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Autore: MauraLCohen    23/10/2020    1 recensioni
La prima notte di Kirsten alla Suriak.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kirsten Cohen, Sandy Cohen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La seguente FlashFic partecipa al FallEvent del gruppo Facebook We are out for prompt.
Il prompt è di Frida Rush, che ringrazio tantissimo.

Testo del prompt: crisi di astinenza.


 
Crisi di astinenza 



Alla Suriak le notti non passavano, questa fu la dolorosa realizzazione a cui Kirsten arrivò mentre si rigirava in quell’ampio letto vuoto. Sentiva la stoffa leggera delle lenzuola accarezzarle la pelle, coperta solo da una vestaglia leggera, e l’unica cosa a cui riusciva a pensare era che, tra quelle mura, tutto era diverso. Persino il profumo che respirava mentre si spostava da un fianco all’altro alla ricerca di una posizione confortevole era differente. 

Pensava a quelle settantadue ore che doveva affrontare da sola, senza poter né vedere né sentire Sandy. 

“È la prassi”, aveva detto l’infermiera, prima di obbligarli a lasciarsi andare. 

“Una prassi stupida” avrebbe voluto replicare lei, ora che allungava la mano alla ricerca del corpo di Sandy, che, però, non era lì accanto.

Lo immaginò disteso supino nel loro letto, mentre guardava un film che non seguiva, giusto per addormentarsi. Probabilmente non si era ancora infilato sotto le coperte. 

“Ci sono quindici gradi fuori, non mi dirai che hai freddo.” Le parve di sentirlo, che la prendeva in giro mentre lei gli si avvicinava per riscaldarsi. 

Avrebbero mai più avuto momenti così? In cui c’erano solo loro e il resto del mondo non contava? Sandy avrebbe più potuto guardarla come faceva prima di quel terribile anno? 
Oppure aveva rovinato tutto?

Tremava, all’idea di averlo perso per sempre. Tremava all’idea che lui non sentisse la sua mancanza, in quella gelida notte. Si chiese che cosa stesse facendo, se la pensava, o se si era già addormentato. L’impulso di afferrare la cornetta e chiamarlo fu fortissima, tanto che per un secondo le sue dita scapparono da sotto le coperte, alla ricerca del telefono sul comodino. 

Era vuoto. 

Alla Suriak non c’erano i telefoni, almeno non nelle stanze dei pazienti. E in quel momento gli occhi di Kirsten presero a bruciare, incapaci di contenere quel dolore che la stava corrodendo dentro. 

« Sandy… » chiamò, nel silenzio della notte, sopprimendo un singhiozzo, l’ennesimo, prima che una violenta crisi d’astineza la colpisse. 

   
 
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