La mia vita è un racconto al contrario. Sapete di cosa parlo?
Kanie sospirò, la penna ricadde pesantemente sulla scrivania. Inchiostro, nero e denso come sangue appena versato, luccicava alla fioca luce della sua stanza, arricciato in lettere sottili ed eleganti. Sembrava danzassero sulla carta. S'immaginò quale macabro ballo potesse improvvisare la storia della sua vita, se avesse avuto un paio di gambe. Probabilmente qualcosa che oscillasse tra il ridicolo e il disturbante.