25/10/2020
4 recensioniSguardi che si incrociano
» "Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it"
» Prompt: #23 Briciole
» N° parole: 684
Zuko aveva conosciuto Katara quando quest’ultima si era da poco trasferita all’isola di Ember. Era una mattina d'estate più soleggiata del solito, si stava dirigendo nella caffetteria di suo zio pronto a iniziare l'ennesimo turno quando le era finito addosso troppo preso dai suoi pensieri. Nonostante le mille scuse aveva ritenuto necessario offrirle qualcosa, così l'aveva invitata a seguirlo in caffetteria promettendole il miglior caffè della zona, la The Jasmin Dragon era infatti la miglior caffetteria della zona e non solo perché ci lavorava lui: Iroh era un uomo benevolo che faceva sentire tutti a casa: questo aveva fatto ottenere a locale molte recensioni positive che elogiavano a parte la qualità sopratutto la cordialità del proprietario.
La ragazza gli era piaciuta fin dal primo momento e i due avevano una lunga storia di sguardi alle spalle.
Il ragazzo sbuffò.
Azula stravaccata sul divano con Ty Lee sulle gambe lo guardò «Stai ancora sospirando per quella ragazza? Perché non ti dichiari e la fai finita? Se non ti sbrighi te la porteranno via!» disse sua sorella lasciando un bacio sulle labbra della propria ragazza.
Zuko sospirò sonoramente, Dio quelle due erano così palesi! «Non posso rischiare un rifiuto.» rispose.
Azula fece un suono contrariato «Sei così debole!»
Katara dopo essere stata convinta da suo fratello Sokka aveva deciso di fare la prima mossa, era stanca di quello scambio di sguardi che non portava a niente.
Così era andata alla caffetteria durante il suo turno e aveva atteso che il ragazzo avesse due minuti.
«Possiamo parlare?» aveva detto quando Zuko si era liberato.
Il barista aveva annuito semplicemente.
Adesso erano fuori dal The Jasmine Dragon e nessuno dei due aveva ancora aperto bocca.
Katara ruppe il silenzio «Senti, tagliamo la testa al toro. Tu mi piaci e se non ho interpretato male quegli sguardi anche io ti piaccio o mi sbaglio?»
Zuko scosse la testa «No, non ti sbagli.»
La ragazza annuì «Bene, quindi ti va di uscire qualche volta? Potremo parlare un po' mentre beviamo una cioccolata calda o qualcosa del genere...»
«Ci sto!» il ragazzo guardò l'orologio «Tra dieci minuti stacco, potremo uscire adesso se non ti scocci di aspettare.»
Katara sorrise vittoriosa, era convinta che ascoltare quell'idiota di suo fratello non le avrebbe procurato nient'altro che guai ma doveva ammettere che aveva ragione, fare la prima mossa aveva dato i suoi frutti «Certo, volentieri!»
Zuko l'aveva portata in una pasticceria, aveva un aspetto molto accogliente e Katara sorrise suo malgrado «È proprio bello qui!» disse.
Il ragazzo sorrise «Vero? I proprietari sono parenti della fidanzata di mia sorella. Me l'ha fatto conoscere lei: subito dopo essersi fidanzata, Azula mi trascinava qui con la scusa che facevano ottimi dolci. La verità era che cercava ogni pretesto per vedere Ty Lee. Ma fanno davvero degli ottimi dolci.»
La ragazza sorrise a sentire il racconto di Zuko «Tua sorella maggiore? Anch'io ho un fratello maggiore, è stato lui per la verità a convincermi a parlarti... ogni tanto ha buone idee!»
«No, sono io il maggiore. Ma tuo fratello ha ragione, fosse stato per me sarei rimasto in silenzio troppo spaventato da un possibile rifiuto... mia sorella non ha fatto che ripetermi che sono debole, forse un po' di ragione ce l'ha!»
Katara sorrise «Allora ordiniamo: che mi consigli?»
Zuko nominò tutta una serie di torte, muffin e cupcake indicando le varie qualità. Alla fine Katara prese un muffin alla nutella con granella di nocciola.
E la ragazza non poteva che dare ragione al barista era davvero il muffin più buono mai mangiato!
Anche Zuko sembrava aver apprezzato il proprio muffin, tanto che alcune briciole gli erano rimaste attaccate agli angoli della bocca. Un sorriso benevolo affiorò alle labbra di Katara, istintivamente prese un tovagliolo allungando la mano per pulire. Il ragazzo arrossì vistosamente e lei realizzando quello che aveva appena fatto tornò a sedersi composta, provando a nascondere il proprio rossore.
«Scusa... non so che mi è preso...» disse.
Ma Zuko fermò il suo blaterare baciandola.
Poi le fece l'occhiolino «Mi piacerebbe moltissimo avere un altro appuntamento.»
Katara rise baciando le sue labbra «Ci sto!» disse.
Note: Sono in ritardissimo T_T ma beccattevi questa Zutara Au.
