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Autore: m a y    01/11/2020    0 recensioni
«La giovinezza è felice, perché ha la capacità di vedere la bellezza.
Chiunque conservi la capacità di cogliere la bellezza non diventerà mai vecchio.»
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II. Il giorno di Halloween è il più allegro dell’anno. O così dice Min Yoongi, il ragazzino buio e tenebroso della scuola media di Daegu: è da tutta mattina, infatti, che ha stampato in faccia un sorriso inquietante e disegna zucche, fantasmi e pipistrelli su ogni superficie che trova.
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VI. Era da un po’ di giorni che il ragazzo dormiva profondamente – forse troppo – e si svegliava tardi per poi correre frettolosamente cercando di non farsi vedere dai suoi superiori. Il problema erano i suoi sogni: così belli, così veri… e Hoseok non poteva svegliarsi, non voleva svegliarsi, perché sapeva perfettamente che la realtà era ben diversa.
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VII. Chiara si blocca per un momento e scava all’interno della sua memoria. La scena descritta da Jimin ricorda vagamente la biblioteca di Hogwarts, scuola di maghi e location principale dei celebri libri di Harry Potter, di cui la ragazza ne va matta.
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{ raccolta di one-shots | BTS + other k-pop groups | aggiornamenti irregolari! }
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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II.

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Treat?

teen!au | hyungline + Park Jimin
 

Sabato 31 Ottobre. Ore 11:30.
Il giorno di Halloween è il più allegro dell’anno. O così dice Min Yoongi, il ragazzino buio e tenebroso della scuola media di Daegu: è da tutta mattina, infatti, che ha stampato in faccia un sorriso inquietante e disegna zucche, fantasmi e pipistrelli su ogni superficie che trova. Principale vittima di questa improvvisa esplosione di creatività è il diario di Hoseok, vicino di banco di Yoongi.
Questo diario deve infondere speranza, non terrore! Niente fantasmi, zombie e altri mostri spaventosi qui, chiaro? Aveva gridato Hoseok pochi minuti prima stringendosi il diario giallo canarino al petto. Tuttavia, una volta riposto nuovamente sul banco, ecco che Yoongi aveva ricominciato a disegnare un assortito numero di spettri e pipistrelli.
– Halloween è fantastico. Non capisco perché non ti piaccia – mormora Yoongi mentre smangiucchia noncurante l’estremità della sua matita; in tutta risposta Hoseok si stringe nelle spalle e cerca di guardare altrove per evitare di rivolgere lo sguardo sul sorriso spaventoso dell’amico.
– I-io detesto Halloween! Preferisco di gran lunga stare in casa al riparo da z-zombie… fantasmi… lupi mannari… per non parlare dei vampiri! – conclude il castano tenendo il pesante libro di scienze aperto sulla testa e tremando come una foglia. Hoseok, chiamato dagli amici semplicemente Hobi, non era esattamente il ragazzo più coraggioso del mondo e, ogni anno, la festa di Halloween si rivelava per lui una terrificante prova di coraggio impossibile da affrontare.
– Hobi, quelli di cui parli non sono altro che ragazzi travestiti. Magari fossero reali… – fantastica Yoongi, per poi abbandonarsi sul banco e lasciarsi andare ad un sonnellino improvvisato. Il compagno è terrorizzato da quella affermazione e decide di non rimuginare più su creature paranormali, concentrandosi sulla lezione di inglese, ormai quasi giunta al termine.

 

