronto con la realtà, e l’immagine che avevo creato nella mia mente di lui non potrà mai raggiungere abbastanza la sua perfezione.
Ogni suo passo, ogni sua parola, mi incanta.
Se dovessi scegliere di trascorrere tutta l’eternità con un mostro soltanto allora sceglierei lui, e sono certa ogni minuto sarebbe come il primo.
Non ho mai nascosto questi miei pensieri e questi sentimenti per lui, ma mai oserò un gesto di troppo.
La mia vita rimane sua dal giorno in cui mi ha salvata.
-Basta chiacchierare. Non facciamo sfigurare il generale.-
Rasticore zittisce subito Arwen, ma lei non ne è infastidita e annuisce continuando a guardarsi intorno.
Anche lui è incredibilmente fedele al nostro generale, è tra i più fidati e lo ha seguito fin dall’inizio. E’ stato lui oltretutto ad allenarmi nei primi tempi, e continuiamo tutt’oggi, ma come pari.
-I pezzenti fuori da questo castello possono solo sognarsi dei ritratti così.-
Lord Brudo ci fa fermare davanti ad ogni singolo ritratto, ed ogni volta il nostro generale gli da la perfetta risposta per accontentarlo.
-Sono assolutamente meravigliosi.-
-Oh! Com’è bello avere qualcuno nel castello che se ne intenda!-
La signora è ancor più legata allo sfarzo rispetto al marito, e lo fa notare mentre ci indirizza lungo un corridoio pieno di porte.
-Abbiamo preparato queste stanze per voi. Basteranno per tutti, infondo la nostra è una gloriosa dimora, e sono certa troverete i letti comodissimi. Più comodi di qualsiasi altro giaciglio abbiate mai avuto.-
-Prima però c’è la cena. Da questa parte.-
Con meno cerimonie rispetto alla moglie Lord Brudo ci porta fino ad una grande sala da pranzo, avente un lungo tavolo già preparato sistemato sopra ad un tappeto verde, e vicino ad un piacevole caminetto.
Come nelle altre stanze, anche qui c’è un gigantesco dipinto della coppia.
-Sarà difficile dimenticare la loro faccia.-
Arwen continua a scherzare mentre Rasticor la intima a tacere con un’occhiataccia.
Nel frattempo tutti si sistemano in maniera casuale, ma quando sto per sedermi sento Arwen tirarmi per un braccio.
-Nono, non qui.-
Lord Brudo è a capo tavola, Lady Avarius alla sua destra e Toffee alla sua sinistra, dove ci sono ancora tre sedie vuote.
Arwen mi trascina fino a qui, ma non mi da realmente scelta su dove sistemarmi, perché lei si mette sulla sedia più distante.
-Qua siedo io se non ti spiace.-
Rasticore a sua volta prende la sedia direttamente più vicina a lei, con lo stesso sorrisetto mi riserva Arwen certe volte.
Comprendo il loro gesto, anche se spero la scenetta non abbia infastidito il generale.
Toffee però mi guarda concedendomi un sorriso, ed alzandosi sposta la sedia aiutandomi ad accomodarmi.
-Prego.-
-La ringrazio.-
Se potessi custodirei ogni oggetto da lui toccato, solo per avere l’impressione di averlo ancora così vicino…
-Come potete vedere la tavola è apparecchiata con ogni prelibatezza possibile. Abbuffatevi pure.-
Lord Brudo è il primo a seguire le sue stesse parole, prendendo la coscia di un grande animale, che non sono certa quale fosse in vita, ed iniziando a mangiare.
Per gente che come noi vive di stenti questo è sicuramente un grande pasto, ma per molti è anche segno di come questa casata non offri alcun aiuto ai mostri, pensando solo a se stessi.
-E’ indubbiamente di altissima qualità. Vi ringraziamo tutti per la vostra ospitalità.-
Nessuno dice nulla alle parole del generale, ma è senz’altro meglio così. Abbiamo la possibilità di riposare e di avere un pasto decente, e non è qualcosa che capita tutti i giorni.
Molti di noi stanno già approfittando di questa possibilità, mangiando e bevendo quanto più possibile.
I padroni del castello sembrano provare una forte soddisfazione nel vederli così, forse anche per il fatto loro, al contrario degli ospiti, stanno mangiando con dei piccoli attrezzi, evitando così di sporcarsi ed assumendo allo stesso tempo un fare più elegante.
