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Autore: ljkeavjrgjn    19/10/2020    1 recensioni
Storia ispirata dal 04x18. Come reagisce Santana sapendo della "sparatoria" a scuola? Ovviamente, si tratta di una Brittana. Buona lettura :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Kurt Hummel, Rachel Berry, Sam Evans, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Santana Lopez, 18 anni, era sdraiata sul divano del suo loft di New York. Loft che divideva con Rachel Berry, odiosa, e Kurt Hummel, fastidioso. La latina aveva costantemente mal di testa, forse legato al fatto che i suoi due coinquilini cantavano canzoni dei musical di Broadway ogni secondo. Si fissavano con un determinato musical per qualche settimana, le facevano odiare quelle stupide canzoni e poi passavano a un altro. Ora era il turno di Heathers.
"Honey, what you waitin' foooor? Step into my candy store!" cantavano i due dall'altra stanza, mentre Santana cercava di guardare il finale di stagione di Gossip Girl. Stava recuperando la serie, che non aveva visto appena uscita, ed era arrivata alla fine della seconda stagione. Sperava che Blair Waldorf, ormai la sua fantasia sessuale più importante, riuscisse a ricevere quelle tre parole da Chuck Bass. E una parte di lei immaginava di essere Chuck, per poter avere Blair tutta per lei.
"Stai ancora vedendo quella cavolata?" chiese Rachel, entrando nella stanza, con la sua solita voce acidula e fastidiosa. A Santana veniva voglia di spaccarle qualcosa in testa. 
"Non è una cavolata." affermò Kurt, sedendosi accanto all'amica ispanica e mettendole un braccio intorno alle spalle "Allora? Gliel'ha detto?" chiese, curioso. 
Santana, troppo concentrata sulla serie per scansare il braccio di Kurt, rispose solo muovendo la testa da un lato e dall'altro. Il ragazzo rimase deluso dalla risposta negativa e tornò a guardare la serie. 
Forse a Santana piaceva tanto la storyline di Blair e Chuck perché le ricordava la sua vita. La sua relazione con Brittany. Chuck, esattamente come lei, non riusciva ad ammettere i suoi sentimenti per un'altra persona e questo portava a una miriade di problemi. All'ispanica faceva ancora male ricordare Brittany. Ormai si erano lasciate da mesi, ma era più che ovvio che la latina fosse ancora innamorata della bionda. L'unica cosa che Santana voleva in quel momento era Brittany tra le sue braccia. Ma ora la ragazza aveva Sam e erano innamorati. Il pensiero che la bionda potesse essere innamorata di qualcun altro le faceva ancora male, anche se era giusto. Sarebbe stato egoistico desiderare il contrario. 
"Ma come è partito?!" esclamò Kurt, scattando verso la TV e interrompendo i pensieri di Santana. Lei stessa era abbastanza confusa e infastidita, ma stava pensando a Brittany e si era distratta. 
"Mh...cosa?" chiese la ragazza, girandosi verso il suo coinquilino. 
"Non stavi ascoltando?" domandò il ragazzo, improvvisamente preoccupato per la sua amica.
Lei si morse il labbro, sentendo che stava per scoppiare a piangere a causa dei ricordi che aveva appena rivissuto. Ma non poteva piangere davanti a lui, quindi mise in pausa la serie e andò in bagno, dove aveva lasciato il telefono. Nel tragitto incontrò Rachel, che provò a fermarla chiedendole cosa non andasse, ma lei la spostò e continuò a camminare
"Zitta, Berry" disse, chiudendo la porta del bagno dietro di sé. 
Si sedette sul water e prese in mano il suo telefono. In quell'istante le arrivò un messaggio da Trouty Mouth. Strano che Sam le scrivesse in orario scolastico. Forse aveva qualche problema con quella sua bocca enorme? Oppure...
No, non poteva essere. Se fosse successo qualcosa a Brittany, l'avrebbe saputo dentro, ne era convinta. No, sicuramente non era successo niente, continuava a ripetersi, in ansia. Sentiva il cuore battere più velocemente e non aveva il coraggio di aprire il messaggio.
Mentre leggeva il primo, cominciarono ad arrivare altri, ma lei non ci fece caso. Il primo messaggio diceva: 


Santana. Ci sono stati due spari a scuola


La ragazza si portò una mano al cuore. Aveva sentito una specie di pugnalata e aveva reagito d'istinto. Ma ovviamente si era immaginata tutto. Nessuno aveva provato ad ucciderla.


