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Autore: Alex Ally    18/10/2020    0 recensioni
Ozai e Azula sono stati sconfitti e nel mentre la guerra è finita, ma ciò non significa che sia finita anche la storia del Team Avatar.
Cos'è successo prima dell'incoronazione di Zuko?
E sopratutto prima del bacio tra Aang e Katara?
Vediamo di scoprirlo.
Argionamento una volta la settimana.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Katara/Aang, Mai/Zuko, Suki/Sokka
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno: Aspettare.

Mille emozioni le turbinavano in testa, ma una su tutte stava predendo il sopravento: la paura.
Continuava a dirsi che era inutile, che sarebbe tornato sano e salvo da lei ma la realtà era che non aveva garanzie per quello oltre alla sua stessa fede ed era molto più semplice avere fede quando non aveva la mente cosi libera.
Fino a quel momento si era concentratta sulla guerra e sul combattimento con Azula ed era riuscita a non pensare troppo alla possibilità, alquanto alta doveva ammeterlo, di non rivederlo più.
L'unica cosa che voleva adesso era stringerlo a sé assicurandosi che stesse bene, vedere il suo sorisso allegro e i suoi occhi grigi.
Il non sapere se avesse sconfitto Ozai la stava facendo impazzire, non poteva perderlo di nuovo non sarebbe stata in grado di sopportare nuovamente quel dolore.
Ironicamente era proprio quello il motivo per cui si trovava lì alla Nazione del Fuoco e non con lui e gli altri, Sokka di sicuro aveva raggiunto il luogo dello scontro visto che era la tragliettoria dei dirigibilli che avrebbe dovutto fermare con Suki e Toph.
All'inizio voleva andare da Aang, ma poi quando Iroh aveva detto che molto probabilmente Azula era rimasta al palazzo reale aveva deciso di accompagnare Zuko. Doveva ancora pargarglierla per quello che aveva fatto ad Aang. Sapeva che la vendetta non era la soluzione, ma questa volta era diverso, Azula doveva essere fermeta e voleva essere lei a farlo.
Per colpa sua aveva passato delle settimane infernali ad aspettare che Aang si svegliasse dal coma, sentiva che era suo dovere fermala come non era riuscita a fare a Ba Sing Se.
E ci era riuscita, alla fine era stata lei la contadina della tribù dell'acqua, come la chiamava lei, a fermarla e questo pensiero la rendeva molto soddisfatta.
Ora però che era tutto finito i dubbi e le paure stavano tornando a tormentarla, sul fatto che Aang riuscisse a battere Ozai non aveva dubbi. Sapeva che c'è l'aveva fatta, ma la vittoria non significava anche sopravivenza.
Sia che avesse vinto o perso c'era sempre una possibilità che Aang non fosse sopravissuto ed era questo pensiero ad aggitarla.
Non era neanche riuscita a parlare con lui, era andata a svegliarlo quando vide che era scomparso senza lasciare traccia e questo accreseva solo la sua paura di non riuscire più a vederlo.
Forse se la sera prima fosse stata più solidale con lui non sarebbe sparito?
«Tutto bene?» le domando Zuko avvicinandosi a lei.
«Si. Hai già finito di parlare con i saggi?» chiese Katara per sviare la conversasione.
L'ultima cosa che le serviva era che qualcuno le facesse aumentare l'ansia con ipotesi negative e Zuko era un campione quasi quanto suo fratello nel rovinarle l'umore.
«La mia incoronazione ufficiale si terrà tra tre giorni, sono il minimo per informare le truppe della fine della guerra e preparare il resto.» rispose Zuko.
Non aveva detto niente, ma Katara senti le parole inespresse di Zuko.
Quel se che continuava a pendere sulle loro teste pronto a cader loro addosso con il peso delle conseguenze buone o cattive che fossero.
«Se ti fa sentire meglio posso immaginare come ti senti.» disse Zuko.
«N'è dubito.» rispose secca Katara.
Non voleva parlare, possibile che non l'ho capiva e poi di certo non poteva capire come si sentiva lei.
D'accordo era preoccupato per loro, ma era preoccupato per i suoi amici, Katara invece... Aang non era solo suo amico era il ragazzo che amava.
«In realtà...» inizio Zuko, ma Katara lo fulmino con lo sguardo.
Solo una volta aveva visto quell'espressione, quando l'aveva minacciato di ucciderlo se avesse fatto qualcosa ad Aang. Il principe capì che era meglio lasciare sola la ragazza durante l'attessa.
Anche se Katara non gli credeva lui almeno in un certo senso poteva capirla. Anche lui era preoccupato per la ragazza che amava, anche lui non sapeva se Mai fosse viva o no, aveva traditto Azula per farlo scappare di prigione. Di norma a quel punto avrebbe preso il suo posto in una cella della Roccia Bollente, ma Azula non faceva mai nulla che rientrasse nella norma e inoltre sapeva bene come sua sorella potesse essere crudele e vendicativa.
Per quanto n'è sapeva aveva...
Zuko fu percosso da un brivido al solo pensiero, se fosse successo qualcossa a Mai non se l'ho sarebbe mai perdonato. Le aveva spezzato il cuore eppure lei l'aveva salvato ben sappendo a cosa andava incontro, aveva affrontato Azula per lui.
Giuro a se stesso che la prima cosa che avrebbe fatto come Signore del Fuoco era scoprire dove si trovasse Mai e sopratutto se stava bene, intanto avrebbe liberato i prigionieri nella capitale ma la Roccia Bollente rispondeva solo ad ordini diretti della famiglia reale e di sicuro dopo quello che aveva fatto aveva perso quel diritto almeno temporaneamente.
In quel momento in cielo accade qualcossa, si alzarono due fasci di luce uno azzurro e l'altro arancione.
Sembrava una lotta tra quelle due luci, all'inizio pareva che quella arrancione avesse soprafatto completamente quella azzurra, ma poi fu quest'ultima ad innondare il cielo in un bagliore che a Zuko ricordava quello che aveva visto al Polo Sud tempo fa.
Quel fascio che aveva seguitto sperando di trovare l'Avatar, quello stesso fascio che gli aveva cambiatto la vita per sempre.

“Aang.” penso Katara mentre assisteva a quelle strane luci che erano apparse in cielo.
Non sapeva perchè aveva pensato subito a lui, ma nonostante ciò si sentiva stranamente più tranquilla di prima mentre vedere la luce azzurra vincere quella strana battaglia, come se fosse un segnale che Aang sarebbe tornato da lei sano e salvo.
Infondo era stato proprio un fascio di luce a fargli incontrare quando l'aveva tirato fuori dall'iceberg, se solo avesse saputo che si sarebbe innamorata di lui quel giorno.
Si, n'è era certa sarebbe tornato da lei e poi sarebbero sempre stati assieme.
  
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