Anche Toffee sta facendo lo stesso, e per non essere da meno lo imito, anche se queste cose sono quasi scomode, più per un fattore estetico che per una vera utilità.
-Quindi, parlando di affari…siete venuti qui perché volete un maggiore supporto in questa guerra.-
Afferma senza troppi giri di parole Lord Brudo.
-Precisamente. Con le vostre risorse e le informazioni ricevute dalla regina penso potreste essere un elemento essenziale per la riuscita di questa guerra.-
In verità loro vengono solo informati di quali territori evitare in quanto si insediano nuovi villaggi di mewmans, ma il nostro generale è molto bravo nelle parole, soprattutto se gli obbiettivi sono così importanti.
-Beh, bisogna ammettere che questa guerra sta durando da troppo ormai, e che anche i nostri terreni si stanno riducendo.-
Risponde Lady Avarius sospirando irritata.
-Di questo passo ci confineranno  in questo castello come luridi ratti.-
Dice grugnendo Lord Brudo tra un boccone e l’altro, facendo sobbalzare la compagna.
-Oh cielo! Potremmo anche perdere le terre nella foresta! Volevo tanto costruire una piccola casa delle vacanze.-
La maggior parte dei mostri non ha nemmeno una casa, ma loro si preoccupano solo di ciò potrebbero perdere quando in realtà hanno così tanto.
E’ questo quindi che succede quando ti lasci corrompere dalle false ricchezze dei mewmans.
-Sarebbe un disastro, anche per la nostra covata. Sa generale, ancora non abbiamo figli, ma arriveranno presto e vorremmo risolvere queste faccende quanto prima.-
Lady Avarius parla con voce gracchiante ma carica di emozione, anche se il compagno è più pacato sull’argomento e certamente più incentrato sul suo personale tornaconto.
-Più saranno meglio è. I mocciosi sono irritanti ma diventeranno dei guerrieri che ci porteranno altre ricchezze.-
-Sarà un piacere allora aiutarvi a mantenere ed espandere i vostri territori, il mio esercito sarà a vostra completa disposizione. Con le vostre risorse faremo grandi cose.-
Negli occhi dei due vedo luccicare lo spettro dell’avidità, e tutti noi siamo certi Toffee li abbia convinti.
Lord Brudo infatti si alza dalla sedia, alzando un calice pieno di vino.
-Brindiamo alla nostra alleanza allora!-
Un boato riempie la sala mentre tutti esultano. Li stiamo usando e loro vogliono usare noi, ma in guerra funziona anche così.
Arwen e Rasticore stanno perfettamente al gioco, esultando e bevendo assieme agli altri, in particolare Rasticore credo abbia già finito numerosi bicchieri.
Lo noto solo ora, ma vicino al tavolo continuano a zampettare numerosi topi, vestiti con delle cappe cenciose e che tengono tra le zampe nuovi piatti e boccali.
-Non fate caso a loro. Sono la nostra servitù. Ogni sovrano ne merita.-
Spiega rapidamente Lady Avarius prendendo un bicchiere da loro.
-Sono stupidi e deboli. Ti seguiranno finché ti dimostrerai il più forte, e non hanno nemmeno la volontà per pensare a qualcosa di testa loro. Ottimi schiavi direi.-
Lord Brudo ride rumorosamente mentre tira uno schiaffo ad uno dei topi facendoli cadere.
Non provo simpatia per questo genere di cose, ma capisco il concetto del debole che segue il forte, anche se seguendo questo ragionamento tutti in questa stanza dovrebbero prostrarsi a Toffee.
Credo che i topi percepiscono la sua forza e maestosità, perché lo guardano intimoriti ed abbassano il muso ogni volta gli sono vicini.
Come dargli torto, di fronte ad un essere tanto perfetto non si può far altro che ammirarlo.
-Il cibo è di tuo gradimento?-
Mi riscosso dai miei pensieri quando mi rendo conto Toffee si sta rivolgendo a me, e subito annuisco.
-Ne sono lieto. Mangia pure quanto desideri, è un’ottima occasione per riposare le nostre membra. Dopo tutti il tuo impegno, soprattutto, lo meriti veramente.-
Mentre parla mi appoggia una mano sulla spalla, e questo mi basta per sentirmi completamente ristorata.
Ogni volta che lo guardo negli occhi, e lui ricambia il mio sguardo, sento come se il tempo non avesse più significato, ma è frastornante quando il contatto si interrompe.
