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Autore: babykit87l    26/10/2020    0 recensioni
Primo tentativo di Alternative Universe, in cui Martino e Niccolò si conoscono in discoteca e... beh leggete perché già dal primo capitolo succedono cose :)
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L’AMORE HA VINTO, VINCE E VINCERÀ  

 

CAPITOLO 1  

Sabato 8 Settembre h. 19:09  

 

*** 

 

*** 

Domenica 9 Settembre h. 02:22  

*** 

Li vede parlare da lontano e cerca di darsi un contegno, mentre si avvicina al gruppo. 

“Allora che intendevi prima con il tizio che fissava Marti?” Sente chiedere da Elia. 

“Dai non ditemi che non ve ne siete accorti? C'era uno che se lo stava mangiando con gli occhi!” 

“Ehi ragazzi eccomi... c’era una fila in bagno...” Li interrompe prima che possano dire qualunque cosa su questa storia. 

“Marti hai fatto colpo, sai?” Luchino come al solito non sa trattenersi. 

“Di che parli?” 

“Ti prego Marti, non ci credo che non ti sei accorto di un cazzo! C'era uno che non ti ha staccato gli occhi di dosso finché stavamo in pista.”  

Eh se solo sapesse... 

 

40 minuti prima  

La musica non è male. L'house non lo fa impazzire, ma ovviamente in una discoteca non può pretendere che mettano l’Indie. Sta ballando da un po’ insieme agli altri, fino a che non si sente lo sguardo addosso di un ragazzo. Capelli neri e ricci che gli ricadono sulla fronte. Labbra carnose piegate in un sorriso appena accennato nella sua direzione. Le gambe magre sono fasciate da un paio di pantaloni skinny che lasciano ben poco all’immaginazione. Ha un giacchetto di pelle nera e intravede una canotta sotto, ma non sente caldo? 

Ma soprattutto... perché lo sta fissando?  

Certo che ha degli occhi veramente penetranti... Okay, sta diventando imbarazzante questo gioco di sguardi, o meglio l’altro lo fissa e lui finge di non vederlo e continua a ballare.  

Decide di mettere fine a quella situazione, si allontana dagli altri con la scusa del bagno e si appoggia a un muro dietro la pista, dove nessuno può vederlo. O almeno così pensa.  

Ha gli occhi chiusi e la testa all’indietro, la bocca è semi aperta, quando sente delle mani sconosciute stringergli il fianco e il respiro di qualcuno a sfiorarli le labbra. Apre di scatto gli occhi e si trova il ragazzo della pista davanti a sé. Anzi, non esattamente davanti, piuttosto addosso. D'istinto sì avvicina anche lui e... non sa come ci siano arrivati ma sente la sua lingua intrecciarsi alla sua e le sue labbra carnose a mangiargli letteralmente la bocca.  

Lui non è mai stato nemmeno lontanamente quel tipo di ragazzo, quello da sveltine con persone mai viste nei bagni luridi di una discoteca, eppure quando sente la lingua del ragazzo sconosciuto leccargli il collo e le mani insinuarsi nei jeans e stringergli il sedere con forza, si rende conto che... okay, con uno così potrebbe diventare quel tipo di ragazzo. Accidenti come sa usare bene la lingua! 

Quando una ragazza passa lì davanti e dà loro un’occhiata veloce prima di sparire nel corridoio proprio accanto a loro per i bagni, Martino si rende conto che potrebbe vederli chiunque, e per chiunque intende uno dei suoi amici. Cazzo!  

Si allontana da lui quel tanto che basta per guardarlo in volto e gli prende la mano per spostarla dalle sue natiche, respirando affannosamente.  

“Io... devo andare, scusa!” 

Poi si sposta dal muro dove era appoggiato e torna in pista, non trovando gli altri. Prende il telefono e legge la chat.  

Merda!  

*** 

Domenica 9 Settembre h. 17:40  

 

*** 

***

Lunedì 10 Settembre h. 12:45  

Si trovano tutti per la ricreazione, seduti sopra la solita finestra sulle scale. Luchino ha in mano un panino alto quasi quanto lui - “rega devo crescere io”, “Sì, de cervello!” - e gli altri con tramezzini e patatine in busta. 

“Sentite, visto che fa ancora abbastanza caldo, che ne dite se ce ne andiamo a Bracciano da me sto weekend prossimo?” propone Giovanni. 

“Sì, però cerchiamo di organizzarci con cibo e il gas, che l’ultima volta siamo stati fortunati perché faceva caldo e siamo andati avanti con la roba in frigo, ma io ho bisogno di caffè la mattina.” 

“Che palle che sei Marti!” Elia lo prende subito in giro.  

“No, vabbè però c’ha ragione, pure io necessito di caffè appena sveglio.” 

Martino sorride, perché Giovanni è sempre pronto a dargli man forte e deve ammettere che non si è affatto pentito della sua decisione di fare coming out con lui tra tutti quanti. Un po’ gli è dispiaciuto non avergli detto nulla del ragazzo misterioso del locale, ma alla fine è stata una paccata fugace, che non ha conseguenze e può tenerselo per sé. Figuriamoci se lo rivedrà mai quel ragazzo, di cui non sa nemmeno il nome. 

In breve suona la campanella, segno che bisogna rientrare in classe e tutti e quattro iniziano ad alzarsi dalle loro postazioni per salire al piano e tornare in aula. Proprio quando è quasi davanti alla porta, l’occhio cade sulla finestra lì di fronte, dove vede camminare dal cortile interno un ragazzo. E non uno qualunque. È il ragazzo che si letteralmente strusciato su di lui l’altra sera.  

Che ironia il karma!  

 

 

 

 

   
 
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