Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Giuliacardiff    18/10/2020    0 recensioni
Lui ghiaccio, lei fuoco.
Lei ghiaccio …. lui il fuoco.
Due facce della stessa medaglia.
Due in uno: Uniti fino alla fine.
JONARYA
Genere: Avventura, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Jon Snow
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Lui ghiaccio, lei fuoco.
Lei ghiaccio …. lui il fuoco.
Due facce della stessa medaglia.
Due in uno: Uniti fino alla fine.




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Fu una notte di tempesta il giorno in cui nacque; La neve sovrastava tutto il verde, il sole pallido faceva l'occhiolino dalle finestre ma solo la luce di una bianca e splendente luna, illuminava la sua nascita. Nella più fredda di quell'anno nacque mia sorella, la mia gemella, la mia anima.
Era l'unica dei miei altri fratelli ad assomigliarmi: con gli stessi occhi di ghiaccio, la carnagione di neve, le labbra del bocciolo di rosa e capelli del buio della notte. Eravamo identici …. quasi gemelli nati in anni diversi.
Ma la cosa più strana è che fin dalla sua nascita tutto sembrava diverso: i colori della terra sembravano più vividi, la lieve luce del cielo più splendente e …il nostro modo di comunicare. Fin dalle prime ore di vita, la mia sorellina venne affidata ad una balia, troppo faticoso per la madre allattarla o trattenerla in braccio. Io la osservavo da lontano e lei mi osservava di rimando. Ricordo che per nutrirla o farla dormire, l'unico modo era che io fossi con lei. Non dormiva mai nelle braccia di un altro o si sfamava senza che io le stessi vicino; eravamo quasi in simbiosi: dormivo quando lo faceva lei, mangiava quando lo facevo io, e tutta la famiglia lo accettò …. chi più di altri.
Crescendo, iniziammo a dormire nello stesso letto per sentirci sicuri e amati, eravamo sempre insieme: lei partecipava alle mie lezioni di spada e io lo accompagnavo le sue lezioni di cucito. Eravamo insieme per tutto e presto tutta la casa se ne accorse.
Ma arrivò una tempesta: si diffuse il morbo del ghiaccio, ne erano colpiti solo i bambini. Quei corpi venivano attraversati da linee nere pece, la pelle diventava blu ghiaccio fino alla morte per congelamento. Non c'era una cura e nonostante tutte le preghiere della madre e del padre, tutte le raccomandazioni … Arya si ammalò.
Fu l'unico momento in cui Lady Stark ci divise. “Arya vai dal fornaio senza John. Lui deve accompagnare tuo padre a caccia”. Non era mai successo prima, che ci separassimo, e quello fu la causa di tutto: separati eravamo deboli e Arya, a soli cinque anni, si ammalò. Gravemente.
In pochi giorni perse la sua allegria, in settimane la sua pelle divenne fredda, in pochi mesi vene scure le circondarono il corpo. Mi fu vietato di vederla per evitare la diffusione del morbo ma io, ogni sera, entravo nella piccola stanza e l’abbracciavo.
Stava morendo …. e io con lei.
Furono gli antichi dei a salvarci: mi dissero che solo il fuoco poteva contrastare il ghiaccio così, come fu per i Targaryen … mi immersi nel fuoco con mia sorella. Non mi importava di morire, la mia unica preoccupazione era che lei guarisse. Il mio tutto.
Nudi, sporchi, ma sorridenti, uscimmo entrambi incolumi e guariti dal fuoco impetuoso. Arya era guarita ed era più bella che mai: il ghiaccio aveva segnato il suo corpo ma la rendeva solo più delicata, simile ad un cristallo pregiato mentre il fuoco si era riversato nel suo occhio destro, che bruciava di vita. Era una rinascita per entrambi e io, come lei, ne portavo i segni con i miei capelli più chiari, quasi argentati in alcune ciocche, e in un occhio, quello sinistro, che divenne viola e nel corpo cosparso di blu e rosso in alcuni punti.