-Se pensate questo sia rilassante aspettate di venire nei bagni. Sono un toccasana per le ossa!-
-E per le piume soprattutto.-
All’aggiunta di Lady Avarius Arwen si volta subito verso di me, e so già cosa sta per chiedermi.
-Va bene, penso che potremmo provare.-
-Evvai!-
Arwen mi abbraccia immediatamente, facendomi quasi cadere dalla sedia. E’ una cosa che fa spesso, ma come gesto mi fa piacere.
Il suo tocco è simile a quello di mia madre; gentile e pieno di affetto.
Se chiudo gli occhi posso quasi fingere di essere ancora tra le sue braccia.
-Tsk, che volete che sia un po’ d’acqua.-
-Oh andiamo Rasticore. So che anche tu lo vuoi provare.-
Arwen inizia subito a punzecchiarlo con uno degli utensili usato per mangiare, facendolo sorridere almeno un poco.
-Sarai come quegli strani alligatori ci sono in alcuni laghi. Waaaaaq, waaaaaq.-
All’imitazione degli animali sia io che Rasticore ci lasciamo sfuggire una risata, lui più di me sicuramente.
Non che non la trovi divertente, ma ricordando come il mio villaggio venne distrutto durante un giorno che sembrava assolutamente normale, ogni volta che capita qualcosa di quotidiano e pacifico mi sento come se da un momento all’altro mi verrà strappato via.
Ho tanta paura in questi momenti di perdere la mia amica.
Lei sa di questi miei pensieri, e sa che non potrò mai cambiarli, ma tenta comunque di distrarmi, per questo mi prende le guance e cerca di muovermi la bocca.
-Waaaaaq.-
Alla fine per divertirla provo anche io a fare l’imitazione.
-Waaq.-
E’ molto più scarsa, ma sia Rasticore che Arwen guardandomi scoppiano in una fragorosa risata, e con la coda dell’occhio vedo che Toffee mi sta guardando sorridendo.
Immediatamente il mio cuore sobbalza, mentre mi chiedo se mi sia resa ridicola o se l’abbia divertito.
Sarebbe meraviglioso se quel sorriso fosse opera mia…
Il pasto procede tra le risate di tutti, ma quando Lord Brudo e Lady Avarius hanno terminato è come se anche gli altri avessero finito. I due infatti alzandosi si fanno seguire verso le successive stanze.
-Venite, i bagni sono da questa parte. Dopo una buona cena è ancora meglio.-
Ci districhiamo così per vari corridoi, alcuni dei quali non solo sono adornati da dei ritratti, ma anche da alcuni trofei di caccia dei padroni.
In particolare teste ed ossa delle creature della foresta.
-Meravigliosi non è vero? Sono il modo migliore per dimostrare la forza di un mostro.-
-Indubbiamente Lord Brudo. Un tocco di classe, perfino i nostri migliori cacciatori saranno d’accordo. Non è vero Rasticore?-
Il generale chiama inaspettatamente Rasticore, che evitando di far commenti inopportuni annuisce immediatamente, nutrendo lego dell’altro, che inizia a decantare le sue grandi conquiste nella foresta, mentre la moglie parla dei suoi incredibili negoziati con i mewmans e delle ricchezze ottenute da esse.
Passiamo verso vari corridoi, scendendo a poco a poco sempre più in basso, fino a quando non arriviamo davanti ad un grosso passaggio ad arco, dalla cui altra parte si apre una gigantesca stanza di pietre scure in cui sono presenti almeno cinque vasche, ciascuna di esse di notevoli dimensioni.
Molti di noi sono meravigliati da tale vista, ed i due sembrano compiacersene ancor di più.
-Abbiamo fatto preparare degli asciugamani per tutti. Usateli per coprire i genitali, per questione di rispetto. Dovrebbero bastare, potete cambiarvi anche qui e lasciare gli abiti nell’angolo.-
E’ evidente che loro andranno a cambiarsi in una stanza a parte, ma prima di andare Lady Avarius si rivolge a Toffee.
-Se desidera lei può cambiarsi in una delle stanze vicine.-
-La ringrazio per la cortesia, ma non sarà un problema farlo qui.-
Quindi anche lui si cambierà qui. Credo d’aver trattenuto il fiato per un istante, o forse molto più.
Rapidamente la coppia si allontana, e ci prepariamo tutti per unirci a loro nelle grandi vasche.
Non è mai stato un problema per nessuno spogliarsi di fronte ad altri, siamo tutti compagni e ci rispettiamo come se fossimo una famiglia.
