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Autore: adry91    20/08/2009    21 recensioni
Rosalie, Bella e Alice sono tre sorelle newyorchesi che si trasferiscono a Phoenix. Sono le classiche ragazze popolari che tutti invidiano, dal carattere forte e deciso e che non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno. A Phoenix le loro vite si incroceranno con quelle di tre fratelli Emmett, Edward e Jasper, anche loro dal carattere forte. Nessuno di loro crede nell’amore, ma presto si renderanno conto di sbagliare, presto l’amore entrerà nelle loro vite e da lì tutto cambierà.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WHEN THE LOVE CHANGES YOUR LIFE

WHEN THE LOVE CHANGES YOUR LIFE

!?...“Quando l’amore ti cambia la vita”…!?

 

CAPITOLO 1

 

LE SORELLE SWAN

 

Negli Stati Uniti, è situata la grande città di Phoenix, la città più popolosa dello Stato dell’Arizona, la città teatro di questa storia, la città in cui si trasferì una ricca famiglia newyorchese. Le protagoniste di questa storia sono tre sorelle diverse tra loro, ma in fondo, molto simili. Rosalie, Isabella ed Alice Swan. Il padre delle ragazze, Charlie, era un avvocato famoso e reclamato in tutto il mondo, mentre la madre, Renèe, era una famosissima imprenditrice e un’affermata scrittrice di successo. Acquistarono una grandissima villa a Phoenix, facendola arredare da una famosa architetta e una volta pronta fecero i bagagli e partirono. Le ragazze avevano sempre vissuto a New York, non si erano mai spostate da lì, tranne che per le vacanze, per questo, non presero per niente bene l’idea del trasferimento, ma questo poco importava visto che la decisione era già stata presa. Dovevano iniziare tutto da capo, lasciare gli amici e la loro vita e questo non gli andava giù, anche se sapevano che, con il loro carattere, si sarebbero ambientate subito.

Rosalie era la maggiore, aveva vent’anni. Era di una bellezza eterea, di quelle che si vedono sui cataloghi pubblicitari e infliggono duri colpi all’autostima delle altre donne. Era alta, magra e statuaria. Aveva lunghi capelli castani che gli ricadevano morbidi sulle spalle e due bellissimi occhi castani. Era una persona estroversa, spigliata e non gli dispiaceva trovarsi al centro dell’attenzione. Era un po’ scettica verso coloro che a primo impatto non gli piacevano, e se qualcuno non entrava nelle sue grazie, beh povero lui. Cercava di apparire dura e spesso arrogante, ma la sua era solo una maschera.

Isabella, conosciuta come Bella, era la secondogenita. Aveva diciannove anni. Anche lei era molto bella, alta e magra, con un fisico da fare invidia a chiunque. Aveva lungi capelli castano ramati, la pelle molto chiara e due occhi verdi che alla luce sembravano color ghiaccio o azzurri. Di carattere era abbastanza decisa, difficilmente tornava indietro sui suoi passi. Guai a farla arrabbiare, diventava irriconoscibile. Era solare e dalla battuta sempre pronta, amava ridere e divertirsi. Si mostrava forte, diceva di non aver bisogno di nessuno, ma non era così. Era il classico tipo di persona, che, a volte, riusciva a sentirsi sola anche se era circondata da decine di persone.

Alice, invece, era l’ultima arrivata. Aveva diciotto anni ed emanava allegria e serenità solo a guardarla. Tra le tre era quella più minuta e dai tratti molto delicati. Aveva i capelli castani e dei grandi occhi verdi. Caratterialmente era quella più solare, sempre con il sorriso addosso, quella che cercava di vedere del buono in tutto. Era quel tipo di ragazza che non si fa problemi ad attaccare bottone con qualcuno che non conosce. Riusciva sempre a convincere tutti a fare quello che voleva, forse per il suo sorriso contagioso o forse per gli occhi da cerbiatta che mostrava tutte le volte che desiderava qualcosa. Era considerata la peste di casa.

