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Autore: Allen Glassred    17/10/2020    3 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Sono trascorsi alcuni giorni dal rapimento di Christine da parte di Boris. Per evitare noie e che qualcuno la cercasse, il minore dei fratelli Meekhiv ha attuato la seconda parte del suo diabolico piano, mandando una lettera fasulla ai genitori della ragazza, in cui lei stessa scriveva di voler partire per un pò di tempo, per scordare l'amore impossibile con Viktor. Irina tuttavia, fatica a credere a questa storia: sua figlia non è una che si arrende facilmente. Il marito tuttavia l'ha rassicurata: Christine non è una bambina, sicuramente tornerà presto a casa. Loro non possono fare altro che rispettare la sua decisione ed aspettarla. Ma un'altra persona non è affatto convinta del fatto che Christine se ne sia andata di sua volontà, e quel qualcuno è Viktor: suo fratello gli ha detto che la giovane era solo una cacciatrice di dote, che se n'è andata via e lo ha abbandonato. Baggianate e niente altro, pensa lui. Le è capitato qualcosa, questo è poco ma sicuro. Non è possibile che sia come gli ha detto suo fratello, perchè ciò che ha provato la notte precedente e ciò che ha sentito da lei, ne è sicuro: era amore. Tuttavia l'assenza della ragazza lo ha reso estremamente nervoso, e non riesce in alcun modo a tranquillizzarsi. Proprio in quel momento, anche suo fratello entra nel salone, e nota il maggiore pensieroso, seduto vicino alla finestra. Fa un ghigno di soddisfazione: ci vorrà un pò, ma è sicuro che riuscirà a far odiare Christine a suo fratello, è questione di tempo. Gli si avvicina con la sua solita noncuranza, guardandolo. " Stai ancora pensando a lei? Non riesci ad accettare che ti abbia abbandonato? Che sia stata solamente una volgare sgualdrina inc erca di denaro facile? ". Rincara la dose, senza la minima paura della reazione che le sue parole potrebbero scatenare. Viktor si gira verso il minore, guardandolo con astio: i suoi occhi sembrano bruciare di rabbia. Mette una mano sulla fronte, cercando di recuperare la calma e chiudendo qualche istante gli occhi.

" Sta zitto, Boris. Non ho voglia di sentire le tue cattiverie anche oggi ". Taglia corto il giovane conte, ma il fratello non pare avere intenzione di ascoltarlo, ben sapendo di dover alimentare per bene tutti i dubbi che in questo momento potrebbe avere Viktor sulla giovane ragazza. Deve fare pressione, fargli ben capire che quella non era la donna giusta per lui e che la deve dimenticare quanto prima.

" Cos'è, la difendi pure? Diceva di amarti ". Inizia ironico, pronunciando l'ultima parola con ironia " ma alla prima occasione se l'è data a gambe ". Viktor stringe i pugni, puntando lo sguardo sul fratello: ora sta esagerando.

" Sta zitto, o giuro che non rispondo di me stesso se prosegui ". Lo avverte, ma l'altro non pare avere idea di smettere.

" La verità fa male, eh fratello? Fa male sapere di essersi sbagliato, di esserti portato a letto una sgualdrina! Eri pure disposto a fuggire con lei, ma a quanto pare non era degna di questo sacrificio. Menomale che se n'è andata via, o la tua vita sarebbe stata un vero inferno al suo fianco ". E'crudele oltre ogni limite, pensa il maggiore dei fratelli Meekhiv: come può parlare in quel modo vedendo quanto sta soffrendo? Ed oltre tutto, senza nemmeno conoscere Christine. Si alza abbastanza irritato, dando un pugno al tavolino li vicino.

" Finiscila! Non lo ripeterò la terza volta, se sei qui per insultare Christine puoi anche andartene fuori! Non sono dell'umore di sentire altre cattiverie ". Ed intanto riflette: spera vivamente che il fratello interrompa li la conversazione, perchè nel suo stato emotivo attuale e considerando quanti altri insulti a Christine ha dovuto sopportare, non ci metterebbe niente a rimetterlo al suo posto in modo non esattamente appropriato.