Santana, è una cosa seria.

Non scherzerei su una cosa del genere. 

Santana, noi siamo tutti nell'aula canto, al sicuro.
 


Al quarto messaggio tirò un sospiro di sollievo. Loro erano al sicuro. Brittany era al sicuro. 


Ma lei no. 


Altra pugnalata. Stavolta più forte.


Era in bagno. Nessuno ha sue notizie.

Santana, sto impazzendo.


Santana chiuse gli occhi per frenare in qualche modo le lacrime. Tanto sapeva benissimo anche lei che non si sarebbero fermate. 


Santana, rispondimi almeno. 


Ma la ragazza non rispondeva: era uscita dal bagno e stava andando verso la porta del loft. Le lacrime le rigavano le guance, quindi cercò di asciugarle con il dorso della mano. 
"Dove vai?" chiese Rachel, con la sua voce fastidiosissima alle orecchie dell'ispanica. 
"Santana, cosa succede?" domandò invece Kurt, prendendole il braccio e facendola girare. Lei, non riuscendo a parlare, gli passò il telefono e gli fece leggere i messaggi. Anche la ragazza più bassa si avvicinò e lesse tutto. 
"Santa Barbra!" esclamò la Berry, prendendo le chiavi della macchina. 
Santana però a quel punto si era ripresa il telefono e stava già correndo lungo le scale del loft. Arrivata all'uscita del palazzo, cercò di chiamare un taxi, senza grandi risultati. 
Rachel la raggiunse e mise una mano sul suo braccio.
"Andiamo con la mia macchina" affermò, sicura. 
La latina annuì soltanto, non riuscendo a dure una parola. I tre salirono in macchina e Rachel mise subito in moto, dirigendosi verso l'uscita della città. 
Santana si era presa il viso tra le mani e Kurt, seduto dietro accanto a lei, la strinse in un abbraccio.
"S-se le f-f-fosse successo qualcosa...i-io non ce-ce la farei..." riuscì a dire la ragazza tra i singhiozzi. Kurt, tenendola ancora stretta a sé, prese il telefono dalle sue mani e rispose a Sam. 


Sam. Sono Kurt. Santana non è in grado di scrivere in questo momento. Stiamo arrivando. 


"Tesoro, devi stare tranquilla. Andrà tutto bene. Lei sta bene" Kurt cercò di rassicurare la ragazza, anche se le parole suonavano false alle sue stesse orecchie. 
Tanto Santana non aveva neanche recepito quelle parole: era come in uno stato di trance. L'unica parola che continuava a girare nella sua mente era Brittany. Se Brittany fosse morta (anche solo pensare quella parola le faceva male al cuore) lei non sapeva se sarebbe riuscita ad andare avanti. Non sarebbe più stata la stessa: si sarebbe trasformata in un'altra persona. In un'altra triste persona. Ma il pensiero che non riusciva ad lasciarla in pace era che non aveva detto alla ragazza che la amava per l'ultima volta. Se fosse morta, non avrebbe mai saputo che Santana la amava ancora. Cominciò a pregare sottovoce. Lei, che non credeva più in Dio da anni. Lei, che era convinta che non si potesse salvare una vita con una preghiera. Lei si mise a pregare. E, visto che non ricordava le preghiere che le erano state insegnate da piccola, le creò lei, inventando le parole. 
"Ti prego, Dio. Ti prego, non portarmela via. Ho bisogno di lei per andare avanti. Non posso sopravvivere senza di lei" sussurrò la ragazza, ma sia Rachel che Kurt la sentirono.


Spazio autrice
okay, raga. Non so cosa sia. So solo che mi sono sempre chiesta come abbia reagito Santana alla notizia degli avvenimenti di "Shooting Star". Cioè, non credo che l'abbia presa benissimo. Comunque ci saranno altri capitoli, almeno due. 
Buona lettura a tutti :)
   
 
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