Si dice che quando si ama qualcuno bisogna lasciarlo libero,ed è per questo che, quando mia sorella Juleka mi ha detto che Marinette era innamorata del modello Adrian Agreste, io mi sono fatto da parte. Le sono restato accanto e l'ho sostenuta consapevole che lui era innamorato di Ladybug e che quest'ultima fosse Marinette. L'ho capito la prima volta che l'ho vista:sono simili d'aspetto e possiedono la stessa forza e determinazione.

Nel pomeriggio ho visto Mari piangere per un rifiuto da parte di Adrian e l'ho abbracciata stretta.

«Cosa ti ha detto esattamente?» le domando accarezzandole i capelli con dolcezza.

«Che io per lui sono un ottima amica e per questo mi ha voluto confessare di provare dei sentimenti per una ragazza, non mi ha detto chi per timore che lo deridessi. Capisci Luka? Non ho speranza» parla tra un singhiozzo e l'altro e fatico quasi a starle dietro, ma alla fine riesco comunque ad afferrare tutto il discorso.

«Non piangere Mari,tu sei fantastica» le ho detto, ma vedendola che continuava a piangere decisi di fare una cosa che l'avrebbe allontanata da me per sempre.

«Sai, lui è un idiota a non vedere quanto tu sia forte e creativa. Certo sei goffa, ma questo ti rende unica e... Bhe, è innamorato di Ladybug e non si accorge di quanto speciale sia la ragazza sotto la maschera ... Digli chi sei» lei mi aveva guardato stranita non aspettandosi che io sapessi. Nessuno sapeva.

«Tu- tu come?» Mi chiese in modo flebile
«Non ha importanza Mari adesso, va da lui» le ho asciugato le lacrime e l'ho lasciata andare.

Adesso sono buttato sul letto e ho appena ricevuto un messaggio da parte di Marinette. Sicuramente mi voleva dire che si erano fidanzati o altro. Decido di non leggere il messaggio e di spegnere il telefono. Vado sul ponte della barca e noto che sta per arrivare un bel temporale, specchio di ciò che provo in questo momento. Quando cadono le prime gocce d'acqua rientro dentro e decido di farmi una doccia per togliermi la tristezza. Faccio in tempo a prendere i vestiti ed a indossarli che sento qualcuno chiamarmi in lontananza.

Esco fuori e noto che la pioggia si è infittita di parecchio. Noto una figura correre verso la barca e ci impiego un po' a riconoscere Marinette che, bagnata fradicia, corre chiamandomi.

«Marinette? Che stai facendo? Non dovresti stare da Adrian?» Le urlo andandole in contro

«Non c'è l'ho fatta» mi dice a voce bassa e con un po' di affanno

«Cosa?» Le chiedo non avendo ben compreso cosa avesse detto

«Ho detto» ripeté urlando «che non c'è l'ho fatta» arriviamo uno difronte all'altro

«Cosa intendi dire?» Le chiedo spaesato

«Intendo dire che sono arrivata davanti a casa sua, ma ho pensato che se non mi voleva per come ero, ma solo per la maschera, allora non aveva senso.. poi mi sei venuto in mente tu.. le parole che mi hai detto oggi e quando sei stato akumizzato e... come fai a sapere che sono io?» mi dice senza quasi riprende fiato
«Semplicemente ti ho osservata Mari e nonostante tutto avete molti tratti in comune. Solo chi non vuol guardare non lo nota» le rispondo con semplicità. Lei annuisce con un sorriso e riprende a parlare
«Ho anche capito una cosa quando ero sotto la casa di Adrian»

"C-cosa hai capito?" Le chiedo,questa volta con voce tremante

"Che per quanto Adrian possa essere bello e un ragazzo d'oro non è il mio tipo perchè c'è anche un'altra persona che ha preso possesso del mio cuore.Ho capito che mi piaci Luka" dice con sicurezza prima di baciarmi. Rimango per un attimo fermo prima ricambiare il bacio mentre veniamo bagnati dalla pioggia che continua a cadere copiosa sopra di noi.

L'ho amata così tanto e l'ho lasciata andare, ma lei si è innamorata fino al punto di tornare.

Nota dell'autrice:
Piccola one-shot senza pretese riguardante la Lukanette. L'avevo scritta parecchi mesi fa e oggi ritrovandola ho pensato di condividerla. Alla prossima, un bacio, Amalia ♥