Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Chris_88    17/10/2020    6 recensioni
Ottobre per Nathan non è soltanto uno scontato autunno, non termina con una festa come Halloween, ma rappresenta un importante passo per la sua felicità.
Dal testo: [...] «Sono così patetico», esclamò Nathan con le mani tra i capelli, «grazie», s’interruppe mentre la cameriera serviva due tazze di tè bollenti e un vassoio di dolci che Jason aveva ordinato. Osservò il riflesso distorto che scorgeva sulla superficie ambrata del suo roiboos agli agrumi. Faticava a riconoscersi, proprio come nella realtà. «Mi sento così sbagliato», continuò mentre girava distrattamente il cucchiaino. [...]
[OTTAVA CLASSIFICATA al contest 'Fast 'n' Flash writober' indetto da Carmaux sul forum di EFP]
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cwatch ~ Fra(tè)llanza
 

Nathan alzò il bavero del cappotto sistemandosi la sciarpa pesante intorno al collo, l’elegante trama di Etro a dargli un po’ di colore nel vestiario grigio come il cielo ottobrino di Londra. Diede l’ennesimo tiro alla sigaretta, spegnendola poi con aria frettolosa nel posacenere accanto all’ingresso, varcando la porta del Peggy Porschen.
La pasticceria era gremita, le persone erano intente a degustare ottimi cupcake e le amate torte davanti ad una tazza di tè caldo. Gli addobbi per Halloween erano stati creati in accordo con i toni rosa del locale: zucche dalle svariate forme ed espressioni osservavano i clienti dal bancone, tovaglie nere sembravano enormi ragnatele, mentre il pavimento era ricoperto di coriandoli bianchi, neri e arancioni a forma di fantasmi, ragni e zucche.
Gli occhi verdi di Nathan scrutarono i tavolini fino a trovare ciò che stava cercando: un uomo sui trent’anni stava sbracciando nella sua direzione. Una confortante sensazione di familiarità lo fece sentire meno a disagio. «Jason!», esclamò appena prima di allargarsi in un sorriso sghembo, molto più simile ad una smorfia di dolore.
«Raccontami tutto».
 
«Sei la peggior cosa che potesse capitarmi», tuonò George Lancaster con i pugni serrati, «prima la decisione di non dedicarti all’azienda di famiglia, poi questo. Cosa deve ancora sopportare un uomo di sessant’anni? Sei un abominio», concluse infine lasciando Nathan con la madre. «Tesoro, gli passerà. L’ho sempre saputo in cuor mio, sai? Sono fiera di te» e, con una carezza sulla gota, si congedò per placare la furia di suo marito.
 
«Ti sei perso il Lancaster’s Show», sospirò, «non potevi venire a darmi supporto? Che razza di fratello sei?».
«Mi hanno incastrato per quella stramaledetta riunione. Un CEO deve partecipare, anche se a casa trasmettevano il film “Il Coming Out di Nathaniel Lancaster”».
«Sono così patetico», esclamò Nathan con le mani tra i capelli, «grazie», s’interruppe mentre la cameriera serviva due tazze di tè bollenti e un vassoio di dolci che Jason aveva ordinato. Osservò il riflesso distorto che scorgeva sulla superficie ambrata del suo roiboos agli agrumi. Faticava a riconoscersi, proprio come nella realtà. «Mi sento così sbagliato», continuò mentre girava distrattamente il cucchiaino.
«Non dire stronzate», sbottò Jason, «sei un uomo eccezionale, hai una carriera di Interior Designer da far invidia a chiunque ma, soprattutto, sei mio fratello maggiore e non potrei chiedere di meglio».
Eccolo lì, il piccolo Jay, che ricostruiva le sue certezze quando non gli rimaneva altra convinzione che il dolore sordo che gli opprimeva il cuore. «Questa cosa che a trent’anni sia più saggio di me, mi fa venire i brividi. Ma guardami: trentacinque anni, seduto in un locale tutto rosa a sorseggiare tè. C’è qualcosa di più mainstream per essere omosessuale?», disse accennando ad un sorriso.
«Cosa ti piace non determina chi tu sia. E con tutti i problemi che mi creano le donne, penso proprio che tu abbia fatto la scelta più saggia che un uomo potesse prendere», ci scherzò su Jason, sorridendo e affondando i denti in un biscotto al cacao.


 
Buongiorno a tutti!
Mi sono cimentata in questa breve avventura:
una flash da 500 parole, ho davvero messo a dura prova la mia prolissità!
Spero sia di vostro gradimento questo stralcio di vita di Nathan (personaggio inventato di getto),
che affronta una delle cose più difficili: fare coming out.
Mi dispiace non aver potuto dare la giusta visibilità ad un argomento come questo che mi sta molto a cuore,
ma ho amato Nathan così come ho adorato inventare Jason,
il supporter numero uno!
Aggiungo una piccola postilla:
il titolo Cwatch l'ho pensato dopo aver letto la spiegazione di questa parola gallese intraducibile
che descrive una delle migliori emozioni che l'altro può regalare: il sentimento di sicurezza, trovare rifiugio tra le braccia di chi si ama.
E parlo per esperienza personale: senza mio fratello non sarei io.
Detto ciò,
au revoir a tutti!
Chris


 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Chris_88