" Non sei dell'umore di sentire la realtà, eh? ". Non si spaventa Boris, continuando. " Non sei in vena di sentire che una puttana ti ha prima illuso, sedotto ed in fine abbandonato. No, eh? Ma non ti rendi conto che quelle del popolo sono tutte uguali?! Nostro padre e nostro zio non ti hanno insegnato nulla?! ". Sbrocca anche il minore, incapace di trattenere le parole. E'questione di un momento: nel sentire nuovamente quegli insulti, ed in più la parola " padre ", Viktor non si trattiene più e da un pugno al fratello, che non finisce a terra ma sanguina, probabilmente o dal naso o dal labbro. Il bruno porta una mano nel punto dolorante, mentre il maggiore alza la voce a sua volta, stanco di tenersi tutto dentro senza reagire: anche se si tratta di suo fratello, non si può permettere di trattarlo così o di rivolgersi in quella maniera.

" Stai zitto! Non ti azzardare a nominare quell'uomo in mia presenza, mai più! ". Grida, per poi proseguire il discorso. " Se ti sentirò un'altra volta insultare Christine o chiunque altro che non lo meriti, ti giuro che ti caccerò via da questo palazzo, senza la minima esitazione! Mi sono stancato del tuo atteggiamento, Boris! Sono stufo della tua arroganza, anche verso la mia stessa servitù. Quindi decidi: o cambi atteggiamento, o ti giuro che saranno i tuoi ultimi giorni a Mosca! ". Lo minaccia, per poi sorpassarlo ed uscire dalla stanza, alterato. Non si accorge nemmeno che, attratta dal baccano, anche Alexandria stava entrando.

" Ma si può sapere che diavolo sta succedendo? Gridavate come due straccivendoli! ". Chiede, ma in seguito la bionda nota che suo marito sta sanguinando. Allarmata si precipita a soccorrerlo, tamponando la ferita al labbro con un fazzoletto. " Amore mio, che è successo? ". Chiede, cercando di calmare Boris che, innervosito e non potendo ribattere, si è conficcato le unghie nella mano quasi sino a sanguinare.

" Succede che mio fratello non vuole capire che quella sgualdrina lo ha abbandonato, anzi: ha minacciato di cacciarmi se continuerò ad insultarla ". Spiega brevemente, mentre la moglie gli medica il labbro. Una volta finito, la donna mette una mano sul viso di lui, guardandolo ed inginocchiandosi per arrivare alla sua altezza, dato che lui è seduto su una delle poltrone.

" Scommetto che questa sparizione è invece opera tua, vero? ". Chiede. Accidenti, è davvero furba, ma d'altronde non le sarà stato difficile capire: lei stessa ha chiesto a suo marito di sistemare le cose, alimentando il suo odio verso Christine. Lui distoglie lo sguardo in fretta, facendo per alzarsi.

" Non so di cosa tu stia parlando, Alexandria. Io non ho fatto niente ". Mormora, me lei gli impedisce di andarsene, sedendosi sulle sue ginocchia.

" Non mentirmi, e non temere: sono dalla tua parte. Io stessa ti chiesi di sistemare le cose, e tu lo hai fatto a tuo modo, o no? ". Chiede, mentre lui fa solamente un cenno affermativo: sua moglie è astuta, non servirebbe a niente mentirle. In oltre, è piuttosto evidente che sia dalla sua parte, non lo tradirà mai. Può parlare liberamente.

" Si, ho rinchiuso quella poco di buono nelle segrete di palazzo, sino a quando non si convincerà a lasciare in pace mio fratello. In oltre, dopo ciò che è successo devo assicurarmi che non ci siano bastardi che un giorno reclameranno il titolo di eredi ". Spiega, mentre la donna lo guarda.

" Cosa faresti in una simile occasione? Se quella sgualdrina fosse rimasta incinta, quella notte, allora cosa faresti? ". Chiede, mentre Boris sembra riflettere un momento, per poi risponderle.

