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Autore: Freaky_Frix    27/10/2020    0 recensioni
Dal testo:"Era stata una giornata terribile: traffico, coda in metropolitana, rimprovero a lavoro… Terribile e stressante. Giacomo aveva assolutamente bisogno di staccare la spina. Durante il tragitto verso casa, sballottato sulla carrozza gremita dell’ora di punta l’uomo aveva impegnato il tempo a pregustarsi il getto bollente della doccia sulle spalle, la morbidezza del pigiama e il calore della pizza sulle ginocchia."
Buona lettura!
Frix
[Questa flashfic partecipa al #writober2020 indetto da fanwriter.it!]
Genere: Mistero, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piuma

Piuma

Era stata una giornata terribile: traffico, coda in metropolitana, rimprovero a lavoro… Terribile e stressante. Giacomo aveva assolutamente bisogno di staccare la spina. Durante il tragitto verso casa, sballottato sulla carrozza gremita dell’ora di punta l’uomo aveva impegnato il tempo a pregustarsi il getto bollente della doccia sulle spalle, la morbidezza del pigiama e il calore della pizza sulle ginocchia. Avrebbe spento il telefono e staccato la spina dalla vita diurna per godersi un po’ di TV e di tranquillità. L’uomo viveva da solo da un paio di mesi, ormai: aveva avuto un coinquilino, Maurizio, uno studente di Economia, ma il ragazzo si era laureato e se n’era tornato a casa, lasciando libera la sua stanza e due credenze, in cucina.

Era stata dura, soprattutto all’inizio: ritornare alla solitudine non era mai facile, ma una volta ristabilita la routine diventava più facile. Già, proprio così. Inoltre, da quando viveva da solo la casa era sempre in ordine. E fu proprio per questa ragione che, una volta varcata la soglia dell’appartamento, l’uomo si rese subito conto che qualcosa non andava. Era nell’aria: qualcosa era fuori posto. Qualcosa che non doveva esserci. Mentre si toglieva la sciarpa e il cappotto, individuò l’elemento di disturbo.

Poggiata sul tavolino del salotto c’era una piuma. Una banalissima piuma di gabbiano, né troppo grande né troppo piccola, dai colori sfumati. Bellissima, certo, ma… Come era arrivata lì? Giacomo era sicurissimo di non averla vista, quella mattina. In più, era da escludere che provenisse dall’esterno: la città si trovava in una conca, circondata da montagne e ben lontana dal mare. Incuriosito, si accomodò sul divano e prese in mano la penna, rigirandosela tra le dita.

«Come sei finita qui?» chiese ad alta voce, sforzando la memoria. Non riusciva proprio a ricordare di essere stato lui a metterla lì.

Ma, se non lui, chi?

Quest’ultima domanda gli causò un leggero brivido di inquietudine. Chi?

Giacomo alzò lo sguardo verso lo schermo nero e piatto della TV quel tanto che bastava per scorgere una sagoma nera alle sue spalle. Non ebbe neanche il tempo di avere paura: un colpo violento lo raggiunse alla nuca, facendogli perdere i sensi.

Non li avrebbe più trovati.


Angolo dell'autrice: buonasera a tutti! Ventisettesimo giorno del #writober2020 indetto da fanwriter.it! Il prompt di oggi è "piuma", e ho lasciato scorrere un po' la fantasia :) 
Grazie per aver letto e spero che abbiate gradito♥
Alla prossima!

Frix

   
 
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