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Autore: Fiore di Giada    10/10/2020    0 recensioni
[[ULTRALION/ RIONMARU]]
Breve confronto tra Shishimaru e Yonosuke.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La luce delle candele illumina i volti di Saori e Kosuke, immersi nella quiete del sonno e un debole vento soffia nella campagna.
Shishimaru sorride e il suo sguardo, colmo di benevolenza, si posa su di loro.
Attendo, immobile. Al contrario dei suoi compagni, lui non ha espresso nessuna emozione.
Certo, mi ha ringraziato per l’informazione su Gorsun, ma il suo tono è rimasto neutro e il suo volto aveva la fissità di una statua.
Non riesco a capire cosa pensi.
Probabilmente, il suo cuore vuole credere ad un mio cambiamento, ma la sua mente gli impone prudenza.
Non posso dargli torto. Non dimentica quale è stato il nostro passato.
Per tanto, troppo tempo, ho visto in lui un rivale forte e deciso, su cui dovevo imporre la mia forza.
Ci siamo affrontati in diversi scontri sanguinosi e, per uno sciocco puntiglio, abbiamo rischiato la nostra vita.
Ne sono cosciente, tante cose ci separano e questo mi rammarica.
Potremo collaborare, ma non ci sarà tra noi un vero legame.
Certi precedenti non scompaiono per una singola azione buona.
Ad un tratto Shishimaru solleva la testa e i suoi occhi neri si fissano nel mio unico occhio ancora funzionante.
Il mio cuore accelera i battiti, ma riesco a sostenere il suo sguardo penetrante.
Perché? – chiede con voce ferma.
Sospiro. E’ giunto il momento della sincerità e non devo fuggire.
E’ una battaglia, anche se diversa, e devo affrontarla.
Posso sentire il suo sguardo indagatore su di me.
Usciamo. Ti dirò tutto fuori. – mormoro, d’istinto. Non so perché, ma in questo momento ho bisogno di aria.
Questa abitazione, per quanto confortevole, mi sembra una prigione e mi sta soffocando.
E’ il peso dell’angoscia che stringe il mio cuore?
Non lo so. Ma non posso pensarci.
Non devo fuggire i rischi delle mie scelte.
Devo concentrarmi su questa strana, difficile battaglia e devo vincerla.
Lui annuisce e mi segue.

Ci sediamo sul terreno e, per alcuni istanti, restiamo silenziosi.
Il paesaggio campestre si stende davanti ai nostri occhi, immerso nella quiete notturna e illuminato dalla luce lunare.
Per alcuni istanti restiamo silenziosi, immersi nei nostri pensieri.
Yonosuke… Cosa ti ha spinto a questa decisione? – chiede ancora Shishimaru, serio.
Chino la testa e guardo davanti a me, indeciso.
In questi ultimi tempi, il mio cuore è molto cambiato, anche se non so dare un nome a tutto quello che sento.
O forse non voglio sapere cosa provo?
Mi sento turbato e temo me stesso, anche se non voglio sfuggire a questa prova.
Ma, in fondo, cosa importa?
Gli svelerò quella parte di verità a me chiara, per evitare equivoci.
Sollevo il capo e alzo le spalle in un gesto di finta noncuranza.
Credevo di avere superato il limite. Invece, mi accorgo che per me c’è una speranza. E non voglio perderla. rispondo. Certo, c’è una parte di verità in quello che dico, ma non è tutta.
Giro la testa verso Shishimaru e mi accorgo del suo sguardo confuso.
Cosa intendi? – mi chiede.
C’è perplessità nella sua voce, per quanto velata di curiosità.
Accenno ad un sorriso, ma resto immobile.
L’onore… Per tanti anni, ho seguito un onore falso e stavo precipitando nell’oscurità e nell’amarezza. Ho la possibilità di risalire e non voglio perderla. – mormoro.
Stringo le gambe contro il mio petto e, per alcuni istanti, resto fermo.
Ne sono cosciente, la mia voce in questo momento è malinconica.
Penso alle persone che sono cadute, a causa della mia crudele stupidità.
Mio padre… Maria…
E, per poco, non ho ucciso anche te, Shishimaru.
Il mio passato è costellato di sangue e morti.
No, non posso lasciarmi andare a questi sentimentalismi.
Devo accettare le conseguenze delle mie azioni.
Ho solo una possibilità di redenzione e non posso lasciarmela fuggire.

