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Autore: PGV 2    22/10/2020    1 recensioni
Salve a tutti!! :)
Questa è una serie di tre One Shot interamente dedicate a tre personaggi specifici della serie di Once Upon a Time.
Verrà narrata la storia di questi personaggi prima di un determinato evento, che li ha spinti a ripensare alla loro vita ed a cosa li ha portati a diventare quello che sono, dei cattivi.
Spero che queste tre One Shot vi piacciano alla fine!! :)
Genere: Drammatico, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Peter Pan, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti!!! :)
Oggi sono qui per portarvi una serie di tre One Shot interamente dedicate al mondo di Once Upon a Time – C’era una Volta!!
Questa è una serie che mi piace molto, almeno fino a metà della terza stagione dato che sono convinto che dopo Peter Pan abbia perso lo smalto che aveva avuto fino a quel momento, seppur ritenga la seconda parte della quinta stagione molto ben fatta, e per questo l’ho voluta omaggiare con una piccola serie di One Shot :).
Si tratta soprattutto di riassunti degli eventi che hanno coinvolto tre personaggi nello specifico, di conseguenza vi avverto subito di non aspettarvi chissà che da queste One Shot: sono state create unicamente per omaggiare tre pg di cui avrei voluto tanto scrivere ma che non sono mai riuscito a trovare lo spazio ed il tempo di inserire nelle mie fic T_T.
Il primo di cui parlerò sarà Tremotino, gli altri due pg invece preferisco non dirvi quali saranno… anche se sono facilmente intuibili vedendo la categoria Personaggi delle One Shot, e di conseguenza non c’è neanche bisogno che li tenga nascosti perché non serve XD ;).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


IO SONO UN CATTIVO…
ONE SHOT SU TREMOTINO/SIGNORE OSCURO




Io sono un cattivo…

La mia vita è stata costellata di delusioni.
Nonostante sia diventato il Signore Oscuro, l’essere più potente del Mondo Magico, ero un eterno perdente. E quanto accaduto in questi ultimi giorni, quanto sto per fare, ne è la prova.
Ho vissuto tutta la mia vita nel tentativo di rimediare agli errori che ho commesso, ma ho solamente finito per peggiorare tutto.
Non avrei mai dovuto lasciare andare mio figlio.
Non avrei mai dovuto lasciare che lo spettro di mio padre mi perseguitasse.
Non avrei mai dovuto abbandonare Belle.
Non avrei mai dovuto… tentare di uccidere mio nipote…

Io sono un cattivo…

Ma gli errori si pagano, ed è quello che sta succedendo.
Ho commesso degli errori, ma sono pronto a pagarli tutti adesso, se è l’unico modo per proteggere le persone che amo.
Ci è voluto molto affinché prendessi questa decisione. Mi ero sempre comportato come un codardo, approfittando dei poteri che avevo per sfuggire dalle situazioni.
Non avrei mai pensato che quella Veggente avesse ragione, la mia più grande paura si era realizzata… e tutto perché ero diventato come mio padre.
Malcolm. O meglio, Peter Pan.
Prima di assumere questo nome era un truffatore, aveva la pessima fama di codardo che aveva irrimediabilmente trasmesso anche a me. Ma non mi importava della sua fama.
Volevo solamente vivere con lui. Volevo che mi accettasse. Volevo che mi volesse bene.
Ma mi aveva ingannato. A lui non importava nulla di me.
Gli interessava solamente di sé stesso, e mi abbandonò appena ne ebbe l’occasione. Appena vide l’opportunità di rimanere giovane per sempre.
Fu allora che mio padre divenne Peter Pan, e nei secoli trasportò tanti bambini sull’Isola che Non C’è, il luogo dove aveva deciso di rimanere per sempre.
L’isola che aveva preferito a me.
Fu inutile dire che la scelta di mio padre mi influenzò in negativo. Divenni anche io un codardo come lui. Un vigliacco che scappava dalle situazioni appena ne aveva l’opportunità.
Però al tempo stesso non volevo essere come lui. Non volevo abbandonare la mia famiglia alla prima occasione.
Per questo, quando riuscii a prendere moglie e lei rimase incinta, promisi che non avrei mai più lasciato solo mio figlio. Neanche un singolo momento.
Anche per questo feci una scelta infelice, che mi privò dell’amore di mia moglie…

