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Autore: Jinny82    17/10/2020    0 recensioni
Quello che secondo la mia testa bacata è successo un qualche giorno tra Novembre e Dicembre 2019
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kazunari Ninomiya, Satoshi Ohno
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Satoshi posò il pennello e si girò lentamente a guardare Kazunari in viso. Rimasero in silenzio per un po’, poi Kazunari si alzò dal tatami, su cui si era lasciato cadere quand’era entrato, e si avvicinò, prendendo le mani a Satoshi e stringendole leggermente, accarezzando distrattamente una macchia di colore ormai secca.

« Sai che non avevamo scelta…» iniziò a dire Satoshi. Kazunari si limitò ad annuire velocemente, distogliendo poi lo sguardo, girando il viso, ma Satoshi vide lo stesso il velo di lacrime formatosi nei suoi occhi.

« È strano… ti sei sposato, prenderemo una pausa alla fine dell’anno prossimo e mi sembra che sia tutto per colpa mia…»

« Non è colpa tua, Toshi.>> sospirò Kazunari, tornando a guardarlo, con un piccolo sorriso.

«  La ami?>> chiese allora Satoshi. Non era riuscito a chiederglielo prima del matrimonio, né durante gli anni in cui li aveva visti insieme, non capiva perché sentisse la necessità di chiederglielo ora… Kazunari si morse le labbra, poi scrollò le spalle

« Sì, ma non come te. Lo sai.>> replicò, facendo una piccola smorfia e lasciando andare le mani di Satoshi, allontanandosi di un passo. Prese le sigarette dalla tasca dei pantaloni e tentò di accendersene una, ma gli tremavano le mani. Satoshi si alzò e gli tolse l’accendino dalle mani, sfilandogli poi la sigaretta di bocca

« Mi dici che non è colpa mia, ma mi stai trattando come se lo fosse…»

« Finché stavo con lei non hai mai fatto una piega, e adesso mi chiedi se la amo?>> replicò Kazunari, in tono improvvisamente tagliente. Satoshi sospirò

« Stavi con lei, non mi è nemmeno mai venuto il dubbio. E poi, siamo tutti felici per te, lo sai. Non pensavo che il nostro passato ti pesasse…»

Kazunari alzò un sopracciglio. Si riprese in malo modo l’accendino e la sigaretta, che finalmente riuscì ad accendere. Prese un paio di boccate, guardando fuori dalla finestra, poi appoggiò la fronte contro il vetro, chiudendo gli occhi

« È davvero “passato”?>> chiese a mezza voce. Satoshi gli si avvicinò e gli posò una mano sulla nuca, accarezzandogli leggermente i capelli

« Dovrebbe esserlo.>>

« Però ti amo ancora…» la voce di Kazunari tremò su quella frase. Satoshi lo guardò aprire gli occhi e sentì il cuore andargli in pezzi vedendo l’espressione ferita e fragile dell’altro.

« Cos’avrei dovuto fare?>> chiese allora « Infiltrarmi al matrimonio e fermarvi? Dopo cinque anni sarebbe stato abbastanza fuori luogo, non ti pare?>>

Kazunari ridacchiò, allontanandosi dalla finestra e da lui

« Già. Sarebbe stato tremendamente romantico, però.>> sospirò. Individuò un posacenere e vi spense la sigaretta fumata a metà. Poi si girò e, in un impeto che non gli apparteneva nemmeno quand’erano molto più giovani, abbracciò stretto Satoshi, stringendoglisi contro quasi spasmodicamente, nascondendo il viso tra le braccia strette attorno alle sue spalle. Satoshi ricambiò l’abbraccio, stringendo il maglione di Kazunari tra le dita, forte, fino quasi a strapparlo, inspirando il suo odore come se ne dipendesse la propria vita. Avevano entrambi il viso rigato di lacrime, quando si staccarono. Si salutarono solo con un cenno del capo, poi Kazunari si asciugò gli occhi e uscì dall’appartamento, lasciando la sua copia delle chiavi sul tavolo. Satoshi non lo accompagnò all’entrata, rimanendo in piedi in mezzo alla stanza, guardando le due chiavi posate sul tavolo, sentendosi come se avesse ingoiato qualcosa di estremamente freddo. Da domani, sarebbero stati di nuovo solo colleghi e amici. Quello era un addio al loro amore, che per anni avevano continuato a vivere nonostante tutto e tutti, seppure sempre nascosto. Sospirò e si asciugò gli occhi a sua volta, poi tornò a sedersi davanti al cavalletto, trasformando i sentimenti in ricordi ad ogni pennellata.

  
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