" Sarebbe sempre per metà un Meekhiv, per ciò non posso fargli del male. Ma posso fare il modo che non conosca mai i suoi genitori, questo si. Non saprà mai di essere un erede, e non scoprirà mai l'immenso potere della nostra famiglia. Di questo puoi stare sicura, il potere sarà ereditato da nostra figlia. Perchè non credo che dopo tutto questo, mio fratello vorrà altre donne, e di conseguenza sarà senza eredi anche quando la nostra Olga avrà 15 anni ". Infatti, a 15 anni ogni Meekhiv eredita il potere dei genitori, che si somma a quello già presente alla nascita. Il primo in linea di successione ha in oltre diritto a detenere il libro, l'anello dalla pietra blu ed il potere di sigillare il Corvo, proprio solo del capo famiglia e degli Opekun, i guardiani preposti a difendere i Meekhiv ed il loro grande potere. Alexandria lo guarda perplessa, per poi fargli di nuovo la domanda.

" Ma non mi hai risposto: se quella donna fosse rimasta incinta, cosa faresti del bambino dopo il parto? ". Chiede, mentre suo marito non le risponde e ricambia il suo sguardo, prendendola in braccio.

" Mi sono stancato di parlare di lei. Cosa ne dici di pensare ad altro? ". Chiede, mentre zaffiro e smeraldo si incontrano. Lei si aggrappa a lui per non cadere a terra, sogghignando appena.

" Direi che hai assolutamente ragione, quella donna ci ha rubato anche troppo tempo, faremo bene a pensare a noi due ". Sussurra solamente, per poi dargli un bacio, soddisfatta di come stanno andando le cose: anche lei non vedeva di buon occhio la relazione nascente di Viktor e Christine, e sapere che ora la ragazza non è più un ostacolo la tranquillizza decisamente.

Dimitri è in stalla, pensieroso: non può fare a meno di pensare ad Alice. La ragazza lo ha colpito molto, non appena l'ha vista. In questi giorni si sono frequentati assiduamente, e lui ha cercato di consolarla quanto più possibile. Infatti la fanciulla pare sempre più sconsolata e stravolta dalla scomparsa di Christine, negli ultimi giorni l'ha vista più pallida e debilitata, e questo non gli è piaciuto. Non può dire che sia successa la stessa cosa che successe a Viktor con Christine, no. Lui non è stato colpito da un colpo di fulmine, ma sicuramente Cupido sta per scoccare una sua freccia, dritta dritta nel suo cuore. A quel pensiero non può fare altro che ridere un pò, dandosi dello sciocco: con tutto ciò che ha da fare, si mette a pensare a queste cose infantili? Tuttavia, al solo pensare al dolce sorriso di Alice non può fare a meno di sorridere, mentre il cavallo di cui si sta occupando nitrisce, reclamando le attenzioni a lui dovute. " Si, Bazhen! Mi dispiace, ora riprendo subito a spazzolarti ". Fa semplicemente il giovane tuttofare della famiglia Meekhiv, ma anche mentre spazzola il lucido manto di Bazhen, il sorriso di Alice gli torna nuovamente in mente, facendogli scuotere il capo. " Ah, Dimitri... sei proprio un vero sciocco ". Si rimprovera da solo, ma improvvisamente qualcuno gli mette le mani sugli occhi. Sono mani delicate, quindi sicuramente di donna. Lui da prima sussulta, credendo sia un nemico. In seguito si rilassa: se fosse un nemico, lo avrebbe semplicemente ucciso. Tocca quelle mani delicate, cercando di intuirne la proprietaria. Sorride un pò, avendo forse capito chi è. " Alice, sei sempre la solita ". Ride un pò, mentre la donna misteriosa toglie le mani dai suoi occhi e le sottrae al suo tocco, incrociandole al petto offesa.

" Invece no, testa di rapa! Sono Amanda, mi dispiace deluderti ma non sono la tua bella Alice ". Si gira di lato, indignata. Dimitri si volta, e la vede: quella ragazza è Amanda Diachkova, e come lui vive a palazzo, e non solo: è l'ultima ad essere entrata negli Opekun, e come lui ha il compito di proteggere il libro e tutta la famiglia. Il ragazzo si accorge della gaffe commessa, e si porta una mano dietro il capo, ridendo appena.