Ci sentiamo al sicuro ed a nostro agio anche nella nudità, ed anche per me è lo stesso mentre mi levo i vestiti.
Eppure il fatto che lui sia qui mi agita. Mi chiedo se mi guarderà come lo sto guardando io, se penserà qualcosa del mio corpo.
Il suo è perfetto, dalle spalle toccate appena dai capelli neri ai pettorali scolpiti.
Mi ritrovo talmente concentrata nei suoi movimenti, calmi e lenti, che non mi rendo conto dei suoi occhi su di me, almeno fino ad ora.
Nel momento in cui si sfila la cintura però mi ritrovo coperta dal petto di Rasticore.
-Un po’ di dignità per favore.-
Sobbalzando dalla sorpresa mentre lui mi guarda tenendo le braccia incrociate.
Come me ha già finito di cambiarsi, mentre al contrario nostro Arwen, che subito gli ha dato una spinta, ha al momento ancora solo l’armatura superiore.
-Andiamoooo! Potevi lasciarle godere il momento.-
-E’ comunque il nostro generale Arwen.-
-Non credi che anche tutte le altre femmine presenti lo stessero guardando allo stesso modo? Perfino Lady Avarius l’avrebbe fatto!-
-Appunto per questo. Syrh è migliore di loro, e se vuole che lui lo noti deve dimostrarglielo.-
-Secondo me lo sa già.-
Con un sorriso ammiccante Arwen inizia a fissarmi, aspettandosi una risposta che però non arriva.
-Andiamo hai visto come ti guardava!-
-Forse lo stava disturbando il mio sguardo.-
E’ un’opzione che non posso escludere. Osare dire il contrario invece mi sembra pretenzioso ed arrogante.
-Stavolta ha ragione Arwen. Il generale è comunque un maschio, e tu non solo sei una femmina della sua stessa specie, ma fin dall’inizio ha un particolare occhio su di te.-
Anche Rasticore, come Arwen, mi guarda con un sorriso complice, ma io replico rigidamente.
-Non pretenderò mai provi i miei stessi sentimenti.-
-Non è pretendere se è già così.-
Arwen non si arrende mai in questo genere di cose, ed è una cosa apprezzo in lei.
-Io sono la sua spada, il suo scudo ed un suo strumento. La mia vita è già completa.-
Sorrido ad entrambi carica d’orgoglio. La vita mi venne strappata dal petto e lui me ne ha donata una nuova, una in cui i miei dolori e le mie esperienze potevano servire a qualcosa.
Qualsiasi cosa accada in questa guerra ed al suo termine io gli sarò sempre accanto e seguirò ogni suo ordine.
Sia che mi dica di restare o di andarmene.
In ogni caso, non ci vuole molto e tutti siamo già pronti, nel giro di pochi minuti arrivano anche Lady Avarius e Lord Brudo, che per primi entrano in una delle vasche.
-Venite pure, e godetevi l’acqua!-
Senza attendere oltre tutti si tuffano immediatamente, ed anche io, seppur con più calma, avverto immediatamente una piacevole sensazione alle membra stanche al contatto con l’acqua.
Questa ha un colorito più scuro del normale, ed ha un odore quasi pungente.
L’acqua non è molto profonda, in ogni punto si può facilmente toccare.
-Queste vasche sono piene si sali speciali. Vedrete i risultati più tardi.-
Io mi trovo, assieme a Rasticore ed Arwen, nella stessa vasca dei coniugi e di Toffee, anche se ad una certa distanza.
Socchiudendo gli occhi è ancor più rilassante, ma tengo le mie orecchie ben aperte per ciò di cui stanno parlando i tre; non siamo in vacanza, e Toffee mi ha insegnato che ogni momento è una preziosa fonte di informazioni.
Io in particolare devo assorbirne il più possibile.
E’ stato da sempre un chiaro messaggio del mio ruolo. La mia completa devozione a lui mi ha permesso di venir scelta durante numerose missioni, e le sue parole ed i suoi insegnamenti sono sempre stati preziosi.
Analizza, impara ed agisci.
Che sia in una missione o meno, non ho mai smesso di farlo.
-Allora, generale. E’ vero ciò che ci ha detto? Che avete qualcuno capace di…usare la magia?-
La voce di Lord Brudo si abbassa di colpo.
Non è una buona cosa lo sappiano, i miei poteri sono un asso nella manica incredibile contro i mewmans.
