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Autore: Aagainst    21/10/2020    4 recensioni
«Ehi, no!» esclamò Eliza, ma non poté fare nulla. La vide gettarsi giù.
«Eli, la polizia è qui. Ma che succede? Dov’è?» chiese Alycia, entrando improvvisamente. Quando intuì cosa era successo, si portò le mani davanti alla bocca, inorridita. Eliza si voltò verso di lei. Il bambino che aveva in braccio era scoppiato a piangere.
«E ora che faccio?».
[Elycia]
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Epilogo

 

Don't stop the rain from pouring down
Let it wash the pain
Where it can't be found

And the rain comes and goes
And all is forgiven
Can we learn to let go?
So all is forgiven
(Default-All Is Forgiven)

 

Eliza si svegliò. Si stiracchiò e allungò il braccio sinistro. Sussultò quando sentì il materasso vuoto e freddo. Controllò l’ora. Non era tardi, possibile che Alycia si fosse fatta così mattiniera? Scosse il capo e si vestì. Scese al piano di sotto e sentì ridere e scherzare. Si recò in cucina e sorrise. Alycia stava facendo colazione con Rachel e Christian. Ormai abitavano insieme da un anno. La Keplan aveva fatto ogni tipo di pressione al giudice per avallare quella curiosa situazione familiare. Era stata Rachel a trovarla quasi in fin di vita nella camera dell’ospedale. Se non fosse stato per lei, sarebbe morta in pochi minuti. Porre fine a quell’assurda storia e consentire ai due fratelli di vivere insieme con Eliza e Alycia era stato il minimo.
«Buongiorno.» salutò.
«Pensavo dormissi ancora un po’.» disse Rachel.
«Ci speravo anche io.» ribatté l’attrice, assonnata. La ragazza scoppiò a ridere, per poi tornare seria. Bevve un sorso di latte e mangiò un biscotto. Sospirò.
«Hai deciso, vero?» chiese Alycia, tesa. Rachel annuì.
«Parto oggi.» dichiarò. Alycia restò di stucco.
«Dove andrai?» domandò Eliza.
«Non lo so. Non mi sono fatta programmi. Penso che passerò per Boston e New York, ma per il resto non voglio saperlo. Ho bisogno di prendermi del tempo per me.» spiegò Rachel. Eliza notò gli occhi di Alycia intristirsi. La abbracciò da dietro, schioccandole un sonoro bacio sulla nuca.
«Perché?» domandò la mora. «Cioè, capisco perché tu abbia bisogno di tempo. L’anno scorso è stato intenso e... Ma perché partire?». Rachel le carezzò una mano. I suoi occhi nocciola non erano mai stati più vivi di così.
«Vivere con voi è stato bello. Lo è. Al di là di Christian, sono convinta che mi abbiate salvato la vita, ma ora sento di dover capire se posso farcela con le mie gambe. Tutto qui.». Si alzò ed uscì dalla cucina, lasciando le due attrici da sole con il fratello. Andò in camera. Sul pavimento, accanto al letto aveva aperto una piccola valigia e l’aveva riempita con dei vestiti e poco altro. Sospirò. Non aveva fretta. Nessuno l’avrebbe costretta a partire, non questa volta. Scosse il capo. No, era qualcosa che doveva fare. Chiuse la valigia e finì di vestirsi.
«Ti possiamo accompagnare all’autobus, se vuoi.». Rachel sobbalzò. Non si era accorta di avere Eliza alle spalle.
«Non farlo mai più, ti prego.». L’attrice ridacchiò, divertita.
«Va bene. Mi fa piacere se mi accompagnate.» affermò poi la ragazza.
«Ottimo. Andiamo, allora.» la esortò l’australiana. Montarono in macchina in silenzio. Alycia indossava degli occhiali da sole, nonostante il tempo fosse nuvoloso. Pioveva, eppure Rachel non si sentiva triste. Era curiosa. Voleva vedere cosa le avrebbe riservato la vita. Non si sentiva così da tanto, tantissimo tempo. Sorrise. Nemmeno si era accorta di essere già arrivata in stazione. Trovò ad attenderla Bob, Lindsey, Richard e Marie.
«E voi che diavolo...»
«Pensavi di andartene senza salutare, eh? Sono senza parole.» la interruppe Lindsey, abbracciandola.
«Ehm... Okay, va bene, non respiro.» provò a divincolarsi Rachel.
«Ops, scusa.». Scoppiarono tutti a ridere. Tutti, ma non Alycia. Se ne stava in disparte, appoggiata alla macchina, perfettamente impassibile.
«Aly, potresti salutarla.» sussurrò Eliza. Alycia chinò il capo.
«Non... Non ce la faccio.» confessò. Eliza le sorrise. L’abbracciò. Alycia rispose a quella stretta, disperata. Gli occhiali non riuscivano più a celare le lacrime che, ormai, le inondavano le guance. Non si era nemmeno accorta che Rachel l’aveva raggiunta. La ragazza si schiarì la voce, attirando la sua attenzione.
«Aly.» esordì, carezzandole il braccio con tenerezza. Le tolse gli occhiali, piano, svelando quegli occhi verdi ormai arrossati.
«Vieni.» bisbigliò, prendendole la mano. Si sedettero in un angolo, lontane dagli altri. Alycia non sapeva cosa dire.
«Aly, non mi sono spiegata molto bene. Vedi, questi ultimi quattro anni sono stati una vera e propria giostra, per entrambe. Ho passato tre anni cercando di mettere a tacere tutti i sensi di colpa che mi attanagliavano, da quelli per la morte dei miei genitori, a quelli per l’abbandono di Christian. Per non parlare di tutto quello che ti ho fatto. È stato solo in un secondo momento che ho capito quanto anche tu ti sentissi in colpa per tutto. Siamo simili, forse perché ne abbiamo davvero passate di ogni.». Alycia inarcò un sopracciglio. Non capiva dove volesse andare a parare. Rachel alzò lo sguardo. Chiuse gli occhi, beandosi del contatto con la pioggia.
«Entrambe non avevamo più niente, credo. Non avevamo più un posto. E, in un certo senso, penso che fossimo convinte di non meritarne uno. Ecco, il fatto è che tu ora l’hai trovato, Aly. Tu hai Eliza.»
«Tu puoi restare con noi!» la interruppe l’attrice. Rachel sorrise. Fece cenno di no con la testa.
«Lo sai che non posso. Non è un addio, ci rincontreremo presto, vedrai. È una promessa. È che ho bisogno di capire cosa voglio, di vedere cosa posso fare. Ho bisogno di trovare una mia dimensione, un mio posto. Questo non vuol dire che non mi senta a casa con voi, semplicemente ho la necessità di costruire qualcosa di mio.». Alycia annuì. Aveva capito. Deglutì. Rachel l’abbracciò.
«Ti devo la vita, Aly. La devo a entrambe. Mi sento bene ed è per questo che devo andare. So che qui posso tornare e non sai quanto coraggio mi infonda questa certezza. Mi sono torturata per anni, ora so che merito anche io di essere felice. Lo meritiamo entrambe.» aggiunse. L’attrice non riuscì a replicare. La strinse forte a sé, incurante della pioggia che, ormai, le aveva rese completamente fradice.
«Rachel, il pullman sta per partire!» annunciò Marie, riportandole alla realtà.
«La solita guastafeste.» scherzò Alycia, ridendo. Aiutò Rachel a rialzarsi e l’accompagnò alla pensilina. La ragazza abbracciò gli amici un’ultima volta, per poi salire a bordo. Gli attori osservarono il pullman partire ed allontanarsi, portandola via con sé.
«Come stai?» chiese Eliza ad Alycia. La mora si morse il labbro, gli occhi verdi fissi sull’orizzonte.
«Bene.» rispose.
«Torniamo a casa? Ti va?» propose la bionda. Alycia si voltò verso Eliza, specchiandosi in quello sguardo azzurro che le aveva donato nuovamente la speranza. Ripensò a quegli ultimi quattro anni. Aveva cercato così a lungo il nulla, ma non aveva mai smesso di anelare a qualcosa di più. Eliza le aveva permesso di non affogare fra i sensi di colpa e le catene del passato. L’aveva liberata. Aveva anelato al nulla e, alla fine, aveva trovato tutto. Una lacrima salata le bagnò le labbra. Cinse Eliza in un abbraccio. La baciò.
«Sono già a casa.».