" Perdonami, Amanda. E'che avete le mani uguali, e vi ho confuse ". Cerca di giustificarsi il bruno, ma a quella frase la giovane donna, dai lunghi capelli biondi ed occhi di un raro colore eterocromatico, che varia dal verde chiaro all'azzurro scuro, si irrita e muove una mano serrata a pugno in direzione del capo del ragazzo, che immagina già che riceverà un leggero pugno da parte di lei. Ma la cosa non avviene, ed il " pugno " si arresta ad un soffio dai capelli di lui, che apre gli occhi e la guarda. Rimangono in silenzio qualche istante, poi è lei a prendere parola.

" Non ti colpisco solamente perchè sei il capo degli Opekun, e Mylord mi ucciderebbe se ti accadesse qualcosa ". Ammette, mentre porta anche l'altra mano a sollevare il lungo abito lilla che indossa, e sistemandosi bene la tiara che porta sul capo: a quanto pare, così come Dimitri anche lei non è una semplice serva di palazzo, ma d'altronde è normale che sia così: insieme ai compagni, è colei che garantisce la tranquillità della famiglia, o almeno per quanto riguarda gli attacchi del Corvo.

" Benissimo, mia cara. Allora, quale arcano motivo ti porta in questi luoghi? ". Fa Dimitri, in tono quasi teatrale per canzonarla. Lei lo guarda male, e lui torna serio. " E' successo qualcosa? ". Chiede, mentre lei sospira pesantemente.

" Il Corvo... lo sento molto, molto vicino a Mylord, ho paura che a palazzo ci siano dei traditori ". Mormora, mentre Dimitri le si avvicina: capisce i dubbi di Amanda, sono gli stessi che ha avuto lui quando ha avvertito quelle strane vibrazioni. Ma in seguito non ci ha più fatto caso, e così dovrà fare lei. le prende le mani per tranquillizzarla.

" Non c'è nessuno che ci tradirebbe in casa nostra. Anche io al principio avevo i tuoi stessi dubbi, ma in seguito mi sono reso conto che, dato che quel demone si trova a Mosca, è naturale che anche da qui non percepiamo la sua presenza e la vibrazione della sua anima immonda. Non ti devi preoccupare di questo ". E sorride, scompigliando leggermente i capelli della ragazza. " Adesso togli il broncio, coraggio. Che ne dici di andare a cavallo? ". Chiede, ma la donna lo guarda perplessa.

" Primo, non ho un cavallo. Secondo, nemmeno tu ne hai uno, e terzo: io non so cavalcare ". Scandisce i tre punti con fare perentorio, mentre Dimitri guarda Bazhen, il bellissimo cavallo di Viktor. Sogghigna un istante, per poi salire in groppa all'animale.

" Primo, non ti serve un cavallo, di conseguenza non dovrai cavalcare. Secondo, Mylord mi ha concesso di usare il suo cavallo quando voglio, quindi non vedo il problema. Terzo... ". Notando l'espressione smarrita di Amanda, lui le porge la mano invitandola chiaramente a salire insieme a lui. " ... ora prenderai confidenza con Bazhen, così ti conoscerà. Poi io lo preparerò e ce ne andremo insieme a fare una passeggiata a cavallo, per distrarci dai cattivi presagi. E non ammetto repliche ". Fa, in tono serio. Amanda lo vede serio, ed incerta afferra la sua mano salendo in groppa all'animale, che nitrisce un pò. La ragazza si aggrappa per istinto alla vita del suo cavaliere, spaventandosi.

" Dimitri, aiuto! Ho paura di questo coso! ". Fa, mentre lui accarezza la criniera del cavallo, che rimane nuovamente mansueto. Entrambi scendono, mentre lui inizia a preparare Bazhen per uscire. Amanda non capisce, ma sa di aver appena scoperto di aver paura dei cavalli. Una volta finito di preparare il cavallo, è il bruno che, esattamente come la volta precedente, porge la mano alla ragazza dopo essere salito in sella. Amanda fa cenno di no, spaventata e temendo che il cavallo la getti a terra non appena sentirà la sua presenza. Dimitri pare comprendere la sua paura, e prende la mano di Amanda.

