Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Patman17    30/10/2020    13 recensioni
Quanto può esser forte l'amore per affrontare l'odio? Ikeda Kenta è un ragazzo delle superiori che odia profondamente l'autunno ma è proprio da qui che la sua bizzarra storia d'amore ha inizio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Anche se ti odio non smetterò mai di amarti.
Odio l'autunno, è la stagione che più detesto. L'autunno ha sempre orribili sorprese nei miei confronti, vorrei che venisse cancellato.
22 settembre, il primo giorno di autunno per me è sempre stata una tragedia, vivo da solo con mia nonna i miei sono morti in un incidente d'auto quando andavo ancora all'asilo.
Io mi chiamo Ikeda Kenta, primo anno delle superiori e fan sfegatato dell'unagi. Vivo in questo paesino sperduto da quando sono nato e... odio l'autunno.
Il giallo e il marroncino delle foglie ornavano le strade del mio paese, l'odore delle castagne che i vecchietti cucinavano per i propri nipotini rendevano magico il paesaggio, quasi dimenticavo che dovevo andar a scuola. Ero così vestito ordinato da far paura, la mia divisa color blu scuro non presentava alcuna piega, i miei capelli pece erano pettinati alla perfezione, quasi ero stupito da quanto potessi esser un bravo studente... al contrario di quei due ai quali dovevo far da baby sitter ogni volta.
“Yo Kenchan!” una voce maschile devastò l'ambiente circostante, quel suo tono di voce così... arrogante? No forse non era il modo giusto per descriverlo, lui non era per niente arrogante... era solo un bambino troppo cresciuto che voleva giocare a fare il teppista.

“Ehi... Junpei!”.

Esclamai con la mia compostezza che mi caratterizzava, precisione era il mio motto... al contrario di Junpei: divisa rovinata; capelli (tinti rigorosamente biondi) spettinati; occhiali da sole da finto teppista e... una sigaretta finta? Stava cercando veramente di fare il duro con una sigaretta di cioccolato? Ecco perché io e Junpei venivamo etichettati come i due sfigati della classe.
“Kenchan vuoi sapere l'ultima? Ho incontrato una strafiga mentre ti venivo incontro, era davvero il tuo tipo ah ah ah peccato che tu sia un totale imbranato con le ragazze!” esclamò con così poco tatto... da farmi dimenticare che lui era anche peggio di me con le ragazze, grazie Junpei.
“Voi due volete finirla di parlare sempre di ragazze in modo così maleducato e poco fine?” ed ecco che era arrivata miss principessina, si atteggiava come la ragazza più bella dell'universo... certo non potevo darle torto, era davvero una bella ragazza ma era davvero insopportabile con quelle sue maniere da finta precisina. Ero io ad aiutarla ogni giorno.

“Iroha... potresti non etichettarmi come un pervertito? Non ho detto niente di male...”.

I suoi lunghi capelli scuri, il suo trucco così poco visibile... sembrava la quintessenza della bellezza giovanile, se non fosse che aveva macchiato la sua divisa con chissà quale bevanda da reginetta.
“Ah ah Irohachan sei sempre così dura con il povero Ken-tai, alla fine la strafiga non potrà mai scegliere un tipo così formale come lui!”, ed ecco che la mia dignità andava sempre più a fondo, Junpei dopo avermi visto leggere un hentai aveva iniziato a chiamarmi in quel modo, aggiungerei anche che quel manga era il suo oltretutto.
“Beh infondo il nostro Kenta non è famoso per la sua bravura nel comunicare i suoi sentimenti, come era quella storiella buffa che ci raccontò sua nonna? Ah sì che per dichiararsi ad una ragazza le disse che la odiava!” addio totalmente alla mia dignità, ora anche le storie di quando andavo alle elementari dovevano tirar fuori, che rabbia che mi facevano.
Finirono di deridermi e ci avventurammo per la via che ci portava alla nostra scuola, sentivamo le voci dei vecchietti che parlavano di quanto amassero i colori dell'autunno, ero così impegnato a rimuginare sul mio odio che mi scontrai con una ragazza dai capelli rosa, ella fece un piccolo verso simile ad un “KYUN” come nei manga, che sia un'altra stramba?
“Ehm... perdonatemi ma sono in ritardo, scusami ancora!” con voce tenue fece un inchino e corse via nuovamente, rimanemmo un attimo di sasso ma non commentammo l'accaduto anche se io mi aspettavo un inizio fantastico stile manga shoujo, dannata immaginazione.
Entrammo a scuola, tutti parlavano di una nuova studentessa dai capelli bianchi molto educata e dolce, chissà se avrei mai avuto la fortuna di incontrarla.
Una volta in classe le voci su questa nuova studentessa appena arrivata non si placarono a tal punto da far incuriosire anche il vecchio Junpei, povero me.
“Kenchan di al tuo vecchio amico Junpei-sama non sei curioso di vedere questa ragazza? Ah ah il vecchio Ken-tai non si smentisce mai!”, non potevo dar torto seppur quel tono mi irritava parecchio... ero seriamente curioso di vedere questa ragazza ma, sfortunatamente, da quanto si era capito era stata assegnata a tutt'altra sezione.
Il professore arrivò, le mie ramanzine verso Junpei cessarono e il tutto andò come sempre nel verso giusto.
Arrivò marzo e, con il secondo anno di superiori arrivò anche la primavera.

   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Patman17