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Autore: klausaeba    20/10/2020    11 recensioni
Dopo la dichiarazione alla radura, stanca di aspettare, Kaori decide di affrontare Ryo...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Dopo pranzo Kaori uscì per fare delle commissioni, era immersa nei suoi pensieri mentre camminava sulla strada di ritorno verso casa.

Ragionava sul fatto che doveva e voleva fare qualcosa per smuovere il suo socio da quel torpore su cui lui si adagiava da anni in fatto di sentimenti.

Si rendeva conto che probabilmente lui non avrebbe mai preso l’iniziativa, né fatto passi ulteriori verso di lei, tutto era rimasto fermo tra loro nonostante la dichiarazione più o meno palese che le aveva fatto alla radura dopo il matrimonio di Umibozu e Miki.

Perciò toccava a lei ed era decisa più che mai ad affrontarlo, si disse che appena sarebbe arrivata a casa gli avrebbe parlato con il cuore in mano e che niente e nessuno le avrebbe impedito di farlo, nemmeno il suo stesso socio.

Alle sei del pomeriggio rientrò a casa e vide con piacere che Ryo era già tornato, si tolse le scarpe, appese la borsa e la giacca sull’attaccapanni e lo raggiunse.

Lui era seduto sul divano tutto preso e concentrato a guardare uno dei suoi programmi preferiti, quando Kaori si mise proprio davanti al televisore come a tappargli la visuale, una mano sul fianco e con aria seria ma tranquilla gli disse:

-Ryo ho bisogno di parlarti.

-Ma Kaori proprio adesso? Sto guardando il mio programma preferito, non possiamo parlare più tardi?

-Lo so Ryo e mi dispiace interromperti ma è importante e non posso aspettare oltre, per favore puoi ascoltarmi?

-E va bene d’accordo, ti ascolto.

Ryo spense il televisore, appoggio le gambe sul tavolino di fronte al divano e incrociò le braccia aspettando che lei iniziasse a parlare.

Kaori respirò profondamente e poi iniziò il suo discorso.

-Ryo ti ricordi quella volta che Silver Fox voleva vendicarsi per la sconfitta subita e minacciò di uccidermi se tu non avessi accettato di sfidarlo?

Ryo pensò: eccome se mi ricordo, in quel momento mi resi conto che mi stavo innamorando di te. Ma non proferì parola e fece cenno di sì col capo per lasciarla continuare.

Dopo quel tacito assenso Kaori continuò:

-E ti ricordi quella volta in cui Yuka venne rapita? Dovevamo salvarla dai rapitori ma tu avevi la febbre alta, non riuscivi a sparare per centrare le gomme dell’auto e mi chiedesti di aiutarti a prendere la mira, sparammo insieme e fu un centro perfetto.

Di nuovo ci fu un cenno di assenso da parte di Ryo che continuava ad ascoltarla pur non sapendo dove la sua socia volesse andare a parare con quelle domande.

Anche stavolta Kaori prese il suo gesto come un invito a continuare e disse ancora:

-Ecco vedi Ryo, io lo so che spesso sono impulsiva e impacciata ma so anche che se tu mi insegnassi io potrei migliorare e diventare una brava sweeper certo, non brava quanto te, ma come hai visto quando mi ci metto d’impegno me la cavo niente male. Finora hai voluto proteggermi non insegnandomi a sparare, mi hai dato le tue motivazioni e anche se non le condivido, le ho capite e ti ringrazio. Ma sono sicura che se tu mi insegnassi tutto quello che sai potrei davvero diventare il tuo braccio destro e potrei proteggermi anche da sola o addirittura potrei proteggere te qualora cene fosse bisogno.

Ryo non si mosse di un centimetro e continuò ad ascoltarla guardandola negli occhi.

-Ecco vedi Ryo io vorrei che tu mi promettessi di allenarmi da oggi in poi, da Umi ho imparato un sacco di cose e anche Miki è stata una valida insegnante, ma io voglio che sia tu a farlo, dopo tutto vivo con lo sweeper numero uno del Giappone e sarei sciocca a non approfittarne non credi? Non potrei immaginare un insegnante migliore di te né vorrei essere addestrata da nessun altro, me lo prometti Ryo?

Ryo, colpito dalle sue parole e da quella richiesta del tutto sensata e ragionevole, ci pensò su e le rispose:

-Hai ragione Kaori, ho sbagliato a pensare di proteggerti in questo modo… ti chiedo scusa.

Kaori fu incredula di sentirlo ammettere il suo errore, inoltre il suo socio si stava scusando con lei, lo guardò sorpresa. Ryo continuò:

-D’accordo socia, se è questo che vuoi, da domani ci alleneremo insieme e ti insegnerò tutto quello che so.

Kaori fu felice e piena di speranza nel sentire quelle parole tanto attese e saltellando sul posto disse:

-Dici davvero Ryo? Oh grazie, grazie, grazie!!!

Ma Ryo ebbe come l’impressione che il discorso non fosse ancora finito e che la sua socia avesse qualcos’altro da dire così le chiese:

-Tutto qui? O c’è altro che vorresti dirmi Kaori?

