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Autore: lmpaoli94    30/10/2020    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Il tempo stava definitivamente per fermarsi sotto quel cielo azzurro che prediliceva l’inizio dell’estate.
La bella stagione sarebbe stata un solo ricordo per chi avrebbe fatto la guerra a discapito dei nobili.
Un nuovo ordine d’Irlanda stava prendendo il sopravvento e solo una di loro aveva deciso di non organizzarsi come avrebbero voluto i loro soldati.
Limerick non aveva più una guida se non fosse per l’irriverenza della Contessa Madre che aveva deciso di deporre le armi ancora prima di cominciare la battaglia.
< Mia Signora, le truppe di ribelli si stanno avvicinando al castello > fece Claude Bastille interrompendo i pensieri della donna < Abbiamo bisogno dei vostri ordini per attaccare. >
Ma la donna, completamente offuscata dai suoi vecchi pensieri, aveva deciso che combattere non avrebbe avuto più senso. >
< Deponete le armi. Ci arrendiamo. >
< Come? Che state dicendo, Contessa? Dobbiamo difendere il castello. >
< Siete uno sciocco se credete di sgominare diecimila ribelli che si sono riuniti per attaccarci. Le loro forze sono troppo potenti per contrastarle. Su quanti uomini potete contare? >
< All’incirca cinquecento. >
< Cinquecento uomini… Non avrei mai creduto che la mia fine fosse arrivata in maniera indegna. >
senza trovare un minimo di resistenza dei soldati, i gruppi di ribelli cominciarono a saccheggiare Limnerick e a derubare tutti coloro che opponevano la minima resistenza.
Le mura, s’eppur solide, non potevano contare sul portone principale che cadde dopo averlo sfondato per alcuni minuti.
< Contessa, lasciate che vi porti al sicuro. Non potete rimanere nel salone. I ribelli vi uccideranno. >
< Che lo facciano pure. Non ho paura di morire. >
Il Generale Bastille non riusciva a riconoscere quella che una volta era la donna più forte d’Irlanda.
Le vicissitudini accadute sulla sua pelle l’avevano cambiata profondamente, ricoprendola di sensi di colpa che la donna credeva non potesse mai avere.
Senza un valido motivo per cui combattere, Bastille ritirò tutti gli uomini disponibili per fuggire dalla città e aver salva la vita contro la furia dei ribelli.
Ma se i soldati impegnati a difendere il castello erano appena cinquecento, solo la metà morì negli scontri per fermare i ribelli e protgegere più gente possibile.
Ma in poche ore, i ribelli occuparono tutto il castello imprigionando e uccidendo tutti i t6raditori sulla loro strada.
< Dove si trova il Generale Bstille? > domandò John Flynn al Capitano delle armate ribelli.
< Lo troveremo, mio Signore. Non può essere andato lontano. Perlustreremo le segrete e gli impediremo di fuggire. >
< Portate Welch con voi. Io devo sistemare ancora una cosa… Donna, tu vieni con me. >
Non sapendo che cosa volesse fare il giovane uomo, Barney rimase immobile alcuni minuti.
< Perché si sta dirigendo verso il salone del castello? Non c’è più nessuno là dentro. >
< Voi dite? > gli domandò Welch.
< Tutti i servitori e i contadini hanno lasciato il castello sguarnito. >
< Tutti tranne la Contessa in persona. >
Non avendoci pensato prima, Barney pensò che era più saggio seguire il Capo di tutti i ribelli invece che controllare le segrete del castello.
< Avete sentito gli ordini di Flynn. Sarebbe meglio non contraddirlo > lo avvertì Welch < Ros l’ha pagato a sue spese. >
Avendo anch’egli paura di morire, Barney si diresse verso i passaggi segreti del castello, evitando di pensare troppo al suo Capitano.
 
