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Autore: PGV 2    27/10/2020    1 recensioni
Salve a tutti!! :)
Questa è una serie di tre One Shot interamente dedicate a tre personaggi specifici della serie di Once Upon a Time.
Verrà narrata la storia di questi personaggi prima di un determinato evento, che li ha spinti a ripensare alla loro vita ed a cosa li ha portati a diventare quello che sono, dei cattivi.
Spero che queste tre One Shot vi piacciano alla fine!! :)
Genere: Drammatico, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Peter Pan, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti!!! :)
Sono tornato oggi proprio come vi avevo promesso per mostrare a tutti voi la mia nuova One Shot dedicata ad Once Upon a Time – C’era una Volta!! :)
Questa volta il personaggio preso in considerazione sarà Killian Jones, meglio conosciuto come Capitan Uncino, e se ho deciso di trattare lui è perché quando era un villain ammetto che mi piaceva moltissimo come personaggio *_*.
Poi da quando è diventato un eroe ammetto che mi è un po’ calato come pg, per quanto continui ad apprezzare la sua relazione con Emma, però ho deciso comunque di scrivere questa One Shot per celebrare l’epoca in cui era ancora un villain ;).
Anche questa sarà come quella che ho dedicato a Tremotino per quanto riguarda struttura e composizione, ma spero comunque che riesca a piacervi alla fine :).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


MA ORA DEVO…
ONE SHOT SU KILLIAN JONES/CAPITAN UNCINO




Ma ora devo…

La mia vita è sempre stata permeata da questa frase.
Quest’unica frase. Che ha condizionato la mia intera esistenza.
Per secoli ho avuto un unico obiettivo, un’unica cosa che mi mandava avanti nella speranza di mettere fine all’agonia che provavo.
Non ho mai pensato a cosa avrei potuto fare dopo. Non ho mai pensato al post omicidio… ed ora sembra che ne stia pagando le spese.
Se solo ci avessi pensato prima a cosa fare della mia vita dopo aver portato a termine la mia vendetta, forse adesso non sarei in questa situazione…

Ma ora devo scuoiare il mio Coccodrillo.

Questa è sempre stata la frase che mi ripetevo nella testa.
Quello a cui aspiravo. La mia meta finale. Il mio nemico mortale.
Mi aveva privato dell’unica cosa che mi era rimasta dopo la morte di mio fratello. Il dolore della perdita, ancora una volta per una forza troppo grande affinché potessi controllarla, è stato immenso.
E ricordo ancora come se fosse ieri come tutto ebbe inizio.
Quella maledetta sera in cui nostro padre ci vendette per sbarazzarsi di noi.
Di me e di mio fratello Liam Jones.
Io sono Killian Jones… ed ho vissuto la mia vita nella vendetta.

Ma ora devo…

Da quel momento, cominciò la nostra agonia.
Dopo la vendita, io e mio fratello fummo costretti a servire qualcun altro per anni. Per tutta la nostra infanzia e la nostra adolescenza in pratica.
Vivevamo unicamente per fare i mozzi e per pulire la sporcizia altrui. Era una vita davvero schifosa.
Il nostro più grande desiderio era di arruolarci in Marina, ma sapevamo benissimo che sarebbe stato impossibile fino a quando avremmo continuato a servire qualcun altro.
Poi però, il nostro destino cambiò. Una tempesta ci salvò.
Sembrò impossibile, ma mentre servivamo sulla nave del Capitano Silver una violentissima tempesta ci colpì in pieno. Ero convinto fossimo spacciati.
Ed invece un miracolo volle che gli unici a sopravvivere fossimo io e mio fratello Liam. Quando si dice la provvidenza, che immensa fortuna.
E non fu finita lì, perché appena salvati dalla tempesta incappammo nella Marina e, consegnandogli l’Occhio della Tempesta, ottenemmo il controllo di una nave.
Liam ne divenne il Capitano, ed io il suo Luogotenente.
Finalmente il nostro desiderio si era realizzato. Anni ed anni di fatiche avevano dato i loro frutti, avevamo ottenuto la nostra rivincita sulla vita.
O almeno, così credevamo…