La mano di Shishimaru, ad un tratto, si posa sul mio polso.
Sorpreso, alzo la testa e mi volto verso di lui.
Un debole sorriso solleva le sue labbra e il suo sguardo si è addolcito.
Sono felice di sentirti dire queste parole. Finalmente, hai capito quale era la tua strada. – mormora, il tono amichevole.
Sgrano un poco gli occhi. Non mi aspettavo una tale fiducia.
Credevo che ci sarebbe voluto del tempo per creare un pur debole legame tra di noi.
Rispetto a pochi minuti prima, il suo viso è completamente diverso.
Mi sembra di avere davanti un’altra persona.
Sapevo di non essermi sbagliato. Tu sei un uomo leale e non potevi servire quel demonio. – dice, contento.
Ricambio il suo sorriso. Sono felice, anche se l’ombra di Gorsun aleggia ancora su di noi.
Questa riconciliazione non cambia la realtà della nostra battaglia imminente.
Potremo rischiare la morte, ne sono cosciente.
Ma questa consapevolezza, in questo momento, passa in secondo piano, davanti a quanto accaduto ora.
Shishimaru ha capito che non sto mentendo.
Voglio davvero riscattare la mia esistenza sbagliata.
Per questo, sono pronto a offrire la mia vita.
Un debole pensiero, ad un tratto, si fa strada nella mia mente. E se…
Scaccio dalla mia mente questo pensiero. No, non posso farlo.
Abbiamo appena cominciato a creare un legame, non posso distruggerlo così.
Tuttavia, questo pensiero non allontana la mia mente.
Certo, sono felice di avere ricevuto l’amicizia di Shishimaru e del suo gruppo, ma non dimentico cosa sono stato.
Quei ricordi insanguinati accompagneranno la mia esistenza.
E’ davvero l’unico modo per dimostrare che non sono più il servo stupido e fanatico di Gorsun?
Non lo so, ma non voglio lasciare nulla di intentato.
Shishimaru si accorge del mio silenzio e aumenta la sua stretta sul mio polso.
Yonosuke, che cosa ti prende? – domanda, stupito.
Mi scuoto dai miei pensieri e mi alzo, imitato da lui.
No, non è nulla. E grazie ancora di tutto, amico mio. – replico.
Alza un sopracciglio, in segno di perplessità, ma tace. Evidentemente, sospetta qualcosa, ma non vuole costringermi a dire nulla.
Mentalmente, lo ringrazio per la sua discrezione. Ancora, non riesco a esprimere con coscienza le mie emozioni.
Eppure, lui ha rispettato il mio carattere chiuso e spigoloso.
E, insieme, entriamo nella casa.

Saori e Kosuke dormono ancora e nessun pensiero oscuro turba i loro volti.
Ci aspetta una dura battaglia. Dobbiamo riposare. Cosa ne dici di alternarci nei turni di guardia?propongo.
Sì. Mi sembra una buona idea. – annuisce.
Ad un tratto, un’opprimente stanchezza si abbatte sul mio corpo e mi passo una mano sulla fronte.
Sbatto le palpebre, stupito. Non so perché, la vista mi si è annebbiata.
La testa mi gira e barcollo, ma la mano di Shishimaru, pronta, si stringe attorno al mio braccio in una morsa d’acciaio, impedendomi una rovinosa caduta.
Un brivido attraversa la mia pelle, ma deciso di non farci caso.
Che cosa senti? – domanda, con voce premurosa.
Mi sento stanco. E non capisco perché. – rivelo, perplesso. E’ la verità.
O forse no?
Ad un tratto, sono stato sopraffatto da una sensazione orribile di stanchezza.
E non comprendo perché.
Hai sopportato una prova dura dal punto di vista emotivo. E’ naturale che tu ti senta così. Inoltre, non è il caso di affaticare il tuo occhio.afferma, pacato. La sua voce mantiene la sua quieta sicurezza e mi conforta.
Appoggia la sua mano sulla mia spalla destra e il suo sguardo si fissa nel mio.
Riposati. Farò io il primo quarto di guardia. – mi invita.
Annuisco, mi distendo sul pavimento e, dopo alcuni istanti, sprofondo nel sonno.









   
 
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