I miei giorni con John

John Blithe

Lui è tornato Marilla e ti manda a salutare tramite Anna(quasi se ne dimenticava) John è molto malato vai a fargli visita, lo solleverà dalle sofferenze fisiche e psicologiche.

Nonostante abbia vissuto esperienze avventurose come voleva lui, la sua vita non è stata facile,

le avversità gli hanno tolto i suoi affetti, l’amore, la famiglia, gli è rimasto solo Gilbert e il ricordo di te, lo si capisce quando chiede ad Anna “come sta Marilla è sempre la “ragazza” così determinata? mandale i miei saluti” nei sui occhi si può notare un barlume di speranza.

Pensaci Marilla non essere titubante

“Ci sto pensando “

Anche Matthew ha saputo da Anna che John è ammalato

“l’ho visto io stessa, quando mi ha aperto la porta vacillava ,

mi ha colpito il fatto che sapesse tutto di me, e mi ha chiesto notizie di Marilla, si conoscevano? lui è vissuto qui?

“Si Anna, da ragazzi si frequentavano, poi lui ha lasciato Avonlea per una vita avventurosa

“e lei non aveva potuto seguirlo perchè era necessaria qui vero? “ interviene Anna, ricordando quello che in precedenza le aveva rivelato Marilla sul perché non si fosse mai sposata.

“Si è proprio così,”risponde Matthew” capisco che tu ora stai pensando al fatto che ha vissuto tanti anni senza l’amore vero e ti dispiace, la tua fervida immaginazione ti fa venir la voglia di intervenire o indagare interrogandola, non fare niente Anna , lasciale la sua privacy per favore, lei ha sacrificato la sua vita per la famiglia e si è un po' indurita ma ora sei arrivata tu e si sta sciogliendo , non aprire ferite

“Non lo farò”

La sera stessa mentre stavano come d’abitudine al calore del focolare a raccontarsi la giornata

Matthew discretamente iniziò il discorso

“Anna mi ha detto che John Blithe è tornato ma che non sta bene, forse tesoro potresti………..

“SI ...ci sto pensando intensamente, e lo farò, grazie per il tuo interessamento, vedi questa volta non hai dovuto convincermi con la tua saggezza, sono veramente fiera di me stessa per aver deciso spontaneamente.

Matthew le prese le mani e le tenne strette strette. Le” mani” il loro contatto fisico più forte.

“Caro stai tranquillo non ho rimpianti, siamo stati bene io e te , ora la nostra vita si sta riempiendo giorno dopo giorno grazie a una ragazzina combina guai che si sta facendo donna , ti voglio un mondo di bene ma ora sono venuta alla conclusione che John ha bisogno di me (un sospiro di pausa ) ed io ho bisogno di lui.

I MIEI GIORNI CON JOHN

Sono pronta ad incontrarlo , mi batte il cuore , viene ad aprire lui, Gilbert è fuori

“Marilla! sta quasi per svenire lo sorreggo lo dirigo verso il piccolo divanetto di casa

lui è assolutamente sorpreso, la debolezza gli impedisce di sottrarsi al mio aiuto

Ci guardiamo intensamente, mi sembra non sia passato nemmeno un giorno da quando mi ha fatto vedere il cappello da uomo e ci abbiamo scherzato, e poi la dolcezza di quel bacio non l’ho mai dimenticata

Eccolo la il suo cappello conservato con cura ,sta sulla mensola vicino alla scrivania, lo prendo, lui sorride e se lo mette in testa “Ah Marilla quanti ricordi “

“Lascia stare è andata così “

“Lo so” dice lui “i doveri sono una trappola , io ti ho amata tanto ma la voglia di avventura ha avuto il sopravvento sul mio amor per te. Ti chiedo scusa, ho amato e rispettato anche la mia sposa ma non ti ho mai dimenticata

(basta JOHN non ce la faccio più) ma lui continua ed io ho finalmente il coraggio di mettergli un dito sulle labbra, per zittirlo ...ssssss , prendo le sue mani e le stringo forte sul mio petto

le lacrime liberatorie stanno scendendo copiose sul mio viso, non si tratta di rimpianto per il passato ma per l’emozione che avvolge quella stanza in quel preciso istante

la signora Kincannon ci prepara il tè e ci guarda con tanto affetto , fuori fa freddo