– Non vedo l’ora che arrivi questa sera ragazzi! Raccoglieremo un sacco di dolci, faremo tanti scherzi divertenti e raccoglieremo altri dolci! Chissà, potremmo anche incontrare qualche ragazza carina! – esclama Namjoon continuando a stringere violentemente il braccio del povero Seokjin.
˗ Certo, come no – borbotta questo un poco infastidito.
– Nam non ha tutti i torti, secondo me qualche speranza ce l’abbiamo – afferma invece Jimin girando la visiera del suo cappello. Da qualche anno Yoongi, Hoseok, Namjoon, Seokjin e Jimin erano un gruppo di amici piuttosto affiatato: Hoseok è da sempre il più vivace e riesce a risollevare gli animi dei suoi amici quando questi sono abbattuti semplicemente sorridendo; Yoongi, al contrario, è perennemente assonnato e perso nei suoi pensieri bui e tenebrosi.
Seokjin è un po’ vanitoso ed egocentrico, tuttavia sa essere cordiale e molto sincero quando serve (forse anche troppo), mentre il suo migliore amico Namjoon è divertente ma un po’ impacciato, specialmente con le ragazze, nonostante si definisca spesso “rubacuori numero uno”. Jimin invece è davvero un rubacuori, probabilmente per via dei suoi muscoli scolpiti o per il suo bel faccino da angioletto. Jin non sopporta di essere messo in secondo piano dalla bellezza di Jimin, ma questa è un’altra storia.
– Quindi che si fa? Ci si traveste e si va a spasso per le strade? – domanda Jimin indirizzando una fugace occhiata a due ragazze lì vicino.
– Sì Jimin, e si raccolgono i dolci, è di fondamentale importanza – afferma Namjoon sgranocchiandosi dei miseri cracker per la metà distrutti.
Hoseok si ferma in mezzo al corridoio, le mani salde sulle cinghie dello zaino verde: – P-perché invece non ci guardiamo un bel film a casa di qualcuno? T-tipo un film d’Indiana Jones, o un fantasy, o…
– O un horror, direi che è l’ideale per questa sera – conclude Yoongi sogghignando e sfregandosi le mani lentamente. Esattamente quello che volevo evitare, pensa Hoseok tra sé e sé.
– Voi da cosa vi travestite? – chiede Jimin distrattamente.
– Io di certo non te lo dico, anche perché si tratta di una sorpresa – annuncia Seokjin con tono superiore, masticando una gomma rumorosamente – Sarò il più bello di tutti, come sempre del resto! – conclude il moro facendo l’occhiolino a nessuno in particolare e indirizzando un bacio immaginario davanti a sé.
Yoongi inclina la testa con fare confuso: - Ma ad Halloween non bisogna essere brutti?
– Per me è impossibile essere brutto, questo dovresti saperlo! – dice Seokjin imbronciandosi e avviandosi velocemente verso il parcheggio di fronte alla scuola, dove lo attende l’enorme automobile di suo padre. Namjoon saluta il resto del gruppo per poi avviarsi a casa, Yoongi fa lo stesso. Hoseok, una volta recuperata la propria bicicletta, si incammina verso la propria abitazione a fianco di Jimin, dal momento che sono vicini di casa.
– Mi raccomando Hobi, stasera fatti trovare pronto alle otto e mezza che vengo a prenderti, – dice Jimin rivolto all’amico – poi naturalmente andremo dagli altri e ci faremo un bel giro. Dici che possiamo fare a meno di Jin? Certe volte non lo sopporto! – continua il ragazzo camminando a bordo del marciapiede; Hoseok, tuttavia, non gli ha prestato molto ascolto, probabilmente perché è ancora terrorizzato al pensiero di ciò che dovrà affrontare quella sera. E Jimin naturalmente l’ha notato.
– Hobi, va tutto bene? Ti vedo un po’… teso, ecco.
– Penso che dovresti invitare anche Jin nonostante tutto – mormora Hoseok ignorando la domanda appena rivoltagli dal compagno – semmai, potreste fare a meno di me. Vedi Jimin, tutti gli anni mi spavento a morte e risulto essere un peso per voi. Per cui… preferisco starmene a casa. Lo so, sono un fifone e… e un buono a nulla e…
Jimin posa delicatamente una mano sulla spalla di Hoseok, gli occhi puntati su quelli dell’altro. Hobi si era ormai convinto che i suoi amici pensassero quelle cose su di lui, ma Jimin sa benissimo che sono semplicemente frutto della sua immaginazione. – Hobi, tu non sei un peso, voglio che tu lo sappia. Noi siamo un gruppo e vogliamo che anche tu venga con noi, perché sei nostro amico. Sarà una serata divertente per tutti, te lo prometto.
Hoseok sorride e abbraccia il suo migliore amico facendo cadere la bicicletta ormai priva di un sostegno; Jimin ricambia l’abbraccio e appoggia la testa sulla spalla del compagno, ignorando un gruppetto di ragazze poco distante perché semplicemente non gliene importa e preferisce rivolgere le sue attenzioni a uno dei suoi più grandi amici.
– Sai Jiminie, penso proprio che tu mi abbia convinto, mi divertirò un mondo stasera insieme a voi!