Tutte e tre erano molto legate, amavano fare le cose insieme ed erano invidiate da tutti per molti fattori: la loro bellezza, i loro soldi, il loro stretto legame, la loro popolarità e anche il loro carattere. Erano delle ragazze che non si erano mai fatte mettere i piedi in faccia da nessuno e facevano girare la testa a tutti i ragazzi. Nessuna di loro aveva mai avuto una storia seria, non credevano molto nell’amore. Per loro esistevano solo storie brevi, avventure senza importanza, solo per divertirsi. Sembravano allergiche a relazioni serie e non davano false speranze a nessuno. Per tutti, loro, erano irraggiungibili, “le irraggiungibili sorelle Swan” così erano definite da tutti. Nessuno nella loro vecchia città poteva vantarsi di essere andato con una di loro per più di una volta. Erano le mete ambite da tanti, troppi ragazzi, ragazzi che restavano sempre con l’amaro in bocca, ragazzi che non facevano altro che beccarsi due di picche, ma che, eppure, non si arrendevano. Bella era stata l’unica ad essersi presa una sbandata bella grossa, l’unica ad essersi in un certo senso innamorata, l’unica che aveva amato a tal punto da buttare all’aria la sua vita, anche se questo era successo molto tempo prima. A quindici anni aveva incontrato un ragazzo, il classico tipo bello e irraggiungibile, ma quel ragazzo si era innamorato di lei. Si erano messi insieme, ma allora Bella non lo amava, gli voleva bene questo si, ma nulla di più. Lui era perfetto e speciale per lei, era tutto quello che una ragazza sogna di avere, ma lei era ancora troppo piccola per rendersene conto. Dopo un mese e mezzo decise di lasciarlo, non gli diede alcuna spiegazione, così di punto in bianco non si fece più sentire. Lui chiedeva ad Alice e Rosalie il motivo di tale comportamento, ma nessuna delle sue sapeva spiegarselo. Dopo alcuni giorni, il ragazzo, iniziò a frequentare un’altra e poco dopo si misero insieme. Solo allora Bella si rese conto di aver fatto una cazzata, solo allora si rese conto di quanto quel ragazzo fosse importante per lei, ma ormai era tardi. Sotto consiglio delle sue sorelle, Bella, gli mandò un messaggio per scusarsi e per informarlo che si era resa conto dell’errore commesso, dicendogli che era pronta a tornare indietro. Lui non fece nulla, non tornò sui suoi passi e il suo silenzio fece capire a Bella che, ormai, era troppo tardi. Solo allora lei si rese conto di essere sola e innamorata, per quanto una ragazza di quindici anni possa esserlo. Pianse tutte le sue lacrime e si chiuse in un mondo tutto suo, un mondo fatto di ricordi, ma soprattutto fatto di rimpianti e di rimorsi. Da allora non si fidò più di nessun ragazzo e si ripromise di non innamorarsi più di nessuno, il suo cuore apparteneva già a qualcuno. Passarono le settimane, i mesi e poi gli anni e nulla cambiò. I sentimenti di Bella verso quel ragazzo furono sempre gli stessi, lui restava sempre il centro del suo universo. Con il passare degli anni divenne come Rosalie e Alice, una ragazza dal cuore di ghiaccio che non riuscì più a provare amore per nessuno. Le sue sorelle le avevano sempre detto che l’amore non esisteva, era solo l’invenzione di alcune persone per spiegarsi i lieto fine delle fiabe. Loro due erano sempre state allergiche all’amore, a differenza di Bella che all’inizio ci credeva molto. Dopo quello che gli successe, Bella, divenne peggio di Rosalie e Alice, non si mise più con nessuno, tutti i ragazzi erano per lei solo uno strumento per saziare i suoi istinti, non aveva mai fatto l’amore, per lei era solo sesso, per questo era raro che andasse a letto con qualcuno per più volte. Nonostante fossero passati quattro anni, le ferite di quella storia ancora gli bruciavano, non era ancora riuscita a dimenticarlo e vederlo insieme alla sua ragazza la faceva sprofondare in un abisso che la risucchiava sempre di più. Non si era più fidata di un ragazzo e si mostrava fredda e ostile con loro, per lei non c’erano differenze, considerava i ragazzi tutti dei bastardi. Aveva smesso di credere nell’amore, aveva smesso di credere nel lieto fine, proprio come le sue sorelle, anzi forse peggio. Tutte e tre iniziarono ad avere storie senza coinvolgimenti e gli andava bene così. Quando i genitori annunciarono il trasferimento le ragazze non erano molto d’accordo, ma alla fine furono costrette ad accettare, del resto con il loro carattere si sarebbero ambientate subito. Bella, in fondo, anche se non voleva ammetterlo, era contenta di cambiare città, forse andarsene da New York sarebbe stato positivo, avrebbe potuto dimenticare per sempre il passato, avrebbe ricucito per sempre vecchie ferite ancora aperte, ma soprattutto avrebbe smesso di soffrire vedendo l’indifferenza di lui, anche se, ormai, ci aveva preso l’abitudine e quel dolore non era più forte come agli inizi. A New York frequentavano tutte e tre la stessa scuola, la “Pacifico Vista High School”, ed erano le più popolari. Rosalie era, infatti, la reginetta della scuola dal primo momento in cui aveva messo piede nell’istituto, Bella era la presidentessa dell’associazione studentesca, colei che si occupava di organizzare tutti gli eventi della scuola, mentre Alice era la capo cheerleader. Il loro era il gruppo più invidiato della scuola, tutti volevano poter entrarci, ma questo sembrava essere off-limits. Gli unici che le frequentavano erano alcune ragazze cheerleader e i migliori giocatori della squadra di basket della scuola. Gli altri gruppi, come per esempio quello di informatica, quello di pallavolo, quello dei secchioni e peggio ancora quello degli sfigati non venivano totalmente considerati da loro tre.

Gli era dispiaciuto parecchio essersi dovute trasferire, ma non erano minimamente scoraggiate o agitate per quello che li avrebbe attese nella nuova scuola. Sapevano che si sarebbero fatte rispettare pure lì e avrebbero cambiato le carte in tavola. Sarebbero tornate ad essere quello che erano nella vecchia scuola, e ci sarebbero riuscite in poco tempo. Di questo ne erano convinte.

 

  
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