Io sono un cattivo…

La Veggente, quando andai in guerra per affrontare gli Orchi, predisse che le mie azioni avrebbero lasciato mio figlio senza un padre.
Se solo avessi capito quello che voleva veramente dirmi, forse non sarei in questa situazione…
Per paura, mi privai della gamba e tornai a casa, evitando in questo modo di combattere in guerra. Fui additato come codardo, la voce che mi fossi rotto la gamba da solo era già circolata.
Era vero, ma non potevo lasciare mio figlio senza un padre.
Non potevo lasciare Baelfire da solo.
Soprattutto dopo che la madre fu rapita da un pirata chiamata Killian. O almeno, era quello che pensavo io. Mia moglie era fuggita con lui, ma all’epoca ero convinto che fosse stata rapita.
I sensi di colpa per non aver potuto proteggere anche lei presero il sopravvento su di me. E quando Baelfire fu chiamato in guerra raggiunsi il picco.
Non volendo permettere che morisse contro gli Orchi, finii per trafiggere Zoso, il Signore Oscuro, con il suo stesso pugnale, facendo esattamente il suo gioco.
Lui voleva morire. Voleva privarsi della maledizione che lo rendeva schiavo del Duca. Voleva la libertà. E io gliela detti.
Privandolo della vita, assunsi il potere assoluto. La massima capacità della magia.
Divenni l’essere più potente del Mondo Magico.
Divenni… il Signore Oscuro!

Io sono un cattivo…

Fu facile terminare la Guerra degli Orchi da solo a quel punto, ma lentamente finii per perdere qualcosa di molto più prezioso.
L’amore di mio figlio.
Da Signore Oscuro mi vendicai di tutti i soprusi che avevo subito nel corso della mia vita. Ora che avevo il potere di vendicarmi non me lo lasciai scappare.
Ma in questo modo Baelfire iniziò ad avere paura di me. Iniziò a temermi. Inizio ad allontanarsi.
Non gli dissi neppure che avevo ritrovato sua madre e che l’avevo uccisa, accecato dall’odio per essere stato abbandonato da lei. Sarebbe stato troppo traumatico per lui, ed era l’ultima cosa che volevo fare traumatizzarlo.
Lo salvai anche da mio padre quando, come Pifferaio Magico, cercò di portarlo con sé sull’Isola che Non C’è. Ma non servì a riconquistarmi il suo amore.
Anzi. In questo modo, lo persi del tutto. Dimostrai che non avevo fiducia in lui, dato che Peter Pan mi presentò la sfida di lasciar scegliere a Baelfire dove andare, ed io scelsi per lui.
Non sapevo più cosa fare per poter riavere il suo amore. Almeno fino a quando non mi presentò lui l’alternativa.
Un fagiolo magico. Per spostarci in un mondo senza magia.
Avrei dovuto seguirlo quel giorno. Avrei dovuto abbandonare la mia condizione di Signore Oscuro per seguire mio figlio. Ed invece mi comportai ancora da codardo.
Ebbi paura di privarmi della magia ora che finalmente ero l’essere più potente di tutti, e finii così per perdere mio figlio, risucchiato dal varco senza che io potessi fermarlo.
I sensi di colpa mi divorarono. Avevo perso per sempre mio figlio.
L’avevo perso. Per colpa mia.
Da quel giorno tutto cambiò. Cambiò il mio modo di vedere il mondo. Cambiò il modo in cui scelsi di adoperare la magia.
Cambiò… il mio obiettivo.

