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Autore: Arvistloe    04/11/2020    0 recensioni
Tre capitoli, tre storie, tre piccole favole dove tristezza, felicità, amore, comprensione, sogni, redenzione...formano tre piccoli momenti, dove si può anche sorridere.
Colonna sonora: listen to your heart (roxette)
Genere: Hurt/Comfort, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amenadiel, Chloe Decker, Lucifer Morningstar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quarta serie, dopo l'episodio Expire Erect.

Eva era tanto annoiata, immensamente annoiata. Aveva sperato che Lucifer, dopo quella pallottola in pancia, si fosse deciso a non rivedere più Chloe, ma soprattutto allontanarsi dal suo lavoro come consulente civile della polizia. Invece, tutto il giorno prima e dell'alba di quel lunedì, Lucifer le aveva fatto venire mal di testa, parlando e riparlando della centrale, del suo punire i cattivi facendogli capire che alla morte sarebbero andati nel suo inferno, mandandoli in una prigione virtuale di paura, secondo lui, molto peggio di qualunque punizione fisica.

Lucifer l'aveva stremata, parlando dell'amicizia con la detective, un'amicizia che Eva sapeva bene, Lucifer sperava in cuor suo diventasse altro.

Stanca, Eva era corsa giù al Lux, mentre il locale era vuoto, bevendo avidamente direttamente dalla bottiglia un whisky tra i più costosi. Odiava non organizzare orge, festini da quando Lucifer era tornato dall'ospedale. Sperava tanto che il discorso, fatto neanche due giorni prima a Chloe, l'avesse convinta a lasciare andare Lucifer. Stava rimuginando, guardando uno dei buttafuori, avvicinarsi all'ascensore con la sacca blu di plastica, che Eva sapeva era la corrispondenza in arrivo. Mezza assonnata, Eva si diresse con calma all'ascensore, solo per curiosità di vedere quella strana cosa che chiamavano corrispondenza.

Aperte le porte dell'ascensore, vide il buttafuori scuotere la testa, dicendole
"Signora stia vicino al capo, deve aver ricevuto una brutta notizia"
Eva trattenne un sorriso, correndo verso il balcone, ma si fermò prima, vedendo Lucifer seduto ai piedi del letto, vestito come sempre elegantemente, ma che fissava qualcosa di fronte a lui. Entrando, Eva notò che un foglio era stato fissato al muro con un paio di forbici. Cautamente, Eva si pose di fronte Lucifer che sembrava non vederla. Si allontanò da lui leggendo il foglio

"Con la presente si chiede al signor Lucifer Morningstar di non presentarsi più alla centrale di polizia, dove lavora la detective Chloe Decker, dove lei signor Morningstar svolgeva un encomiabile lavoro di consulente civile. Ci scusiamo, ma da appurato controllo psichiatrico, la detective Decker subisce un vero trauma nel rivederla, mettendo tutto in relazione al suo passato con il criminale Marcus Pierce. Nel ringraziarla per la sua comprensione, le auguriamo ogni bene. Tenente Emilian Devon."

Eva si trattenne a stento dal saltare dalla gioia, per quella prova che Chloe aveva capito. Si voltò verso Lucifer per consolarlo, ma lui si alzò, dirigendosi al bagno. Eva lo seguì, vedendolo sedersi sotto il getto della doccia completamente vestito, lasciando che acqua bollente ustionasse la testa, il collo, le braccia, urlando e ringhiando contro Eva, mentre lei cercava di spegnere il flusso bollente, dicendo con la voce rotta
"Voglio scomparire, voglio sciogliermi. Eva vattene, ti scongiuro vattene. Sono un mostro, sono solo un mostro"
Non lasciando scelta a Eva che chiedere aiuto a Maze o Amenadiel.