Ho sempre fatto in modo di uccidere qualsiasi testimone delle mie capacità, e di evitare si scoprisse.
Se lui l’ha rivelato però un motivo deve esserci.
Prima di rispondere il generale si alza, e con passo calmo mi si avvicina. Inchinandosi leggermente mi porge poi una mano.
-Potresti seguirmi?-
Annuendo gli porgo la mia, mentre galantemente mi porta dai due come se fossi una reliquia arcana.
Rimanendo in piedi assieme a me poggia una mano al mio fianco, parlandomi.
-Per favore, mostrarglielo.-
Non c’è niente di più semplice per me, soprattutto in questo elemento.
Concentrando la mia magia sull’acqua attorno a noi prendo possesso di una minuscola parte, che esce dalla vasca ed inizia a roteare davanti a noi.
Come dimostrazione è sciapa, ma basta per lasciare i due a bocca aperta.
-O cielo! E’ vero! Sa usare la magia!-
La voce di Lady Avarius è talmente alta da rimbombare nella stanza, mentre il compagno è ancora ammutolito.
Toffee sembra molto soddisfatto di questo.
-Ti ringrazio, siediti pure con noi. Ne sarei molto felice.-
Mai quanto lo sono io. Sedendoci cerco di mantenere una rispettosa distanza tra noi, ma il generale la riduce mettendoci spalla contro spalla.
Rasticore ed Arwen dall’altra parte della vasca mi guardano sorridendo e tenendo i pollici alzati.
-Come potete vedere abbiamo una grande e meravigliosa risorsa tra di noi.-
-Quanto vuoi per venderci il tuo soldato?-
Lord Brudo taglia subito corto fissandomi. E’ naturale che una maga gli farebbe molto comodo, e se Toffee me lo ordinasse sarei disposta a restare, ma lui scuote il capo, mettendo una mano sulla mia.
-Non rinuncerò mai a Syrh.-
So che sta solo parlando in termini di guerra e di soldati, ma questo momento rimarrà scolpito nella mia mente.
I miei lineamenti devono essersi addolciti, perché noto che Lady Avarius mi sta guardando con un piccolo sorriso intenerito.
Lord Brudo invece incrocia le braccia sbuffando scontento.
-Bah, lo capisco. Un soldato simile non ha prezzo. Però la sua presenza rende ancor più importante la nostra alleanza, è comunque una vittoria per me. Vi daremo tutte le risorse e le informazioni possibili, ma naturalmente vogliamo anche qualcosa in cambio, in particolare da lei.-
-Informatevi sui servizi richiesti e le darò tutte le indicazioni per svolgerle al meglio.-
Sono sollevata di non dovermi allontanare dal generale e dagli altri, naturalmente se me lo avesse ordinato l’avrei fatto, ma in caso avessi dovuto scegliere non sarei mai andata via.
Rimaniamo alcune ore nei bagni del castello, almeno fino a quando la coppia non è soddisfatta dal patto con il nostro generale e non decide è il momento di riposare.
Indicandoci il corridoio preparato per noi ci lasciano scegliere le stanze a piacere; sono talmente tante che ognuno può avere la propria.
La mia è di notevoli dimensioni, considerato solitamente dormo in una tenda.
I muri ed il pavimento sono in legno, con un grosso tappeto rosso al centro, ed è presente una finestrella che dà alla foresta lontana da qui.
Tra i mobili ci sono un comodino, un armadio ed un letto a ben due piazze, con morbide lenzuola.
Nemmeno durante la mia infanzia la camera in cui dormivo era così.
Sembra tutto troppo, ma se tutti potessero avere questo, allora penso andrebbe bene.
Ci hanno anche offerto alcuni vestiti, nel mio caso una lunga veste bianca, abbastanza comoda per dormire ma inutile in caso di attacco.
Naturalmente dormirò vicino alla mia spada, ormai è un’abitudine e non mi è mai stata d’intralcio.
Proprio quando sto per coricarmi però sento qualcuno bussare, probabilmente sarà Arwen.
Aprendo la porta però vedo cono mia grande sorpresa Toffee, vestito con una camicia bianca e dei semplici pantaloni neri.
Con occhi spalancati lo guardo immobile, prima che lui mi parli con un piccolo sorriso.
-Scusami per il disturbo, ti dispiace se entro?-
Scuotendo il capo mi faccio subito da parte, non trovando parole per la sorpresa.
