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Autore: Lita_85    03/11/2020    5 recensioni
Sequel di "Chiamami con il mio nome" Riprendiamo tutto da dove lo avevamo lasciato. Damon ed Elena stanno vivendo la loro storia d'amore a 360° tra alti e bassi. Vedremo come la coppia organizzerà questo matrimonio, e i colpi di scena non mancheranno sicuramente! Siete tutti invitati al Matrimonio Perfetto! Buona lettura! 😊
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gli anni erano passati velocemente. 6 anni per la esattezza...e in questi 6 anni non avevo mai smesso di amarlo neanche un secondo. Ricordo ancora il giorno del nostro matrimonio come se fosse ieri. E la nostra prima notte tra Marito e Moglie. Mi portò dentro casa come da tradizione, tra le sue braccia. Destinazione Camera da letto. Non avevo ancora visto la casa, da quando avevamo finito di ristrutturarla, e rimasi colpita dall'impronta classica che aveva dato Damon, era davvero la casa dei miei sogni, come lui aveva detto. Mi poggiò a terra davanti alla porta d'entrata, ed accompagnandomi da dietro entrammo. La camera da letto era un sogno ad occhi aperti. Al centro della stanza un letto a baldacchino con tende bianche trasparenti che scendevano dai due lati. Sopra di esso un sacco di cuscini dalle forme più diverse lo decoravano con una trapunta rosa pallido. Alle pareti, carta da parati con piccoli boccioli di rosa a fondo bianco. Mi avvicinai ad esso appoggiandomi ad una delle due travi guardando tutto con meraviglia. Lui si avvicinò a me da dietro cingendomi i fianchi e baciandomi sul collo iniziò la sua discesa.

- Ti piace?...- chiese avvicinando le sue labbra all'orecchio destro

- È bellissimo...- risposi appoggiando il mio viso al suo con un filo di voce.

Continuò a scendere posandosi sulla mia spalla facendo cadere la bretella sottile. Iniziai ad ansimare.

- Adesso che siamo in tre in questa stanza, non so se a te va di continuare con il copione da sposi...- disse ritornando sul mio orecchio

- Ma stai zitto! - Mi girai di scatto verso di lui prendendolo per il colletto con tutte e due le mani e tirandolo verso di me cominciai a baciarlo con passione. Iniziai ad indietreggiare sdraiandomi sul letto, facendolo cadere sul mio corpo, tenendolo sempre  stretto, sorrise sulle mie labbra, e alzandosi a cavalcioni su di me si tolse il gilet e aprii la camicia. Lo guardavo estasiata, mordichiai il dorso della mano aspettando che lui tornasse da me. Lo volevo ardentemente. Lui sfilò piano il mio vestito da sotto, per poi passare al mio intimo. Morse il suo labbro inferiore e si avventò sulle mie labbra che lo attendevano. Fu in quel momento che lo sentii dentro di me, ansimai forte guardandolo negli occhi. Continuò  muovendosi ansimando sulle mie labbra, infilò le mani dentro le autoreggenti stringendo a sé la mia gamba destra. Aveva un andatura lenta, che mi faceva morire, lo chiamai in supplica per farlo andare più veloce.

- Damon...ti prego..- 
- Elena... il bambino...- 

Quelle sue parole mi stupirono e allo stesso tempo mi emozionarono. Lui aveva paura di fare del male al bambino. Visto il precedente con Deva. Fu in quel momento che mi aggrappai a lui sussurandogli all'orecchio di non preoccuparsi e che sarebbe andata bene. Infatti andò proprio cosi, in questa gravidanza non ebbi nessun tipo di problema, e dopo nove mesi nacque Dominique Marie Salvatore, un altra bimba che diventò subito la cocca di papà avendo preso il suo temperamento e il suo sorriso. Sorrisi, ripensando a tutto davanti allo specchio della camera da letto, abbottonai la camicia di seta bianca smanicata, i capelli lunghi che portavo da "ragazza" avevano lasciato posto ad un taglio corto sulle spalle leggermente ondulato. Appoggiai il rossetto color carne sulle labbra e iniziai a chiamare a squarcia gola Damon che si trovava ancora in bagno.

- Damon sei pronto?! - chiesi guardando verso la porta del bagno

Lui spuntò entrando in camera da letto, con ancora le scarpe in mano.
Si sedette sul materasso e disse

- Ma devo venire per forza?! - guardandomi contrariato

- Damon, è tuo compare, e si tratta di Bonnie...devi venire assolutamente!  - 

- Ma Elena, questo è il terzo bambino che sfornano...non potrebbero darsi una calmata?! - 

- Damon...- 

- Cosa? E poi ero io il mentecatto che doveva usare gli anticoncezionali? - 

- Damon...Sai che Bonnie non l'ha presa bene questa terza gravidanza, quindi cerca di sorridere e non dire cavolate! -
 
- Ok ok, farò uscire solo il Santo Damon  - ripose alzandosi in piedi sorridendomi forzatamente

Mi avvicinai a lui sistemandogli i capelli che aveva tagliato da poco

- Lo farai per me? - dissi avvicinandomi alle sue labbra prendendolo per il viso.