Mezz'ora dopo arrivò Amenadiel, Maze era irraggiungibile quando era a caccia di una taglia.
Amenadiel le domandò com'era successo. Eva un po' tremando, gli indicò la lettera della centrale di polizia appesa al muro, chiedendogli
"Non sarebbe opportuno che Lucifer tornare all'inferno?"
Amenadiel scosse la testa, dicendo mentre entrava nel bagno
"Dicci di conoscerlo così bene. Lui odia l'inferno"

Dopo pochi minuti, Amenadiel era riuscito nell'impresa di far alzare Lucifer dal pavimento della doccia. Con l'aiuto di Eva lo avevano spogliato dai vestiti bagnati, portandolo nudo nel letto. Lucifer piagnucolava frasi su quanto era un mostro, che doveva scomparire, ma una confessione del re dell'inferno, colpì particolarmente di Eva che Amenadiel
"Non meritavo la felicità. Finalmente dopo eoni ero felice. Credevo di essermi fatto una piccola famiglia felice. Amenadiel volevo Chloe mia regina, Trixie l'avrei adottata, la sento come una figlia. Con Chloe potevo essere normale. Invece mi illudevo, sono un mostro, non merito nulla. Ti prego Amenadiel buttami in una fossa infernale, stavolta non uscirò, mi lascerò bruciate. Sono un mostro, un mostro"
Svenendo.

Un ora dopo.

Linda uscì dalla camera da letto di Lucifer scuotendo la testa. Aveva in mano la lettera della centrale strappare, non potendo estrarre le forbici conficcate nel muro. Disse ad Amenadiel ed Eva in attesa
"Un vero crollo emotivo. Amenadiel per tuo fratello, possiamo dire questa ingiunzione della centrale…"
Muovendo la lettera arrabbiata con Chloe, con la quale voleva fare un discorso dopo
"...per lui diventa un secondo abbandono, dopo quello della sua famiglia. Stavolta aveva creduto in un riconciliamento, trovandosi di fronte a questo no inesorabile. Avrà bisogno di molto tempo per riprendersi. Non dovete mai lasciarlo solo"
Eva gli chiese timidamente
"Ma feste o cose divertenti come orge?"
Linda le sorrise nervosamente
"Eva mi dispiace dirtelo, ma per il bene di Lucifer ma anche tuo lo devi sapere. Lui ama Chloe, la adora dal primo giorno che l'ha vista. Ma per una serie di circostanze, lui non riesce mai a dirglielo chiaramente. Sono fatti l'uno per l'altro. Dopo quel problema con il prete, Chloe aveva provato a Lucifer che lo accettava, gettandosi su di lui per proteggerlo dallo scoppio della bomba. Non capisco perché Improvvisamente Chloe non lo voglia più vedere. Credevo fossi io la sua consulente psichiatrica. Amenadiel…"
A Linda non gli piacevano quegli improvvisi attacchi di fame, causati dalla sua gravidanza
"...vedi di trovarmi qualcosa da mangiare nel frigo di Lucifer"
Eva ridacchio
"Troverai molte cose. Invece di divertirsi con me alle feste, resta ore a cucinare"
Linda si sedette nel divano, chiedendo a Eva
"Eva, sei una cara persona. Ma ti assicuro, non conosci per niente Lucifer"
Eva si accigliò, dicendo risentita
"Io conosco benissimo Lucifer"
Linda cercò di mantenere la calma, con la genitrice dell'umanità, che ragionavo dalla vita in giù, spiegando, mentre Amenadiel le portò un piatto pieno di tramezzini
"Lucifer iniziò nell'arte della cucina…"
Rivolta ad Amenadiel mentre masticava un pezzo di tramezzino
"...Sono deliziosi…"
Tornando a Eva
"...Perché Lucifer, odia il sapore di cenere e zolfo che persiste all'inferno. Qui sulla terra aveva perso la voglia di continuare. Solo l'incontro con Chloe e Trixie l'ha fatto tornare a cucinare, per il gusto di farlo, per rendere felice le due persone che ama"
Eva era molto confusa. Lei voleva solo divertirsi. Non poteva credere che Lucifer fosse così tanto cambiato.