Ma ora devo…

Un giorno, il Re che servivamo ci dette un incarico molto importante.
Dovevamo recuperare una misteriosa erba, il Rubus Noctis, che aveva incredibili capacità curative. Allora avevamo fiducia nel nostro Re, non avremmo mai potuto pensare che ci stava ingannando in quella maniera…
Già, perché il Rubus Noctis non era una pianta curativa. Era veleno. Veleno mortale.
L’unico abitante del luogo dove si trovava quella pianta, l’Isola che Non C’è, cercò di avvertirci delle sue capacità velenose. Il suo nome era Peter Pan.
Il Diavolo in persona.
Allora però non ne ero a conoscenza. Ero convinto fosse un semplice ragazzo, anche perché si offrì di aiutarci quando mio fratello, per provarmi che era veramente curativa, si avvelenò con il Rubus Noctis.
Lui era la mia unica famiglia, volevo salvarlo a tutti i costi, e per questo chiesi aiuto a Peter Pan.
Grazie all’acqua miracolosa dell’Isola che Non C’è riuscì a salvare Liam, ma il prezzo da pagare era comunque enorme. Peter Pan provò ad avvertirmi, ma io non lo ascoltai.
Ce ne andammo insieme dall’isola, ed a quel punto la cura divenne inutile.
Liam morì. Tra le mie braccia.
La cura al Rubus Noctis funzionava solamente fino a quando si rimaneva sull’Isola che Non C’è. Una volta andati via, essa perdeva il suo effetto ed il veleno tornava in circolo.
Mio fratello morì così. Perché avevamo obbedito agli ordini di un guerrafondaio che chissà cosa voleva fare con quel veleno.
A quel punto non ce la vidi più. Ero stufo di continuare a servire dei tiranni che mi usavano per i loro luridi scopi. Mi erano costati tutto, compreso Liam.
Decisi che da quel momento sarei stato libero. Decisi che niente e nessuno mi avrebbero più tenuto imprigionato. Decisi di diventare libero.
Io, Killian Jones, ero divenuto… un pirata.

Ma ora devo…

Dovevo ammettere che la vita da pirata mi solleticava.
Facevo quello che volevo, spendevo e scialacquavo in cibo, alcool e piacevoli compagnie. Ed i miei compagni erano felici della vita che gli avevo concesso.
In fondo non avevamo alcun legame e ci comportavamo come meglio preferivamo. Eravamo liberi. Liberi e felici.
Anche se poi un giorno incontrai lei.
Milah.
Una donna che riuscì a colpirmi fin da subito. Sembrava assurdo che io, che avevo avuto il cuore spezzato più volte, potessi farmi colpire da un’unica donna. Eppure, era successo.
Io le proposi di seguirmi, di partire all’avventura con me per poter stare insieme per sempre, e lei decise di accettare. Non era felice a casa con suo marito, ritenuto un codardo da tutti.
Tremotino. QUEL Tremotino.
All’epoca era solamente un uomo con la gamba rotta, fu facile per me scacciarlo cercando una prova di coraggio da parte sua. In fondo era un codardo, cosa dovevo aspettarmi da lui a parte che fuggisse a gambe levate?
Tuttavia, solo il nostro primo incontro andò così tanto bene per me…
Lo rincontrai qualche anno dopo, quando ormai era cambiato. Quando ormai era divenuto… il Signore Oscuro.
Ce l’aveva ancora con me perché era convinto che avessi rapito sua moglie. Era la cosa migliore per Baelfire ed accettò la cosa, in fondo sarebbe comunque venuta via con me. Questa era l’unica cosa che contava.
Mi sfidò a duello, e prima che potesse uccidermi grazie a dei trucchi di magia Milah fu obbligata a mostrarsi ed a rivelargli la verità. E fu allora che lui la uccise.
Le strappò il cuore e lo sgretolò davanti a me, senza che potessi fare nulla per fermarlo.
Ero impotente davanti alle capacità del Signore Oscuro. Ed ancora una volta fui privato della vita della persona che amavo.
Stavolta però non intendevo passarci sopra. Aveva distrutto la mia felicità, ed io avrei distrutto lui. Anche se ci fossero voluti secoli, avrei trovato un modo per ucciderlo.
Avrei scuoiato il mio Coccodrillo!