Eravamo usciti vittoriosi e non ci saremmo mai più separati.
Ma le nostre azioni portarono in superficie segreti, disprezzo e preoccupazione.
Le piaghe portarono il popolo a chiamarci i figli del ghiaccio e del fuoco, Lady Stark iniziò ad ignorare sua figlia e a denigrare me ancora più aspramente rispetto al solito. Io non me ne preoccupavo ma vedevo che Arya ci stava male. Quello che io consideravo un padre iniziò a darmi sguardi gelidi, di ghiaccio secco, senza che io avessi fatto qualcosa o forse non ne ero solo cosciente.
Area portò la soluzione di tutto ciò: dopo le nostre gesta di ghiaccio e fuoco, Arya passava più tempo in compagnia degli dèi, con me al suo fianco, ma non riuscivo a capire il perché di quell’improvviso cambiamento. Dopo settimane, la mia adorata sorellina me lo spiegò:
“John, noi siamo stati salvati dagli antichi dei e dobbiamo la nostra vita a loro. Riesci a sentirli? Gli alberi sussurrano, le foglie ti accarezzano …. spetta a noi ascoltare. Io riesco a sentirlo adesso, riesco a parlare con loro e loro …. mi confidano segreti e profezie. Vieni con me”.
E mi portò allo stagno degli dèi e più in fondo, in una grotta abbandonata da tempo, e lì mi mostrò uno stagno di fuoco e ghiaccio in cui potevo vedere passato, presente e futuro.
Lì scoprimmo il mio lignaggio, la canzone del ghiaccio e del fuoco e di ciò che sarebbe successo di lì a poco. Sapevo che saremmo dovuti stare insieme per sopravvivere. Non potevo lasciarla. E così … cambiammo il destino del mondo.
Alla nascita di Rickon, abbandonato da tutta la famiglia per essere il più piccolo, Arya ed io diventammo i suoi genitori; Evitammo il fidanzamento di Sansa con Joffrey, evitammo che Bran scoprisse il segreto dei Lannister, facemmo amicizia con Tyrion, evitammo la morte di nostro padre e quella del re. Per alcuni anni evitammo la guerra ma non potevamo evitare tutto. Chiedendo in giro, incontrammo un uomo senza volto.
“i tuoi occhi sono Rossi, il colore della morte … sei sua figlia: la figlia del Dio dai 1000 volti”.
Ingaggiamo il Lorathi per trovare le uova dei Draghi e Arya aiutò indirettamente Danerys a partorire suo figlio vivo. Non mi disse mai come fece ma la futura regina delle ceneri non si interessò più al trono di ferro e non maturò quella pazzia tipica di suo padre.
Appena Arya fiorì … dicemmo tutta la verità a nostro padre. Lui non ne fu contento ma capì. Ci sposammo in fretta e iniziamo a viaggiare nei sette regni: avevamo poco tempo e dovevamo sfruttarlo.
Andammo nelle principali casate dei sette regni e ci facemmo numerosi amici, tutto per evitare un conflitto troppo cruento per il popolo.
E iniziammo una rivolta. Non fu facile ma con la nascita dei Draghi nelle nostre mani, le principali casate dalla nostra parte e l'adorazione di Essos per noi, riuscimmo a scavalcare Cerci e Joffrey.
Ci furono vittime ma tutti vissero felici. Io divenni re e Arya la mia regina. I Targaryen erano di nuovo sul trono; avemmo numerosi eredi e numerosi draghi. Arya fu una madre perfetta, acclamata dagli stranieri e dal popolo mentre io mi occupavo dei signori. Ci occupammo anche dagli Altri: facemmo un patto di sangue così nessuno scopri uno dei più grandi segreti del Nord.
Avemmo una lunga vita, piena di felicità, sorrisi e persone accanto. Rimanendo sempre insieme, in tutto.


 

Due facce della stessa medaglia.
Una cosa sola …. una canzone del ghiaccio del fuoco.




Fine



 
  
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