Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: _cioc_    03/11/2020    0 recensioni
Una dopo l'altra brillarono tutte, diventando una sola.
Tutto parte da un viaggio al di fuori dalla Terra, oramai morta, che porta un ragazzo alla scoperta dell'universo infinito. Nel suo cammino troverà difficoltà e bellissime amicizie ma il suo destino gli riserva dell'altro.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nella piccola stanza dove il ragazzo dagli occhiali gialli riposa, c’è odore di pioggia mescolata con quella del legno vecchio, a dirla tutta non è tra gli odori preferiti del proprietario, avrebbe preferito qualcosa di fresco, come della semplice lavanda. Pioveva ancora, erano passate alcune ore dalla rissa ed i clienti erano tornati tutti nelle loro case, gli unici rimasti erano i due camerieri ed il ragazzo svenuto.
 
“Sempre le parti più belle mi perdo, chissà perché?” esclama il ragazzo entrando nella camera mentre si pulisce gli occhiali a goccia argentati, Dresna gli rivolge uno sguardo arrabbiato per poi roteare gli occhi. “Che ho detto ora?” alza leggermente la voce mostrandole un’espressione nervosa. “Eri nel retro bottega a farti gli affari tuoi invece che aiutarmi” alza ancora una volta la voce andando di fronte a lui per guardarlo negli occhi. “Ecco perché non hai visto niente Eideard” sposta lo sguardo in basso mordendosi il labbro “Sei solo qua perché la figlia del proprietario ti trova carino” sbuffa lei sedendosi sulla sedia di fianco al letto, il silenzio si fece padrone della stanza lasciando spazio ai leggeri sospiri che lasciavano le labbra di Ryan.
 
“Vai giù a bere qualcosa, sto io qua” dice premuroso avvicinandosi a lei. “E se si sveglia?” Chiede lei alzando la testa verso Eideard. “Ti chiamo” dice accarezzandole leggermente la spalla. “Dai Dresna” le batte due colpetti sulla schiena mandandola al piano di sotto, intanto Eideard si siede stanco sulla sedia.
 
Una giornata del genere non l’aveva mai vista e neanche una storia così strana aveva mai sentito. Un ragazzo della Terra che usa la magia, non sapeva nemmeno che gli umani erano ancora in circolazione, mentre ora ne ha uno davanti a sé con degli strani occhiali addosso. “Bel casino hai combinato amico” dice tra sé e sé togliendosi gli occhiali e poggiandoli sul comodino poco lontano, si passa le mani sugli occhi blu cielo per poi spostarle tra i capelli verdi e lisci. Si alza e va di fronte allo specchio, cerca di tirare via la stanchezza con le mani, ma è difficile, quelle leggere occhiaie sotto gli occhi a mandorla si vedono lo stesso e contrastano violentemente con la pelle chiara, per di più i capelli erano anche da lavare e gli si incollavano sul viso, perfino le lunghe orecchie a punta gli sembravano andare verso il basso per la stanchezza.
 
“Faccio schifo sta sera” dice cercando di mettersi apposto, i passi provenienti da fuori la stanza lo distraggono. “Già qua?” chiede rimettendosi gli occhiali e guardando la porta notando Dresna sulla soglia della porta. “Questa è la volta che mi licenziano” dice sbuffando, il ragazzo si mosse per dire qualcosa ma si ferma subito non sapendo che dire, il capo provava uno strano odio per quella ragazza. “Gli dirò la verità” dice Eideard sospirando. “Te la verità?” Dresna si lascia scappare una leggera risata. “Scapperai come al solito ecco che farai” dice lei avvicinandosi a Ryan, Eideard non spiccicò parola. Il silenzio padroneggia ancora una volta, sta volta la pioggia non si sente più. “Non puoi prendertela con me” dice Eideard socchiudendo gli occhi, la ragazza si gira. “Di che stai parlando?” sospira abbassando la testa. “Qualunque problema ci sia in questo maledetto posto è sempre ricollegato a me” alza le spalle mettendo le mani in tasca, nel suo tono si poteva sentire bene del fastidio.
 
“Perché sei assente la maggior parte delle volte e le colpe ricadono sempre su di me” esclama la ragazza alzandosi dalla sedia. “Eideard devi mettertela via, se io verrò licenziata sarà colpa tua” continua facendo indietreggiare il ragazzo. “Perché per il grade capo” enfatizza le ultime due parole alzando le mani in aria. “Io avrei potuto fare qualcosa” dice a due centimetri dal suo viso. “Sempre io devo fare qualcosa” continua sentendo le lacrime farsi avanti. “Che cosa avrei potuto fare? Chiedere a quello stronzo di smetterla con le sue molestie?” dice lei con il labbro tremante.
 
Eideard perde il respiro per qualche secondo. “L-lui ti-” cerca di dire. “Si” lo blocca lei incrociando le braccia. “E dopo quando è intervenuto sono scappata nel retro, se avessi fermato il terrestre probabilmente l’avrebbe fatto fuori” dice con un filo di voce. Eideard non trovava le parole, una simile situazione non l’avrebbe mai immaginata. “Dresna mi dispiace tant-” la ragazza lo blocca ancora parlandogli sopra. “Non me ne faccio niente delle tue scuse” risponde mordendosi le unghie. Il ragazzo senza esitazione si avvicina a Dresna e la stringe tra le sue braccia. “Non ne sapevo niente” dice accarezzandole la schiena. “Perché sei sempre nel retro” dice lei facendo un leggero sorriso contagiando lui.
 