Ma ora devo…

Riuscì quantomeno a fregarlo in quell’occasione.
Lui voleva il Fagiolo che possedevo, ma con l’astuzia di un pirata riuscì a tenermelo, e grazie a questo partii per l’Isola che Non C’è, che grazie alla mia precedente esperienza sapevo essere un luogo dove il tempo scorre in maniera diversa.
Lì avrei avuto secoli a mia disposizione per poter escogitare la mia vendetta. Il Signore Oscuro può essere ucciso solo dal suo pugnale, ma ero certo che esisteva un altro modo per eliminarlo, e l’avrei trovato, anche se ci fossero voluti millenni.
Passai molto tempo sull’Isola che Non C’è, persi addirittura la cognizione del tempo da quanto tempo vi rimasi. Forse sono passati duecento anni da allora, addirittura cinquecento? Boh, mi sarei dovuto informare in effetti…
Non che la cosa mi importasse, avevo passato tutti quei secoli unicamente ad escogitare un modo per uccidere Tremotino. Non mi importava nulla di tutto il resto, volevo solamente ucciderlo.
La vendetta aveva preso il sopravvento su di me, e governava la mia anima ormai da molto tempo.
Non riuscivo a pensare ad altro se non al modo in cui uccidere il Signore Oscuro. Al punto tale che, quando ebbi l’occasione di incontrare Baelfire, il figlio di Milah, per la prima volta, decisi di sfruttarlo a mio vantaggio.
Avevo l’occasione di stare con il figlio della mia amata, di conoscerlo meglio, e l’unica cosa a cui pensavo era al modo migliore con cui potevo usarlo per uccidere suo padre. E quando lui si rifiutò di aiutarmi lo vendetti a Peter Pan.
Era cambiata l’Isola che Non C’è dall’ultima volta in cui c’ero stato. Adesso Peter Pan aveva istituito i Bimbi Sperduti perché era alla ricerca di un ragazzo, anche se all’epoca non avevo idea di chi potesse essere quel ragazzo.
E francamente non me ne importava nulla. Peter Pan mi aveva dato l’opportunità di rimanere sull’isola, a patto di consegnargli dei tributi delle mie scorribande.
Un piccolo prezzo da pagare per avere l’eternità con cui pensare ad un modo per uccidere Tremotino.
E solo dopo finalmente capii.
Il Rubus Noctis.
Lo stesso veleno che aveva ucciso mio fratello avrebbe ucciso anche il Signore Oscuro.