Un ora dopo.

Amenadiel era nel balcone dell'attico, quando Eva corse da lui dicendogli preoccupata
"Amenadiel vieni presto"

L'angelo vide Lucifer, con indosso solo un paio di pantaloni grigi di un pigiama, portare nella sua camera da letto tutto quello che c'era sul divano, sulle poltrone. Il re dell'inferno sembrava quasi in catalessi. Seguendolo, Amenadiel sorrise guardandolo mentre costruiva sul letto un forte. Lo vide stendere sugli oggetti due ampi lenzuoli bianchi. Con calma, Lucifer si diresse alla cucina, tornando con tra le braccia una bottiglia d'acqua minerale, un pacco di dolci, una foto (che Eva si chiedeva dove avesse nascosto) di Lucifer abbracciato a Chloe e Trixie. Senza dire altro, Lucifer si infilò in quel forte. Amenadiel aprì le braccia, facendole ricadere sui fianchi, senza capire cosa fare. In quel mare d'insicurezza la domanda di Eva lo colpì profondamente
"Se lo riportiamo all'inferno?"
L'angelo le disse con rabbia e senso di colpa per come si sentiva Lucifer
"Eva tu sei mai stata all'inferno?pensi che sia un parco giochi?"
Eva rise nervosamente
"Si puniscono i cattivi. Ci sono feste orgiastiche"
Amenadiel era esterrefatto, dicendole
"Nulla di tutto questo. I dannati si autopuniscono. Non ci sono feste o cose del genere. All'inferno solo i demoni si divertono, mio fratello era un re, senza amici, senza amore. Eva all'inferno non ce la musica, all'inferno non esiste il gusto nel cibo"
Eva guardò Amenadiel ridendo istericamente
"Non può essere. Tu menti. In paradiso dicevano che l'inferno era divertente. Non può essere. Sono rimasta accanto a lui per diventare la regina dell'inferno. Pensavo fosse come il Lux, un immenso Lux"
Amenadiel scosse la testa
"Trovi più divertimento qui che all'inferno"
Eva quasi gli urlò
"NON TI CREDO! Tu vuoi che mi allontani da Lucifer"
Esasperato, Amenadiel la prese in braccio, stile sposa, scomparendo con lei.

Apparvero pochi minuti dopo nello stesso punto, con Eva che tremava, spaventata. Si scrollò di dosso della cenere che cadeva dal cielo all'inferno. Sentiva la gola secca. La prima donna, cercava con della tequila di mandare via il sapore di zolfo, ma era persistente. Quell'immersione nella realtà dell'inferno, provocò a Eva un profondo, terribile senso di colpa verso Lucifer. Con voce incerta, Eva disse ad Amenadiel che guardava preoccupato nella camera da letto di Lucifer
"Lo comprendo, perché non vuole tornare. Io non ci voglio più andare. Meglio stare qui tra i vivi. Amenadiel devo confessare qualcosa. Subito dopo andrò via, mi dispiace ma tuo fratello lo trovo disgustosamente troppo innamorato di quella Chloe…"
Tossendo, Eva finì la bottiglia di tequila
"...qualche giorno fa, sono andata dalla detective, dicendole la bugia che sono incinta. Per questo motivo quella ingiunzione. Speravo che Lucifer sarebbe tornato con me all'inferno"
Nuovo colpo di tosse, ricordando l'angoscia che aveva percepito all'inferno. La paura per l'inferno, fu sostituita dalla paura di vedere un adirato Amenadiel andare minaccioso verso di lei. Con forza, l'angelo afferrò un polso di Eva, dicendogli con rabbia
"Tu eri il serpente dell'eden. Ora vieni con me da Chloe. Devi dirgli la verità, subito dopo ti consiglio di non incrociare mai più la strada con mio fratello Lucifer, altrimenti ti farà diventare ospite fissa dell'inferno"

Qualche ora dopo.

