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Autore: Makieyo    15/10/2020    0 recensioni
[A Love So Beautiful]
Piccole pillole di grandi momenti che segnano la vita di Chen Xiaoxi e Jiang Chen. Piccoli momenti rivisti nella mente di due ragazzi che scoprono a poco a poco cosa significa amare...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Jiang Chen.

Questo è il nome che rimbomba nella mia testa ogni mattina, pomeriggio e sera. Un nome che conosco sin da quando ho imparato la prima parola, il mio primo passo probabilmente sarà stato in direzione del proprietario di questo nome. Ma all’amore non si comanda, giusto? Quando due persone sono legate dal filo rosso, nessuno può tagliarlo. E allora ogni mattina aspetto davanti al nostro palazzo giallastro e un po’ rovinato, di fianco alla fila di bici parcheggiate, che lui scenda per poter andare a scuola insieme.

E’ una mattina di inizio settembre, sono precisamente le sette e otto minuti e con due bustine alimentari trasparenti piene di biscotti, resto poggiata alla mia bici rosa, guardando fissa il portone del palazzo che ci accomuna. Sono anni che io e Jiang Chen frequentiamo le stesse scuola, viviamo lo stesso palazzo. Non c’è ricordo in cui lui non ci sia, e fortunatamente anche quest'anno siamo nella stessa classe e io mi godrò quest’anno come se non ce ne fossero altri. So che è un’occasione, finalmente potrò fargli vedere chi sono e cosa provo realmente.

Con lo sguardo corrucciato, pensierosa e determinata, fisso ancora quel punto fisso, con un discorso già pronto, il buongiorno già sulla punta della lingua. Avvolta nei miei pensieri, sento il rumore arrugginito di ferro e la grossa porta allargarsi. Un chioma nera, due occhietti stanchi a mandorla vengono in mia direzione, o probabilmente in direzione della bici parcheggiata casualmente di fianco alla mia.

-Buongiorno, Jiang Chen!- Dico, magari fin troppo entusiasta per un primo giorno di scuola. –Andiamo a scuola insieme?-

Uno sguardo annoiato mi ferma, un piccolo sospiro fa arrivare l’aria di buono dritta nel mio naso ma c’è il silenzio che incombe dopo le mie frasi. -No- Jiang Chen, con il suo metro e novanta, monta sulla sua bici forse troppo piccola per le sue lunghe gambe, e parte senza aspettarmi. Ma sorrido, lui è così. Monto sulla mia bici rosa, dopo aver posato le bustine nel carrello abbinato al resto, e cerco di stare al suo passo nonostante sia molto più bassa e forte di lui.

Inizia una nuova avventura e dopo aver subito anni di silenzi e distanza, quest’anno sono sicura di poter approcciare al meglio con lui! E mentre cerco di raggiungerlo, ricordo di non avergli dato la sua parte di colazione –Jiang Chen, aspetta!!-

 

Con un veloce gesto, allineo perfettamente la mia frangetta alle sopracciglia, guardandomi poi soddisfatta allo specchio del bagno della scuola; piccolo, con le solite mattonelle bianche da bagno scolastico che sembrano già sporche da sé. Nonostante sia da poco finito agosto, la felpa bianca dalle maniche blu mi tiene quel caldo giusto per poter affrontare la mattinata a ripulire il cortile della scuola.

A grandi passi esco dal bagno e con lo sguardo cerco Jiang Chen. Non dovrebbe essere difficile trovarlo data la sua altezza. Prendo una scopa per spazzare via tutte quelle foglie cadute dagli enormi alberi che fanno da cornice all’asfalto che porta dritti al cancello della scuola e inizio a dare una mano, con sempre lo sguardo attento. Molti ragazzi e ragazze erano in quel corridoio all’aperto, obbligati dalla nostra insegnante a dare un bell’aspetto all’istituto.

E poi eccolo, che mi passa furtivo di fianco, anche lui con una scopa tra le mani, e poco più in là da dove mi trovo inizia a spazzare tutte quelle foglie rosse e arancioni che sembravano coriandoli. A piccoli passi mi avvicino, sperando di far notare una causalità nella nostra vicinanza.

-Anche quest’anno siamo nella stessa classe- Sorrido, mentre non stacco un attimo gli occhi da lui che sembrava realmente impegnato a pulire l’asfalto -E' destino, non credi?- 

-Quest’anno hanno abbassato di molto il punteggio d'ingresso- Mi sta dando della stupida? Ma...Finalmente sento la sua voce. Bassa, da uomo ormai nonostante i nostri soli 16 anni –E' solo per questo-.

Non demordo. E’ un ottimo giorno, mi ha rivolto la parola, devo cogliere l’occasione! -Jiang Chen...- e lentamente accorcio ancora di più la distanza che ci separa. Lo vedo alzare gli occhi e fermare la scopa, probabilmente interessato a ciò che sto per dire –Mi piaci...- Sussurro, con una mano alla bocca per indirizzare il suono delle mie parole solo nella sua direzione.

-Tu no- Secco.

Per un attimo le parole sembrano mancarmi. Lui ricomincia a spazzare a terra, girandosi leggermente tanto da non riuscire a vedere i suoi occhi –Beh... Troverò una soluzione- stringo forte la scopa tra le mani e corro verso l’entrata della scuola, per ricompormi. Corro fino ad arrivare all’entrata della nostra aula, prendo un respiro e guardo il cielo.

Non demordo. Jiang Chen, ti amo!

   
 
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