𝙻𝚘𝚗𝚍𝚛𝚊
𝟸𝟹 𝚐𝚎𝚗𝚗𝚊𝚒𝚘 𝟸𝟶𝟷𝟿
𝟹:𝟹𝟶 𝙰𝙼
La camera era
rischiarata dalla luce proveniente dallo schermo del portatile. Un bagliore
bianco quasi accecante, insistentemente guardato da Alastair.
Gli occhi iniziavano a bruciargli mentre
l'indice della mano destra - la mano artigliata al mouse - quasi cominciava a
fargli male dal tempo in cui lo teneva sollevato, incapace di farlo calare come
una scure sul tasto sinistro, a dare l'ok.
Si passò una mano fra i capelli, ora un
groviglio scomposto sulla sua testa, prima vittima del turbamento che nelle
ultime ore lo aveva tanto agitato.
La mail per Film Comment
era lì, sul computer, pronta per l'invio eppure così difficile da spedire. La
scadenza per la consegna era la mezzanotte di quel giorno, ora di New York e
lui, da ritardatario qual era aveva aspettato tutto il tempo utile prima di
decidere cosa fare.
Aveva scritto la lettera motivazionale, la
mail, allegato il curriculum, inserito l'indirizzo e-mail del destinatario,
eppure era ancora lì, immobile, i lineamenti appiattiti dalla luce chiara del computer,
indeciso sul da farsi.
Se quella domanda fosse
andata a buon fine si sarebbe ritrovato catapultato a New York. Un anno di
lavoro in uno dei giornali di cinema americano che più apprezzava. Avrebbe
rivisto il suo migliore amico e la cosa sembrava dargli la giusta
motivazione, tuttavia si sarebbe lasciato alle
spalle la vita che conosceva lì, a Londra, e la cosa era in grado di frenarlo.
Non era semplice per lui. Aveva cercato di
pensare ai pro e ai contro del suo possibile, temporaneo, trasferimento e ogni
volta non riusciva mai a propendere per una parte anziché per l'altra. Dentro
di lui si generava un conflitto, con costanti collisioni fra la parte di lui
che voleva rimanere e quella che, invece, avrebbe voluto cogliere al volo
quella possibilità per aggiungere un tassello alla sua vita professionale.
L'esperienza estera che
avrebbe sempre voluto fare, la possibilità di tornare di nuovo a trascorrere il
proprio tempo con l'amico storico, il fratello acquisito; erano quelle le due
cose che più lo tentavano della possibilità di trascorrere un anno a New York.
Dall'altra parte, però, c'era il doversi
allontanare dal proprio appartamento di Shoreditch, dalla famiglia, dagli
amici.
Per giorni interi quasi ci aveva perso il sonno
e, ora, gli sembrava di essere di nuovo al punto di partenza, mentre il tempo
per presentare la candidatura passava inesorabile, ormai agli sgoccioli, pronto
a esaurirsi.
La sua unica possibilità di raggiungere
l'America era lì, baluginava sullo schermo del portatile, doveva solo decidersi
a premere il tasto d'invio.
Rilesse per l'ennesima
volta il testo della mail, ricontrollò gli allegati e si passò entrambe le mani
sul volto, cercando di prendere una decisione in tempi rapidi.
Avrebbe inviato la mail. La sua era solo una
candidatura, non poteva sapere per certo che il Film Comment
avrebbe preso proprio lui. Il suo era solo un tentativo, forse inutile.
Prima avrebbe saputo l'esito di quella domanda
poi, in caso positivo, avrebbe avuto tutto il tempo di torturarsi mentalmente
su quale poteva essere la soluzione migliore per uno come lui.
Ora era presto per qualsiasi supposizione.
Prima l'esito, poi il conflitto.
Chiuse un momento gli
occhi, fece un respiro profondo e si decise a dare l'invio.