Io sono un cattivo…

Tutto quello che feci negli anni successivi, servì unicamente ad uno scopo.
Ritrovare mio figlio. Ricongiungermi a lui.
Compii un sacco di nefandezze, feci contratti con molti individui che venivano a chiedermi aiuto. Io gli offrivo i miei servigi, ed in cambio pretendevo sempre qualcosa da loro.
Perché la magia ha sempre un prezzo.
Presi anche alcune allieve, come Cora e le sue due figlie, Regina e Zelena. Erano tutte e tre in gamba, delle ottime allieve, ma allenarle non serviva solo ad accontentarle.
Serviva soprattutto ad accontentare me. Perché avevo bisogno di una di loro.
Avevo trovato il modo per raggiungere mio figlio. Sapevo in quale mondo fosse finito e volevo raggiungerlo, ma sapevo che per riuscirci avevo bisogno di qualcosa.
Di qualcuno che sacrificasse la persona che più amava al mondo.
Era un sacrificio molto grande, ed io amavo mio figlio più di ogni altra cosa. Lui però non era con me, e non l’avrei mai e poi mai sacrificato, quindi avevo bisogno di qualcun altro.
Qualcun altro che lanciasse il Sortilegio Oscuro e ci portasse tutti in quel mondo.
Qualcuno che mi ricongiungesse a mio figlio.
Come Signore Oscuro ero immortale. Avrei aspettato anche tutta la vita se necessario, ma mi sarei ricongiunto a lui. Volenti o nolenti.
Anche la Veggente me l’aveva previsto.

Io sono un cattivo…

Sì. Proprio quella Veggente.
La rividi anni dopo che mi recitò quella profezia. Era cresciuta, ma la cosa non mi interessava. La accusai di avermi imbrogliato, perché avrebbe dovuto parlare chiaro prima.
Avrebbe dovuto dirmi subito che la profezia si riferiva proprio al mio rifiuto di combattere in guerra e non alla mia probabile morte contro gli Orchi.
All’epoca davo tutta la colpa a lei, ma dentro di me sapevo già allora che la colpa era solamente mia. Se fossi stato meno egoista, tutto quello non sarebbe successo.
Ma ormai, tutte queste chiacchiere stanno a zero. Perché lei non predirà più nulla, ora che il suo potere ce l’ho io.
Mi ha chiesto di privarla di quella maledizione, ed io l’ho accontentata. Prima di morire per lo sforzo però, mi ha recitato un’ultima profezia.
Mi sarei ricongiunto a mio figlio grazie ad un bambino… ma quel bambino sarebbe stato anche la mia rovina.
Se solo avessi saputo che il mio desiderio di ucciderlo prima che potesse realizzare questa profezia mi avrebbe portato proprio qui, dove sono ora, avrei evitato di essere così impudente.
Ma ormai la profezia era stata recitata, e desideravo unicamente ricongiungermi a mio figlio.
Avevo solo bisogno di preparare tutte le tessere del puzzle… e di qualcuno che fosse forte abbastanza da lanciare il Sortilegio Oscuro.
Cora mi tradì praticamente subito, quindi dovetti escluderla immediatamente. Zelena anche non era adatta, io ero l’unica persona che apprezzava, e non le avrei mai potuto permettere di sacrificarmi.
Regina invece… lei era perfetta.
Il suo odio nei confronti di Biancaneve era enorme. Era proprio ciò che faceva al caso mio.
Ci vollero molti anni, ma alla fine tutto fu pronto.