Linda entrò nella camera da letto, restando vicino la porta
"Lucifer sei sveglio?..."
Nessuna risposta
"...Lucifer se non mi rispondi, mi costringi ad aprire l'entrata della tana"
Una voce debole disse
"Un forte, si chiama forte. Cosa vuoi dottore?"
Linda sorrise
"Devo dirti qualcosa di molto grave che ha fatto Eva. Premetto che non ce nell'attico o al Lux. Lei …"

Nel soggiorno dell'attico, Chloe camminava avanti e indietro, con una voglia infinita di sparare o almeno picchiate Eva per quello che aveva provocato. Amenadiel le domandò, mentre Trixie nel balcone era rapita dalla vista mozzafiato
"Pensi sia un bene che sia qui?"
Chloe annuì di sì
"Il forte una idea di Trixie, quando si sente molto triste, volendo andare in un mondo dove va tutto bene. Amenadiel, da ora basta timidezza con Lucifer. Voglio essere sincera…"
Arrossi leggermente
"...Voglio dirglielo che l'amo. Non mi fa più paura il suo corpo diabolico. Amo tutto di lui. Spero solo sia in tempo"
Amenadiel stava per dirle che era in tempo, ma si fermò vedendo Linda tornare. La dottoressa disse a Chloe
"Puoi andare. Io e Amenadiel andiamo di sotto, nella camera degli ospiti. Se serve chiama, altrimenti mi godrò quel letto morbido"

Con Trixie accanto, Chloe entrò nella camera. La figlia disse entusiasta
"Per la miseria che forte magnifico. Mamma, dovremmo comprare dei cuscini grandi come quelli del divano di Lucifer"
Dal forte si sentì la voce di Lucifer, chiedere
"Trixie ti piace?"
La bambina si avvicinò all'entrata, dicendo con un gran sorriso
"Magnifico Lucifer. Possiamo entrare?"
Lucifer le disse con una voce molto debole
"Devi passare la prova del mostro"
Mettendo fuori un braccio bruciato. Chloe sperava che la figlia non si spaventasse, invece con sua sorpresa disse ridendo, accarezzando il braccio
"Ma quale mostro. Un mostro può essere Predator, Alien. Tu sei Lucifer, il mio amico, così importante per la mia mamma"
Lucifer ridacchio, portando dentro il braccio, dicendo a Trixie
"Tu puoi entrare"
Cosa che fece subito la bambina, chiedendo alla madre di passarle lo zaino di scuola che aveva portato. Ancora fuori, Chloe li sentì parlare tra loro. Poco dopo Lucifer chiese a Chloe, rimasta in piedi vicino all'entrata del forte
"Detective, vuoi entrare?"
Chloe sorrise
"Se mi permetti. Ricordandoti le parole di Linda"
Senti Lucifer chiedere a Trixie
"Tu pensi che si spaventa dal mio aspetto bruciato?"
Trixie gli rispose
"No, la mamma ti accetta come lo faccio io. Quella notte che avete litigato, la mamma piangeva dicendo che sei importante per lei, capendo che sei sempre Lucifer"
Trixie sussurro qualcosa che fece dire a Lucifer
"Sul serio? Gli mancò così tanto?"

Dopo qualche momento di silenzio, Lucifer si rivolse a Chloe
"Devi fare la prova del mostro anche tu"
Chloe si tolse le scarpe, la giacca, sciogliendo i capelli. Vide comparire il braccio bruciato di Lucifer, subito dopo, comparve la testa. Lucifer si sorprese del bacio che Chloe gli diede, dicendogli con un gran sorriso
"Aspettati tanti di questi baci"
Due forti braccia portarono nel forte Chloe.

Dentro il forte, Chloe doveva ammettere che era piuttosto comodo, anche se le uniche posizioni erano sedute oppure distese. Il colore chiaro delle lenzuola faceva entrare abbastanza luce dalla camera da letto.