- Se la metti così...come potrei mai dirti di no... - 
Iniziai a baciarlo, molto lentamente e prendendo il suo labbro inferiore tra le mie labbra.

- Magari potremmo fare una cosa veloce... - propose lui cercando di tirarmi verso il letto

- Damon...siamo già in ritardo e le bambine sono nell'altra stanza - 

- Saremo veloci e silenziosi... - cercando di sbottonarmi i pantaloncini marroni

- Papà Domy non smette di tirarmi i capelli! - 

- Ma io voglio fare i capelli a Deva! - si palesarono davanti a noi le due piccole dagli occhi azzurri
 
- Veloci e silenziosi eh?! - risposi sedendomi al bordo letto

- Ci rifaremo stasera...- puntualizzo lui baciandomi tra i capelli - Ok belle fanciulle si va dalla Nonna Lily! - 

Così dicendo, lasciammo le bambine alla madre di Damon, e ci avviamo verso l'ospedale. Per tutto il tragitto non feci altro che raccomandare a Damon di essere davvero simpatico con Bonnie. O altrimenti lei  l'avrebbe buttati fuori.
All'ingresso trovammo Caroline e Klaus intenti ad uscire dalla macchina un mega cesto con annesso palloncini 

- Care, ti avevo chiesto di conprare qualcosa di semplice! - dissi avvicinandomi a lei cercando di aiutarli

- Fidati, è il più semplice che ho trovato! - guardandomi 

- Nicklaus, amico mio, che ne diresti se andassimo in quel bar laggiù a farci una birra? - propose Damon con con un ghigno

- No!! - io e Caroline rispondemmo prima che Klaus potesse aprire bocca

- Damon, hai promesso! - lo guardai con tale ferocia da farlo impallidire

Ci avviamo tutti e quattro, verso la stanza di Bonnie la numero 34. All'improvviso venne un po' di ansia anche a me, avevo anch'io paura della sua reazione, sicuramente non era stato facile partorire il terzo maschio dopo 12 ore si travaglio.
Feci capolino dalla porta, trovandomi davanti ad una scena dolcissima, Enzo con il bambino tra le braccia mentre dava un bacio a Bonnie

- Disturbo? - chiesi piano prima di fare entrare tutti

- Elena! Entra pure! - il suo sorriso a 32 denti mi fece subito tranquillizzare, il peggio era passato

- Guardate quant'è bello mio figlio! - disse un sorridente Enzo

- Ed è solo il terzo che fai, pensa quanto sarebbe bello un quarto! - Rispose Damon facendoci girare verso di lui - Che c'è? Non mi sembra di aver detto niente di male...era un complimento! - alzando le spalle
 
Mi girai verso Bonnie ed Enzo con un sorriso di circostanza, cercando di scusarmi con gli occhi

- Vieni qui dalla zia Caroline! - disse la bionda cercando di cambiare argomento e prendendolo in braccio - avevo dimenticato come fossero belli e profumati così piccoli! - affermò stringendolo a sé

- A proposito dove hai lasciato le gemelle? - chiese Bonnie con un sorriso

- Josie e Lizzie sono con mia madre, quando può le piace stare in loro compagnia - 

 Eravamo così cambiati in questi anni, ma così uguali. La vita aveva riservato a tutti noi delle sorprese, che avevano cambiato il rapporto con il mondo, ma non il nostro. Ci sentivamo ancora delle piccole adolescenti avvolte, alle prese con le frivolezze della vita. Damon ci regalò un altro  dei suo siparietti con il bambino, che credo per ripicca, rigurgitò sulla sua maglia, provocando le risate di tutti. Damon era Damon, non potevo cambiarlo, e non volevo. Era il solito, idiota, menefreghista, egocentrico ma non potevo smettere di amarlo proprio per quello che era. Arrivati in macchina, mi guardò con sguardo annoiato, di chi voleva andare subito a casa a fare una doccia. Lo guardai divertita, e con un bacio veloce lo ringraziai per non essere stato "troppo" idiota. Lui ricambiò lo sguardo sorridendo accentuando le sue bellissime fossette. 
Ci ritrovammo davanti casa dei suoi, e mentre aspettavano che aprissero, Damon reclamò il suo premio per essere stato un buon marito. Prendendomi in un bacio appassionato facendomi sbattere più volte sul campanello. Iniziai a ridere sulle sue labbra, cercando falsamente di fermarlo, perché in realtà non volevo neanche io. Ero felice.