Io sono un cattivo…

Sfruttai Cenerentola per farmi catturare. Mi feci rinchiudere nelle segrete del palazzo di Biancaneve e del Principe.
Era il punto esatto dove volevo essere quando sarebbe stata lanciata la maledizione. Tutto si stava svolgendo secondo i miei piani. Meglio di così non poteva andare.
E proprio come desideravo, Regina lanciò il Sortilegio Oscuro.
Ebbe il coraggio di sacrificare suo padre, proprio come avevo previsto grazie al potere della Veggente. E grazie a lei, finii nel mondo dove si trovava Baelfire.
In quello che i locali chiamano “Mondo Reale”, ma che noi conosciamo come il “Regno senza Magia”. Per la precisione nel Maine, Stati Uniti.
In una piccola cittadina chiamata Storybrooke.
Qui tutti coloro che erano stati colpiti dal Sortilegio Oscuro avevano perso la memoria, e vivevano la stessa identica giornata ogni volta. Facevano lavori locali, quelli che Regina aveva deciso per loro al momento del trasferimento.
Alcuni subirono anche un destino veramente crudele. Ma a me non importava.
Avevo fatto un patto con Regina prima del sortilegio. Mi avrebbe dato una posizione di potere in città, ed avrebbe fatto tutto quello che volevo se glielo chiedevo dicendo “Per favore”.
Devo ammettere che questa condizione mi ha permesso di avere notevoli vantaggi durante i ventotto anni in cui è durato il Sortilegio Oscuro. Anche perché io, a differenza di tutti gli altri, avevo memoria della mia vita passata.
Mi ero protetto in tempo, e con un incantesimo ho conservato la memoria.
Con questo piccolo vantaggio di cui neanche Regina era a conoscenza, potevo aspettare i ventotto anni che sarebbero serviti affinché la Salvatrice giungesse.
L’unica che era stata salvata dal Sortilegio Oscuro. L’unica in grado di spezzarlo per mio volere. Emma Swann.

Io sono un cattivo…

Esattamente ventotto anni dopo, come avevo pronosticato, lei arrivò.
Devo ammettere che influenzai non poco questa possibilità.
Feci in modo che il figlio della Salvatrice venisse adottata da Regina, e fu proprio lui a portarla a Storybrooke. Se solo allora avessi saputo chi era veramente quel bambino…
La Salvatrice e Regina si dettero guerra immediatamente, coinvolgendomi anche più e più volte. Non ero prettamente schierato con una delle due, mi bastava arrivare a quando la maledizione sarebbe stata spezzata dal bacio del vero amore.
Ed alla fine ci riuscì. Emma Swann ruppe il Sortilegio Oscuro facendo tornare a tutti la memoria.
L’unica cosa che mi teneva ancora bloccato a Storybrooke era stata distrutta. Potevo finalmente andare alla ricerca di mio figlio. Dovevo solamente rintracciarlo.
Ma prima avvenne qualcosa che non mi sarei mai aspettato…
Scoprii che anche lei era finita a Storybrooke. Lei, che ero convinto fosse morta da tempo. Belle.
La mia vecchia governante.
Il mio nuovo amore.

Io sono un cattivo…

Quando ero ancora nella Foresta Incantata, costrinsi il suo regno a concedermela come governante in cambio della cessazione della loro guerra. E lei accettò l’accordo che tutti volevano rifiutare.
Il suo buon cuore mi colpì. Era convinta che ci fosse ancora del buono in me. In me, che avevo compiuto gli atti più orribili che la memoria umana possa anche solo ricordare.
Lei è fin troppo dolce, ed anche per questo finì per colpire il mio cuore… fino a quando non decisi di liberarla, e scoprii che suo padre l’aveva uccisa.
O almeno, così ero convinto…
Regina mi aveva ingannato. Aveva rapito Belle e mi aveva fatto credere che fosse morta. Aveva usato ciò che amavo contro di me. Esattamente come le avevo insegnato.
Come allieva era stata brava, ma il mio desiderio di ucciderla rimaneva comunque alto in me.
Se Belle non mi avesse fermato, è altamente probabile che l’avrei uccisa nell’esatto momento in cui mi aveva rivelato cosa le era successo.
Regina era fortunata che dovevo concentrarmi su altro.
La maledizione era spezzata. Era ora di cercare mio figlio…

