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Autore: Meramadia94    19/10/2020    1 recensioni
[Sandokan]
Yanez scompare dal Kiltar, destando la preoccupazione di Sandokan. Dietro al suo sequestro vi sono James Brooke, ex governatore del Borneo, e Teotokris, entrambi decisi a saldare una volta per tutte i loro conti in sospeso con i due amici.
Yanez, prigioniero, conosce e si innamora della bella Aida, una bayadera in ostaggio dei suoi aguzzini. In attesa che la Tigre venga in suo aiuto, decide di elaborare un piano per salvare la sua vita e quella della ragazza.
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quella notte il mare era limpido e calmo. 
La luna e le stelle si riflettevano sulla superficie dell'acqua e sembravano tanti diamanti che luccicavano. E poi c'era tanta pace... un silenzio che sembrava quasi irreale.
Insomma, era una notte meravigliosa, una di quelle che pareva fatta apposta per stare sul ponte della nave ed aspettare l'alba per godersi lo spettacolo della luce che si riappropriava del mondo...
Eppure Sandokan quella notte,provava solo un senso di vuoto e malinconia. Poteva contare sulle dita di una mano le volte in cui era andato per mare senza Yanez... ed in tutte quelle occasioni aveva la certezza che l'avrebbe rivisto o in assenza di quello, sapeva che era al sicuro.
In quell'occasione invece non sapeva niente... non sapeva nè dov'era, nè come stava... nemmeno se era ancora vivo.
Scacciò quel pensiero dalla sua mente.
Non aveva senso darsi da fare per rapire una persona ed organizzare giorni di appostamento per far andare in porto la cosa per farla fuori.... era ancora vivo. Doveva.
Gli mancava da morire.
Si sentiva come se gli avessero staccato un braccio o una gamba. Forse il resto del corpo, con un po' di buona volontà e spirito di adattamento, avrebbe ripreso funzionalità... ma non sarebbe mai tornato come prima.
Non ci poteva pensare di vivere tutti gli anni che si presentavano senza il suo '' fratellino'' accanto. Senza la sua vitalità, la sua energia, la sua quasi totale ed apparente incapacità di vedere il lato nero ed il prendere le situazioni con leggerezza per poi essere il primo a seguirlo in missioni senza alcuna garanzia di tornare... ed il suo riuscire sempre a trovare un modo per essere allgro anche quando non ci doveva essere spazio che per la paura e la disperazione.
In un gruppo c'era bisogno di due leader. Sempre e comunque. Lui era il più carismatico tra tutti loro, il più adatto per guidarli e questo non facevano che ripeterglielo le sue tigri oltre che se fosse stato necessario si sarebbero gettati nelle fiamme dell'inferno con un sorriso sulle labbra, per lui.
Ma c'era bisogno anche di una persona che riuscisse a tenere uniti i componenti della ciurma ed alto il morale anche quando la situazione era da panico... e quella persona era Yanez.
Il suo compagno di avventure... il fratello che aveva sempre desiderato e mai avuto... il suo migliore amico e confidente...
A breve avrebbero raggiunto Labuan. Sapeva che era passato troppo poco tempo e che probabilmente Lord Guillonk non sarebbe riuscito a dar loro informazioni degne di quel nome, ma forse a Labuan c'era ancora qualche fedelissimo di James Brooke che l'aveva aiutato, forse nei giorni precedenti era successo qualcosa di anomalo che poteva collegarsi al rapimento di Yanez... se c'era lui l'avrebbe trovato. E se come pensava era proprio Brooke la mente criminale che aveva architettato tutto, stavolta, invece di riconsegnarlo agli inglesi l'avrebbe strangolato con le sue stesse mani.
Non era riuscito a proteggere i suoi genitori dalle fiamme, la notte che Brooke diede l'ordine di massacrarli come bestie, ma avrebbe salvato Yanez a costo di morire nel tentativo.
Sbarcarono a Labuan dopo due ore, e vi erano già Lord Guillonk e le sue guardie migliori ad aspettarli al porto.