Sabato 31 Ottobre. Ore 20:00.
Con passo (relativamente) felino Namjoon riesce a tornare nella sua camera senza essere visto o udito da nessuno. Se mamma lo scopre mi fa a pezzi, riflette il ragazzo deglutendo rumorosamente ed estraendo dalla tasca dei pantaloni un barattolo di ketchup.
Una volta indossato il suo costume da conte Dracula – un po’ troppo piccolo, in realtà – Namjoon si sparge su ogni centimetro di pelle libera una quantità esorbitante di ketchup; poco prima ha chiaramente sentito sua madre gridare: – Namjoon! Dove hai messo il ketchup?! – e questo prontamente aveva risposto con un semplice ed innocente non lo so!
Dopo aver assaggiato più volte la salsa al pomodoro, il ragazzo chiude il suo vaso di Pandora e corre in cucina il più velocemente possibile, ripone l’oggetto rubato nel suo posto originario, evita la madre pronta a rimproverarlo e si precipita fuori dalla porta.
Un incantevole Seokjin circondato da un gruppo di bambini aspetta l’amico poco distante da casa sua: sul viso si può notare un’espressione piuttosto scocciata dovuta probabilmente a quei marmocchi che lo assillano chiedendo dolcetto o scherzetto? Ma una volta che Namjoon giunge sul posto i bambini cominciano a interessarsi a lui e al suo classico travestimento da vampiro.
– Mi dispiace ragazzi, purtroppo non ho dolci con me… Non ancora, almeno! – dice Namjoon dolcemente generando un coro di nooooo da parte dei ragazzini. – Però so che da queste parti abita una signora anziana che offre un sacco di caramelle. Dovrebbe abitare là! – conclude il ragazzo con un sorriso e indica con il dito una piccola casetta distante solo pochi metri.
Il gruppo esulta gioiosamente e si dirige con fare spedito verso il luogo indicato, lasciando Namjoon e Jin da soli. – Bel costume Nam, ma non quanto il mio! Hai visto che roba? – comincia a vantarsi il secondo come suo solito, sventolando i capelli neri e mostrando all’amico il suo costume; Namjoon si domanda perché il suo amico abbia voluto travestirsi proprio da principe azzurro la sera di Halloween, ma decide di liquidare la faccenda e di complimentarsi con lui per la scelta originale.
– Ragazzi, ci siamo anche noi!
Namjoon e Seokjin si voltano in direzione di quella voce e trovano dall’altra parte della strada un Hoseok travestito da scheletro e un altro ragazzo interamente coperto da un mantello nero e che indossa sul viso una di quelle tipiche maschere bianche e inquietanti che fanno sempre il tutto esaurito in occasione di Halloween.
– Finalmente siete arrivati! – li saluta Namjoon con un goffo gesto della mano.  
– Chi diamine è quello?! – sbraita invece Jin alla vista del ragazzo con la maschera – Non dirmi che è…
Prima che possa terminare, il soggetto in questione rivela sua identità e Jin non può fare a meno di borbottare: – Ah, sei tu Park. Ben arrivato.
– Ciao ragazzi, ci siamo tutti? – domanda Jimin ai presenti; Hoseok gli fa subito notare che manca Yoongi e che, pertanto, si dirigeranno a casa sua. Namjoon continua a leccarsi le labbra impregnate di ketchup e a saltellare allegramente, Seokjin cerca di restare composto e alla larga da Jimin mentre quest’ultimo resta accanto a Hoseok per proteggerlo da eventuali attacchi a sorpresa da parte di altri ragazzi.
– Non male questo travestimento Hobi! Allora anche tu sai essere spaventoso qualche volta – dice Jimin mentre si guarda intorno in cerca di qualche ragazza carina; Hoseok, piuttosto confuso da quell’affermazione, si limita soltanto a sorridere e annuire.
Percorso un tratto di strada piuttosto impegnativo ecco che i quattro ragazzi si trovano di fronte all’abitazione del loro amico Yoongi. Un posto abbastanza terrificante, a dire il vero, come il ragazzo che ci abita.


