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Autore: __Lune__    24/10/2020    2 recensioni
-Trovi ingiusto il prezzo che ti hanno dato? Lo ritieni troppo basso?- chiese sua madre gelida -No, mamma, lo trovo irrazionale...irrazionale il fatto che me ne abbiano dato uno, irrazionale che alcuni pensino che gli esseri umani possano essere rappresentati con dei pezzi di argento o oro...con dei semplici numeri- rispose lei stropicciando la rosa bianca che stringeva tra le mani.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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*ROSE

Qualcuno la stava rincorrendo, erano dei soldati di quel generale, si il generale Scorpyon.

Mentre correva sperava con tutta la forza che le rimaneva che fosse solo un incubo, un incubo da cui ci si poteva svegliare e tirare un sospiro di sollievo, ma il dolore bruciante al petto  le sue illusioni.

La ragazza si fermò in segno di resa solo quando giunse ad un vicolo cieco, un soldato la bloccò, un  calcio allo stomaco la fece inginocchiare per poi farla collassare a terra.

L' uomo la guardava con occhi colmi d'odio, si chinò su di lei, da dietro la divisa elegante estrasse un pugnale con degli intagli che si univano in uno stemma, l'ultima immagine che i suoi occhi furono in grado di vedere fu la lama del pugnale illuminata dalla luna.

Un dolore agonizzante la pervase, sentì che il suo cuore smetteva di battere, il sangue scarlatto sgorgò dalla ferita, sentì il sapore del liquido rosso invaderle la bocca, socchiuse le labbra per far uscire un sottile rivolo, le sue mani tremarono.

Dopo qualche secondo si poté finalmente dire che Rose Wallflare era definitivamente morta.

Rose si tirò su dal letto sudando freddo, respirando con fatica, si sentiva come se fosse stata sott'acqua troppo a lungo, ripensò a quello che le sembrava un sogno o meglio, un incubo, ripensò al dolore così vero, così terribile.

 

Davanti al suo grande specchio osservò la sua pelle color foglia d'autunno, però non del colore di quelle sui rami: quelle ancora lucide e fresche seppur scure, ma di quelle che cadono secche a terra.

La ragazza osservò anche quelle chiazze chiare, vitiligine, dicevano, sfiorò la pelle sopra il suo cuore, era intatta come sempre.

Calmandosi si raccolse l'ammasso di ricci rossastri in una coda bassa, sospirò, preparandosi ad un altra giornata.

Sentì una voce chiamarla, la voce di sua madre, così tagliente, così severa, sua madre non era mai stata molto affezionata a lei, sua sorella Emma era stata per quei 20 anni della sua vita la prediletta.

Ripensò a qualche anno prima, quando loro padre era là per lei, la ascoltava, lei si confidava con lui, ma quando morì per malattia la aveva lasciata solo con le sue lacrime e i suoi pensieri.

Sulla tomba dell'uomo  Rose aveva giurato  che non avrebbe pianto che sarebbe stata impenetrabile, che non sarebbe cambiata, lei non pianse mai, lo aveva giurato d'altronde...e i Wallflare mantenevano sempre le promesse.

Durante la colazione Rose strinse la sua tazza tra le mani fredde e guardò la madre, Emma sbatté la il contenitore in coccio sul tavolino e se ne andò.

Sua sorella non aveva mai violato le buone maniere in quel modo, a differenza di Rose lei era "perfetta"

Poco dopo Rose salì nella sua camera e accarezzò la sua gatta, sospirò e si sdraiò sul letto, duro e freddo.

Nel pomeriggio sentì la sua esplodere nel rumore delle carrozze, il nitrire dei cavalli e i pettegolezzi delle signorine americane .

Cercò di ignorare la discussione della madre con sua sorella:-Quella ragazza è inutile, non serve a niente in questa casa!-.

Ancora un urlò pieno di astio, passeggiò nei corridoi della casa, fino a raggiungere le sue orecchie

La ragazza strinse il cuscino a se, si guardò di striscio allo specchio, osservò i suoi occhi; uno verde e uno azzurro, occhi che nel 500 l'avrebbero fatta passare per una strega la guardavano con un velo di ...tristezza.

Qualcuno la chiamò, la voce veniva dal pianoterra.

Trovo sua madre davanti alla porta, fece per parlarle ma la donna la spinse fuori da casa.

Voltandosi Rose si accorse che era già chiusa.

Pensò che una donna a modo non avrebbe mai fatto in quel modo, pensò che una  MADRE non avrebbe dovuto fare mai.

Si voltò ancora e si trovò davanti un uomo accompagnato da una donna, non erano molto giovani, l'abito dell'uomo era troppo stretto per il suo corpo tarchiato  e la donna aveva una divisa dell'esercito troppo corta per il suo corpo snello.

 Rose guardò la porta in mogano della sua casa  sperando di vedere una madre e una sorella disperate per la loro scelta.

Sapeva già quello che avrebbe visto però,  conosceva Emma e conosceva anche sua madre, sapeva che ormai non apparteneva più a quella famiglia, sapeva che non ci sarebbe stato modo di tornare indietro.

 

 

ANGOLO AUTRICE
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Sayonara

 

   
 
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