- Eccellenza...- fece Lord Guillonk eseguendo una cortese riverenza nei confronti di Sandokan - è sempre un piacere rivedervi.-
- Già...- fece l'interpellato - peccato però che questa non sia una visita di piacere.-
- Perciò è sicuro.... dove l'avete cercato?- fece Lord Guillonk.
-Dappertutto. Ho fatto passare al setaccio tutto il Kiltar, ed anche se fosse andato via di sua volontà prima mi avrebbe avvertito... no, gli è capitato qualcosa di grave, me lo sento...-
- Va bene, ma ora cercate di calmarvi... risolveremo la questione.- fece Lord Guillonk -piuttosto, siete certo che sia opera di Brooke?-
- Conoscete qualcuno che potrebbe odiarmi fino a questo punto, oltre a lui?- fece il rajah.
- Guillonk, per favore...- lo implorò Marianna quasi piangendo -se di recente è successo qualcosa a Labuan che possa essere collegato alla scomparsa di Yanez... se avete ricevuto qualche notizia strana... ditecelo. E' questione di vita o di morte.-
- Beh... se c'entri o meno Brooke non lo so davvero...- fece Guillonk - ma di recente, a Labuan è successo qualcosa... ma credo si tratti di una questione totalmente differente...-
-Questo lasciatelo decidere a me.... di che si tratta?- fece Sandokan risoluto.
...
...
...
-Ce ne andremo da qui, Paco...- fece Yanez armeggiando con un chiodo che era riuscito a sfilare dal letto, già sgangherato di suo, cercando di far scivolare via i cardini della porta -almeno spero.-
Era già una buona mezz'ora che tentava di disarcionare la porta per cercare di uscire... se fosse riuscito a scappare senza far capire a nessuno che non era più dove doveva stare, avrebbe avuto circa un'ora, forse due di vantaggio... il tempo necessario per arrivare alla spiaggetta che era riuscito a vedere dalla finestra e magari a '' prendere in prestito'' una scialuppa... non sapeva da che parte dirigersi, ma forse era meglio perdersi in mezzo al mare ed avere la speranza di farsi raccogliere da un peschereccio o da una nave di passaggio che stare lì ad aspettare di fare la fine del topo.
Il piano di Brooke era banale. Sembrava la trama di un romanzetto che leggevano le fanciulle annoiate, una mossa classica che non aveva niente di nuovo... prendere la cosa a cui il nemico teneva di più ed usarla contro di lui.
Mossa classia e prevedibile... però ci aveva visto giusto. Sandokan non l'avrebbe mai lasciato nei guai, e di certo sarebbe venuto a riprenderlo... e allora Brooke gli avrebbe sicuramente tirato qualche tiro mancino. Il suo fratellino era in gamba, ma le esperienze passate gli avevano insegnato che da Brooke ci si doveva aspettare di tutto ed anche di più.
Per non parlare di Teotokris...  non l'avrebbe ammesso mai, e non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di farglielo intuire... ma il pensiero di trovarsi nelle sue mani lo inquietava non poco... aveva avuto modo di sapere come trattava coloro che durante il regno dell'usurpatore del trono dell' Assam, avevano deciso di combattere per restituire la corona alla legittima sovrana del regno. Era riuscito a provare paura e sentire un  dolore  lancinante al solo sentire i resoconti dei prigionieri che Sandokan era riuscito a liberare.... nessuno di loro era mai stato ucciso, Teotokris ci stava attento, perchè Sindhia gli ordinava di torturarli senza ucciderli per avere qualche informazione sul capo... ma Sindhia non era lì, dubitava fortemente che gli avrebbe dato protezione anche se ci fosse stato... e poi non era Sindhia ad aver fatto la figura del fesso, ripetutamente, con l'autorità più alta che c'era nei paraggi... in poche parole, non c'era niente che fermava Teotokris dal torturarlo nel modo più brutale e feroce possibile.
- Ottimo motivo per alzare i tacchi quanto prima...- francamente si meravigliava che non fosse ancora venuto a prenderlo...
Sentì dei passi.
