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Autore: MadAka    01/11/2020    0 recensioni
Alastair J. Smith | Classe 1990 | Londra - New York | Migliore amico di Ewan | Giornalista | Ritardatario cronico | Animale notturno | Ottimista | Innamorato del cinema | Caffeine addicted
Come Ewan, anche Alastair è un personaggio di cui scrivo su altre piattaforme. Quelli che troverete qui sono per lo più piccoli frammenti della sua vita, sguardi fugaci nella sua mente e brevi interazioni con persone che fanno parte della sua esistenza.
Ho deciso di raccogliere e pubblicare qui alcuni di questi miei scritti.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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𝙻𝚘𝚗𝚍𝚛𝚊

𝟸𝟹 𝚐𝚎𝚗𝚗𝚊𝚒𝚘 𝟸𝟶𝟷𝟿

𝟹:𝟹𝟶 𝙰𝙼

  

La camera era rischiarata dalla luce proveniente dallo schermo del portatile. Un bagliore bianco quasi accecante, insistentemente guardato da Alastair.

Gli occhi iniziavano a bruciargli mentre l'indice della mano destra - la mano artigliata al mouse - quasi cominciava a fargli male dal tempo in cui lo teneva sollevato, incapace di farlo calare come una scure sul tasto sinistro, a dare l'ok.

    

Si passò una mano fra i capelli, ora un groviglio scomposto sulla sua testa, prima vittima del turbamento che nelle ultime ore lo aveva tanto agitato.

La mail per Film Comment era lì, sul computer, pronta per l'invio eppure così difficile da spedire. La scadenza per la consegna era la mezzanotte di quel giorno, ora di New York e lui, da ritardatario qual era aveva aspettato tutto il tempo utile prima di decidere cosa fare.

Aveva scritto la lettera motivazionale, la mail, allegato il curriculum, inserito l'indirizzo e-mail del destinatario, eppure era ancora lì, immobile, i lineamenti appiattiti dalla luce chiara del computer, indeciso sul da farsi.

   
Se quella domanda fosse andata a buon fine si sarebbe ritrovato catapultato a New York. Un anno di lavoro in uno dei giornali di cinema americano che più apprezzava. Avrebbe rivisto il suo migliore amico e la cosa sembrava dargli la giusta

motivazione, tuttavia si sarebbe lasciato alle spalle la vita che conosceva lì, a Londra, e la cosa era in grado di frenarlo.

Non era semplice per lui. Aveva cercato di pensare ai pro e ai contro del suo possibile, temporaneo, trasferimento e ogni volta non riusciva mai a propendere per una parte anziché per l'altra. Dentro di lui si generava un conflitto, con costanti collisioni fra la parte di lui che voleva rimanere e quella che, invece, avrebbe voluto cogliere al volo quella possibilità per aggiungere un tassello alla sua vita professionale.

    
L'esperienza estera che avrebbe sempre voluto fare, la possibilità di tornare di nuovo a trascorrere il proprio tempo con l'amico storico, il fratello acquisito; erano quelle le due cose che più lo tentavano della possibilità di trascorrere un anno a New York.

Dall'altra parte, però, c'era il doversi allontanare dal proprio appartamento di Shoreditch, dalla famiglia, dagli amici.

Per giorni interi quasi ci aveva perso il sonno e, ora, gli sembrava di essere di nuovo al punto di partenza, mentre il tempo per presentare la candidatura passava inesorabile, ormai agli sgoccioli, pronto a esaurirsi.

La sua unica possibilità di raggiungere l'America era lì, baluginava sullo schermo del portatile, doveva solo decidersi a premere il tasto d'invio.

    
Rilesse per l'ennesima volta il testo della mail, ricontrollò gli allegati e si passò entrambe le mani sul volto, cercando di prendere una decisione in tempi rapidi.

Avrebbe inviato la mail. La sua era solo una candidatura, non poteva sapere per certo che il Film Comment avrebbe preso proprio lui. Il suo era solo un tentativo, forse inutile.

Prima avrebbe saputo l'esito di quella domanda poi, in caso positivo, avrebbe avuto tutto il tempo di torturarsi mentalmente su quale poteva essere la soluzione migliore per uno come lui.

Ora era presto per qualsiasi supposizione. Prima l'esito, poi il conflitto.

  
Chiuse un momento gli occhi, fece un respiro profondo e si decise a dare l'invio.

 

  
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