Ma ora devo…

Dovetti modificarlo per renderlo più veloce e letale rispetto all’originale, ma l’operazione andò a buon fine. Ormai ero pronto. Potevo partire e vendicare Milah.
Certo, dovetti rinunciare alla mia ciurma per tornare nella Foresta Incantata, ma fu un piccolo prezzo che ero disposto a pagare per portare a compimento la mia vendetta.
E fortunatamente trovai una donna che mi dette questa opportunità.
Si chiamava Regina.
Mi offrì di darmi un’opportunità di ucciderlo, se io avessi ucciso sua madre nel Paese delle Meraviglie. Niente di più semplice pensai tra me e me.
Tuttavia, volle comunque mettermi alla prova, e prima di portarmi da sua madre voleva che uccidessi qualcuno per dimostrarle che ero pronto a tutto.
Mio padre. L’uomo che ci aveva venduto.
Inizialmente ero seriamente intenzionato ad ammazzarlo, ma poi mi illusi che fosse cambiato e che la sua nuova famiglia l’avesse fatto veramente maturare.
Mi lasciai impietosire. Che sciocco che fui.
Fortunatamente mi bastò sentire che aveva chiamato l’altro suo figlio Liam per capire che non era cambiato. Il nome di mio fratello. Come si permetteva di infangare la sua memoria in quella maniera?!
A quel punto non ci vidi più dalla rabbia e lo uccisi. Quello era l’uomo che aveva dato inizio a tutte le nostre sofferenze, non avrei mai sentito la sua mancanza. Mai.
Fidandosi di me ormai, Regina mi mandò da sua madre.
Cora. La Regina di Cuori.
Anche lei però mi offriva la stessa opportunità. Avrebbe dato a me l’occasione di uccidere il Signore Oscuro, se l’avessi aiutata ad ammazzare sua figlia.
Che bella famigliola che erano.
Ma a me queste questioni non interessavano. Io stavo dalla parte di chiunque mi avrebbe fatto l’offerta migliore per uccidere Tremotino, ed in quel momento era Cora quella che mi offriva l’opportunità migliore.
L’unico prezzo da pagare era che avrei dovuto aspettare molti anni. Ventotto anni per la precisione.
Io e Cora saremmo rimasti congelati per tutto quel tempo, fino a quando la cosiddetta Salvatrice non avrebbe spezzato il Sortilegio Oscuro. Solo allora avrei potuto scuoiare il mio Coccodrillo.
Per me non era un problema. Avevo atteso secoli, aspettare altri ventotto anni sarebbe stato nulla, se poi alla fine del viaggio avrei avuto il mio trofeo.
E fu allora che il Sortilegio Oscuro fu lanciato.
E noi due attendemmo. Per ventotto anni.
Fino a quando, come predetto da Cora, la Salvatrice spezzò il Sortilegio Oscuro.

Ma ora devo…

Il destino volle che incontrassi la Salvatrice praticamente subito.
Era finita nella Foresta Incantata a causa del Signore Oscuro, e riuscì a comprendere che la stavo ingannando quando mi finsi un viandante che era scampato al massacro di Cora di civili innocenti.
Io e lei stavamo continuando la nostra alleanza per raggiungere Storybrooke. La città dove si trovavano sua figlia ed il mio obiettivo.
Ma davanti all’offerta che mi fece la Salvatrice dovetti ammettere di cedere praticamente subito. Emma Swann. La Salvatrice.
Chi avrebbe mai pensato che quella donna, col tempo, sarebbe riuscita a colpirmi così tanto al cuore in modo simile a come aveva fatto Milah…
All’epoca però era solamente una donna che mi aveva sfruttato e mi aveva poi abbandonato tra le braccia di un Gigante.
Avevo abbandonato Cora per nulla, e lei per ripicca decise di non portarmi con sé quando sarebbe andata a Storybrooke. Dovetti usare l’incantesimo di Regina per strappare il cuore ad Aurora e portarglielo per convincerla a riconsiderare il nostro accordo.
Tutto aveva rischiato di andare in rovina, ma ero riuscito all’ultimo a salvare la situazione e solamente questo era l’importante.
Adesso rimaneva solo recarsi a Storybrooke, e scuoiare il Coccodrillo.
Dovetti ammettere che all’epoca Emma Swann mi faceva tenerezza. Anche davanti all’evidenza aveva cercato di stringere una nuova alleanza con me, ma io non ci cascai.
Mi aveva fregato una volta, non mi avrebbe fregato una seconda.
Chissà se feci bene o male. Credo che non lo scopriremo mai, visto che poi lei e sua madre riuscirono ad impedire a me ed a Cora di andare a Storybrooke.
Ma solo temporaneamente. Solo temporaneamente.
Grazie alla sorgente curativa che avevamo trasformato momentaneamente in un portale, riuscimmo a ristabilire il potere dimensionale di un Fagiolo, ed eccoci lì.
Storybrooke. La nostra meta finale era lì, davanti a noi.
Ora rimaneva solamente una cosa da fare. La stessa cosa della frase che mi rimbombava nella mente da secoli, e che pronunciai a Cora proprio in quel momento.
“Ma ora devo scuoiare il mio Coccodrillo”.

