Storia ispirata dalla challenge just stop for a minute and smile di soul shine, per precisione, partendo dal prompt:"
46. "Stanotte ho fatto un sogno stranissimo!"
Eliot batté il pugno
sulla scrivania del giovane hacker, facendo cadere a
terra parecchie cose, e facendo fare un salto ad Alec, che
afferrò al volo
bicchiere di aranciata prima che si rovesciasse facendo danni
inestimabili alla
sua preziosissima
attrezzatura.
“Sai Hardison, ho fatto
un sogno davvero strano….” Eliot
iniziò,
digrignando i denti. “Ho sognato che c’era una
miniserie coreana ispirata alle
nostre vite, e che tra i creatori c’era un certo Anando
Buhari, un nome che mi
sembra di aver già sentito… dimmi se mi sbaglio,
ma non è uno dei tuoi alias?”
“Beh, ecco, io,
vedi…” Alec guardò Eliot, chiedendosi
quale scusa
inventare, e come spiegare che, per un colpo che lui e Parker avevano
fatto da
soli durante uno dei loro viaggetti romantici in giro per il mondo,
aveva avuto
l’idea di
vendere una serie televisiva a
una multinazionale, che aveva finito per girare il tutto sul serio,
creando una
serie televisiva su ex investigatore che, alla morte del figlio, per
vendicarsi
dei ricchi corrotti, si univa a un gruppo di criminali per rendere pan
per
focaccia a quelle mezze cartucce e dare giustizia agli innocenti.
Eliot aveva ragione, lo sapeva.
Non avrebbe dovuto compiere un azzardo del
genere, non quando avevano tutti taglie sulle loro teste ed erano
ricercati in
giro per il mondo. Stava
per chiedere
scusa- una rarità, perché sapeva essere peggio di
Nathan quando voleva, ma
Eliot lo bloccò.
“Dannazione Hardison,
non mi hanno nemmeno reso decentemente! Quello che
interpreta il mio personaggio è un ragazzino, e per di
più il loro “Eliot” ha
pure il grilletto facile! Io odio le pistole, lo sai!”
E girò sui tacchi,
sbattendo la porta, lasciando Hardison a grattarsi il
capo e guardarsi intorno, chiedendosi se fosse successo davvero, o se
avesse
sognato…