 

 

Angolo del disagio

È finita davvero, stento a crederci. Non so se vi aspettavate questa partenza un po’ agrodolce. Quando mi è venuta in mente, ho pensato fosse giusto così. In fin dei conti, Alycia ha trovato Eliza, ma Rachel non ha ancora capito bene cosa vuole. Come dice, però, ora sa di avere un punto d’appoggio, un posto in cui tornare in ogni caso. È quello che auguro a voi e a me. 
E ora è arrivato il momento dei ringraziamenti. 
Innanzitutto, un grazie a Elycia88, Olimpia71, Annalosie e Feragina, le vostre recensioni mi hanno spronata a continuare la pubblicazione dei capitoli. 
In secondo luogo, grazie a chi ha inserito la storia nei preferiti: Daniciccia98, Elilex, giuliaredfield, marta_napo, Orion 88;
nelle ricordate: Bo65, Denyland 54321, emanuela cutuli, Lexabadass;
nelle seguite: Aly982, Daniciccia98, Elkie12, emanuelacutuli, LadyTsuki, marta_napo, Sery000, Tamara79, tuty98, WarriorBard_Wanheda.
Un grazie anche a tutti i lettori silenziosi, che hanno letto questa storia.
Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia lasciato qualcosa. Non è una storia perfetta e credo che avrei potuto fare di meglio, ma scriverla mi ha aiutata ad affrontare molte cose e molti aspetti di me e vorrei che leggerla vi avesse dato altrettanto. Spero che vi sia piaciuta anche la scelta delle canzoni e che le abbiate trovate azzeccate.
Ricordo, ovviamente, che nessuno dei personaggi mi appartiene.
Venerdì metterò il primo capito della nuova storia. Sarà sempre un’Elycia, ma completamente diversa.

May we meet again!

 

   
 
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