Io sono un cattivo…

Ebbi qualche imprevisto a causa di Killian, tornato come Uncino per vendicarsi di me, e con Cora, che ero convinto fosse morta.
Quei due cercarono di ingannare Emma e Biancaneve quando rimasero intrappolate in quello che rimaneva della Foresta Incantata per causa mia. Già, avevo tradito la promessa di Belle.
Avevo cercato di uccidere Regina alla prima occasione adoperando uno spirito, ma l’unica cosa che ottenni fu di esiliare loro due in ciò che rimaneva della Foresta Incantata, dato che ero convinto fosse stata distrutta totalmente.
A quanto pare è stata Cora a salvarla, almeno in parte…
Ma comunque sia, questo aveva poca importanza per me. Dovevo ritrovare mio figlio, e neppure quel maledetto di Uncino mi avrebbe fermato.
Anche se devo ammettere che la perdita di memoria di Belle è stata davvero un duro colpo per me, per un momento ero davvero convinto di mollare… ma avevo fatto tanta strada nel corso dei secoli, non volevo mollare proprio in quel momento.
Così riscattai il debito che avevo con Emma per aver permesso a Cenerentola di tenersi suo figlio e partii per New York. Là avrei trovato mio figlio.
Ma fu allora che scoprii un incredibile verità… che mi lasciò del tutto senza parole…
Baelfire… era il padre di Henry!!
Il ragazzino che mi aveva ricongiunto a lui e che avrebbe rappresentato la mia disfatta… era mio nipote…

Io sono un cattivo…

Rimasi molto combattuto.
Il mio primo istinto era quello di ucciderlo, cercai anche di approfittare di ogni momento per provare a toglierlo di mezzo facendo sembrare il tutto un incidente.
L’unica cosa che ottenni fu di ritardare l’inevitabile, e di perdere di vista mio figlio. Dopo quanto accaduto con Uncino e Cora, dovetti sopravvivere facendo uccidere Cora da Biancaneve. Una decisione di cui non me ne pento.
Mi sono sbarazzato di una nemica pericolosa ed al tempo stesso sono sopravvissuto. Questa era l’unica cosa importante.
Regina però si vendicò di me donando a Belle una memoria che non era la sua, quella di una casinara che pensava solamente a bere ed a divertirsi. Ed a me stava bene così.
Lei desiderava vedere unicamente il mio lato sadico, ed io la accontentavo. Ogni volta.
Mi bastava solo che lei fosse al mio fianco… ma tra Belle ed Henry, come ho già detto, persi di vista mio figlio. E lui ne pagò il prezzo.
Quando venni a sapere che era stato ucciso, o almeno così credevo, persi la voglia di vivere ed accettai il fatto che Greg e Tamara, due scagnozzi di mio padre, distruggessero Storybrooke. Avevo perso il mio obiettivo. Avevo perso mio figlio.
Non mi interessava null’altro. Volevo solo morire.
A dispetto di quello che credevo però, riuscirono a salvare Storybrooke, anche se quei due rapirono mio nipote per portarlo da mio padre sull’Isola che Non C’è.
E fu allora che presi la mia decisione.
Compresi il significato della profezia della Veggente. Ecco perché quel ragazzino sarebbe stata la mia rovina. Era destino che io morissi per salvarlo da lui. Da mio padre. Da Peter Pan. Avevo ormai preso la mia decisione.
Sarei morto per lui… e per uccidere mio padre!!

