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Autore: ellephedre    31/10/2020    3 recensioni
1. Minako al settimo giorno di vita del suo bambino.
2. Ami al secondo mese di vita del suo bambino.
3. Ami e Rei (prima della nascita). Una chiacchierata a quattro con Usagi e Makoto.
4. Minako al settimo mese di gravidanza. È un pochino giù, ma sa come consolarsi.
5. Usagi e Mamoru, al sesto mese di Chibiusa, a Natale.
6. Yuichiro e Rei (alla nascita di Iria).
....
18. Gen babysitter (con Adam, 1 anno, e Iria, 8 mesi)
19 - Profetessa (Iria, 7 mesi)
20 - Nato per essere padre (Iria, 2 mesi)
21 - Rei e l'istinto materno (7 mesi)
22 - Halloween (Adam, 1 mese - Rei incinta di otto mesi)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ami/Amy, Minako/Marta, Rei/Rea
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Maternità 22

Maternità/Paternità

 

 

Autore: ellephedre

 

Disclaimer: i personaggi di Sailor Moon non mi appartengono. I relativi diritti sono di proprietà di Naoko Takeuchi e della Toei Animation.

 


 

22 - Halloween (Adam, 1 mese - Rei incinta di otto mesi)

  

Un anno fa, ad Halloween, Rei indossava un costume da diavolessa rosso fuoco e aderente, con stivali al ginocchio e una gonnellina corta vaporosa. Nello scegliere il costume per il party con le sue amiche aveva potuto scatenarsi con la fantasia - qualunque modello le era calzato alla perfezione.

Passati dodici mesi, stava valutando se buttarsi addosso un lenzuolo e fare il fantasma, come Ami l'anno prima. Non le entrava più niente e dubitava di poter trasformare un abito premaman in un costume di Halloween credibile. Ne aveva parlato ad Ami, che ormai le chiedeva di rivolgersi a lei se aveva qualche problema. Perciò ora era a casa sua, a guardarla mentre vestita il suo bambino di un mese per uscire a fare compere insieme.

Da esserino informe quale era stato alla nascita, il piccolo Adam Foster si stava trasformando piano piano in un pupazzino straordinario, con radi capelli azzurri e grandi occhi blu. Ami gli stava infilando una tutina, muovendo con molta attenzione le sue piccole membra dentro l'indumento.

«Oh, non ti ho fatto vedere il costume che ho fatto per lui!» Ami lasciò il bambino sul letto e si diresse all'armadio. 

Per un istante Rei rimase sola col piccolo, sfiorandogli la manina con le nocche mentre lo vedeva agitarsi senza scopo - un bambolotto col meccanismo inceppato che non sapeva da che parte guardare.

«Eccolo!» Ami tornò da loro con un lenzuolino candido che non sembrava affatto un costume. Era solo della stoffa di pizzo con un disco mancante sulla cima, per infilare la testa. Rei cercò di astenersi dal dire che le sembrava piuttosto misero come travestimento - non che un bambino di un mese ne avesse già bisogno - poi notò che Ami aveva recuperato anche un cerchietto in fil di ferro, ai cui lati erano stati applicati i disegni di due ondine verticali.

Rei si addolcì. «Ma è il tuo costume dell'anno scorso.»

«Adattato alla sua taglia.» Ami lo fece indossare a suo figlio, che non poté far altro che subire inerme il trattamento. 

A vestizione terminata, il piccolo Adam arricciò le labbra e aggrottò la fronte minuscola, come se non potesse sopportare di apparire tanto tenero.

Purtroppo per lui, lo era proprio.

«Anche se è scocciato, ti somiglia tanto, Ami. Solo che tu mentre indossavi questo costume eri una specie di vedova inconsolabile.»

«Be', pensavo che avrei avuto la conferma di aver perso Alex. Quante cose sono cambiate nell'ultimo anno, hm?» Si chinò a sfiorare con un bacio la fronte del suo bambino.

Massaggiandosi il pancione di otto mesi che le imponeva di sedere reclinata all'indietro, Rei non poté che concordare.

Il citofono dell'appartamento suonò. Visto che sapeva chi era, Rei sarebbe anche andata ad aprire personalmente - per non disturbare la padrona di casa - ma si muoveva con la velocità e la grazia di un elefante. Le era già capitato di far cadere a terra suppellettili nel suo cammino.

Si preparò mentalmente all'uragano che stava per affrontare.

Usagi non la deluse e apparve dentro casa nel giro di mezzo minuto. «REII!!» Le fu addosso, abbracciandola e tempestandola di bacetti sul viso. Più o meno da due mesi Rei aveva smesso di tentare scrollarsela di dosso, tanto non serviva a nulla.

«Anche oggi sei profumata e bellissima, Rei-chan! Come questo cosino qui!» La voce di Usagi crebbe di un'ottava nell'inquadrare il neonato che si dimenava sul letto. «Ohh, che cosa ha addosso questo piccolino?! È un fantasmino? È tenerissimo, lo amo, voglio che mi infesti la casa!»

