Anime & Manga > Georgie
Ricorda la storia  |       
Autore: Francyzago77    18/10/2020    6 recensioni
Questa è la seconda parte di Destini. Ambientata in Australia, è una storia dove Georgie, tornata protagonista, vivrà emozioni, tormenti e passioni. Il passato sembra non abbandonarla ma quali incontri le ha riservato il destino?
Questa storia è stata scritta senza fini di lucro, i personaggi sono proprietà di Mann Izawa.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Arthur Butman, Georgie Gerald, Maria Dangering, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E così sotto il cielo d’Australia iniziò una nuova vita per tutti.
Il conte e Maria andarono a vivere a Sydney, nella nuova casa, quella che lui aveva comprato quando ancora non pensava minimamente di trovare una compagna con cui andare ad abitarci ma credeva soltanto di andare lì a fare il padre e il nonno.
Era una bella villa bianca a due piani con un grande giardino attorno e non molto lontana dal mare. Al piccolo Abel piaceva un sacco correre su e giù per le scale che dall’ampio salone conducevano alle stanze da letto. Ogni volta che andavano a trovare il nonno si divertiva un mondo mandando su tutte le furie Lizzie la cameriera prendendo poi le sgridate da sua madre.
In realtà Georgie era felice del legame che suo padre aveva instaurato con il bambino e volentieri si recava a trovarlo avendo superato anche l’iniziale imbarazzo del matrimonio con Maria.
L’idea che suo padre si fosse risposato non la infastidiva, in fondo era vedovo da tanti anni e aveva tutto il diritto di rifarsi una vita dopo tutto quello che aveva passato. Era che l’avesse fatto con Maria però che aveva inizialmente stupito Georgie la quale non riusciva a comprendere come suo padre potesse avere al suo fianco una ragazza così giovane e per giunta nipote del suo peggior nemico. Non aveva nulla contro Maria, l’aveva sempre stimata, ma non riusciva a vederla come la moglie del suo adorato papà. Col passare del tempo Georgie cominciò a capire, suo padre e Maria erano veramente affini, provenivano entrambi dallo stesso mondo, quella nobiltà che né lei né Arthur amavano, avevano ricevuto la medesima educazione, avevano uguali interessi e soprattutto si amavano profondamente, di un amore tenero e sincero. Quando comprese tutto questo Georgie non si fece più alcuna domanda, era felice di aver riabbracciato suo padre ed ora aveva anche una nuova amica su cui contare, Maria.
-Che sorpresa! Non ti aspettavo – esclamò Georgie uscendo di casa avendo sentito il rumore di una carrozza fuori al cortile.
Corse ad aprire il cancello a suo padre.
-Sono di passaggio – disse Fritz baciandola sulla fronte – sei indaffarata?
-Veramente stavo per pranzare – rispose Georgie – ti fermi qui a mangiare spero? Arthur e il bambino sono a pescare al fiume, sono sola.
-Volentieri – asserì il conte sorridendo.
A tavola c’era già la zuppiera con la minestra calda, il pane affettato e le verdure pronte. Georgie aggiunse soltanto il piatto per suo padre.
-È da una settimana che Abel junior voleva andare a pesca – spiegò Georgie servendo il pasto – oggi Arthur non aveva da lavorare e quindi stamattina sono partiti presto. Torneranno nel pomeriggio.
Fritz annuì iniziando a gustare quella zuppa in silenzio. Anche Georgie si mise a mangiare.
-È buonissima – sentenziò il conte soddisfatto – era da tanto che non ne assaggiavo una così!
-Non dirmi che la tua cuoca – disse Georgie sbalordita – non è brava nel preparare i pasti! 
-Oh non ho nulla contro la signora Polly – rispose Gerald – ma la tua zuppa ha un sapore eccezionale. Sarà per l’amore che ci metti nel prepararla.
Georgie sorrise arrossendo un po’, amava parlare con suo padre e se lui le faceva un complimento, come spesso accadeva, ne era veramente felice.
Avevano un buon rapporto, nonostante fossero stati divisi per anni e anni, avevano ben recuperato il tempo perduto. Fritz comprendeva sua figlia e lei aveva imparato a conoscere suo padre anche dai gesti e dai silenzi, quel giorno lui sicuramente era lì per dirle qualcosa. L’aveva capito Georgie, non era andato da lei per caso.
-Ne vuoi ancora? – gli chiese avendo visto che la sua zuppa aveva ottenuto un gran successo.
-Se proprio insisti! – rispose il conte allungando il piatto.
Georgie mise due mestolate a suo padre poi servì le verdure. Quel silenzio che si era creato fra loro fu spezzato dalla ragazza che disse:
-Va tutto bene papà? Devi dirmi qualcosa?
Il conte la fissò poggiando il cucchiaio nella scodella.
-Tutto bene – rispose – ora assaggerò queste verdure.
Georgie non fu insistente con le domande e tranquillamente terminarono il pasto ma dentro di sé sentiva che suo padre era lì per parlarle.
Mentre lei iniziava a sparecchiare Fritz si alzò da tavola e uscì nel cortile, passeggiava lentamente a testa bassa con le mani in tasca. Georgie decise di affrontarlo.  
-Papà – lo chiamò – mi dici cosa c’è? Non ti vedo sereno.
Si appoggiarono entrambi alla staccionata, guardandosi negli occhi.
-Non sei capitato qui per caso, vero? – domandò lei con premura e dolcezza – Cosa ti tormenta?
-Georgie – sorrise Fritz – dovrei essere io a preoccuparmi per te ed invece mi ritrovo ad aver bisogno delle tue attenzioni!
-È giusto sia così! – affermò la ragazza aggiungendo - Non vuoi confidarti con me?
Dal volto del conte trasparì un certo imbarazzo.
-Si tratta di Maria – esordì – erano giorni che non si sentiva bene, abbiamo chiamato il medico …
-Dio, cos’ha? – lo interruppe subito Georgie con agitazione.
-È incinta – rispose Fritz – Maria aspetta un bambino.
Finalmente era riuscito a dirlo, le sue parole erano intrise di dolcezza e di timore.
-Che meraviglia! – esclamò Georgie – È una notizia fantastica, la più bella che mi potessi dare.
Lo abbracciò forte mentre lui le diceva:
-Sei contenta Georgie, veramente?
-Certo! – rispose lei con fermezza – Cosa pensavi che fossi gelosa? Non sono più una ragazzina papà!
-Sono io – ammise Fritz – che non sono più un ragazzino e mi sento totalmente fuori luogo.
-Ma no! – ribatté Georgie – Non ne sei felice? 
-Sì – rispose subito il conte deciso – quando l’ho saputo sono impazzito di gioia ma poi riflettendo … Georgie, sono troppo vecchio per rimettermi a fare il padre.
-Non dire sciocchezze – lo spronò lei – non sei vecchio e sarai un ottimo papà. Come lo sei per me lo sarai anche per questa nuova creatura, anzi, avrai tutto il tempo che non hai potuto dare a me.
-Le tue parole mi rincuorano – sussurrò Fritz più disteso – in questi giorni ero così confuso ma non riuscivo a confidarmi con Maria, non volevo turbarla. Lei è così felice!
-Metti da parte le tue paure – gli consigliò Georgie – fallo per te stesso e per Maria. Come sta ora?
-Bene, bene – rispose il conte – perché non la vieni a trovare? Ne sarebbe molto lieta.
-Certamente – asserì lei – verrò al più presto con Arthur e il piccolo Abel.
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Georgie / Vai alla pagina dell'autore: Francyzago77