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Autore: Nao Yoshikawa    12/10/2020    5 recensioni
Storia pensata per essere il sequel di "Giglio di Luna", ma si può leggere anche come storia a sé stante.
Vedere sua moglie che stringeva la loro bambina – arrivata in modo del tutto inaspettato – rappresentava la perfezione. La famiglia che aveva sempre sognato e che adesso aveva.
Era bella, Luna. Era bella con i capelli biondi che le ricadevano sulle spalle, gli occhi socchiusi, le labbra che si muovevano piano, probabilmente cantando una ninna nanna alla bambina.

Partecipa alla "Seasons Die One After Another Challenge Edition".
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Luna/Neville
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Pacchetto germoglio: fluff/neomamma


Il primo fiore di primavera
 
Neville aveva sempre pensato che Luna brillasse di luce propria.
Ora, se possibile, quella luce era divenuta più intensa e brillante. Un’aura bianca sembrava circondarla, nonostante lo sguardo un po’ stanco, ma indubbiamente felice.
Non poteva fare a meno di guardarla. Amava ammirarla, ma adesso c’era un’aggiunta che impreziosiva quel quadro perfetto:  Luna stringeva in braccio una neonata, la cullava dolcemente per farla addormentare. C’era tanto che avrebbe voluto fare, eppure allo stesso tempo temeva di rompere l’incanto. Vedere sua moglie che stringeva la loro bambina – arrivata in modo del tutto inaspettato – rappresentava la perfezione. La famiglia che aveva sempre sognato e che adesso aveva.
Era bella, Luna. Era bella con i capelli biondi che le ricadevano sulle spalle, gli occhi socchiusi, le labbra che si muovevano piano, probabilmente cantando una ninna nanna alla bambina.
 
Primula era nata qualche giorno prima, quando la primavera aveva fatto il suo ingresso. Lei e Neville non avevano avuto alcun dubbio sul nome: doveva essere quello di un fiore, ma era stata Luna stessa ad avere l’ultima parola: Primula era un nome perfetto.
Le primule erano colorate e profumavano, come la sua bambina. La pelle dei neonati era incredibilmente liscia e aveva sempre un buon odore.
Primula aveva pochi capelli biondi come i suoi. Teneva ancora gli occhi chiusi, ma Neville diceva che sicuramente sarebbero stati grigi.
I bambini, proprio come i fiori, erano un incanto delicato da trattare con cura.
Luna non avrebbe mai pensato di diventare madre. Le sarebbe piaciuto, certo, ma l’aveva sempre visto come un obiettivo lontano da raggiungere. Eppure adesso Primula era con lei, dormiva beata tra le sue braccia.
La maternità probabilmente l’avrebbe cambiata, ma in meglio, di ciò ne era sicura. Sapeva che c’erano tante cose che voleva insegnare a sua figlia, la bellezza della vita innanzitutto, la straordinarietà delle piccole cose che andavano oltre ciò che una persona semplicemente vedeva.
Guardava dalla finestra il campo di fiori davanti casa sua.
Aveva sempre amato la primavera, adesso aveva un motivo in più per farlo.
«Luna, vuoi che la tenga io? Così puoi riposare», Neville finalmente si era deciso a farsi avanti. C’era un qualcosa di speciale nella luce del sole che, entrando dalla finestra, la illuminava.
«Sto bene. Primula si è appena addormentata. È così carina e morbida. Mi piace», disse con un sorriso. «Pensavo… secondo te lei sarà felice?»
Neville inarcò le sopracciglia, Luna era sempre in grado di sorprenderlo con le sue domande inaspettate. Aveva sempre saputo che sarebbe stata una madre perfetta e in cuor suo sperava che Primula le somigliasse molto.
E che magari, un pochino, somigliasse anche a lui.
«Ma certo che sì! Non può essere altrimenti. Lei… ha te.»
«Ha anche te», gli fece notare, per poi sospirare. «Sono un po’ stanca… però sto bene. Adoro tutto questo.»
Neville la strinse delicatamente da dietro, posandole un bacio su una guancia.
«Lo adoro anche io», sussurrò. Intanto, la natura si risvegliava. E la primavera aveva fatto loro un bellissimo dono.
 

Nota dell'autrice

Come ho scritto nelle note, questa storia partecipa alla alla Seasons Die One After Another Challenge Edition dove ho trovato davvero dei pacchetti bellissimi. Ma questo, come prevedibile, mi ha conquistata, e appena l'ho letto il mio cervello l'ha associato immediatamente a una Luna appena diventata mamma.
Come lei e Neville, non avevo dubbi che il nome della bambina dovesse essere collegato ai fiori, cercando un po' ho trovato Primula, che è appunto uno dei primi fiori a fiorire in primavera (poi amo come ci sta bene con il cognome Paciock/Longbottom). Immaginarmi Luna in queste vesti è stato così facile, credo che lei sia proprio portata per essere madre. Insomma, mi piace e spero sia piaciuta anche a voi, dovrei scrivere più spesso di questi due (anzi, di questi tre, perché oramai Primula fa parte del mio canon, ho deciso.)

 
 
   
 
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