Sabato 31 Ottobre. Ore 20:20.
La casa di Min Yoongi si trova un po’ in lontananza rispetto al centro abitato. Lì l’aria era sempre più fredda e l’atmosfera più tetra. L’ideale per la sera di Halloween e per un’anima solitaria come Yoongi.
– Bene… chi va a bussare? – domanda Namjoon nel silenzio generale; Seokjin dà una piccola spinta a Jimin, ma questo controbatte spingendo l’altro. Hoseok, rimasto in disparte, si avvicina lentamente alla porta della casa e bussa timidamente per poi correre al riparo dietro la schiena di Jimin.
– Ragazzi, facciamogli uno scherzo! Nascondiamoci dietro quel cespuglio, svelti! – sussurra Namjoon ai suoi amici, i quali eseguono il comando il più silenziosamente possibile. Dalla porta vedono poi uscire un ragazzo piuttosto basso e dall’aria spettrale, conferitagli soprattutto dal lenzuolo che porta sul corpo.
– Ciao papà – dice questo in un sussurro per poi richiudere la porta dietro di sé e dirigersi quasi fluttuando verso chissà dove.
– È un tantino inquietante… - mormora Hoseok tremante come una foglia. Namjoon lo tranquillizza dicendogli che è soltanto Yoongi e procede poi a illustrare con gesti confusi il piano per far morire di paura il loro amico fantasma. – Al mio tre, ragazzi. Uno… due… - e prima che il ragazzo possa finire, una voce dietro di loro sussurra tetramente: – Tre.
I quattro ragazzi precedentemente nascosti saltano per la paura e gridano un sonoro AHHHH iniziando poi correre in tondo e a scontrarsi tra loro, il tutto accompagnato dalla risatina sottile di Yoongi. – A quanto pare sono stato io a spaventare voi… Perché io sono la paura in persona! – dice questo cantilenando e alzando le mani con fare spettrale; Hoseok per poco non sviene dalla paura, Jimin cade su Seokjin accidentalmente mentre quest’ultimo scoppia a piangere e insiste per tornare dalla mamma.
– Hai ragione, Yoongi. Ma l’anno prossimo avremo la nostra vittoria e te la faremo fare sotto! – annuncia Namjoon per niente spaventato dall’amico. – Hai detto così l’anno prima, e quello prima ancora… – mormora Yoongi con aria persa, ma Namjoon taglia corto dicendo: – L’anno prossimo sarà diverso vedrai!
Una volta ricomposto il gruppo ed evitato svenimenti, capricci e quant’altro, i ragazzi stabiliscono cosa fare: Hoseok vorrebbe tornare al centro abitato e raccogliere dolcetti, così come Namjoon; Seokjin vorrebbe semplicemente tornare a casa dal suo amato petauro mentre Jimin è alla ricerca di emozioni forti.
– So io quello che fa per te allora – dice Yoongi – poco distante da qui c’è una casa abbandonata e super inquietante che sogno da sempre di visitare. Potremmo andare là… – conclude il ragazzo sbadigliando nonostante sia ancora presto.
– Ottima idea Suga! Andiamo dai! – annuncia Jimin tutto contento, ricevendo però subito dopo un’occhiataccia dal suo rivale Seokjin. – Vorrai dire pessima idea! Io in un posto sporco e distrutto non ci voglio andare, altrimenti il mio costume potrebbe rovinarsi!
Naturalmente questa affermazione genera subito una lite tra Jin e Jimin. Hoseok tira a sé la manica di Jimin e riesce a fermare i due, dopodiché sussurra al suo amico: – J-Jimin, avevi detto niente cose s-spaventose... Jin non ha tutti i torti, neanche a me sembra una buona idea!
Jimin gli mette una mano sulla spalla e si toglie la maschera: – Non preoccuparti Hobi, vedrai che non accadrà nulla, anzi… sarà divertente! – conclude questo per poi affiancarsi a Yoongi. Non ne sono tanto sicuro rimugina Hoseok, ma decide di seguire comunque il resto dei suoi amici.
– Va bene, vengo anch’io. Ma mi promettete che dopo andremo a prendere i dolci! – grida Namjoon correndo poi dietro il resto del gruppo. Seokjin, rimasto da solo, vorrebbe tornare a casa, tuttavia un suono sinistro dietro di lui lo costringe a lasciare il posto e seguire Namjoon e gli altri compagni.

 