Ma ora devo…

Per aiutarmi, Cora rapì quello che era il Grillo nella Foresta Incantata.
Grazie a lui, scoprii che il Signore Oscuro si era innamorato di nuovo, stavolta di una donna chiamata Belle. Beh, poco male, sarebbe stato più semplice per me.
O almeno ero convinto così, visto che fallii nel mio intento di assassinarlo e, per ripicca, dovetti sparare a Belle facendole perdere la memoria di Tremotino.
Magari non l’avevo ucciso, ma almeno l’avevo privato per sempre del suo amore. Esattamente come lui aveva fatto con me.
Mi bastava e avanzava in quel momento. Prima avrebbe sofferto per aver perso la sua donna, e poi gli avrei strappato la vita con le mie stesse mani!
Certo, non pensavo che sarei stato investito e che avrei passato qualche tempo in ospedale. E neanche che il tizio che mi aveva investito era in realtà qualcuno di estremamente pericoloso che mi avrebbe ricondotto al mio passato…
Ma all’epoca non lo sapevo ancora, volevo solamente uccidere Tremotino. Ed a tale scopo mi alleai di nuovo con Cora e con Regina, che a quanto pareva avevano fatto pace.
Però mi ingannarono e mi lasciarono indietro, così fui obbligato a fare per conto mio.
Continuavano ad usarmi per i loro scopi. Nulla era cambiato da quando ero un servo bambino, ma non stavolta. Non stavolta.
Riuscii nel mio intento di raggiungere tale New York City, la città dove Tremotino si era ricongiunto a suo figlio Baelfire, e lo trafissi con il mio uncino.
Già. Quando uccise Milah mi tagliò di netto la mano, che sostituì con un uncino.
Da quel momento, venni conosciuto in tutto il mondo come Capitan Uncino.
Un nome singolare. Ma mi piaceva.
Ironico che proprio con l’arma con cui avevo sostituito la mano che mi aveva tagliato lo stavo per uccidere. Il veleno era entrato in circolo, il Signore Oscuro sarebbe morto molto presto…
Peccato solamente che, ancora una volta, i miei piani furono stravolti.

Ma ora devo…

Il Signore Oscuro era stato un passo avanti a me. Di nuovo.
Riuscii a sfruttare un incantesimo per invertire la sua condizione con quella di Cora, e così fu lei a morire al posto suo.
Avrei dovuto piangere per il suo decesso, ma sinceramente non me ne importava nulla. Mi aveva mollato in più occasioni, e non mi aveva garantito la mia vendetta.
Non mi sarebbe mancata.
Adesso avevo altri alleati per la mia causa. Due uomini che a quanto pareva non appartenevano alla Foresta Incantata, erano originali di questo mondo.
Questo mondo… senza magia.
Inizialmente ero convinto che volessero davvero aiutarmi ad ottenere la mia vendetta, ma dopo ho scoperto che erano dei pazzi incoscienti. Volevano unicamente distruggere Storybrooke e tutti coloro che vi si trovavano dentro.
Me compreso.
Io non ci stavo a morire in questa maniera. Volevo sopravvivere alla morte del Signore Oscuro, non volevo morire con lui. Per questo presi la decisione migliore che potessi prendere e fuggii.
Presi l’ultimo Fagiolo rimasto e me ne andai sulla mia nave il più lontano possibile. Ritenevo che fosse meglio ritirarsi e tentare di uccidere Tremotino più avanti.
Ma poi… i sensi di colpa presero il sopravvento.
Avevo appena saputo che Baelfire era stato ucciso, il figlio di Milah non c’era più. E come se non bastasse, Emma mi aveva dato fiducia nonostante tutto quello che avessi fatto a lei ed ai suoi amici.
Sembrò quasi che secoli di egoismo e di crudeltà venissero spazzati via in un lampo. Nella consapevolezza che avevo già perso tutto… e non volevo perdere anche il mio onore.
E poi, già all’epoca stavo sentendo di aver iniziato a provare qualcosa per Emma Swann. Qualcosa che andasse oltre la semplice amicizia.
Non sapevo bene che cosa fosse, ma era… genuino.
Sincero.