-Dannazione... quand'è che imparerò a tenere la bocca chiusa?- fece allontanandosi dalla porta, imponendosi di mantenere la calma. Assunse una posa impettita e sorrise a braccia conserte.
Se proprio quella canaglia voleva fargli sputare sangue, tanto valeva fargli capire sin dal principio che non aveva intenzione di rendergli la vita facile.
Paco si mise in posizione d'attacco, quasi ringhiò, come a voler proteggere come poteva il suo padrone.
La maniglia scattò.
Ma sulla porta non apparve Teotokris. 
Nè Brooke.
Anzi, non era una visione sgradevole dopo tutto...
Si tratta di una giovane fanciulla di circa ventidue anni. Carnagione olivastra, due scheggie d'ambra incastonate negli occhi, fluenti capelli castani. Indossava un costume di seta rosa, simile a quello di una bayadera.
Nelle mani teneva un vassoio con un piatto fumante, una piccola pagnotta, una bottiglia ed un bicchiere.
Ai polsi aveva le catene.
- E tu chi sei?- fece Yanez.
La ragazza sorrise, prima di rispondere.
...
...
...
- Aida Costas?- fece Sandokan -chi sarebbe?-
Lord Guillonk non gli negò certo risposta - E' la figlia di un uomo molto rispettato a Labuan. Non è ricco e non ha origini nobili, ma è dotato di grande saggezza e cultura, ecco perchè gli abitanti di Labuan lo rispettano. E sua figlia.... beh, senza offesa, Marianna...- fece l'uomo guardando con affetto ed ammriazione, la donna per cui continuava a nutrire un sentimento di affetto ed ammirazione, e che aveva sperato un giorno vedere come sua moglie - è considerata la ragazza più bella di Labuan. Molti uomini hanno chiesto la sua mano, ma lei si è sempre rifiutata.
Suo padre ha girato tutto il mondo quando era giovane, poi si è trasferito qui assieme ad una ragazza conosciuta durante un viaggio in Spagna e l'ha sposata... una certa Ana Rivera.
Da quello che so, la signorina Aida dava piccoli spettacoli danzando per strada, da quanto aveva perso il lavoro alla locanda e la biblioteca di suo padre aveva iniziao ad andare male.
- Come mai ne parla al passato?- fece Kammamuri - Ha trovato un altro lavoro?-
-Da quanto ne so....- fece il governatore -Da un po' di tempo a questa parte, un mese, per la precisione... si è visto solo il signor Fernando Costas andare in giro.-
- E Aida? - fece Sandokan.
- Nessuno l'ha più vista.- fece Lord Guillonk.
- Nessuno l'ha cercata?- fece Kammamuri.
Lord Guillonk rispose -Abbiamo iniziato a cercarla quasi nell'immediato... ma poi suo padre ha detto che la figlia era andata a vivere per un po' in Spagna, dove era nata e cresciuta la madre. Molti hanno trovato strano che avesse lasciato andare la figlia da sola in Europa, e dalla sera alla mattina per di più... ma non c'era motivo di non credergli.-
- Forse la signora Costas potrebbe dirvi di più su dove si trova la figlia, no?- fece Marianna.
- Temo sia impossibile, Miss...  la signora purtroppo è deceduta a causa di una febbre maligna, quando Aida aveva solo quattro anni.- fece Lord Guillonk - Però c'è qualcosa che non mi torna nel viaggio in Europa della signorina Costas.-
- E cosa sarebbe che non vi convince?- fece Sandokan curioso. C'era da dire che anche lui era poco convinto da questa storia e sentiva che c'era un collegamento con Yanez anche se non riusciva a vedere quale fosse.
Lord Guillonk per tutta risposta gli porse un biglietto.
-Lo abbiamo trovato ieri notte di fronte alla guarnigione.-
Sandokan lo lesse.
                          '' Indagate con più attenzione... Aida Costas non è partita di sua volontà.''
E lì comprese che non poteva essere affatto una coincidenza che dopo un giorno che aveva la certezza che qualcuno gli aveva protato via Yanez, arrivasse una lettera anonima in cui il governatore di Labuan veniva informato che una ragazza scomparsa era stata presumibilmente rapita. C'entrava anche lei. 