Sabato 31 Ottobre. Ore 20:30.
Yoongi si ferma improvvisamente di fronte a una casa per la maggior parte diroccata. Su una cosa aveva avuto ragione: era spaventosamente inquietante. Jimin, che poco prima era entusiasta all’idea di un’esperienza adrenalinica, ora è terrorizzato tanto quanto il resto del gruppo.
– Naturalmente servirà qualcuno che farà da palo – annuncia Yoongi in tono piatto – Qualche volontario?
Subito ad alzare la mano sono Seokjin e Hoseok. Dopo una rapida partita a Sasso, carta, forbici viene stabilito che sarà Jin a sorvegliare la zona; Hoseok è terrorizzato all’idea di entrare in quella casa spettrale ma fortunatamente riceve il sostegno del suo migliore amico Jimin.
– Ho portato anche una torcia – dice Yoongi porgendo l’oggetto a Namjoon – penso che ci basterà. Spero.
Namjoon deglutisce e prende con mano tremante la torcia, dopodiché i quattro ragazzi partono per la loro spedizione. Hoseok prende per mano Jimin e continua a borbottare ho t-tanta p-paura oppure andiamo via da qui! Namjoon procede con passo tremante illuminando le scale davanti a sé mentre Yoongi sembra sentirsi completamente a suo agio. Penso che verrò ad abitare qui quando sarò grande pensa nel frattempo.
Il piccolo gruppo si trova in quello che doveva essere un salotto: c’è infatti un divano logorato dal tempo, una tavola in legno ormai ammuffito e qualche quadro appeso alla parete. Namjoon si guarda intorno mentre Jimin fa le boccacce ai quadri per nascondere la paura che lo sta in realtà divorando; Hoseok si siede timidamente sul divano per poi rialzarsi subito mentre Yoongi sale al secondo piano all’insaputa di tutti.
– Questo posto è stra inquietante! – mormora Namjoon, in parte in pensiero per il suo amico Seokjin rimasto di sotto completamente da solo. – Forse dovremmo tornare da Jin… che ne dite? – chiede questo rivolto ai suoi amici.
– Sì Nam, piuttosto di stare qui io torno da Jin – risponde Jimin, improvvisamente intimidito dal ritratto sopra la sua testa – Ma manca Yoongi! Dov’è finito? – domanda poi ancora più impaurito di prima.
– L’hanno preso i f-fantasmi! – grida Hoseok in preda ad una crisi di panico.
– Andiamo Hobi! I fantasmi non esist… – cerca di dire Namjoon, ma prima che possa finire un lenzuolo bianco illuminato dalla luce della torcia compare davanti a loro. Jimin, Hoseok e Jimin urlano spaventati con tutto il fiato che hanno in gola e si precipitano giù per le scale rischiando più volte di cadere.
Una volta usciti si nascondono dietro un Jin piuttosto confuso. – Si può sapere che è successo là dentro? – Chiede il ragazzo inarcando un sopracciglio; le risposte che gli giungono risultano confuse, un insieme di borbottii e frasi sconnesse.
I quattro ragazzi alzano la testa e rivolgono lo sguardo verso la finestra della casa, dove si è appena affacciato il loro amico Yoongi. Namjoon gli grida: – Suga vieni via di lì! C’è un fantasma!
Hoseok e Jimin gli dicono lo stesso e gli fanno cenno di scendere, mentre Seokjin riflette un secondo sull’accaduto per poi concludere dicendo: – Ragazzi, ragionate! Il fantasma di cui parlate non è altro che Yoongi!
Gli interessati si voltano verso di lui per poi guardarsi l’un l’altro, si rendono conto dell’errore e ridono divertiti e sollevati. – Come abbiamo fatto a non capirlo? – chiede Namjoon più a sé stesso che agli altri per poi scoppiare a ridere.
Una volta che Yoongi è tornato i ragazzi gli raccontano l’accaduto e si scusano con lui per averlo scambiato per un fantasma vero; il più basso sospira e mormora: – Magari aveste visto un fantasma vero…
I quattro adolescenti si avviano verso il centro abitato, parlottando amichevolmente tra loro come se niente fosse accaduto. Hoseok prende un attimo in disparte Jimin: – Jiminie, volevo dirti che…
– Lo so, lo so… mi dispiace che tu ti sia spaventato, avrei dovuto evitarlo, dopotutto… te l’avevo promesso – lo interrompe Jimin profondamente dispiaciuto, ma l’amico gli sorride e inizia a ridere.
– E l’hai mantenuta! Mi sono divertito un mondo!
Jimin non si sarebbe mai aspettato una risposta del genere, non da Hobi, tuttavia è contento per l’amico e ride insieme a lui. – Oh, sono contento amico mio. Lo faremo altre volte allora!
Hoseok si blocca improvvisamente e gli rivolge un’occhiataccia.
– No grazie! Ho detto che è stato divertente, non che lo voglio rifare! – dice Hoseok, e Jimin a quell’affermazione inizia a ridere e corre verso la cittadella seguito a ruota da Hoseok.– Sarò io a raccogliere più dolci vedrai! Avrò le tasche piene a fine serata! – grida Jimin in tono affannato dovuto alla corsa, e prontamente l’amico gli risponde: – Te lo puoi scordare Jiminie! Vincerò io!
Così i due continuano a correre verso le luci delle zucche illuminate, spensierati.

 
 
Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
Questa storia è di pura invenzione e i caratteri dei personaggi non corrispondono alla realtà, sono soltanto frutto della fantasia dell’autrice.


© ma y
   
 
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