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Autore: SilverLeaf    30/10/2020    0 recensioni
31 ottobre 2009. Campagne di Oxford. Una nebbia leggera decora il paesaggio festoso. E la notte di Halloween: bambini, ragazzi e adulti mascherati, vanno di casa in casa a fare dolcetto o scherzetto. Non tutti però si godono la festa...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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Halloween 




Guardai il bel ragazzo davanti a me. Entrambi eravamo tesi e stavamo a distanza l'uno dall'altro. Alexander attendeva una risposta, ma le parole non riuscivano ad uscire dalla mia bocca. 

« Claire... ti prego... dammi una risposta. Vuoi stare con me? »

Era davvero straziante sentire il panico nella sua voce da angelo. Anche il suo aspetto era di un angelo da quanto era bello. Mi ero innamorata di lui e ora che mi ricambiava, avevo paura di perderlo da un momento all'altro. Non ero interessante come il resto delle mie coetanee e si sarebbe stufato di me entro pochi giorni. Prima di compiere il passo, dovevo essere sicura che ciò che provava per me fosse vero. 

« No... » Sospirai. 

La voce mi uscì più roca di quanto avessi immaginato, ma non ci feci caso. Sembrava davvero abbattuto. 

« Ma ho voglia di parlarti e stare con te... »

Dissi avvicinandomi lentamente. 

« Allora parlami e stai con me! »

Alexander mi afferrò per un braccio. La sua mano sempre gelida mi fece rabbrividire di freddo.
Mi sussurrò un scusa e la sua mano si avvicinò al mio viso. 
mi lasciai accarezzare, mi gustai quel momento di intimità. 

« No, Alexander. »

 Dirgli quelle cose di certo non mi faceva piacere. 

« Mi dispiace... »

Dissi staccando la sua mano da me e allontanandomi. Lui mi riprese e mi avvicinò di nuovo a se. 

« Pensaci bene... mi ami, lo so. Lo hai detto tu stessa prima, che vuoi stare con me. »

Sospirai. Ogni volta era una tortura ripetergli le stesse cose. 

« Ci ho già pensato due giorni. Quello che voglio è un rapporto diverso. Di amicizia. Almeno per ora. »

Dissi convinta. 

« Perché ti voglio bene e non voglio perderti. »

Mi tranquillizzai appena gli dissi quale era il problema. Feci per voltarmi e dirigermi verso la porta di casa, ma Alexander mi bloccò con un cenno della mano. 

« Se è questo il problema, non devi preoccuparti. Non mi perderai, te lo prometto. »

Mi disse con la sua voce cristallina e lo sguardo penetrante. Sembrava sincero, ma ancora non mi convinceva. 

« Lo dici così per dire o lo pensi veramente? »
« Lo penso veramente, amore mio. Da quando ti ho notata sto meglio con me stesso. Non mi sento più un mostro ma un umano vero con dei sentimenti profondi. »

Sapevo a ciò che si riferiva: alla sua natura di vampiro che non accettava. 

« Ti amo... »

Mi disse all'orecchio con una voce calda e seducente. Andai in iperventilazione. Dopo queste parole non potevo dirgli di no. Diceva la verità, non avrebbe mai mentito sulla sua condizione. Avvicinai le mie labbra alle sue e lo bacia con entusiasmo. 

« Sono felice che le mie parole ti hanno fatto capire che non mi perderai mai. E sono colpito che sia bastato soltanto una frase per farti ragionare. » Rise. 
« Come potrei dubitare dopo ciò che mi hai detto? Sentirsi umani nonostante la natura vampiresca, significa che si ha un cuore che sa amare. Questo mi basta per crederti e stare finalmente insieme a te. »

Gli dissi sorridente. Lui mi paralizzò con il suo sguardo magnetico e mi baciò ancora una volta. 


 
  
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