Indugiando sull’uscio per qualche secondo Toffee si muove lentamente nella stanza, sedendosi su un bordo del letto ed indicandolo perché io faccia lo stesso.
Immediatamente faccio come mi dice, e per un po’ rimaniamo solo in silenzio.
-Come ti sembra questo castello?-
Mi chiede senza guardarmi direttamente, osservando il mobilio.
-Grande.-
E’ vaga come risposta, ma è veramente tutto ciò che penso di questo posto.
E’ molto grande.
-Sì, posso capirti. E’ molto grande, con tanto spazio inutilizzato, spesso inutile e spesso oltre il necessario.-
Ogni mia parola lui la trasforma in intere frasi.
-A te dove piacerebbe vivere?-
Non ci ho mai pensato dopo che la mia casa è stata distrutta, ed anche facendolo la risposta mi sembra una sola.
-Ovunque voi siate, o ovunque mi diciate di stare.-
Con questo intendo che sarei disposta sia a stare con lui per sempre o ad allontanarmi per un suo desiderio. Questa volta mi guarda con un sorriso, anche se leggermente malinconico.
-Se dovessi scegliere una casa, con me. Dove ti piacerebbe?-
Ancora una volta direi che non ha importanza, ogni sua preferenza sarebbe perfetta anche per me.
Credo che sappia sto per rispondergli così, quindi mi precede.
-Una semplice casa di massimo due piani, magari in legno e nella foresta ti piacerebbe?-
Me la immagino per un po’. Sarebbe un luogo tranquillo e privato, magari dove non dovrei aspettarmi d’essere attaccata da un momento all’altro, dove posso concentrarmi solo sulla pace.
-Sì, sarebbe un luogo molto confortevole.-
Il suo sorriso si allarga, mentre incrocia le mani tra loro.
-Questa guerra non permette ai mostri di vivere come Lord Brudo e Lady Avarius. A malapena permette loro di vivere, e per chi lo è rimane terribilmente segnato…-
Con gentilezza prende la mia mano nella sua, accarezzandone il dorso. Tenendo le labbra leggermente schiuse lo guardo in attesa di ogni sua parola, come se ne valesse della mia vita.
-Vorrei poterti dare quella casa nel bosco. Lo meriti veramente. Un luogo sereno, assieme a qualcuno che puoi amare.-
-Io desidero restare solo con voi.-
Le parole escono dalle mie labbra prima ancora d’averle pensate, ma è la verità.
Il suo sorriso però si fa triste mentre mi accarezza la guancia.
-Syrh…-
-Io vi seguirò sempre. Se mi ordinerete di restare resterò, se mi ordinerete di andarmene lo farò, ma se mi lascerete una scelta sceglierò sempre voi.-
Non è la prima volta gli dico queste cose, eppure questa volta ne sembra quasi infelice.
-Voglio che tu possa amare qualcuno finita questa guerra…-
-Io…-
Il cuore mi batte veloce nel petto mentre sento un dolore aumentare. Lo so bene che non proverà mai ciò che provo io, e mi sta bene.
Se amerà un’altra femmina e saranno felici, io sarò felice per lui.
Eppure quest’amarezza che mi riempie non fa altro che aumentare, ma mai lo potrò desiderare per me.
-Io amo voi.-
Ciononostante non gli mentirò mai. Credo che lui lo sapesse già, eppure non so leggere le emozioni sul suo volto.
Il suo sorriso permane, ma così anche un velo di tristezza negli occhi.
Lentamente, come se ogni secondo fosse una vita, lo vedo avvicinarsi a me socchiudendo appena gli occhi, ma quando sento il suo respiro sulle mie labbra li stringe di colpo come se ricacciasse un dolore, e si limita ad appoggiare la fronte sulla mia.
-Ho paura che confondi l’amore con la devozione…-
Mi accarezza la testa con gentilezza, eppure non so cosa fare.
Da un lato vorrei trattenerlo, ma il mio corpo non si muove, bloccato certamente per il rispetto che provo nei suoi confronti, e per la comprensione della mia posizione di inferiorità come suo soldato.
Eppure in questo momento non mi sento come generale e soldato, ma solo due mostri, pari l’uno all’altra.
Concedendomi come ultimo dono un lungo bacio sulla fronte Toffee si alza, dirigendosi verso la porta e fermandosi sull’uscio.
-Per sperare che tu un giorno possa trovare la tua felicità, sono anche disposto a rinunciare a te.-
   
 
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