E probabilmente il signor Costas sapeva più di quanto non volesse far sapere in giro... forse Brooke aveva rapito sua figlia, magari per costringerlo a fargli da complice, intimandogli il silenzio, pena la vita della ragazza se fosse andato a denunciarlo... e lui gli avrebbe restituito la figlia. E si sarebbe ripreso Yanez.
...
...
...
- Scusa se ci ho messo tanto...' fece la ragazza mettendo il vassoio sul tavolo presente nella stanza - non riesco a muovermi come vorrei...-
- Certo... non ti preoccupare...- fece il portoghese andandole vicino -ti ringrazio... a proposito, io sono Yanez. E lui è Paco.- fece il giovane indicando il suo camaleonte.
- Ciao piccolo...- malgrado le catene le impedissero non poco i movimenti, riuscì a fare una carezza al piccolo rettile, il quale se ne stava buono buono a farsi arruffianare un po'.
- Non che non mi faccia piacere vedere un bel visetto... ma che ci fa una ragazza carina come te in un postaccio del genere?- fece Yanez.
La ragazza lo squadrò -Che sciocchezze... questa battuta la dici a tutte per caso?-
Paco si coprì la bocca con zampe superiori per soffocare una risata, con disappunto del portoghese.
- Beh... dipende. Funziona?- fece il portoghese - scherzi a parte... da quanto tempo sei qui?-
Aida sospirò sedendosi sulla sedia vicino al tavolo - E' da un mese che manco da casa mia... una sera, mentre stavo servendo la cena a casa mia sono entrati degli uomini armati sino ai denti... quella fu l'ultima volta che ho visto mio padre.-
-E poi cos'è successo?- fece Yanez.
- Ho passato delle settimane, legata come un'animale e con uno di loro che mi sorvegliava a vista, chiusa nella stiva di una nave. Poi, una settimana fa mi hanno portata qui.- rispose Bianca.
- E non hai mai provato a scappare?-
-Ci ho pensato molte volte... ma non ho mai avuto modo di attuare la mia fuga... e da quando sono qui è diventato pressocchè impossibile.- nel dir così ammiccò alla porta per fargli capire che anche se lei era entrata, non aveva aperto la porta e che le chiavi non erano in suo possesso.
Era sì libera di girare per quella specie di carcere sperduto in mezzo al nulla, ma solo per poco ed era sempre sotto stretta sorveglianza.
- Inoltre, se ci provo... quelli sarebbero capacissimi di uccidere mio padre... ammesso che sia ancora vivo, ovvio...-
- Allora è ufficiale... sei in un gran brutto guaio, ragazza mia...- fece Yanez -ma non preoccuparti, in un modo o nell'altro riusciremo a fuggire da qui.-
-Tu invece?- fece Aida -Come mai sei qui? Cosa vogliono da te?-
- Da me... almeno uno di loro, proprio nulla. Però gli servo come esca per attirare in trappola il mio amico Sandokan.-
- Il rajah del Kiltar, vuoi dire?- fece Bianca sopresa -'' adesso capisco...''- non c'era certo bisogno che il suo compagno di sventure le raccontasse  i motivi che spingevano l'ex governatore a desiderare morto il sovrano del Kiltar... quando si era scoperto che per avidità aveva fatto sterminare tutta la famiglia reale di quel regno, la regina Vittoria lo aveva dapprima sollevato da tutti gli incarichi ed onori che aveva ottenuto, e poi condannato a morte. Non che a Labuan qualcuno si fosse disperato... Brooke non faceva altro che tartassarli con tasse a non finire. Inoltre, spesso e volentieri, molti innocenti avevano finito per pagare per dei reati mai commessi. Suo padre aveva più volte denunciato questi atti di oppressione e lo aveva sfidato apertamente e non, finendo anch'egli nei guai.