Un colpo di tosse fece girare entrambi con gli occhi sbarrati, il ragazzo terrestre si è risvegliato. “Sei sveglio!” esclama Dresna avvicinandosi al letto. Ryan chiude immediatamente gli occhi portandosi sul viso un braccio per coprirsi. “Gli occhiali” dice, con voce impastata dal sonno, tenendo gli occhi chiusi. “Oh certo, certo” sospira la ragazza prendendoli dal comodino di fianco al letto e posandoli sulla sua mano. Li mise addosso ed i suoi occhi verdi incontrarono quelli marroni di Dresna e quelli blu di Eideard.
 
“Dove mi trovo?” chiede cercando di alzarsi dal letto. “Hai preso una bella botta amico” ride Eideard avvicinandosi con le braccia incrociate ed un sorriso sul volto. “Sei al Tregiri, ricordi?” dice Dresna cercando di tener fermo Ryan, il quale continuava a cercare di alzarsi. “Hai preso una zuppa” dice vedendolo rilassarsi, annuì con la testa più volte poggiando la schiena sul materasso. “Mi ricordo” dice passandosi le mani tra i capelli. “Vado a prendere dell’acqua” dice velocemente Eideard uscendo dalla stanza. “Io sono Dresna” si presenta sorridendogli. “Ryan” dice semplicemente mettendosi seduto sotto lo sguardo attento della ragazza. “Dovresti rimanere sdraiato” sospira girando lo sguardo verso la porta per vedere se Eideard stava tornando. “Per ora come ti senti?” chiede lei legandosi i capelli. “Non bene” risponde passandosi una mano tra i capelli. Dresna sorrise per l’imbarazzo, era quasi scontato che non stesse bene.
 
I passi pesanti dalle scale fanno sobbalzare entrambi. “Eccomi” Eideard compare in camera con un bicchiere pieno di acqua che passa velocemente verso Ryan, il quale lo beve immediatamente. “Come ti chiami?” chiede il ragazzo curioso al moro. “Ryan” risponde posando il bicchiere vuoto sul comodino. “Dovresti mangiare qualcosa” dice Dresna guardando Eideard annuire. “No” Ryan si blocca alzandosi dal letto di colpo. “Ho già distrutto il locale” continua barcollando verso la porta. “Aspetta” Dresna si affretta verso la porta per fermarlo prima che cada. “Lascia che ti aiutiamo” dice posando le mani sul suo petto per bloccarlo, Ryan sospira mettendosi le mani sul viso nel vano tentativo di bloccare i giramenti di testa persistenti.
 
Senza spiccicare parola Eideard lo aiuta a sedersi sul letto mentre Dresna scendeva a preparargli un pasto. Nella camera regnava l’imbarazzo ed i pensieri di Eideard si potevano toccare con mano, non sapeva assolutamente che fare o che dire. Avrebbe dovuto rassicurarlo? Dirgli che si sentirà meglio? Forse dovrebbe dire qualcosa, o forse no. Quelli che sembravano ore ed ore in realtà erano pochi minuti, il giusto tempo per preparare una seconda zuppa poco più sostanziosa confronto quella data a Ryan qualche ora prima. Secondo Dresna del pane sciolto dentro la zuppa andava più che bene, d’altronde le forniture arrivano ogni fine settimana e mancavano due giorni, quindi non aveva tanto da parte.
 
“Eideard!” la voce acuta della ragazza arriva alle orecchie di entrambi. “Arrivo!” esclama lui lanciando un’occhiata cordiale a Ryan che era sdraiato a letto. Scese le scale velocemente arrivando in cucina dove Dresna stava preparando da mangiare. “Porta su questo” gli ordina indicando dei tovaglioli, un bicchiere e delle posate. Senza rispondere il ragazzo porta su tutto poggiandolo sulla scrivania poco lontana dal letto. “Forse è meglio se ti siedi qua” dice a Ryan che alzò la testa per vedere che succedeva. “Cosa?” fu la sua risposta mentre Eideard si avvicinava. “Andiamo” con una mano lo aiuta ad alzarsi accompagnandolo alla sedia poco lontana per poi farlo sedere. “Vedrai che starai meglio” dice dandogli delle pacche sulla spalla. “Dresna è brava a far da mangiare” continua il suo discorso portandosi le punte delle dita alle labbra così scoccando un bacio. “Grazie…” Ryan si blocca socchiudendo gli occhi non ricordandosi il nome del ragazzo che aveva di fronte a sé. “AH, hahah sono Eideard scusa” imbarazzato gli porge la mano che Ryan stringe poco dopo.
 
“Eccomi” la ragazza entra sorridente con un piatto fumante in mano. Ryan le sorride leggermente per poi iniziare a mangiare. “Starò io sta notte” dice sottovoce Eideard controllando il moro che mangiava quasi allegramente. “No voglio stare io” risponde con tono deciso Dresna, tanto da far fare un’espressione confusa ad Eideard. “Voglio che domani spieghi quello che è successo al capo” dice infine incrociando le braccia. “Ok” sospira guardando in basso. “Sai dove trovarmi se ti serve aiuto” dice infine uscendo dalla stanza.
 
Con grande felicità di Eideard ha smesso di piovere, il che gli ha permesso di fare una piccola passeggiata verso casa senza fretta, dopotutto non era così lontana, non aveva da lamentarsi nemmeno se pioveva. Il piccolo appartamento gli si presentò di fronte ordinato
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: _cioc_