 
La sala principale del Castello di Limerick era rimasta intatta.
I ribelli non avevano depredato o portato via niente.
< Signor Flynn, perché mi avete portato co voi? >
< Voi conoscevate il marito della Contessa Madre, Ella… Ho pensato che sarebbe un ottimo momento perm dargli un ultimo saluto. >
< E voi come fate… >
< A sapere tutto questo? Mia cara, anche se siete un gruppo molto numeroso, conosco la vita di ognuno di voi. Il Conte Raymond Steele avrebbe volentieri ucciso voi per nascondere il seme del vostro amore sotto gli occhi indagatori della Contessa Madre.
Ma voi vi siete ribellata, facendo uccidere un’altra povera servitrice al vostro posto. Non è forse così, Ella? >
< Non meritavo di morire > confessò la donna < Speravo che un giorno potessi rivedere mia figlia, ma non è stato mai così. >
< E purtroppo questo sarà impossibile visto che la Contessa Madre ha deciso di toglierla di mezzo dopo che l’aveva tradita. >
< No… Voi mentite. >
< I miei consiglieri e le mie spie sanno fare bene il loro lavoro. L’irlanda e il suo popolo non ha segreti per me. >
Una volta giunti nel salone principale, lo sguardo si John Flynn andò a concentrarsi sulla Contessa Madre seduta sul trono come se fosse una Regina.
< Vi stavo aspettando, John Flynn: il consigliere rinnegato da tutti gli aristocratici d’Irlanda per le sue idee malsane e contro arriviste. >
< Felice di vedere anche voi, Signora Steele: sovrana di Limerick e maggior detentrice del potere d’Irlanda. Prima che i ribelli potessero prendere il controllo. >
< Certo. Voi non vedevate l’ora di giungere alla vostra vendetta. Non avete sperato altro. >
< Ho saputo soffrire in silenzio mentre i mii nemici come voi uccidevano tutti i miei ideali… Molto strano che voi non siate scappata come il vostro Generale Bastille. Lui sì che aveva il compito di proteggervi, oltre ad altri uomini che avete messo sotto la vostra spalla prima di ucciderli. >
< Sono stata tradita un mucchio di volte, Flynn. Non potevo circondarmi di persone che avrebbero fatto solo il male della mia famiglia. >
< Anche uccidere vostro marito nonché padre di Leila? >
< Che cosa centrano adesso loro due. >
< Qui accanto a me c’è una donna che ha delle ragioni ovvie per essere arrabbiata con voi. E non perché è un umile contadina, ma è molto legata a Leila più di quanto pensiate. >
Fissando gli occhi della donna, la Contessa Carla non ci mise molto a capire che era la madre di Leila.
< Siete sorpresa di vedermi, Signora? >
< Credevo che voi foste morta in circostanze misteriose come mi aveva detto Suor Elena Lincoln. La mia sorpresa tocca punti molto delicati. >
< Lo credevano tutti… Ma cambiando vita letteralmente, ho saputo rialzarmi e ricostruirmi un futuro. Fino a quando le idee del Signor Flynn non mi hanno fatto capire che acnhe questa era la mia battaglia. >
< Bene… Adeso che siete arrivata fin qui cosa volete farmi? Uccidermi? >
< Non avevate nessun diritto di togliere di mezzo mia figlia > replicò Ella a denti stretti.
< Lo so. Ma io sono la Contessa e quello che dico io è legge. >
< Non sta a voi decidere il futuro delle nostre vite. Non siete nessuno! >
< Ora no, ma prima… Cerchiamo di tagliare corto e di andare dritto al punto. Siete riusciti a conquistare il mio debole castello e ad uccider ei miei pochi sostenitori rimasti. Vi dico una verità che vi sorprenderà: non ho mai voluto alleati al mio fianco. Perché devo spartire qualcosa quando posso prendere tutto io. Come la sconfitta, del resto. Basta avere morti sulla coscienza. Non ci sarebbe stato alleato a fermare tutto questo. >
< Non avrei mai pensato di trovare voi così arrendevole, Contessa > fece John Flynn squadrandola con ghigno malefico.
< Ho forse altre alternative in tutto questo? Non sono voluta fuggire per avere il gusto di vedervi un’ultima volta in faccia. >
< Coraggiosa, Contessa… O forse solamente stupida? >
< Ha ragione lei, Signor Flynn. Che cosa aspettiamo ad ucciderla. >
Irritato dall’impazienza della donna, John Flynn la disarmò sotto il suo sguardo attonito prima di tagliargli la gola.
< Flynn, cosa state facendo? > gli domandò la Contessa.
< Mi stancava il suo modo di parlare. Era un’inetta e umile contadina. Non serviva più al mio scopo. >