Ma ora devo…

Tornai indietro, solo per scoprire che il figlio di Emma era stato rapito.
E la cosa peggiore era che era finito nel luogo più crudele in cui un bambino potesse capitare. Sull’Isola che Non C’è. Da Peter Pan.
Non sapevo se quell’Henry fosse il ragazzo che Peter Pan stava cercando da secoli, ma di sicuro non potevo lasciare che il figlio di… Emma, finisse nelle sue mani.
E poi avevo una certa esperienza su quell’isola. Nessuno meglio di me poteva aiutarli.
Anche per questo decisi di aiutarli e di imbarcarmi per tornare nel luogo dove per secoli avevo meditato la mia vendetta. Sull’Isola che Non C’è.
Abbandonai anche in via definitiva la mia vendetta nei confronti del Signore Oscuro.
Era bastata la consapevolezza di dover morire per vendicarmi per allontanarmi del tutto da questa idea. E poi, credo che la Salvatrice mi abbia aiutato ad archiviare definitivamente il mio desiderio di vendetta nei suoi confronti.
Sembrava incredibile che, dopo secoli in cui non avevo pensato ad altro, fossi riuscito ad abbandonare la mia vendetta così facilmente.
Anni ed anni di progettazione abbandonati per sempre.
La frase “Ma ora devo scuoiare il mio Coccodrillo” era morta per sempre. Per solidarietà nei confronti della Salvatrice e dei suoi parenti.

Ma ora devo…

Sull’Isola che Non C’è non fu facile andare avanti.
Il padre di Emma fu colpito dal Rubus Noctis ed io mi immolai per cercare di salvarlo. Peter Pan provò ad ingannarmi ed a spingermi ad ucciderlo, ma io resistetti e gli detti la salvezza.
La stessa che era stata data a mio fratello Liam.
Fu incredibile vedere come accettò di buon grado di dover rimanere sull’Isola che Non C’è per sempre. Evidentemente l’amore che provava per la sua famiglia era più grande di ogni altra cosa esistente.
Forse era proprio questo che mi aveva convinto in poco tempo ad abbandonare la mia vendetta verso il Signore Oscuro, solo che non me ne ero accorto…
Fortunatamente poi, la missione finì nel migliore dei modi.
Peter Pan provò ad ostacolarci in ogni modo. Mi costrinse anche a dire a tutti che Baelfire era ancora vivo e suo prigioniero e, per liberarlo, a confessare i miei sentimenti ad Emma.
Sperava di metterci l’uno contro l’altro, e per un breve momento c’era anche riuscito. Ma l’amore che provavano l’uno per l’altro Emma e la sua famiglia era più potente di qualsiasi altra cosa.
Ed è stato proprio questo amore a farci vincere.
Liberammo Henry e fuggimmo dall’Isola che Non C’è grazie alla mia nave. Tremotino riuscì anche ad imprigionare suo padre all’interno del Vaso di Pandora, in modo che non facesse più del male a nessuno.
Sì. Avete capito bene.
Peter Pan è il padre di Tremotino.
Ci rimasi anche io nello scoprire questa cosa. Per secoli avevo cercato un modo per uccidere il Coccodrillo a casa di suo padre. Davvero ironica questa cosa.
Fatto stava che avevamo vinto, e per questo tornammo tutti a Storybrooke per festeggiare la vittoria…
Anche se non era tutto tornato alla normalità per me.