Spero vi piaccia!
Niny
Zuko aveva conosciuto Katara quando quest’ultima si era da poco trasferita all’isola di Ember. Era una mattina d'estate più soleggiata del solito, si stava dirigendo nella caffetteria di suo zio pronto a iniziare l'ennesimo turno quando le era finito addosso troppo preso dai suoi pensieri. Nonostante le mille scuse aveva ritenuto necessario offrirle qualcosa, così l'aveva invitata a seguirlo in caffetteria promettendole il miglior caffè della zona, la The Jasmin Dragon era infatti la miglior caffetteria della zona e non solo perché ci lavorava lui: Iroh era un uomo benevolo che faceva sentire tutti a casa: questo aveva fatto ottenere a locale molte recensioni positive che elogiavano a parte la qualità sopratutto la cordialità del proprietario.
La ragazza gli era piaciuta fin dal primo momento e i due avevano una lunga storia di sguardi alle spalle.
Il ragazzo sbuffò.
Azula stravaccata sul divano con Ty Lee sulle gambe lo guardò «Stai ancora sospirando per quella ragazza? Perché non ti dichiari e la fai finita? Se non ti sbrighi te la porteranno via!» disse sua sorella lasciando un bacio sulle labbra della propria ragazza.
Zuko sospirò sonoramente, Dio quelle due erano così palesi! «Non posso rischiare un rifiuto.» rispose.
Azula fece un suono contrariato «Sei così debole!»
Katara dopo essere stata convinta da suo fratello Sokka aveva deciso di fare la prima mossa, era stanca di quello scambio di sguardi che non portava a niente.
Così era andata alla caffetteria durante il suo turno e aveva atteso che il ragazzo avesse due minuti.
«Possiamo parlare?» aveva detto quando Zuko si era liberato.
Il barista aveva annuito semplicemente.
Adesso erano fuori dal The Jasmine Dragon e nessuno dei due aveva ancora aperto bocca.
Katara ruppe il silenzio «Senti, tagliamo la testa al toro. Tu mi piaci e se non ho interpretato male quegli sguardi anche io ti piaccio o mi sbaglio?»
Zuko scosse la testa «No, non ti sbagli.»
La ragazza annuì «Bene, quindi ti va di uscire qualche volta? Potremo parlare un po' mentre beviamo una cioccolata calda o qualcosa del genere...»
«Ci sto!» il ragazzo guardò l'orologio «Tra dieci minuti stacco, potremo uscire adesso se non ti scocci di aspettare.»
Katara sorrise vittoriosa, era convinta che ascoltare quell'idiota di suo fratello non le avrebbe procurato nient'altro che guai ma doveva ammettere che aveva ragione, fare la prima mossa aveva dato i suoi frutti «Certo, volentieri!»
Zuko l'aveva portata in una pasticceria, aveva un aspetto molto accogliente e Katara sorrise suo malgrado «È proprio bello qui!» disse.
Il ragazzo sorrise «Vero? I proprietari sono parenti della fidanzata di mia sorella. Me l'ha fatto conoscere lei: subito dopo essersi fidanzata, Azula mi trascinava qui con la scusa che facevano ottimi dolci. La verità era che cercava ogni pretesto per vedere Ty Lee. Ma fanno davvero degli ottimi dolci.»
La ragazza sorrise a sentire il racconto di Zuko «Tua sorella maggiore? Anch'io ho un fratello maggiore, è stato lui per la verità a convincermi a parlarti... ogni tanto ha buone idee!»
«No, sono io il maggiore. Ma tuo fratello ha ragione, fosse stato per me sarei rimasto in silenzio troppo spaventato da un possibile rifiuto... mia sorella non ha fatto che ripetermi che sono debole, forse un po' di ragione ce l'ha!»
Katara sorrise «Allora ordiniamo: che mi consigli?»
Zuko nominò tutta una serie di torte, muffin e cupcake indicando le varie qualità. Alla fine Katara prese un muffin alla nutella con granella di nocciola.
E la ragazza non poteva che dare ragione al barista era davvero il muffin più buono mai mangiato!
Anche Zuko sembrava aver apprezzato il proprio muffin, tanto che alcune briciole gli erano rimaste attaccate agli angoli della bocca. Un sorriso benevolo affiorò alle labbra di Katara, istintivamente prese un tovagliolo allungando la mano per pulire. Il ragazzo arrossì vistosamente e lei realizzando quello che aveva appena fatto tornò a sedersi composta, provando a nascondere il proprio rossore.
«Scusa... non so che mi è preso...» disse.
Ma Zuko fermò il suo blaterare baciandola.
Poi le fece l'occhiolino «Mi piacerebbe moltissimo avere un altro appuntamento.»
Katara rise baciando le sue labbra «Ci sto!» disse.
Note: Sono in ritardissimo T_T ma beccattevi questa Zutara Au.
Spero vi piaccia!
Niny