< Può darsi, Contessa. Ma molti dottori non hanno mai avuto le prove certe, sapete? Io però ho un altro motivo per cui sono qui: perché uccidervi nel vostro Castello quando potremmo essere noi i nuovi padroni di questa nazione? Ci pensate? Nessuno con la nostra intelligenza e la nostra forza armata ci fermerebbe… Che cosa mi dite? >
Sentendo quelle parole, la Contessa Madre non poté che scoppiare dalle risate.
< Perché state ridendo? È uina faccenda seria? >

< Sono convinto che potrete amare il popolo e un nuovo mondo insieme a me. Basterà che voi accettiate di diventare la mia amata. >
Sentendo il calore delle labbra dell’uomo sulle sue, La Contessa Carla non poté sottrarsi inizialmente a quell’invito.
< Dovevamo essere amanti molto tempo prima, Contessa… Prima che vostro marito mi cacciasse dalle vostre terre. Magari anche noi potremmo avere avuto un erede che poteva guidare questa nazione. Ma abbiamo ancora il tempo di farlo, non trovate? >
Ma la Contessa Madre non aveva nessuna intenzione di abbassarsi al volere di un ribelle.
< Non mi avrete mai, Flynn. Accidetemi se questo vi aggrada, ma morirò completamente libera e senza restrizioni. >
Ferito dalle parole della donna, John non poté che dare inizio alla sua esecuzione.
< Peccato… Potevamo costruire qualcosa di veramente importante. Un vero dolore per me uccidervi senza che voi facciate minima rsistenza. Ma almeno il mio cuore sarà in pace. >
Accoltellando la donna all’altezza dello stomaco, la Contessa Carla crollò sotto i suoi colpi prima di chiudere gli occhi per sempre e cadere sul pavimento di marmo che fino a quel giorno non era mai stato così freddo.
 
 
Una volta raggiunti i suoi uomini, John Flynn diede a tutti la notizia che la Contessa Carla May Wilks era volta per volere del popolo.
< Un urrà per il nostro Capitano! >
Mentre urla di foga riempivano l’aria di Limerick, John Flynn non aveva tempo di festeggiare.
< Allora? Notizie da Bastille e i suoi uomini sopravvissuti? >
< No, Capitano. Sono riusciti a fuggire > gli spiegò Barney < Stiamo seguendo alcune orme. Presto ci condurranno da loro. >
< Date a questi uomini e donne quello che si meritano. Senza di loro non avremmo mai conquistato Limerick. >
< Signor Flynn, però devo dire che è stato più facile di quello che credevo… Sto pensando che questa fosse tutta una montatura orchestrata da voi? >
< Avete molta fantasia per dire questo, Signor Barney. >
< Perché ci avete messo molto a tornare dal Castello? E dov’è quella donna che è venuta con voi? >
< Ci ho messo tutto il tempo necessario > ribadì Flynn a denti stretti < Non sono cose che vi possono riguardare minimamente. Io sono il capo dei ribelli e non mi piace essere sotto interrogatorio. Quindi bada alla vostra curiosità Barney, o sarò costretto a prendere provvedimenti. >
< Un’ultima cosa, Signor Flynn > mormorò Barney per niente scalfato dalle parole dell’uomo < Vostra moglie vi vuole parlare. >
   
 
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