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Autore: ChiiCat92    13/10/2020    0 recensioni
"È buio. Ma non è un buio familiare.
Non è il buio della notte, con in alto il cielo trapunto di stelle. Non è il buio delle palpebre chiuse, caldo e rossastro, che precede una lunga notte di sogni.
È buio.
Solo buio.
Desolante, angosciante, vuoto.
Così vuoto.
Gli occhi spalancati sotto la benda che gli copre il viso è intrisa di liquido caldo.
Di che colore è il sangue? Il suo sangue?[...]"
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Xiao XingChen, Xue Yang
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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13/10/2020

 

Occhio

 

È buio. Ma non è un buio familiare. 

Non è il buio della notte, con in alto il cielo trapunto di stelle. Non è il buio delle palpebre chiuse, caldo e rossastro, che precede una lunga notte di sogni. 

È buio. 

Solo buio.

Desolante, angosciante, vuoto.

Così vuoto. 

Gli occhi spalancati sotto la benda che gli copre il viso è intrisa di liquido caldo. 

Di che colore è il sangue? Il suo sangue? 

Gli sembra di non ricordarlo più, o peggio, di non averlo mai saputo.

Sente il proprio respiro annaspante, le mani tremano e cercano di raggiungere la bocca. Un tempo quel movimento istintivo gli costava solo lo sforzo di un pensiero, adesso invece gli sembra di dover sforzare così tanto i muscoli a piegarsi, alzarsi, collaborare. 

Tutto è così difficile da quando... 

Respira, respira Xiao Xingchen, respira. Non vuoi che ti sentano, non vuoi che vedano quanto sei patetico e spaventato, loro che possono ancora farlo… 

Uno scricchiolio, solo quello, lo fa sobbalzare, una delle mani corre a cercare l’impugnatura della spada. Non dorme mai senza, non la lascia mai troppo lontano dal proprio corpo. Come farebbe a difendersi senza? 

« Dao Zhang. » 

È una cosa che riconosce, ruvida all’udito. 

Tante volte ha cercato di immaginare il corpo, il viso, ma niente riesce ad accostarsi a quella voce. 

Come in un nauseante girotondo occhi, labbra, zigomi, nasi si alternano tra loro nel tentativo di ricostruire qualcosa, qualsiasi cosa. 

Ma come potrebbe immaginare il suo viso quando non è sicuro neanche del proprio? 

« Dao Zhang. » chiama di nuovo quella voce graffiata. Il ragazzo si comporta sempre come se Xiao Xingchen fosse troppo delicato, con una cura educata eppure, allo stesso tempo, senza filtri, schietto e sincero.

Acqua pura e fresca di montagna. 

« Va tutto bene? » 

« Sì. » riesce a rispondere, le dita che allenano la presa. Volta la testa verso di lui, lo segue mentre lo sente avvicinarsi.

Fruscio di vesti, passo leggero, tintinnare di perline. Cosa indossa, com’è il suo volto.

Com’è il suo volto.

Xiao Xingchen ne è ossessionato.

Sorride. Gli sorride. 

« Mi sembrava di averti sentito lamentare, Dao Zhang. » un sussurro rasposo, che per qualche ragione richiama l’immagine della lingua di un gatto alla mente di Xiao Xingchen.

Che assurdo pensiero. 

Scuote la testa al suo indirizzo, il sorriso che permane. 

« Non è successo niente. Mi dispiace di averti svegliato. » 

« No, non preoccuparti. » 

Xiao Xingchen avverte lo spostamento d’aria nel buio, la testa segue in automatico il movimento, ma la sua mano cerca di nuovo l’elsa della spada. 

Inerme. 

Lui gli si siede accanto, vicino, il suo calore gli infuoca le vesti, lo può sentire. 

« Ma sono preoccupato Dao Zhang. » mormora, così vicino che per un attimo Xiao Xingchen riesce ad immaginarlo.

Perché somiglia tanto a Son Lang all’occhio della sua mente? 

Perché gli somiglia così disperatamente

« È...stato solo un momento. Ora sto bene. » 

Forse lui coglie il tentennamento nella sua voce. Come non potrebbe, è sempre così attento, e soprattutto può vederlo. 

« Ti cambio la benda. » quando sente le sue mani sul viso sobbalza ancora, le dita si stringono, il corpo si tende. « È sporca. » 

Si giustifica per quell’intrusione con una dolcezza fremente che Xiao Xingchen riesce a percepire. 

« Sì. » mormora, forse aggrotta le sopracciglia, forse fa una smorfia con le labbra. « Grazie. » 

« Non è un problema, Dao Zhang, lo sai. » 

Lo sapeva, e quando sentiva le sue mani tentennare gentili sul proprio volto, il suo respiro scaldargli la pelle, e il suo sguardo si sentiva…

Amato? 

Xiao Xingchen rimane immobile mentre lui lo medica.

Assurdo quanto il cuore possa essere ingannevole quando gli occhi non vedono. 

Non sa che tutta quella cura con cui lo tocca è solo per evitare che lui entrare in contatto con il moncherino del dito mancante, non sa che invece di pulirlo lo sporca ogni volta che lo tocca.

Non sa che la persona per cui il suo animo palpita è Xue Yang. 

Per lui è solo buio, un buio pieno di quella che lui pensa essere vita. 

Senza sapere che Xue Yang è il buio assoluto della morte.

 
   
 
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