Lucifer nella sua forma umana, era seduto con le gambe distese, con Trixie accanto che gli consegnava una barretta energetica di cioccolato
"Queste sono buonissime. Delle volte le metto in due fette di pane, deliziose. Ma da sole non sono male"
Lucifer annuì di si, allungando la barretta verso Chloe senza guardarla, che accettò.

Mezz'ora dopo, Trixie lasciò il forte per andare in bagno. Rimasta sola con Lucifer, Chloe fu portata dal re dell'inferno vicino a lui che era disteso sul fianco destro. Con delicatezza Lucifer le posò piccoli baci sul viso, dicendole quasi sottovoce
"Era una bugia? Tu mi vuoi con te?"
Chloe lo guardò con infinito amore, dicendogli con gli occhi lucidi
"Ti voglio sempre con me. Io ti amo, ti amo da sempre. Ti prego, considera la mia fuga dopo aver visto la tua faccia, come se ero in coma, non me stessa. Immaginiamo che sia tornata in me, quando avevo cercato di proteggerti dallo scoppio della bomba"
Lucifer le accarezzo la guancia destra, baciandola leggermente sulle labbra. Trixie sorrise quando tornando nel forte, lì vide distesi e abbracciati. Facendogli segno Lucifer con la mano, felice la bambina si trovò nell'abbraccio di loro due.

Un ora dopo.

Chloe si svegliò, sentendo la figlia dire
"Mamma non ti spaventare. Dobbiamo distruggere il forte, visto che il momento brutto non esiste più"
Vide Lucifer alzarsi in piedi sul letto, lanciando di lato i due lenzuoli che facevano da tenda. Liberati, Lucifer si stiracchiò come fece Trixie. La bambina saltò giù dal letto, dicendo a Lucifer e sua madre
"Ci sono tanti film belli in tv"
Lucifer le disse, mentre aiutava Chloe ad alzarsi anche lei in piedi sul letto
"Tu scegli il film. Io devo fare un lavoro di pulizia, di cose che non mi servono più"
Chloe non sapeva cosa volesse dire. Lo vide tornare dal bagno con un ampio sacco della spazzatura nero, dicendole
"Voglio buttare tutto quello che mi ricorda quando mi sentivo solo, meritevole di tutto il male. Per favore Chloe, intanto prepara dei popcorn. Ci sono un sacco di cose da mangiare in frigo. Mi sbrigo presto"

Lucifer gettò ogni giocattolo sessuale, abito da orgia, fruste, manette, oggetti più degni di una camera di tortura. Con cura, chiuse ogni medicinali forti, droghe nella cassaforte, vista Trixie in giro. Sorridendo, passò dietro il divano, dove Trixie e Chloe avevano rimesso i cuscini che erano serviti per il forte. Svelto, il re dell'inferno indosso una maglietta blu scura, scendendo nel Lux, dove la nottata era appena iniziata. Scalzo gettò il sacco della spazzatura nel bidone nel vicolo. Tornò nell'attico, bloccando l'ascensore, così da stare tranquillo con le sue donne preferite. Poco dopo era seduto in mezzo a loro, ridendo a un film comico.

Il giorno dopo, mattina.

Amenadiel, trovò con soddisfazione il forte distrutto. Delle risate lo portarono nel balcone. Seduto per terra, Lucifer con Chloe e Trixie giocavano a Monopoli. Vedendolo, Chloe gli disse
"Siamo tutti tre in vacanza, ma lunedì si torna al lavoro"
Lucifer mosse la sua pedina, dicendo al fratello senza guardarlo
"Tornò a essere il consulente civile di Chloe…"
Le sorrise avvicinandosi ancora di più a lei
"...facendo sapere a tutti che stiamo insieme"
Baciando Chloe che disse, arrossendo
"Perché tutti devono sapere che questo bel diavolo mi appartiene"
Lucifer aggiunse dopo un altro bacio
"Sono tuo Chloe, con il corpo e la mente"
Amenadiel li lasciò, tra baci di Chloe e Lucifer e le risate felici di Trixie.

Si continua con una altra storia….
   
 
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