Note dell’Autrice

Questa storia è stata una delle molteplici bozze scritte per il contest di Lady.Palma “A Ship for All Seasons”, che finalmente ho occasione di pubblicare. Scopo del concorso era quello di illustrare vari momenti di una coppia, mettendo in evidenza il passaggio del tempo e il cambiamento del rapporto.

Sebbene la fic che ha effettivamente partecipato abbia avuto toni completamente diversi, questo esperimento mi è comunque rimasto a cuore, e quindi ora ve lo beccate. Prendiamo poi due piccioni con una fava grazie anche alla challenge di rhys89, che procede con più o meno regolarità.

Il titolo, infine, è tratto dalla canzone “Hurts Like Hell” di Fleurie, con la quale però la storia ha ben poco a che fare.

Non ho molto altro da dire a riguardo; spero vi piaccia!

Federica ♛

Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia non appartengono a me, bensì a George R.R. Martin. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro, ma solo per puro divertimento.

I LOVED AND I LOST (AND IT HURTS LIKE HELL)

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La prima volta che Tyrion posa gli occhi su Sansa Stark non la vede veramente. È più preoccupato a godersi il bordello fuori dalla città, e in ogni caso le ragazzine non ancora fiorite non sono mai rientrate nei suoi gusti.

La visita a Grande Inverno arriva e passa senza particolari divertimenti e Tyrion diviene presto occupato da Catelyn Stark, Lysa Arryn e gli assurdi piani di suo padre per ripensare a visi angelici notati in castelli imponenti.

E quando finalmente ritorna ad Approdo del Re è talmente concentrato sulla guerra a venire che la presenza di Sansa passa quasi inosservata.

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Tyrion non è estraneo ai crudeli scherzi del destino – specialmente quando ha Tywin Lannister che lo assiste – ma questa volta pensa che si sia veramente superato.

Mentre guarda Sansa camminare nella sua direzione e fronteggiare il Septon con un’espressione di rassegnazione e impassibilità, gli si stringe il cuore raggrinzito che ha smesso da anni di utilizzare.

Una mano tremante, un mantello del colore sbagliato e sono sposati.

Tyrion giura a se stesso di proteggerla dagli intrighi di corte che inevitabilmente seguiranno e se i suoi scopi non sono esattamente disinteressati non è necessario che qualcuno ne venga a conoscenza.

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Ci sono giorni in cui Tyrion riesce a illudersi di essere in un matrimonio felice, finché la realtà dei fatti non gli si abbatte contro con una violenza inaudita, palesandosi in un tocco ritratto d’istinto o uno sguardo furtivo mal celato.

Tyrion finge di non esserne ferito, ma col passare delle giornate si è affezionato alla giovane, finendo per provare qualcosa di pericolosamente simile a ciò che un tempo ha sentito nei confronti di Shae.

Ora invece la donna è ben lontana dai suoi pensieri e se l’amore per Sansa non si concretizzerà mai in modo tanto pronunciato è un bene che Tyrion abbia imparato da tempo ad accontentarsi.

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Joffrey è morto, Sansa è sparita e Tyrion sta per essere condannato a morte.

Probabilmente non dovrebbe essere sorpreso che gli eventi non si siano sviluppati a suo favore – perché quando mai è successa una cosa simile? – ma il suo animo traditore si manifesta nei momenti meno opportuni, spingendolo a sperare per il meglio anche quando niente punta in quella direzione.

Tyrion si domanda brevemente se Sansa abbia veramente avvelenato Joffrey facendo ricadere la colpa su di lui, ma giunge alla conclusione che non sia importante.

Non è stata la prima e, se riuscirà a scamparla anche questa volta, è certo che non sarà neanche l’ultima.

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