Temeva che avrebbe fatto giustiziare il padre, ma per fortuna Brooke aveva avuto il buonsenso di tenere a mente che l'uomo era una personalità amata, benvoluta e rispettata in città e che se lo avesse fatto giustiziare si sarebbe ritrovato nella difficile situazione di dover fronteggiare una rivolta.
- Allora, a breve anche lui sarà nei guai...-
- No, non preoccuparti.- fece Yanez sorridendo - non c'è seriamente da preoccuparsi. Per prima cosa, nessuno può battere la Tigre. Ed anche se la uccidi, tornerà in vita. E poi, scapperemo prima.- come avrebbero fatto ancora non lo sapeva... ma già il fatto che una di loro potesse avere la possibilità di andarsene in giro, era già qualcosa.
Qualcuno bussò prepotentemente alla porta.
-QUANTO CI VUOLE A PORTARE UN PIATTO DI MINESTRA?!?- urlò quello che faceva la guardia alla porta.
Bianca quasi trasalì.
- Mi sa che devo andare...-
Yanez le bloccò un polso prima che uscisse - Abbi fede. Presto saremo fuori di qui.-
La giovane sorrise fiduciosa ed una volta che fu fuori dalla cella di Yanez, la guardia chiuse a chiave la porta.
Yanez si sedette a tavola ed iniziò a mandar giù la zuppa che la ragazza gli aveva portato. Per orgoglio o semplicemente per timore di essere avvelenato avrebbe dovuto rifiuatare qualsiasi cosa... ma se proprio avessero voluto ucciderlo per dare un dolore a Sandokan, come gli avevano corretto l'acqua con un sedativo avrebbero potuto anche metterci del veleno senza fare tanta fatica... e ad ogni modo avrebbe fatto meglio a mandar giù qualcosa, o al momento di scappare sarebbe stato talmente debole da svenire quasi a metà strada e non aveva la minima intenzione di essere utile a Brooke in nessun modo.
Spezzò il pane e fece delle palline con la mollica per fare in modo che anche Paco mangiasse qualcosa.
Forse a preoccuparlo era il non sapere come mai anche Aida era tenuta prigioniera... aveva la brutta sensazione che Brooke non l'avesse sequestrata solo per fargli da cameriera personale... ma non credeva che fosse coinvolta anche lei nelle trame dell'ex governatore... nei suoi occhi aveva letto paura, voglia di non arrendersi, apprensione... ma non malvagità. Ne era certo, lei non era altro che un'altra vittima di Brooke.
...
...
...
Brooke si versò un bicchiere di vino, soddisfatto.
- L'esca è stata lanciata.- fece l'ex governatore - e Yanez ha abboccato come un pivello.-
Teotokris non pareva troppo convinto, anzi, sembrava nervoso. Che Yanez e quella ragazza s'incontrassero o no, che facessero amicizia o meno, non gliene importava niente. Gli importava solo del momento in cui avrebbe avuto carta bianca ed avrebeb avuto modo di ritrovarselo tra le mani.
- Io dico che sarebbe meglio fargli sperimentare sulla sua pelle almeno un assaggio di ciò che lo aspetta prima di rendere l'anima al Diavolo.-
 No.- fece Brooke -Comprendo il tuo odio nei suoi confronti, perchè è lo stesso che provo io per Sandokan: siamo stati entrambi umiliati e depredati di un regno che potevamo governare, manovrando a nostro piacimento un fantoccio... ma dobbiamo aspettare.-
- Aspettare che cosa? Che i due piccioncini trovino un modo per fuggire insieme?-
- Esatto.-
- Che cosa?-
- Se conosco bene quel portoghese, vuole troppo bene a quel maledetto per lasciarsi usare come arma contro di lui. Ma allo stesso tempo, è troppo gentiluomo per scappare sapendo che assieme a lui è prigioniera una ragazza dolce ed indifesa... mi sono organizzato in modo che il loro tentativo di fuga coincida con l'arrivo della Tigre... e durante la fuga... sarebbe deleterio per tutti, se la ragazza avesse uno sfortunato incidente...-
Teotokris capì e sorrise. 
Quel piano iniziava a piacergli
  
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