(Damon)

Dio quanto era bella, e sentirla ridere mi riempiva il cuore di gioia. Mai suono più bello. Continuai a baciarla, sfondando quasi il campanello nell'attesa che mia madre aprisse, ma quando la porta si aprì non vidi il suo viso.

- Stefan?...- riuscì a dire con Elena che mi mordicchiava l'orecchio destro

Lei si girò verso di lui ripetendo il suo nome con tono mortificato, non ci aspettavamo il piccolo di casa Salvatore davanti ai nostri occhi.

- Ciao Fratellone...vedo che le vecchie abitudini non cambiano mai...-
 
- Mi conosci, non mi piace cambiare...- presi la sua mano nella mia e lo abbracciai. Era da 5 anni che non ci vedevamo, da quando era nata la piccola Dominique. E vederlo lì davanti a noi, fu emozionante...era sempre mio fratello.

( Elena )
 
Stavo ancora cercando di capire la mega figuraccia che avevo appena fatto con Stefan, quando dietro di lui apparve una ragazza con gli occhi azzurri e capelli biondi mossi.

- Elena, ti presento Valerie, la mia ragazza...- 

Rimasi sbalordita, non sapevo che Stefan si fosse fidanzato, Lillian non ne aveva fatto parola con nessuno. Sicuramente voleva giocare sull'effetto sorpresa...e ci era riuscita. 
Ci avvicinammo tutti e quattro al salotto, rimanendo tutti pietrificati non sapendo cosa dire. Damon si allontanò per chiamare le bambine e Valerie fece lo stesso al suono del suo telefono lasciando me e Stefan da soli. 
Lui cominciò a guardarmi e a sorridere, ogni volta che incontravo i suoi occhi tornavo la ragazza 17 enne di un tempo.

- Allora cosa ne pensi?... - iniziò lui prendendo uno dei liquori in mano sul tavolinetto

- È molto carina...fate veramente una bella coppia...- cercai di dire qualcosa di carino ma le uniche cose che mi uscirono furono quelle

- Mai quanto te...- rispose sedendosi con il bicchiere in mano 

- Stefan...- risposi con il cuore in gola

- Sai in questi anni, ho cercato di non pensarti ed andare avanti. Può sembrare che io ci sia riuscito, o perlomeno in parte è così..Ma basterebbe un tuo cenno per far saltare tutto...e dico tutto. Elena in tutti questi anni non ho mai smesso di amarti neanche per un secondo... - 

- Neanch'io ho mai smesso di amarlo Stefan, e sarà sempre Damon... - dissi più convinta che mai, ormai lui era solo un dolce ricordo.

Mi guardò un attimo, e poi abbassando il capo fece un sorriso amaro

- Sapevo anche questo, ma dovevo provarci un'ultima volta...- 

- Scusami Stefan, ma vado a cercare mio marito... - mi alzai ed uscì dalla stanza incrociando Damon che arrivava con le bambine tra le mani

- Siamo pronti? - chiese guardandomi interrogativo

- Sempre... Damon - risposi prendendolo in un bacio improvviso davanti agli occhi di Stefan che prontamente abbandonò la stanza. Appena mi spostai da lui, mi guardò piacevolmente meravigliato.

- Vuoi iniziare già qui i festeggiamenti?.. - 

Sorrisi e prendendo la mano di Deva mi avviai verso l'uscita, guardandolo con sguardo malizioso, che lui ricambiò facendo accendere i suoi cristallini. Lo amavo dal profondo del mio cuore, e niente e nessuno avrebbe potuto farmi cambiare idea. Era sicuramente un'idiota egocentrico menfreghista, ma era tutto il 
mio mondo, l'unico di cui avevo bisogno. Il mio unico Amore. 



FINE.


Note: Capitolo Sei. Ed eccoci qui, con l'ultimo capitolo. Spero vi sia piaciuto questo finale dolce/amaro. Ho cercato in tutti i modi di dare un Happy ending al nostro caro Stefan, ma non ci sono riuscita. Per il semplice fatto che un amore come quello che prova Stefan per Elena non finirà mai. Non si può dimenticare. È un amore così radicato nell'anima che non può essere estirpato...credo in questo tipo di Amore, quello che nonostante tutto continua a bruciarti dentro.. quindi non potevo fare altrimenti! ♥️ Grazie sempre a tutti per aver seguito anche questo mio sequel ❤️ 
Vi Adoro! ❤️
   
 
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