Ami ridacchiava mentre le raggiungeva. Era ancora lievemente rotonda dopo la gravidanza. Aveva conservato circa cinque chili di peso in più, distribuiti su tutto il corpo - in particolare sul seno gonfio. Stava benissimo e anche se per ora Rei non era ingrassata come lei nell'ultimo trimestre, sperava di avere la sua stessa fortuna a parto archiviato.

Usagi stava stringendo al petto il piccolo Foster. «Riesci a crederci, Rei? Tra un mesetto avremo un'altra bambolotta come lui!»

«La fai facile tu. Fai la zia, te li godi quando è il momento di giocarci. È Ami a svegliarsi nel cuore della notte per sfamarlo, è lei che cambia i pannolini, è il suo seno ad essere diventato una latteria vivente aperta ventiquattrore su ventiquattro....» Smise di parlare quando vide come la stavano guardando le sue amiche.

Usagi passò il bambino ad Ami e si sedette al suo fianco, di nuovo appoggiando la bocca sulla sua guancia.

Rei non finse più che non le piacessero quelle smancerie. La faceva sentire bene il contatto, l'affetto. Ne sentiva un tremendo bisogno in quel periodo.

Usagi le massaggiava una spalla. «Prometto che, se servirà, verrò a dormire a casa tua e mi occuperò io della bambina quando sarai stanca. Non è una promessa a vuoto: se starai per impazzire e Yuichiro non ti darà tutto l'aiuto che ti serve, potrai contare su di me.»

«La solita esagerata.»

«Non sto mentendo. Oggi sei di cattivo umore perché la pancia continua a crescere, vero?»

«Già. E perché non c'è un maledetto costume di Halloween che riesca a infilare oltre l'ombelico! Possibile che nessuno pensi che a una madre incinta non servono solo colori pastello e vestiti larghi?»

«Perché non lo hai detto subito? Ci penso io!»

Rei stava per chiedergli da quando era diventata sarta, poi la vide infilare la mano nella borsa, tirandone fuori una penna spessa e rosa.

La penna lunare! Che stupida, se n'era dimenticata.

Usagi la sbandierava in aria. «Potremo inventarci il tuo costume già ora, ma perché non usciamo comunque? Andiamo per negozi, magari ne vediamo uno bello da modificare. Così Ami esce e fa fare una passeggiata al piccolo.»

Concordando, Rei chiese una mano per riuscire a tornare in piedi.

Usagi la tirò a sé tenendola per le braccia.

«Farà bene anche a te, così ti mantieni in forma. Una forma non troppo rotonda - hihihi!»

Voleva morire? «Non lo dimenticherò quando sarà il tuo turno. Visto quanto mangi diventerai una balena al nono mese. Anzi, una mongolfiera. No, un trasatlantico.»

«Uhh, che suscettibile!»

«Già ti vedo a piangere ogni cinque secondi per lo sconforto...»

«Per la felicità, vorrai dire. Chibiusa sarà un maialino rosa adorabile!»

Per il paragone che le era uscito, scoppiarono a ridere in tre.

Usagi volteggiò nella stanza, suscitando altra invida in Rei. 

«Ti troverò un costume meraviglioso, Rei-chan! Sarà persino sexy, come piace a te.»

«Voglio anche delle scarpe.»

«Ma certo.»

«Col tacco alto, non mi frega se le toglierò dopo cinque minuti. Anche solo per mezza serata vorrei sentirmi un pochino come.... come ero prima.»

Colse lo sguardo impietosito e comprensivo di Ami.

«Finirà tra poche settimane. Dopo non sarà tutto come prima, ma riavrai il tuo corpo. E lo sentirai di nuovo tuo, vedrai.»

C'era solo da sperarlo. 

Usagi era un concentrato di energia. «Sarai una Sailor mamma, Rei. E conquisterai il mondo!»

Rei fu scossa da un brivido. «Sailor mamma, mai! Sailor Mars!»

«Sailor mamma!»

«Sailor Mars!»

Ami sussurrò al suo bambino mentre lo spogliava del costumino di Halloween. «Non cambiano mai.»

 

22 - Halloween (Adam, 1 mese - Rei incinta di otto mesi) - FINE

 


 

NdA: Le storielle di questa raccolta spuntano sempre così nella mia testa, dal nulla. L'ispirazione in questo caso è venuta dopo che ho letto la scenetta di Halloween contenuta nella raccolta dedicata ad Ami e Alexander 'Per istinto e pensiero' (qui il capitolo).

Mi è saltato in mente il contrasto tra la situazione di Ami e Rei in quel periodo e poi un anno dopo. Per Rei, quando lo ha ricordato, il confronto è stato devastante, povera. Posso dirvi che un anno dopo ancora, quando Iria sarà ormai sfornata, tornerà a poter indossare i costumini aderenti da diavolessa - con sua gran felicità :)

Parlando d'altro, cosa sto elaborando in questo periodo? Preparatevi al capitolo 4 completo di 'Secondo intermezzo' - finalmente risolverò il dissidio tra Gen e Alexander!

   

Elle 

  

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