Io sono un cattivo…

Mi diressi sull’Isola che Non C’è insieme al resto del gruppo, e lì mi separai da loro.
Quella era la mia battaglia, e dovevo combatterla senza di loro.
Anche se un paio di problemi sorsero, visto che scoprii che mio figlio era ancora vivo. In qualche modo era sopravvissuto nella Foresta Incantata ed era riuscito a raggiungermi sull’Isola che Non C’è.
Meglio di così non poteva andare. Avrei sconfitto mio padre e mi sarei ricongiunto con la mia famiglia.
Anche se non avevo previsto che Peter Pan avrebbe insinuato il dubbio nella mente di mio figlio. Si convinse che volevo uccidere Henry, e non accettò che invece volevo salvarlo.
Non aveva mentito Peter Pan. Volevo davvero ucciderlo… ma questo prima della sua presunta morte.
Adesso volevo unicamente salvarlo, ma lui non mi volle credere. Ma in fondo come potevo biasimarlo?
Al suo posto neppure io ci avrei creduto, devo confessarlo…
Nonostante tutto però, alla fine sono riuscito a ricongiungermi sia a lui che al resto del gruppo, ed insieme abbiamo affrontato mio padre. O per meglio dire, io l’ho affrontato.
Ci ho provato, ma è riuscito ad ingannarmi e ad intrappolarmi nel Vaso di Pandora. Era sempre stato un bravo imbroglione, e mi aveva fregato di nuovo.
Fortunatamente riuscimmo lo stesso a sopraffarlo. Regina non si era pentita di nessuna delle sue scelte, in quanto le avevano permesso di conoscere Henry, e questo le consentì di liberarsi dalla presa di Peter Pan.
Salvammo Henry, e fuggimmo per sempre dall’Isola che Non C’è.
Eravamo convinti che fosse finita.
Ed invece non era così…

Io sono un cattivo…

Ed ora eccomi qui.
Peter Pan ci ha fregati di nuovo. È entrato nel corpo di Henry ed ha lanciato un secondo Sortilegio Oscuro, per trasformare Storybrooke nella Nuova Isola che Non C’è.
Era anche pronto ad uccidere tutti gli altri, Belle e Baelfire compresi.
Ma stavolta no. Questa volta non glielo avrei permesso.
L’unico modo con cui posso fermarlo è morire. Questo è l’unico modo con cui può essere fermato Peter Pan.
Ed allora così sia.
Sono stato un codardo per tutta la mia vita. Ho usato la magia unicamente a scopo personale ed ho provocato la fine di molte vite. Tutto solo per ricongiungermi a mio figlio.
Ed ora che finalmente sono felice. Ora che ho di nuovo mio figlio, una donna che amo e una famiglia, non permetterò alla causa dei miei problemi di portarmele via.
Malcolm ha dato inizio a tutto, e Malcolm terminerà tutto.
Per una volta non sarò un vigliacco. Il codardo morirà da eroe. Il vigliacco si toglierà quella veste e mostrerà a tutti che non ha bisogno della magia per essere grande.
È arrivato il momento di morire con te. Padre.
E questo perché io, in fondo, sono un cattivo.
E sappiamo tutti come va a finire per loro…

Io sono un cattivo… ed i cattivi non vincono mai.


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
Dato che di Tremotino c’era tantissimo di cui parlare, visto che la sua storia è parecchio ricca ed anche lunga, ho preferito trattare unicamente i punti salienti della storia del personaggio, altrimenti non sarebbe più stata una One Shot ma un Capitolo bello lungo e basta T_T.
Ci tengo anche a precisare che quando ho scritto questa One Shot, a Giugno/Luglio di quest’anno, ero arrivato alla fine della quinta stagione di Once Upon a Time, e di conseguenza gli eventi del passato di Tremotino mostrati nella sesta stagione non sono stati trattati nella One Shot perché non li conoscevo ancora quando l’ho scritta ;).
Per il resto, spero comunque che la One Shot su Tremotino vi sia piaciuta alla fine :).
Se ci sono degli eventi che non rappresentano quanto veramente accaduto o che sembrano abbastanza confusi chiedo subito scusa, ma dato che è stata un’idea abbastanza immediata ho scritto quello che ricordavo, e spero di avere riportato tutto bene, o quantomeno meglio che potevo T_T.
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo martedì 27 Ottobre, tra cinque giorni, per la seconda One Shot dedicata ad Once Upon a Time – C’era una Volta!! ;)
   
 
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