Ed ecco che per Kaori arrivò la parte più difficile, quello che voleva dire ancora a Ryo la mise in agitazione e arrossì leggermente in viso ma prese coraggio e gli rispose:

-Si in effetti…. In realtà c’è qualcos’altro che vorrei dirti.

Ryo la guardò come a volerle dire, ti ascolto, va pure avanti.

Prima di proseguire Kaori cambiò la sua posizione, si mise in ginocchio davanti a lui appoggiandogli le mani sulle sue ginocchia e guardandolo negli occhi iniziò di nuovo a parlare.

-Rammenti Hazuki, del suo caso ce ne occupammo con Mick. Prima di salutarci ci disse che io e te eravamo due tipi ben ingranati, ebbene io ne sono convinta, i casi che ti ho elencato ne sono una prova, ma sono convinta anche del fatto che lo saremmo ancora di più se fossimo una coppia anche nella vita, non solo nel lavoro.

Io ti amo Ryo, non te l’ho mai detto apertamente ma credo che tu l’abbia capito, non ho mai fatto niente per nascondere i miei sentimenti nei tuoi confronti, ed è proprio perché ti amo che ti conosco bene, conosco il tuo cuore, so cosa ti turba nel profondo e so che hai paura. Anche io ne ho sai? Ho paura che tu possa ferirti seriamente o addirittura morire quando seguiamo un caso pericoloso o a causa di un nemico crudele e spietato, ma tu mi hai sempre rassicurato che saresti tornato da me e mi hai sempre protetto anche da questa mia paura.

Ora ti prego Ryo, lascia che sia io a proteggere te dalle tue paure, lasciati andare e fidati di me, ti prego.

Mentre queste ultime parole uscirono dalla sua bocca, una lacrima piena di emozione si fece spazio sulla sua guancia. Ryo se ne accorse e prontamente fermò il suo corso con una carezza.

Kaori sorpresa da quel gesto inaspettato, si emozionò ancora di più arrossendo maggiormente, chiuse gli occhi e si appoggiò alla mano di Ryo cullandosi in quella carezza. Poco dopo riaprì gli occhi e guardandolo intensamente gli chiese:

-Ryo tu mi ami?

Quella domanda chiara e diretta scosse Ryo, non poteva certo mentirle, non questa volta, doveva essere sincero una volta per tutte e trovare il coraggio di dirle quello che provava per lei, che anche lui l’amava.

Quei pochi secondi di attesa a Kaori sembrarono non finire mai, era stata troppo precipitosa? L’aveva forse spaventato con quella fatidica domanda a bruciapelo? Non lo sapeva, sperava solo in cuor suo di sentire dalla bocca del socio quello che da sempre voleva sentirsi dire, cioè che anche lui era innamorato di lei. Il cuore le batteva forte nel petto e fremeva di sapere il responso a quel quesito.

Ryo la vide irrigidirsi e intuendo il possibile turbamento dei pensieri di Kaori, capì che non poteva attendere oltre e doveva risponderle. Avvicinò ancora di più il suo viso a quello di Kaori e con uno sguardo dolce e pieno d’amore le disse:

-Si Sugar, sono pazzo di te.

-Oh Ryo! Kaori sospirò e con aria felice e sognante, d’istinto lo abbracciò aggrappandosi al suo collo. Ryo ricambiò prontamente l’abbraccio e rimasero così, stretti l’una all’altro per diversi minuti. In quel momento entrambi si sentirono felici e appagati, i loro cuori martoriati dal dolore passato, fecero spazio all’amore e un senso di completezza mai provato prima li pervase.

Staccandosi con riluttanza da quell’abbraccio, le loro bocche si avvicinarono come automaticamente, chiusero gli occhi e si scambiarono un bacio, il loro primo bacio, e stavolta non c’era nessun vetro a dividerli, fu uno sfioramento di labbra dolce ma intenso, racchiudeva tutta la passione e l’amore repressi da anni.

Poco dopo Kaori fece per alzarsi e andare in cucina ma Ryo la trattenne per una mano e la fermò:

-Kaori dove pensi di andare adesso?

Lei rispose con disinvoltura:

-In cucina, si è fatto tardi ed è quasi ora di cena, anzi nel frattempo puoi guardare la TV, forse fai ancora in tempo a vedere la fine del programma.

Ryo si alzò lentamente dal divano senza lasciarle la mano e con lo sguardo di chi la sa lunga le disse:

-Ah già quel programma, non era poi così importante.

Intanto la stava trascinando con sé verso le scale.

-Ma Ryo dove stiamo andando?

-Di sopra perché?

Continuavano a salire le scale in direzione della camera di Ryo.

-Ma Ryo… la cena… non sei affamato?

-In questo momento mi è venuto un altro tipo di appetito Kaori.

Disse lui con il suo solito viso da maniaco.

Kaori, intuendo le intenzioni del suo compagno prese fuoco in viso e abbassando lo sguardo disse:

-Ma Ryooooo… sei sempre il solito, non cambierai maiii!

-Be’ che c’è, tu prima hai detto che siamo due tipi ben ingranati e che insieme lo saremmo stati ancora di più.

Kaori lo guardava attonita mentre lui ridendo e grattandosi la testa con una mano disse ancora:

-Ora vedrai, io conosco un modo mooolto efficace per ingranare alla grande!

   
 
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