[Prompt: «Non esiste errore più assurdo, e ancora più radicato nel cuore dell'uomo, che la convinzione che le sue sofferenze promuoveranno la sua sicurezza spirituale»
Elementi: Di notte, Hogsmeade, neve]

Un grigio Natale

Corre, di notte, Pansy. Senza guardarsi indietro, senza guardare avanti. Si sente affannare mentre il vento gelido le sferza le guance, senza dolcezza, senza passione.

Corre di notte, Blaise, guardando verso quella figura che ha visto sgusciare fuori dal suo letto. Non sente più le dita, ma oramai nemmeno il freddo.
Hogsmeade è illuminata dai lampioni e si porta dietro un non so che di spettrale.

È finita, Blaise. È guerra. Siamo in guerra.
Ma loro due la guerra l’avevano avuta dentro. È nell’odio e nel rancore che i loro corpi nudi si erano desiderati e poi toccati.
Ci sono i Mangiamorte a casa sua, Pansy. Lui non tornerà qui. È finita, l’abbiamo perso. Io ho solo te, tu hai solo me.
Dolore e paura in quegli occhi scuri, come crateri neri che sporcano il pallore della luna.

È bello il Natale, quando si ha una casa in cui tornare, se si festeggia accanto al fuoco con l’abete e i regali. Non è bello quando sei infreddolito in mezzo ad una strada deserta, di un villaggio vuoto la notte della Vigilia; il freddo ghiaccia le sue lacrime amare, diventano fiocchi di neve.

Crescere insieme significa imparare a conoscere le smussature dell’altro, gli spazi grigi tra un atto buono e uno crudele. Pansy da bambina era la reginetta del castello, comandava sulle sue coetanee con uno scettro e una corona. Poi, negli anni, aveva interiorizzato quella prepotenza diventando maligna.
L’amore rende crudeli quando ti hanno negato la più semplice delle carezze.

Da che parte starai? Tu non prendi mai posizione, Zabini.
Non lo capisci? Io sono dalla tua parte. Non è più guerra tra noi due. Mi hai, ormai.
Non è stupita, stavolta, la ragazza. Indietreggia per un istante ma non se ne va.
L’amore per Draco li aveva uniti, fatti odiare, fatti litigare, fatti ansimare sotto le stesse coperte. Si erano stretti perché lui non era in grado di stringerli, si erano visti perché lui non era in grado di vederli. Ha forse vinto quel desiderio di calore umano? Le sue labbra dolci da donna, posate sulla pelle color cioccolato, hanno cancellato ogni traccia del veleno del serpente.
Buon Natale, Blaise.
Buon Natale, Pansy.

Pansy la sente arrivare, la guerra, ma ancora non sa quanto orrendo sarà.
Ma è laggiù! Potter è laggiù! Qualcuno lo prenda!
Probabilmente fingersi grande e sicura non le è bastato, ha fatto comunque la scelta sbagliata. E la sua voce echeggiante in quella Sala Grande ha dimostrato la fragilità del suo animo.

Blaise della guerra non sembra avere paura, e una decisione sul dove stare non sarà in grado di prenderla.
Si limita a tacere nelle sue ferme condizioni, perché anche lui sa ciò che è giusto ma non lo esternerà.

L'amore li ha abbracciati nelle notti di dicembre, li ha uniti e divorati, prosciugati con la mente. Sciocchi ragazzini che mentre il mondo andava in fiamme, sentivano solo bruciare la loro passione malsana.
Ma alla fine della corsa rimangono uguali a sé stessi: lei cattiva e lui ignavo, vincitori e vinti del loro stesso dolore.
[513 parole]

Nda:
BOH! Non so cosa ho fatto con questo contest, non so perchè sto pubblicando così in fretta pur avendo un altro mese e mezzo di tempo, ma dopo aver partorito questo delirio ho deciso di tentarla e non pensarci troppo.
Pansy e Blaise sono personaggi di cui sappiamo poco e niente, quindi mi piace costruirci un universo attorno. Pansy è una bulletta esattamente come Draco nei libri, una codarda, ma mi piace pensare che sia dovuto a un'educazione sbagliata e un'insicurezza di fondo. Blaise è talmente poco nominato che ho voluto elevare questa sua peculierità dipingendolo come uno che non prende mai posizione. Alla fine vengono fuori due personaggi più neri che grigi, e non credo nemmeno di averli fatti redimere del tutto, più che altro ho ripreso il prompt e ho usato il dolore (per essere sempre stati messi da parte dalla persona che pensano di amare e per tutti i motivi legati alla guerra e al loro disagio a riguardo che ho lasciato sottointendere) come una sorta di giustificazione.
E poi: chi ama non diventa ai nostri occhi improvvisamente umano?
Il titolo è un gioco di parole con la richiesta del contest stesso.
Inoltre voleva essere una flashfic, ma avendo superato di pochissimo le 500 parole rientra nell'essere una one - shot, perchè non volevo rinunciare a 13 preziose parole
Spero che questo delirio sia piaciuto a qualcuno, fatemi sapere che ne pensate.
VigilanzaCostante