Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: pampa98    18/10/2020    3 recensioni
[Quarta classificata a pari merito al contest 'Fast 'n' Flash writober' indetto da Carmaux sul forum di EFP]
Alcuni anni dopo la fine della guerra, Jaime ripensa ai fantasmi del suo passato, ma sa che avrà sempre al suo fianco una persona pronta a sostenerlo sempre.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brienne di Tarth, Jaime Lannister
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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SUNSHINE
 



Una leggera brezza si levò sui prati verdi di Tarth, facendo oscillare i fili d’erba sul corpo di Jaime. Quello era il suo luogo preferito, in cui si rifugiava quando aveva bisogno di restare solo con i suoi pensieri – anche se, nel corso degli anni, quei momenti erano diventati sempre più sporadici.
Era stata Brienne a consigliargli di cercare un posto tutto suo, come lo aveva lei sin da quando era una bambina. Non lo aveva mai biasimato per questo suo bisogno, consapevole che, nonostante i sentimenti che provava per lei, le ombre del suo passato non potevano essere cancellate con tanta semplicità. La sua capacità di comprenderlo e accettarlo com’era era uno dei motivi per cui Jaime l’amava.
Sospirò, chiudendo gli occhi e lasciando che il Sole autunnale gli riscaldasse il volto. Ogni tanto i fantasmi del suo passato tornavano a fargli visita nei sogni, ombre anonime che gli ricordavano i suoi numerosi fallimenti. Solo Cersei si mostrava nella sua bellezza, abbagliata da una luce verde che diventava sempre più calda man mano che si allontanava da lui, mentre Jaime cercava – ancora – di trattenerla. Il suo ricordo era doloroso, e sognarla accanto a Brienne lo faceva sentire meschino, come se la stesse tradendo. Come se una parte di lui gli volesse rinfacciare che non aveva davvero donato tutto il suo cuore alla donna che aveva sposato. Una volta aveva deciso di affrontare quell’argomento con Brienne, combattendo il proprio disgusto e la propria vergogna. Le aveva detto che odiava che Cersei fosse ancora presente nella sua vita e che avrebbe voluto semplicemente rinnegarla.
«Rinnegare lei sarebbe come rinnegare una parte di te» gli aveva risposto lei, con quella comprensione mista a disagio che provava sempre quando parlavano di sua sorella.
Jaime le aveva dovuto dare ragione: Cersei era una parte di lui, un’ombra sulla sua anima che un tempo era stata anche la sua luce. Non poteva disfarsene – non voleva disfarsene. Quello, tuttavia, non significava che fosse felice delle sue visite notturne.
Sentì dei movimenti accanto a sé e il Sole fu oscurato da qualcosa che iniziò a solleticargli il naso.
«Mi hai scambiato per un gatto?» chiese, sorridendo.
«Non è il simbolo della tua casata?»
Jaime rise, fermandole la mano per stringerla nella sua.
Brienne si sdraiò su un fianco, appoggiando il volto sulla mano libera.
«Comincia a fare freddo» commentò lei, «e gli alberi hanno iniziato a perdere le foglie.»
«Vedo. Hanno un bel colore, però.»
Brienne annuì, osservando la foglia arancione abbandonata sul suo petto. Gli passò una mano tra i capelli, che avevano ormai perso il loro caratteristico colore dorato, e Jaime le sorrise.
«Che c’è?» gli chiese.
«Sdraiati un po’ con me.»
Allungò il braccio mutilato, in modo che Brienne potesse poggiare la testa sul suo petto. Jaime la strinse a sé, inspirando il profumo di mare che aleggiava su di lei.
I suoi sogni erano pieni di oscurità, ma al risveglio sapeva di avere una luce luminosa a proteggerlo.
   
 
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