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Autore: Red Drago    09/10/2020    7 recensioni
Per onorare le 1917 vittime innocenti della tragedia annunciata del Vajont.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte in cui le stelle videro la montagna camminare
La notte in cui
A causa della cupidigia umana
Duecesessanta milioni di metri cubi di roccia
Si staccarono dal monte
Ma le stelle erano senza voce
Non potevano avvisare
Le millenovecentodiciassette anime innocenti
Che la montagna era in cammino
Che stava precipitando nella diga
Che un'onda di duecento metri
Come se fossero in mezzo al mare
Come se fossero stati spazzati via da milioni di megatoni
Li avrebbe cancellati dalla faccia della terra
Millenovecentodiciassette vite
Alle quali il futuro č stato rubato
Erano le 22,39 del nove ottobre 1963
Altre anime sono state annientate
Altre vite cancellate per sempre
In questi 57anni di ingiustizia
Di egoismo
Di terrificante cupidigia
La rabbia e la disperazione diverranno perdono
Ora, perņ, lasciamo scendere le lacrime
Che possano lavare il fango insanguinato.
   
 
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