Ma ora devo…

Ero scampato ai pericoli dell’Isola che Non C’è.
Ma avevo comunque perso tutto.
Emma, con Baelfire di nuovo al suo fianco, aveva perso interesse verso di me. Ed io avevo accantonato per sempre la mia vendetta verso il Signore Oscuro.
Avevo perso tutto. Non avevo più nulla con me.
Forse anche per questo mi ubriacai e ci provai spudoratamente con Trilli, che neanche mi piaceva alla fin fine. Mi sentivo un verme ad essermi ridotto in quelle condizioni.
Non avevo più nulla. Potevo solamente ripartire alla volta del mare con la mia nave… da solo…
O almeno, così ero convinto.
Peter Pan era riuscito a salvarsi intrufolandosi nel corpo di Henry, ed aveva lanciato un nuovo Sortilegio Oscuro per trasformare Storybrooke nella nuova Isola che Non C’è.
Il pericolo era ancora costante, e dopo che ci fummo sbarazzati dell’Ombra di Peter Pan fu Tremotino a risolvere tutto… uccidendosi insieme a suo padre…
Sì. Quello che era stato il mio obiettivo per secoli interi, morì davanti a me salvandomi la vita. Quando si dice l’ironia della vita…
Che cosa provai vedendolo morire? Avevo visto colui che odiavo con tutto me stesso morire per salvarci. Come potevo sentirmi?
Un tempo forse sarei stato contento. Ma ora… ora mi sento solamente vuoto.
Avevo perso ancora una volta il mio scopo. E stavolta per davvero.
Potevo anche cambiare idea, ma il Signore Oscuro non sarebbe mai tornato in vita. Era finita. Per sempre questa volta.
Tremotino se n’era andato, e si era portato dietro Peter Pan con sé.
E quel che era peggio… era che stavo per dire addio ad Emma Swann!

Ma ora devo…

Regina sapeva come evitare il secondo Sortilegio Oscuro.
Dovevamo tornare tutti nella Foresta Incantata. Tutti tranne Emma Swann e suo figlio.
Dopo aver perso la mia maledizione, stavo per perdere anche il mio nuovo amore. Tutto nel giro di pochi minuti.
Evidentemente è destino che io non sia mai felice. Che ogni persona a cui voglio bene mi venga strappata per sempre dalle mani.
Ma in fondo dovrei essermici abituato, no?
Ed ora sono qui. Alle porte di Storybrooke, che sto dicendo addio ad Emma Swann.
La donna di cui mi ero innamorato dopo Milah se ne sta andando davanti ai miei occhi. Ed il Sortilegio Oscuro è imminente.
Ormai la mia vita ha perso tutto il significato che aveva avuto per secoli. Ma non per questo è la fine, anzi può essere un nuovo inizio.
Ora che non ho più nulla, è il momento perfetto per ricominciare la mia nuova vita.
È arrivato il momento di andare avanti. Di voltare pagina.
E per questo nella mia testa quella frase è cambiata.
Il Coccodrillo non era più nella mia vita, ora un’altra persona avrebbe preso il suo posto nella mia testa.
Qualcuno che amavo.
Qualcuno che dovevo dimenticare…
Emma Swann.
La donna che amo… e che devo lasciarmi alle spalle!

Ma ora devo… devo ricominciare la mia vita senza Emma Swann!


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
Per quanto riguarda Uncino c’era tantissimo da dire sul suo personaggio in questa One Shot, anche più di Tremotino a volerla dire tutta, però ho dovuto accorciare necessariamente alcuni punti per evitare di non doverla più considerare una One Shot.
Tenete conto che è lunga otto pagine di Word già solo così, di conseguenza immaginate quanto sarebbe stata lunga se avessi approfondito bene tutto T_T.
Ci tengo anche a precisare un’ultima cosa, ossia che questa One Shot, come quella di Tremotino, riguarda solamente quanto accaduto fino alla quinta stagione compresa riguardo i flashback, mentre gli eventi del presente fino alla fine della prima metà della terza stagione naturalmente.
Quando ho scritto questa One Shot non avevo ancora visto la sesta stagione, ed ora che l’ho postata sono quasi alla fine di essa, e di conseguenza sono consapevole che si scoprono altre cose importanti sul pg che non spoilero per ovvi motivi qui, di conseguenza non sorprendetevi se non ho trattato quegli argomenti nella One Shot, quando l’ho scritta non sapevo ancora che si erano svolti T_T.
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo giovedì 29 Ottobre, tra due giorni, per la terza ed ultima One Shot dedicata ad Once Upon a Time – C’era una Volta!! ;)
   
 
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