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Autore: Kim WinterNight    19/10/2020    10 recensioni
Delle semplici pillole di demenzialità.
Un'immersione nella quotidianità di due ragazzi che si amano e si divertono insieme.
Martin e Joe, come al solito, ne combineranno di tutti i colori.
- Raccolta partecipante alla challenge "Just stop for a minute and smile" organizzata da Soul Mancini sul forum di EFP.
- 9: "Il vento è fuori", si è classificata SESTA a pari merito al contest "Fast 'n' Flash Writober" indetto da Carmaux sul forum di EFP.
- 12: "In un caffè", si è classificata SESTA a pari merito al contest "Tra il Dove e il Quando" indetto da _Earth_ sul forum di EFP.
- 14: "Alla fine l'acqua è sempre fredda", si è classificata QUINTA a pari merito al contest "Dimmelo Con Queste Parole" indetto da _Earth_ sul forum di EFP.
- 2: "Finestra assassina", 3: "Retrogusto strano", 8 "Simpatica anziana", 15: "Destra o sinistra?" e 16: "Supposizioni intelligenti" partecipano alla "Real Life Challenge" organizzata da ilminipony sul forum di EFP.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Martin&Joe'
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Il vento è fuori
 
 
 
 
 
 
Una folata di vento più violenta delle altre fece tremare Martin.
Nonostante fosse sotto le coperte, l’ululare fuori dalla finestra lo stava terrorizzando ogni istante di più.
Si raggomitolò meglio su se stesso e strinse le braccia attorno al corpo: detestava quel maledetto evento atmosferico, lo spaventava l’idea che potesse distruggere qualsiasi cosa formando una tromba d’aria, mettendo in pericolo la vita di qualcuno.
Joe si mosse accanto a lui e poco dopo Martin avvertì la mano del suo ragazzo tra le scapole.
Rimase immobile, sperando che non si accorgesse che era sveglio e tremava come una foglia per colpa di qualche folata di vento.
Tuttavia Joe era praticamente impossibile da ingannare.
«Ehi» mormorò poco dopo il riccio.
«Ti ho svegliato.»
«Ero già sveglio. Stai tremando un sacco, hai freddo?» domandò ancora Joe, stringendosi a lui e appoggiando la guancia sulla sua schiena.
«No…»
«Hai paura?»
Martin tacque, temendo che Joe potesse prenderlo in giro a vita per una rivelazione del genere.
«Di cos’hai paura?» La mano sinistra di Joe risalì lungo il suo braccio e cercò il suo viso, accarezzandolo piano.
L’ennesima folata di vento fece trasalire Martin e un piccolo sospiro gli sfuggì dalle labbra. «Non senti quanto è forte? Mi terrorizza, io…»
«Non ci credo! Mi dici sempre che sono una lagna perché ho paura di tutto, e ora tremi come una femminuccia per un filo di brezza?» scherzò Joe, solleticandogli il lobo dell’orecchio.
«Non ho mai conosciuto una persona più incoerente di te» sbuffò Martin, pentendosi di aver esternato quella sua debolezza.
«In che senso?»
Il moro si rigirò nell’abbraccio e appoggiò la fronte a quella dell’altro. «Se mi permetto di scherzare sulle tue tragedie quotidiane, mi urli contro per ore! Anch’io dovrei offendermi perché mi stai prendendo in giro, invece…»
Joe gli prese il viso tra le mani e si sporse per baciarlo sulle labbra, un gesto tenero e delicato. «È vero, hai ragione. Sono un idiota.»
Martin rimase in silenzio e si aggrappò a lui in un abbraccio bisognoso, come se quel ragazzo che necessitava sempre di protezione – che lui stesso aveva deciso di proteggere dal primo momento in cui l’aveva conosciuto – ora rappresentasse la sua unica ancora di salvezza.
Joe ridacchiò contro il suo collo. «Il vento è fuori da questa stanza, stai tranquillo. Ci sono io con te, non ti succederà niente» lo rassicurò in tono deciso, fu un mormorio tranquillo e pacato.
Il cuore di Martin si riempì di un’infinita tenerezza: portò una mano a scompigliare appena i ricci chiari del compagno e sorrise. «Ti va di raccontarmi qualcosa? Se ti sento parlare, non ascolterò il vento!» propose.
Joe rimase in silenzio per un po’, intento ad accarezzargli piano la schiena.
«Allora?» insistette Martin.
«Ehi, non mettermi fretta!» lo rimbeccò l’altro, intrecciando le dita tra i suoi capelli per tirarne una ciocca.
Martin cercò le sue labbra per rubargli un altro rapido bacio. «Okay, scusa» sussurrò.
Joe sorrise e, continuando a riempirlo di carezze capaci di rilassarlo, cominciò a parlare.
 
 
 
 
 
 
♥ ♥ ♥
 
[Prompt 35: “Non ho mai conosciuto una persona più incoerente di te.” / Prompt 50: “Ehi, non mettermi fretta!”]
 
Ciao a tutti ed eccomi con un capitoletto meno demenziale e più fluffoso sui miei bambini :3
Ecco, abbiamo sempre visto Martin come una roccia, capace di proteggere Joe da qualsiasi cosa e di tranquillizzarlo in ogni situazione… ma non possiamo dimenticare che anche il caro Martin è un essere umano, con le sue paure e le sue fragilità!
Ed ecco che si scopre che ha paurissima del vento, specialmente quando è tanto forte! Questa fobia ha anche un nome – scoperto grazie al contest “Scriptophobia” di Soul – ed è Ancraophobia! XD
E niente… Joe stava piagando (?) come suo solito, ma poi si è dimostrato tanto amorevole e comprensivo con il suo amato, e il mio cuore intanto si è sciolto in mille petali colorati (???)
Okay, sto vaneggiando, non fateci caso ^^”
Un ringraziamento speciale va a Carmaux che ha indetto un contest bellissimo e mi ha subito ispirato per scrivere questa flashina con uno dei suoi stupendi pacchetti *___*
Grazie anche a tutti voi che ancora mi seguite, alla prossima ♥
  
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