E noi parliamo, parliamo, di cosa? parliamo di noi, di tutto di Anna

Tornerò domani

Sono tornata tutti i giorni, tutte le mattine mentre i ragazzi erano a scuola

mi sembrava di aver ripreso la mia vita, ho cercato il più possibile di alleviare le sue sofferenze

ci sono stati giorni in cui stava meglio e siamo pure usciti per una piccola passeggiata che per lui era un vero toccasana. Mi ripeteva spesso che era felice perché il bello nonostante la malattia era che aveva accanto a se la sua Marilla , cosa che non avrebbe mai immaginato potesse succedere

Mi amava ,mi sentivo amata .

Lo amavo

Nessuno sapeva che mi recavo da lui tutti i giorni (almeno così credevo, lo sapeva Matthew e anche Rachel ma non hanno voluto disturbarmi ) a parte la signora Kincannon che ci viziava con bevande calde, i suoi sguardi di compiacimento mi riscaldavano il cuore

Abbiamo passato momenti molto difficili, il suo male non dava tregua ma anche altrettanti momenti felici e io lo abbracciavo stretto stretto a me, in quei momenti gli confidavo la mia difficoltà nel essere spontanea con Anna non capivo ancora il bene materno che provavo per lei

“capirai “mi diceva lui,” e a quel punto diventerai la migliore mamma del mondo “

Ero confusa avevo paura di non essere all’altezza ma non ci volevo pensare ,volevo impegnare le mie ore mattutine ,le mie forze e le mie energie solo per lui cercando di assaporare la sua vicinanza fin quando fosse stato possibile

Quando non vedeva il sorriso nei miei occhi (così usava definirli) mi accarezzava e mi diceva

“questo è un momento speciale per noi che assolutamente non si ripeterà ,tornerai alla tua vita di sempre per questo ti dico :

Marilla non essere triste le gioie arriveranno, alimentate dall’amore che saprai dare ma devi farlo riaffiorare non tenerlo nascosto nel tuo intimo, lui sta aspettando da troppo tempo e non vede l’ora di uscire, sta scalpitando. Marilla arrenditi smettila di importi il ruolo di educatrice,si capisce benissimo che non ne sei pienamente convinta , ti è capitato un cambiamento enorme godilo, lasciati guidare dall’istinto e con Anna stessa avrai molto da imparare, tu sarai utile a lei, e lei sarà utile a te portando nella tua vita le sue esperienze di orfana, lei che è oltretutto una personcina intelligente e determinata, come posso affermare questo ? Non la conosco ? Ti sbagli Gilbert me ne parla tutti i giorni fino allo sfinimento (sorride)

Ama Marilla che tutto si sistemerà

Avrei dovuto essere io a dare conforto a lui

Non dimenticherò mai gli ultimi giorni vissuti assieme , nonostante la sua sofferenza, la tenerezza che aveva nei miei confronti era alquanto spiazzante

Era sempre vigile , voleva esserlo per assaporare al massimo la mia vicinanza, lo diceva stringendo i denti io gli ripetevo di non affaticarsi accarezzandogli il viso, non ho mai amato così intensamente(così credevo, non sapevo che ci fossero tante forme d’amore )

Negli ultimi istanti della sua vita volle scendere dal letto e stare accanto a me sul piccolo divanetto di casa, lo tenni stretto al mio petto, appoggiò la testa sul mio cuore e mi disse” sono stanco Marilla ora voglio dormire cullato dal dolce battito del tuo cuore che si chiama AMORE

Lui si addormentò e io lo vegliai accarezzandolo

Soffrivo ma ero pronta ad affrontare il mio cammino in salita pienamente appagata da quella pausa d’amore, lui che aveva vissuto tanto intensamente mi aveva insegnato tanto

A volte mi chiedevo se ……….. niente se diceva lui è andata come doveva andare

Forza Marilla ti aspetta

ANNA