" Bazhen non ti farà nulla. Prima si è irritato perchè ha percepito la tua ansia: i cavalli sono animali meravigliosi e sensibili. Se starai tranquilla, vedrai che entrerete in sintonia ". Le suggerisce, posando la mano di lei sul manto dell'animale, che nitrisce nuovamente. Amanda fa per spostare la mano, ma lui la trattiene. " Sii delicata, fagli capire che non è tua intenzione fargli male e vedrai che sarà tranquillo ". Le insegna il giovane capo degli Opekun, mentre lei, incerta, inizia a seguire i suoi consigli. E mentre accarezza la criniera dell'animale, questi si volta ad annusarla, per poi sembrare essere felice della nuova " conoscenza ". Amanda pare più rilassata, e sorride.

" Avevi ragione! Ora non nitrisce più, guarda come sta buono e tranquillo ". Sussurra, mentre Dimitri annuisce.

" Perchè ha percepito che non gli vuoi fare male. Te l'ho detto che i cavalli sono animali molto sensibili ". Sussurra, per poi porgere una mano ad Amanda, che finalmente la giovane afferra senza paura. Una volta salita, si aggrappa alla vita del giovane, sorridendo.

" Spasibo, moy drug ( grazie, amico mio ) ". Sorride un pò la ragazza, ringraziandolo per averla aiutata a superare la sua piccola paura.

" Non c'è di che ". Risponde con calma lui, prima di partire per la loro passeggiata. Da dietro la colonna della stalla tuttavia, una figura vestita di nero e con un cappuccio calato sul viso si palesa, mentre il cavallo di Boris inizia a nitrire, agitato dalla presenza misteriosa. Questa fa due o tre passi, tenendo tra le mani una piuma di corvo.

" Ma guarda un pò. Non credevo che quei bastardi degli Opekun si fossero riuniti tutti. Anche se nell'ultima battaglia ne hanno perso uno ". Ghigna, mentre un corvo gracchia improvvisamente, facendo la sua comparsa. Il suo volo termina sulla spalla del suo padrone, che ne accarezza il capo con delicatezza. " Dimmi piccolo mio, cos'hanno visto questi begli occhietti malvagi? ". Chiede, mentre una leggerissima luce viola illumina il capo dell'animale, che gracchia un paio di volte ma senza naturalmente provare dolore. La misteriosa figura termina di osservare le visioni trasmessegli dagli occhi del suo fedele compagno, per poi accarezzarlo nuovamente. " Ma che cosa carina, e così i due fratellini hanno litigato ed ora il piccolo è furioso ". Ride un pò riferendosi chiaramente a Boris. " Bene bene, credo che a questo punto lui non sarà un problema al mio piano. Chissà che al momento opportuno non si riveli un buon alleato ". Ghigna malefico, infatti il suo ghigno è la sola cosa che si nota, sotto il cappuccio. Di li a poco, una seconda figura lo raggiunge: è alata come i demoni che aggredirono Alice e Christine, quel lontano giorno. Si inchina in segno di rispetto.

" Mio signore, sembra che Viktor Meekhiv abbia ritrovato il libro ". Sussurra, mentre il suo capo non dice niente, e si limita ad annuire. Di li a poco si decide a rispondere, guardandolo semplicemente da sotto il cappuccio.

" Ne sono al corrente. Ma non mi interessa: non sa chi sono, e non è abbastanza forte da scoprirlo. Quello che mi interessa ora, è quella ragazzina, quella Christine Petrova. Mi serve viva, e non mi darò pace sino a quando non sarà mia ". Fa, determinato. " Ora vai, e di agli altri di prepararsi a nuovo ordine ". Conclude, mentre l'altro annuisce per poi sparire in una ventata di piume nere.


Ciao ragazzi! Come promesso, ecco il capitolo 11. Cosa dite? Viktor sembra disperato per la scomparsa della sua amata, mentre Boris ha rivelato alla moglie il suo diabolico piano, e lei pare appoggiarlo incondizionatamente. Intanto il Corvo ha fatto la sua comparsa, e pare cercare Christine mentre, nel frattempo, abbiamo conosciuto anche Amanda, un'altra giovane Opekun che, come Dimitri, ha il compito di proteggere i Meekhiv. Cosa accadrà ora? Come sempre lascio spazio alla vostra immaginazione e vado a scrivere il capitolo 12. Baci, ci sentiamo al prossimo capitolo
 
 
   
 
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